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LE ORIGINI
Etimologia del termine MARCA (germanico MARKA: limite, termine, confine) – dispositivo
commerciale e comunicativo la cui funzione principale consiste nel distinguere il prodotto che essa
riveste.
La marca delimita, confina e pone un termine, una distinzione.
Per comprendere le origini del termine ci sono due operazioni di ristringimento del campo:
1- STORICO-GEOGRAFICO (come la marca si è formata ed evoluta in Italia dal 2°
dopoguerra)
2- ORDINE COMMERCIALE (un settore che in Italia si è impadronito prima di tutti della
marca – settore alimentare).
BARILLA (1987) –sconvolge il mercato con un film di 50 secondi , long spot(GATTINO):
- La bambina torna a casa sotto la pioggia e trova un gattino abbandonato che porta a casa,
la mamma prepara la pasta e tutti sono a tavola con un calore familiare dove anche il
gattino viene nutrito – pay off: DOVE C’E’ BARILLA C’E’ CASA.
Momento di massimo splendore nella storia più recente delle marche alimentari italiane.
Da quel momento le marche alimentari sono andate in crisi anche a causa dell’avvento dei
DISCOUNT e delle PRIVATE LABELS.
DAL DOPOGUERRA ALLA FINE DEGLI ANNI SESSANTA
Una storia recente delle marche si potrebbe suddividere in 4 frasi:
1- 2° dopoguerra (l’Italia esce distrutta dalla 2° guerra mondiale ma la voglia di ricostruire in
pochi anni porta ad uno sviluppo importante e al BOOM ECONOMICO – fra le prime 6
nazioni industrializzate del pianeta)
2- Fine anni ’50 (SOCIETA’ DEI CONSUMI, negli Stati Uniti nascono i centri commerciali e in
Italia Barilla torna da un viaggio in America con molte idee nuove – inizio al 1° caso italiano
moderno di marca)
a. Grande distribuzione
b. Supermarket
3- Si gettano le basi per la moderna distribuzione (si rende superfluo il rapporto con il
dettagliante e si mette direttamente in contatto la marca con il consumatore – RAPPORTO
DIRETTO MARCA-COSUMATORE)
4- Anni ’70 (periodo di nascita che dura fino a questi anni con affermazione della marca –
cresciuta la comunicazione pubblicitaria, CAROSELLO)
LA GRANDE CRISI DEGLI ANNI SETTANTA
Benessere economico e la nascita di un nuovo soggetto sociale: IL GIOVANE.
Insofferente e desideroso di vivere senza legami i giovani entrano nella vita sociale, nel consumo e
nelle abitudini degli italiani stravolgendo i vecchi clichè e distruggendo le vecchie regole.
1969: 2 colpi rimettono in discussione il tragitto fino allora tranquillo della marca dando avvio alla
seconda fase.
1- PRIMO COLPO – critiche al consumismo e spirito del 68 (che vede nelle marche la
capacità di manipolazione dei mezzi di comunicazione di massa – appiattimento del gusto
e responsabili della nascita di uomini assoggetti ai voleri della società che lo vuole
frenetico)
2- SECONDO COLPO – crisi petrolifera del 1973 (contrazione di tutti i consumi e le marche
sembrano non attirare più il consumatore. Avvio dei MULTIPLE BRANDS – Mulino Bianco
affianca Barilla)
L’AVVENTO DELLA GRANDE DISTRIBUZIONE
1976: TERZA FASE: ripristina la centralità delle marche come importantissimo asset per le
aziende alimentari italiane (esce il primo filmato pubblicitario del Mulino Bianco – Barilla produce
anche i biscotti)
Negli anni ’80 le marche raggiungono uno splendore mai visto – radio libere, tv, nuovi canali di
comunicazione.
L’Italia diventa una società capitalistica avanzata e si riempie di merci e beni di consumo
(pubblicità e marketing onnipresenti) – ruolo importante la GRANDE DISTRIBUZIONE (patria delle
marche alimentari che in mezzo alla concorrenza e vari settori sono costrette a parlare da sole con
il consumatore).
