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IL MONDO DIEGETICO
Spazio e tempo vengono reinventati, Il montaggio può collegare cose e luoghi lontani fra loro: il
mondo reale viene sostituito dal mondo diegetico .
(dal greco, narrazione)
ES. una camminata può continuare da un’inquadratura all’altra, collegando due stanze che nella
realtà sono molto distanti.
Montaggio narrativo: permette la creazione (illusoria) di una continuità temporale e spaziale
mediante inquadrature discontinue, girate in luoghi e tempi diversi, montate in una sequenza
unitaria. Chiameremo ciò Illusione di realtà.
ES. in Vertigo di Hitchcock, un personaggio si avvicina a una vecchia chiesa barocca sperduta nella
campagna (vera), sale le scale interminabili del campanile (ricostruite in studio) e, arrivato in cima, si
affaccia per vedere uno scenario vertiginoso (dipinto su carta), ma per lo spettatore questi tre luoghi
fanno un tutt’uno.
DAL CINEMA DI NARRAZIONE AL CINEMA SPERIMENTALE, IL SECONDO VOLO DI
GRIFFITH
Griffith cercò di riscattare la fama di razzista guadagnata con Nascita di una nazione girando
Intolerance (1916).
Vengono narrate quattro storie che si alternano sullo schermo, sintetizzando la violenza nel
mondo:
1. La caduta di Babilonia
2. La passione di Cristo
3. Lo sterminio degli Ugonotti in Francia
4. Una storia di gangster contemporanea
Le quattro storie appartengono ai quattro generi maggiormente utilizzati, ovvero il film colossale
(Pastrone), quello storico (film d’arte), quello religioso e il dramma a sfondo sociale (di Griffith
stesso).
Ciò che interessa in questo film non è tanto il filo della narrazione, ma il concetto: Intolerance
segna la nascita del film didattico e filosofico.
DIFFERENZE FRA AMERICA E EUROPA
Cinema europeo:
- Dai quadri fissi alla Méliès passa a un montaggio dinamico (ad eccezione delle
avanguardie russe).
- insite sulla profondità di campo, punto di riferimento di un cinema pittorico e poetico più che
narrativo.
Cinema americano:
- Domina il montaggio analitico, nel quale i campi lunghi trovano poco spazio poiché
causerebbero il rallentamento della narrazione.
LA COSTRUZIONE DI UN LINGUAGGIO: I MA ESTRI DEL CINEMA
AMERICANO
PRIMI GENERI E PRIMI DIVI
Hollywood: nei primi anni dieci alcuni produttori di NY si spostano sulla costa occidentale, vicino
a LA, per approfittare del sole, che rendeva più semplici ed economiche le riprese, e della
vicinanza alla frontiera, che permetteva di risolvere i fallimenti con la fuga in Messico.
Nacque così Hollywood, e con esso iniziò anche il producer system, in cui i produttori miravano al
controllo assoluto del film, emarginando il regista in maniera sempre più decisa.
Nacquero le prime grandi case di produzione: le Big Three . Poi, Nel
(Paramout, MGM, First National)
1922, il potere dei produttori da vita ad una potente associazione, la MPPDA
I generi del Producer system:
- storico
- kolossal mitologico
- dramma moderno: caratterizzato dall’Illuminazione Lasky , che
(dal produttore-artista Jesse Lasky)
consiste nel lasciare in ombra quasi tutta la scena, gettando solo una luce violenta, spesso di taglio,
su un particolare volto o oggetto.
- gangster
- western
- comico: il più importante
Il divismo: il fenomeno delle icone, sia maschili che femminili, prende avvio
(es. Rodolfo Valentino)
negli anni venti. Andando col tempo a maturarsi la separatezza fra il divo etereo dello schermo e
l’attore in carne ed ossa. Presto il divismo diventerà uno dei grandi fattori di alienazione di massa
della società moderna.
United Artist: Griffith si associò con Chaplin e con due attori allora tra i più famosi d’America e
fondarono la United Artist, per difendere l’autonomia degli artisti contro il potere crescente dei
produttori.
LE COMICHE DI SENNETT
Il primo grande genere cinematografico fu quello delle comiche slapstick (schiaffo e bastone)
nelle quali tutto era velocità: botte, torte in faccia, fughe e inseguimenti.
Tra gli studi più importanti c’è quello della Keyston (1910), la casa di produzione di Mack Sennett.
Qui, ci dirà Capra: tutto era irreale; c’erano martelli di gomma, statue di gesso, mobili finti, vetrate di
zucchero, mattoni di feltro e migliaia di torte alla crema.
Sennett creò alcuni gruppi di maschere ricorrenti:
i Keystone Cops, poliziotti imbecilli; le Bathing Beauties, ragazze sciocche in costume da bagno;
Qui nacque il linguaggio cinematografico, il cui fine non è comunicare un messaggio, ma mostrare
il funzionamento della macchina cinematografica.
Il movimento è l’essenza del cinema? allora le prime comiche sono tutte una corsa indiavolata.
I trucchi sono l’anima del cinema? allora le prime comiche sono tutte un effetto speciale.
Alla Keystone fecero il oro apprendistato non solo quasi tutti i comici del periodo d’oro, non solo Chaplin e
Keaton, ma anche futuri registi, e per di più anche drammatici come Capra.
I PADRI DEL LINGUAGGIO MODERNO
Sono i comici a scoprire che un’immagine può avere diversi significati, che può essere vista in un
modo ma anche in molti altri, a scoprire quindi le isotopie.
Ma il compito di portare a maturità il cinema non tocca solo ai comici.
