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Apollinare nel V secolo, il quale aggiunge che lì fu eretta una statua in suo onore. dell'impero romano, in età imperiale sorse un certo numero di nuove fondazioni bibliotecarie:
o le ultime biblioteche pubbliche: il numero delle biblioteche pubbliche a Roma doveva ad esempio le biblioteche che si trovavano nel Sebasteion di Alessandria (un'area sacra in cui
essere ben più alto di quanto sappiamo dalle fonti letterarie. Lo storico Ammiano si trovavano anche il tempio dell'imperatore Augusto e preziose offerte votive), una biblioteca
di cui un’iscrizione riporta il nome del donatore
Marcellino parla della decadenza dei costumi e della cultura nel suo tempo e dice che, nell'isola di Cos si tratta di Gaio Stertinio
Senofonte, il medico personale dell’imperatore
verso la fine del IV secolo, le biblioteche pubbliche di Roma avevano chiuso per sempre Claudio che a quanto pare partecipò alla sua
le loro porte in realtà: 1) egli non si riferisce alle biblioteche pubbliche bensì a quelle uccisione, e che sotto Nerone tornò e Cos dove divenne sacerdote del tempio di Asclepio e
(l’odierna Durazzo, in Albania) per
private della classe senatoria, e 2) il quadro tracciato è eccessivamente pessimistico donò una biblioteca alla città), la biblioteca di Dyrrachion
Emiliano (un ufficiale dell’imperatore Traiano) donò una cospicua
sappiamo infatti che la grande biblioteca pubblica del Foro di Traiano era ancora in la quale Lucio Flavio
funzione nel V secolo: qui, come si è detto, verso il 450 fu eretta la statua di Sidonio somma facendone anche celebrare il completamento con lotte di gladiatori. Sempre ad epoca
Apollinare che fu collocata tra i ritratti degli autori (vedi sopra). Le antiche biblioteche traianea risale la fondazione di una biblioteca da parte di Dione Crisostomo a Prusa, sua città
imperiali a Roma sono esistite fino al V secolo, a partire dal quale nuove furono fondate natale in Bitinia ce ne informa Plinio il Giovane in una lettera all'imperatore Traiano quando
solo da istituzioni ecclesiastiche. Naturalmente il patrimonio librario di queste biblioteche era governatore della Bitinia Plinio dice che era stato istruito un processo perché Dione
cristiane era finalizzato soprattutto alla raccolta di scritti della nuova dottrina, come ad aveva fatto erigere il monumento funerario di sua moglie e di suo figlio in un cortile
esempio la biblioteca che Paolino di Nola allestì nella Basilica di San Felice, mentre colonnato della biblioteca, in cui per altro si trova anche la statua di Traiano. Forse invece all'
questo non vale forse per la biblioteca che papa Ilaro (V secolo) fece costruire presso il epoca di Adriano risale la fondazione di una biblioteca nella città greca di Corinto (vd. cap.
battistero lateranense per la quale le fonti parlano di due biblioteche si trattava IX), testimoniata da un discorso del retore Favorino di Arles (allievo di Dione Crisostomo)
probabilmente di una doppia biblioteca (greca e latina), in linea con la tradizione sappiamo che in occasione di una sua visita nella città i Corinzi avevano eretto una statua in
bibliotecaria di Roma. Nel VI secolo sotto la attuale cappella Sancta Sanctorum presso la suo onore nella biblioteca, ma che in un successivo soggiorno 10 anni dopo Favorino notò che
Basilica Laterana, fu costruita una nuova biblioteca i cui resti vennero alla luce durante la sua statua era stata rimossa. Questa di Corinto forse era una biblioteca di ginnasio, visto che
degli scavi agli inizi del XX secolo. Poiché in epoca tardoantica e medievale nella zona Favorno sottolinea che la sua statua sarebbe stata uno stimolo per i giovani a dedicarsi agli
del Laterano si trovavano anche la residenza e la sede amministrativa del papato, la stessi studi che lui aveva compiuto. NB= inoltre nella biblioteca di Corinto c'erano posti a
biblioteca di Ilaro e la biblioteca sotto la cappella Sancta Sanctorum potrebbero essere sedere infatti Favorino precisa che la sua statua si trovava nella proedria della biblioteca
state le prime sedi di quella che sarà poi la Biblioteca Vaticana. Una biblioteca più (questa nei teatri antichi era la prima fila di sedili). Di epoca traianea è poi una biblioteca di
grande nacque per volere di papa Agapito (VI secolo) sul colle Celio, presso la chiesa dei Atene che è stata accertata da scavi americani nella zona dell'Agorà un'iscrizione ci
Santi Giovanni e Paolo anche di questa si sono conservati resti. informa del fatto che essa fosse una donazione di un certo Tito Flavio Pantaino. Pausania non
parla della biblioteca di Pantaino ad Atene (forse di modesta entità), ma parla della biblioteca
Le biblioteche nel resto d’Italia e nelle province dell’impero monumentale di Adriano ad Atene, l'imperatore romano filelleno per eccellenza. Nella città
Le fondazioni di biblioteche pubblica in epoca imperiale non furono limitate alla città di di Atene si devono a questo imperatore l'Olimpieion (tempio di Zeus), la porta di Adriano, il
Roma, ma si estesero anche in tutta Italia e nel resto dell'impero. Per quanto riguarda l'Italia Panhellenion con i templi di Zeus e di Era, e questa biblioteca di cui si sono conservati
ricordiamo la biblioteca di Tivoli nel tempio Ercole Vincitore (che è testimoniata da Gellio il notevoli resti. Essa era situata nord dell'Acropoli e fu fondata probabilmente nel 132 durante
quale ci parla di un prezioso scritto di Aristotele custodito qui, vd. Cap. IX-X), o la biblioteca un soggiorno dell'imperatore ad Atene. Ma in Grecia sono testimoniate anche altre
biblioteche, come ad esempio quelle di due colonie romane: quella di Patrasso (dove Gellio allestire nello scriptorium di Cesarea 50 copie della Bibbia per la Chiesa di Costantinopoli.
