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Luis de Cuadra y Raul a dar vita alla societa' che avrebbe costruito l'albergo. Il Marchese
conosceva l'operato di Ritz.
Dopo si procedette alla costruzione dell'edificio→ 6 piani disegnati da Mewes e costruiti
sotto la direzione degli architetti spagnoli Luis de Landecho e Lorenzo Gallego.
Il Ritz fu caratterizzato da una facciata semplice sulla quale spiccavano le cupole seguendo
la moda di Parigi.
Presentava inolte un innovativo giardino d'inverno, con palme e diversi tipi di piante,
coperto da un tetto di cristallo.
VI. Appunti sull'ospitalita' europea
Perche' si costruisce un hotel?
•
L'architetto svizzero E. Guyer produsse nel 1874 una riflessione sull'industria alberghiera.
Perche' si costruisce un hotel?→ 4 punti: la mancanza di un hotel o l'insufficenza di posti
letto/ la presenza di un sito pittoresco/ l'esistenza di sorgenti termali e circostanze climatiche
e curative non ancora sfruttate/ il profitto derivato dall'aumento di turisti.
Egli osservo' anche i comportamenti e i tratti della clientela internazionale. Il tratto
fondamentale riguardo' la presenza di un gruppo sociale internazionale caratterizzato da
un'educazione superiore. Il servizio a tavola risultava percio' sempre facile e regolare.
L'eco dell'industria albergiera
•
Le prospettive dell'industria alberghiera si lusso:
la clientela richiedeva qualcosa che andasse olte al semplice. Una classe aggiata
– cerca mondanita', socialbilita' passatempi oziosi da vivere in ambienti raffinati,
aristocratici, rimanendo lontani da ogni possibilita' di mescolanza e contaminazione
sociale. Amavano ostentare la loro ricchezza.
Tra gli elementi giudicati imprescendibili per un hotel di premier ordre ci fu
– l'esigenza di poter disporre di una pianta rettangolare per disporre i vari locali nel
modo piu' funzionale possibile. es. La sala da pranzo poteva comunicare direttamente
con quella di lettura./ Il fumoir andava collocato vicino alle sale per i giochi.
I locali di servizio, iniziando dalla cucina dovevano essere facilmente accessibili.
– Lughi spaziosi corridoi si aprivano ai piani (per le dame con ampio vestiti
dell'epoca).
L'attenzione alla costruzione della facciata, con forme armoniche per la facile
– identificazione dell'albergo → icona per il turismo elitario.
Di grande importanza risultava la neccessita' di installare negli hotel, i closet. Anche i
– bagni non potevano mancare, aggiunti alle singole camere.
Il problema era gestire le differenti esigenze dei clienti (es. Pasti piu' abondanti)
Le migliori soluzioni possibili per rispondere alle esigenze dei clienti
•
Negli anni 1850/'60 le strutture puntarono maggiormente sul complesso architettonico
piuttosto che sulla presenza del comfort interno. L'illuminazione a gas fu cosi' l'unica vera
invenzione adottata.
Si pose un'attenzione ai comportamenti stranieri. Nella seconda meta' del secolo inizia a
essere meglio percepito il valore delle innovazioni, messe a disposizione dal progresso
scientifico e tecnico. Gli anni '60, con la rivoluzione industriale contribuirono
all'accelerazione dell'introduzione della modernita' a partire dall'illuminazione elettrica.
Il problema dei cattivi odori si risolse con i water-closet. Dagli anni '90 le strategie di
innovazione interessarono tutti gli hotel di lusso. La presenza dei bagni sottrasse dello
spazio, riducendo il numero delle camere. Queste scelte seppur sofferte ebbero grande
successo. Il primo pilastro, l'illuminazione elettrica affascino' la clientela. Il secondo fu il
riscaldamento: fattore determinante per non chiudere gli hotel nei mesi invernali.
L'incremento delle comodita' nelle camere → l'acqua calda ai rubinetti fu un lusso; il bagno
in camera con water-closet e dopo l'installazione del telefono. Tra le novita' ci fu anche il
perfezionamento del ascensore che ebbe dei forti significati sociali:
il fatto che a manovrarli fossero dei giovani impiegati che conversavano con i clienti
– il capovolgimento dell'ordine gerarchico dell'hotel: i piani superiori = i privileggiati.
– Il volto dell'ospitalita' nei paesi europei
•
Le condizioni degli alberghi di alcuni paesi europei:
in Austria → letti piccoli anche se migliori di quelli della Germania. I cibi pero' erano
– insipidi e le lenzuola venivano cambiate di rado.
in Belgio → Qui si trovavano piccole camere con buoni letti.Erano buoni anche i
– pasti e i caffe' pero i costi erano esorbitanti.
In Francia → camere e letti confortevoli; cattiva igiena e piccole, mal aerate sale di
– lettura.
In Spagna → camere e letto poco confortevoli, cibi pessimi
– Europa Settentrionale → camere e letti piccoli; ma assoluta onesta' da parte degli
– albergatori nei confronti dei stranieri.
In Germania → letti esigui; coperte piccole; buoni il pane e il burro; impossibile
– trovare wiskey ma buona la birra.
In Svizzera → clientela fortemente cosmopolita; buona la colazione e i vini locali;
– meno buona la birra; il caffe' buono.
In Italia → camere grandi, ben aerate, pulite ma prive di riscaldamento. Apprezzati i
– vini e il caffe', pessima la birra; cari e scarsi i liquori, sconosciuto il wiskey.