GLI ANNI NOVANTA E IL NUOVO MILLENNIO
Le grandi ideologie convivono con le piccole ideologie, si sviluppano i PERSONAL COMPUTER e
si afferma lo spazio infinito di internet – desiderio di INTIMITA’ e di FUGA.
La terra diventa più piccola e con la GLOBALIZZAZIONE tutto appare a portata di mano ma
nascono nuove spinte divisionistiche.
Siamo tutti continuamente connessi con tutti, l’elettronica sempre essere il nostro unico amico e i
rapporti umani diventano di tipo virtuale.
- Si pone il tema della ECOLOGIA e della SALVAGUARDIA DEL NOSTRO PIANETA
QUARTA FASE: anni ’90, nascono le grandi catene di discount che vendono prodotti
UNBRANDED.
Le PRIVATE LABEL attaccano alla leva del presso che i prodotti unbranded sanno sfruttare con
grande capacità – LA CRISI DELLA MARCA degli anni ’90 viene aggravata dalla sostenibilità e
dall’esternalizzazione che attaccano le grandi marche.
Es: NIKE viene accusata di terziarizzare nel Terzo mondo la fabbricazione dei loro prodotti
facendo lavorare per pochi soldi bambini e bambine.
LO SVILUPPO DELLA MARCA MODERNA
Primo bilancio intorno alla nascita e lo sviluppo della marca moderna:
- La marca moderna si è sviluppata di pari passo con lo sviluppo della distribuzione e la
comunicazione pubblicitaria
- Pubblicità, distribuzione e marca sono 3 fenomeni correlati
- Ogni mutamento di queste 3 componenti provoca un mutamento nelle altre componenti
- Lo sviluppo della marca ha accompagnato, preceduto e seguito lo sviluppo del
consumatore
- Il consumatore è diventato competente, attento ed esigente
- È impossibile decidere se è stata l’evoluzione del consumatore a far crescere la marca o
viceversa
- L’uragano del mondo digitale provoca uno sconquasso e nasce la marca postmoderna
- La marca postmoderna è la marca-rete, la marca post spot
LA MARCA POSTMODERNA: SCENARI FUTURI
LOMBARDI: la marca postmoderna è caratterizzata dall’ERA POST SPOT.
3 fenomeni differenti nella forma ma uguali per quel che riguarda il processo di formazione:
1- WIKIPEDIA (enciclopedia online compilata dai lettori)
2- YOUTUBE (ricolma di filmati di ogni tipo)
3- PROLIFERAZIONE DEI BLOG E DELLE CHAT (permettono nuovi flussi di informazione e
notizie)
Dimostrano che il nuovo mondo è a portata di click ed è un mondo costruito da ciascuno di noi –
società non più dei mass media ma dei media di massa.
FUTURO AMBIENTE CLICCABILE (maniglie e oggetti saranno cliccabili e faranno quel che
vogliamo – gli oggetti potranno comunicare tra loro)
JOEL DE ROSNAY: internet non è un media come tutti gli altri, non è paragonabile alla televisione
o alla stampa – è un sistema informazionale interattivo di cui persone e oggetti sono parte
integrante. È una nuova forma di civilizzazione che produce nuove relazioni tra le persone e nuovi
rapporti sociali.
- I nuovi organismi SYMBIOTICI potranno produrre oggetti direttamente da internet.
La marca dovrà continuare a soddisfare i desideri dei consumatori – una MARCA CLICCABILE (si
adatta immediatamente ai voleri del consumatore e può essere continuamente aggiornata e potrà
e dovrà dialogare direttamente con le altre marche, filiera di marche che si incastreranno per
soddisfare il consumatore).