trovò una copia antica dell'Odusìa di Livio Andronico) e quella di Filippi (della quale si sono Eusebio inoltre realizzò un catalogo del grande patrimonio librario della biblioteca, dal
conservati resti). Come le città greche , anche i più grandi santuari vissero una nuova fioritura tradizionale titolo di Pinakes. Verso la fine del IV secolo il vescovo Euzoio fece trascrivere i
nel II secolo: Delfi era sede anche di una biblioteca (probabilmente nella zona del ginnasio) vecchi rotoli della biblioteca di Origene e di Panfilo nella moderna forma libraria del codice
così come i santuari di Asclepio (ne abbiamo già nominato quello a Cos) ad Epidauro e a di pergamena (come scrive Girolamo).
Pergamo (vd. cap. IX) quest'ultimo fu fondato da una ricca donna Flavia Melitine in onore Molte delle comunità monastiche che fiorirono nella tarda antichità possedevano raccolte di
della quale fu eretta una statua nella città mentre nella biblioteca si ergeva una statua del dio libri, in primo luogo ad uso interno anche se occasionalmente essi venivano prestati ad amici
Adriano dono della stessa Flavia Melitine. Poiché i santuari di Asclepio, oltre ad ospitare e confratelli che volevano copiarli. Di certo le raccolte librarie delle chiese più grandi erano
scuole superiori medicina, erano principalmente luoghi in cui i malati cercavano la più accessibili al pubblico, come ad esempio la biblioteca che si trovava nella Basilica di San
sopra), fatta costruire all’inizio del V secolo dal vescovo e
guarigione, possiamo supporre che le biblioteche offrissero letture per il tempo libero agli Felice a Nola (in Campania, vd.
ospiti in cura. Ricordiamo anche la biblioteca di Celso ad Efeso (capitale della provincia poeta Paolino di Nola, il quale scrive che sulla soglia della biblioteca era inciso un epigramma
romana d'Asia,vd. cap. IX), edificata nel II secolo grazie ad una donazione privata di Tiberio che diceva che in questo luogo si dava la possibilità a chiunque frequentasse la chiesa di
Giulio Aquila Polemeano in onore del padre Celso da un'iscrizione sappiamo che Aquila, leggere i testi sacri.
che evidentemente morì prima che l'edificio fosse terminato, lasciò ai suoi eredi con Quando l'imperatore Costantino il Grande rese l'antica Bisanzio la capitale dell'impero
disposizione testamentaria una somma destinata ad acquistare libri, pagare il personale della ribattezzandola Costantinopoli, questa "nuova Roma" dovette superare l'antica Roma anche
biblioteca e, in determinati giorni festivi, ad incoronare le statue di Celso e della sua famiglia come centro culturale comunque sembra che la prima grande fondazione bibliotecaria a
che si trovavano nella biblioteca. NB= inoltre all'interno della biblioteca di Celso (in cui tra Costantinopoli sia stata realizzata solo sotto il figlio Costanzo II. Quando poi nel 361/2
l’altro si trovava un auditorium), in una stanza sotterranea si trova il grande sarcofago di l'imperatore Giuliano si trasferì nella nuova capitale fece dono alla biblioteca di nuovi libri e
Celso (sappiamo che normalmente era proibito dare sepoltura all'interno di un'area abitata, di un nuovo edificio. Nel 475, quando fu colpita da un incendio, la biblioteca contava 120000
volumi. Subito fu costruita una nuova biblioteca con 36500 volumi, che andò anch’essa
anche se casi analoghi sono: 1. il monumento funerario della moglie e del figlio di Dione nel
cortile della biblioteca di Prusa cosa per la quale fu istruito un processo vd. sopra, e 2. distrutta pare nel 726. Ma l'imperatore Giuliano l'Apostata non si è reso benemerito solo per
l'imperatore Traiano che fu sepolto all'interno della base della Colonna, tra i due locali della la grande biblioteca di Costantinopoli: infatti quando nel 361 il vescovo di Alessandria
sua biblioteca). Come le biblioteche di Corinto e di Delfi che forse erano connesse ad un Giorgio la sua biblioteca rischiò di andare distrutta, Giuliano si prodigò per evitarlo allestì con
ginnasio, forse lo stesso valeva per la biblioteca (o addirittura le biblioteche) di Alicarnasso questi libri un una biblioteca ad Antiochia nel tempio del divo Traiano questa tuttavia fu
nella Caria microasiatica infatti sappiamo da un'iscrizione che la città per onorare il poeta bruciata dal suo successore Gioviano (cristiano).
Gaio Giulio Longiano gli dedicò statue bronzee in tutta la città e anche nel santuario delle
Muse e nel ginnasio degli efebi, e stabilì che i suoi libri fossero accessibili nelle biblioteche
per la formazione dei giovani. Anche se non esiste documentazione dovevano esserci
attrezzate anche in centri divenuti famosi in epoca imperiale, come Tarso in Cilicia per la IX. Architettura e arredamento delle biblioteche
grammatica, la retorica e la filosofia, e Beirut (l'antica Berytos) per gli studi giuridici. A
Cesarea Marittima (città portuale della Palestina) c'era una biblioteca particolare il teologo Dal punto di vista architettonico il termine "biblioteca" indica un edificio espressamente
cristiano Origene dopo aver vissuto ad Alessandria d'Egitto sua città natale, nel 231 a causa di destinato ad ospitare una raccolta