CHAPLIN E LA DANZA DEL CINEMA
Chas il cattivo è la prima creazione di Chaplin, ed è da questa maschera che sarebbe poi nato il vagabondo
Charlot, vendicatore dei deboli e vittima indifesa.
Il circo, la danza e il dramma: in tutti i suoi film principali porta il modello del circo
popolare e ne fa un tema universale. Ma la comicità di Chaplin è sempre a contatto di
gomito con la tragedia (poiché il debole, che è vincitore sul piano immaginario, è invece sempre
.
sconfitto sul piano della realtà vissuta)
Poi, dopo le prime commedie Chaplin si dedica più al melodramma sentimentale e sociale
in cui trionfa il bene, ma il vagabondo rimane solo e triste (Una Donna di Parigi, La febbre
dell’oro, Luci della città, Tempi moderni).
Il padre del montaggio breve: il suo primo film maturo è The Cure (La cura miracolosa,
1917). In questa comica, di circa 19 minuti, troviamo 181 inquadrature, con i suoi 6 secondi
di durata media per ogni inquadratura (ha lo stesso montaggio di pezzi brevissimi della
: il cinema di Chaplin non è solo una danza del
Corazzata Potemkin realizzata otto anni dopo)
protagonista, anzi è soprattutto una danza della cinepresa stessa, sostenuta da un
debolissimo impianto narrativo che è solo un pretesto.
KEATON E IL GIOCO DELLE SOMIGLIANZE
Keaton è autore di un cinema quasi astratto in cui azioni e storie hanno pochissima importanza.
Buster, il suo personaggio, che lotta per riportare le cose e gli uomini a contatto con la ragione e
con il sentimento.
La lotta del protagonista contro il mondo reale è sempre basata su analogie e somiglianze
ingannevoli, così si generano continui equivoci; questi equivoci vengono sciolti subito, ma solo
per lasciare posto ad altri equivoci.
ES. Buster tratta pesci come bambini e li sculaccia con affetto, è un fabbro che da lontano sembra
battere il ferro sul fuoco ma con un’inquadratura vicine ci accorgiamo che sta cucinando delle uova
ecc.
STROHEIM: LA PROFONDITA’ DI CAMPO E LE METAFORE
Una concezione del cinema come arte grandiosa, basata sullo spreco e sfarzosa che mette in
difficoltà tutti i suoi produttori. Le sue sono storie provocanti sfidano il perbenismo e l’ipocrisia della
borghesia come la falsa generosità dei produttori americani.
Greed (1924) è l’esemplificazione della sua poetica: realismo e metafora sono fusi in un
tutt’unico:
- Realismo: ricostruzione della scena nei minimi dettagli;
- Simboli e metafore: per condensare il senso della storia, e la profondità di campo diventa lo
strumento principale per sviluppare i contrasti dentro l’inquadratura: se il primo piano sembra lieto,
spesso lo sfondo è tetro e viceversa.
Completa indifferenza verso lo spettatore comune: il film deve chiedere un duro impegno
intellettuale da parte dello spettatore, ma questa concezione del cinema ben presto lo rese
incompatibile con il sistema, cos’ finì per lavorare solo come attore in opere di altri registi.
Altissima violenza erotica: Non si tratta di scene di nudo, ma dell’attenzione sensuale sul corpo
femminile, caratteristica che ancora oggi rende i suoi film incompatibili con il sistema.
CINEMA COME ARTE SOVVERSIVA: IL FUTURISMO ITALIANO E LA
RIVOLUZIONE RUSSA
Mentre in America matura il modello narrativo in Europa per alcuni artisti il cinema non è uno spettacolo ma
un’arte che scopre un mondo nuovo, Si trascura il racconto per ritornare agli aspetti visivi del cinema.
AVANGUARDIE ITALIANE
Propongono un cinema che frantuma i modelli conosciuti: la modernità si annuncia con la
distruzione di ogni forma e modello tradizionale.
I futuristi italiani:
Il futurismo italiano è il primo salto verso la modernità.
La prima corrente artistica che si interessa al cinema come linguaggio e come movimento
del linguaggio (vedute riprese dal treno, dalla nave, dall’automobile, erano già di per se stesse opere
futuriste).
Marinetti e gli altri dopo aver rifiutato le arti tradizionali nel Manifesto del futurismo (1909),
produssero il Manifesto della cinematografia futurista (1916):
Il cinema era un’arte futurista per natura, privo come era di passato e tradizione; il cinema
era il più affascinante fra i mezzi di trasporto, cogliendo così l’identità di cinema e
movimento.
ES. I fratelli Corradini produssero quattro film del 1911 andati tutti perduti, in cui la pellicola
era macchiata (a mano) di colori sparsi e confusi.
ES. Marinetti nel 1916, Vita futurista, anch’esso perduto, mostrava i futuristi che
disturbavano la quiete pubblica a Firenze.
ES. Il film di D’Ambra, Il re, le torri, gli alfieri, con personaggi vestiti come le figure degli
scacchi che si muovevano su un pavimento disegnato a scacchiera.
L’influenza del futurismo in Europa:
le teorie futuriste furono importanti fonti di ispirazione per tutte le avanguardie successive, francesi,
russe e tedesche .
(Film come il Gabinetto del dott. Caligari (1919) e Metropolis (1926))
La pittura moderna, liberty o Art nouveau, costituiscono una grande fonte di ispirazione per un altro
genere del cinema italiano, il Diva-film: tutto era stravagante ed eccessivo, con seduttrici tristi,
vittime di amori sconfinati.
AVANGUARDIE RUSSE
i futuristi italiani non andarono oltre un progetto, mentre il futurismo russo costruì un arte nuova.
La rivoluzione russa, culminata nel 1918 non fu un grande evento di liberazione socia