Ricettivita' turistica in Italia: ci sono 2 importanti considerazioni →
l'importanza delle guide turistiche e della pubblicita' per la promozione degli albergi
1. italiani.
Il mestiere dell'albergatore richiedeva sempre piu' capacita' di realizzare una strategia
2. in modo da contribuire sia allo sviluppo turistico che a dare alla clientela
un'accoglienza di qualita' alta.
Il primo ente a farsi carico di quest'opera di formazione degli albergatori fu il Touring Club
Italiano (TCI); fondata a Milano l'8 novembre 1894. Secono i canoni stabiliti dal TCI gli
albergi dovevano possedere: buona cucina e cantina di alto livello; personale specializzato,
struttura dotata razionalmente (servizi igienici, riscaldamento, ventilazione, arredi funzionali
e di buon gusto).
Negli hotel di lusso ubicati in grandi metropoli: saloni per pranzo arredati con mobili
pregiati e dotati di ogni confort; stanze con bagni privati (doccia e vasca, lavabo, wc e
bidet). Alberghi italiani → servizi extra di lusso: palestre, strutture per i sport invernali...
L'evoluzione delle scelte per la gestione dell'impresa ricettiva
•
L'immagine sociale assunsa dal Grand Hotel: un teatro mondano di forte richiamo non solo
per gli ospiti. Un fattore determinante fu la localizzazione geografica e la posizione
all'interno di un'area urbana.
Le imprese ricettive possiedono delle loro precise specificita' → le scelte imprenditorali
fatte possono rafforzare il potenziale dell'impresa stessa. C'e' un bisogno costrante di
adeguare l'organizzazione della struttura, impianti e allestimenti all'evoluzione economica e
tecnologica. Inolte devono essere monitorate le mutevoli attese della clientela che
conducono a delle modifiche.
Il settore di lusso e' caratterizzato dagli effeti della congiuntura sociale ed economica. La
ricettivita' e' estremamente sensibile all'azione dei fattori esogeni. Le scelte strategiche
adottate da un hotel sono diverse pero' una e' basilare: l'innovazione continua. La crescita di
competitor agisce da stimolante per migliorare.Nell'hôtellerie di lusso i diversi hotel si
pongno come modelli di riferimento.
Le decisioni prese devono pero' sempre tradursi in fatti concreti la cui realizzazione pratica
va affidata ai manager coinvolti dell'impresa albergiera.
Le scelte strategiche → la prima e' l'ingresso sul mercato. L'internazionalizzazione e' una
scelta che rafforza la precedente. Seguono poi gli investimenti per far modernizzare l'offerta
ricettiva. L'orientamento verso la clientela leisure e quella business sono altre opzioni
strategiche. Altre ancora sono: la differenziazione del prodotto; la ristrutturazione; la
crescita in mercati esteri; capacita' di spesa, riqualificazione etc.
Tra le azioni strategiche piu' comuni rientrano quelle legate alla conservazione della
competitivita' della struttura rispetto a quelle nate in seguito. Un'altra riguarda le modifiche
in tempi accettabili. Per quanto riguarda la clientela, essa risulta costituita da ospiti
individuali e da gruppi organizzati. Inoltre va tenuto conto della provenienza dei flussi.
ALTA HÔTELLERIE E TURISMO MODERNO
PARTE 3
I. La stagione dei Palace
La rapida diffusione di un mondo di emozioni
•
Palace → nome che armonizzava magicamente lusso e comodita' richieste da una clientela
rafinatissima. Il termine inglese disgeno' presto un hotel di gran lusso. Accompagno' la
memoria di un'epoca irriperible, destinata a diventare leggendaria: la Belle Epoque. I Palace
si mantifestavano come edifici sontuosi, colossali, originali, stravaganti. Inoltre, spingeva
chi lo frequentava ad ostentare il proprio status e pensare solo al futuro.
I Palace, evoluzione dei Grand Hôtel, punteggiarono le destinazioni climatiche di vari tipi,
iniziando con le stazioni balneari francesi. Qui si passo' da una popolazione omogenea ad
una eterogenea, cosmopolita, formata da uomini d'affari, bancheri e artisti. Al contrario dei
Grand Hôtel (soggetto di continui ingrandimenti), il Palace era invece simmetrico e
regolare. La hall assunse forme monumentali essendo sempre il luogo chiave dove vedere
ed essere visto. Gli ascensori affiancavano le scale, i bagni erano presenti in ogni camera e
gli interni chiari.
Accanto all'evidente separazione dal resto della societa'; lo stesso prestigio sociale della
clientela determinava il livello della reputazione del Palace → l'esclusivita' della clientela
era il fattore costante che definiva la posizione dello stabilimento nel panorama europeo.
Un ambiente per sognare
•
Una evoluzione importante dell'inizio '900 → mentre l'obiettivo principale de Grand Hotel
doveva unire l'ospitalita' alle comodita', il Palace venne a simboleggiare "un ambiente che
faceva sognare". Era un castello di 400-500 camere o anche di piu'. La loro altezza non era
eccessiva e si punto' sul aggevolare sia la vita negli ambienti comuni che la possibilita' di
raggiungere i piani superiori. L'entrata, con ampia porta girevole era protetta all'esterno, da
una pergola in vetro.
Nel Palace si doveva vivere alla grande; Alle sale presenti si aggiunse il bar, un nuovo luogo
d'incontro. Nel Palace tutto era giocco di specchi, vetrate, luminosita', spazi grandi, lusso,
dec