La MARCA CLICCABILE interagirà con le nostre esperienze quotidiane e con le altre marche che
fanno parte di tali esperienze quotidiane facendosi carico di dialogare con il consumatore e con le
marche per rendere MEMORABILE e INTERATTIVA l’esperienza di consumo.
NATURA DELLA MARCA E MODELLI
Il processo di evoluzione pubblicitario pone al centro la marca come punta di diamante di ogni
discorso pubblicitario – la pubblicità va dove la portano le marche.
LA MARCA E IL PRODOTTO
Esiste una fondamentale differenza tra MARCA e PRODOTTO.
PRODOTTO: non contiene la MEDIAZIONE MEDIATICA (la comunicazione del prodotto sotto
forma di messaggio pubblicitario e la costruzione di un mondo di significati attorno al prodotto)
Il prodotto è ciò che si ottiene/rimane quando alla marca si toglie la pubblicità.
MA = PR + CP PR = MA – CP
Qualsiasi marca a cui viene tolta la comunicazione pubblicitaria può in qualunque momento
ritornare a essere un mero prodotto.
Tra marca e prodotto si inserisce il VALORE DI COMUNICAZIONE (fornisce la differenza
qualitativa in termini di:
- NOTORIETA’ DI MARCA “brand awareness”
- FEDELTA’ DI MARCA “brand loyalty”
- IMMAGINE E IDENTIA’ DI MARCA “brand image e brand identity”
- POSIZIONAMENTO DI MARCA “brand positioning”
- DESCRIZIONE E PROFILO DELLE CARATTERISTICHE DELLA MARCA “brand profile”
- VALORE DELLA MARCA “brand equity” (riassume tutti gli aspetti precedenti e definisce
l’insieme dei vari passi utili per la costruzione e la valorizzazione di una marca)
LE CINQUE NATURE DELLA MARCA
SEMPRINI: la marca è una natura evolutiva.
1- NATURA COMMERCIALE (riassume tutte le altre nature – la marca è un importante
dispositivo commerciale nata per vendere)
2- NATURA SEMIOTICA (la marca nasce per comunicare e per farlo non si accontenta del
piano verbale – sfrutta il piano visivo con i suoi livelli FIGURATIVO, PLASTICO, SONORO,
GESTUALE CORPOREO e tutti i piani VERBALI e NON VERBALI per comunicare a 370°)
3- NATURA RELAZIONALE (capacità di mettersi in relazione con le persone sia su un piano
EMPATICO che CONTRATTUALE – la marca sostituisce la relazione che avevamo con il
commerciante del negozio sotto casa che ci pubblicizzava e selezionava il prodotto. Tutto
ha un costo.)
4- NATURA EVOLUTIVA (ciò che le permette di tenere il passo con i cambiamenti e con le
mutazioni che avvengono nel tessuto sociale e nei mercati – interattiva o cliccabile futuro
approdo della marca)
I PRINCIPALI MODELLI DI ANALISI
Costruire un modello = trovare una spiegazione logicamente coerente di un fenomeno della
realtà.
Il modello nasce dall’osservazione di un fenomeno e dalla costruzione di un’ipotesi esplicativa
(dall’ipotesi può derivare una legge, un modello – perché all’ipotesi si possono far seguire una
serie di deduzioni che trasformano il caso analizzato in una legge generale.
Il modello completo esaustivo non esiste – perché la realtà con la sua mutevolezza è misteriosa.
MODELLO DI AAKER
Aaker (1991) ha elaborato un modello di marca sulle ATTIVITA’ e sulle PASSIVITA’ che
aggiungono o sottraggono valore al prodotto o servizio offerto da un’impresa.
Attività e passività:
- Fedeltà della marca (brand loyalty)
- Notorietà della marca (brand awarness)
- Qualità percepita
- Valori associati alla marca
- Altre risorse di marca (brevetti, marchi registrati)
Queste componenti quando sono sotto la voce ATTIVITA’ aumentano il valore della marca e
permettono il PREMIUM PRICE (il delta di prezzo che una marca in