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RELIGIONE

L’analisi sociologica del fenomeno religioso si scontra con una

difficoltà fondamentale posta dalla natura stessa del suo ogg

(distinzione sacro/profano): l’intellettuale è x sua natura profano +

deve ricondurre il sacro al profano se vuole comprenderlo razionalmente;

così xò il sacro cessa di appartenere alla sfera del religioso.

“Noi definiamo razionale nell’idea del divino ciò che può

Rudolph Otto:

essere chiaramente concepito dalla nostra ragione e trasferito nel

dominio dei concetti familiari e suscettibili di definizione. Noi

affermiamo d’altra parte che aldilà di questo dominio di pura

intelligibilità si trova una profondità opaca che sfugge non al nostro

sentimento ma ai nostri concetti e che x questa ragione chiamiamo

irrazionale”.

L’elemento irrazionale è il numinoso (non può essere nominato ma solo

esaminato e posto all’attenzione altrui. L’analisi isola dal numinoso

alcuni elementi il cui fondamento ultimo è l’esperienza di momenti e

stati di raccoglimento e commozione che generano il sentimento originario

dello (esperienza affettiva di una potenza sovrana

stato di creatura

inesprimibile). l’insieme dei fenomeni relativi al sacro che da un

Fenomeni religiosi:

lato emanano da una fonte x e dall’altra derivano concretamente da

refrazioni che attraversano i + ≠ contesti storici e sociali.

Fonte X: il sociologo non deve affermare la sua trascendenza assoluta

(studioso ≠ credente) e non ricondurlo a fenomeno unicamente umano

(dissolve l’ogg nel non-religioso).

Rifiuto di alcuni riduzionismi:

1. Marx: religione come illusione diffusa x impedire agli uomini di

essere ciò che sono (dei)

2. Freud: religione = nevrosi

3. Durkheim: “la forza religiosa NON è che il sentimento che la

collettività ispira ai suoi membri ma proiettato fuori dalle

coscienza che lo provano e oggettivato e ogni ogg può svolgere

questo ruolo” = la riduzione del religioso al sociale abolisce

l’ogg stesso di ricerca

Il sociologo ha il diritto di riflettere e speculare non sulla natura

della fonte X ma sui caratteri dell’uomo che permettono che egli sia

sensibile a questa fonte.

La produzione del religioso

Tutto ciò che è umano è prodotto dalle attività umane.

Prodotti:

- Risultano dagli sforzi compiuti x rispondere a bisogni (carenze)

- Esprimono azioni sorte dal profondo dell’essere umano (l’uomo non è

solo essere energico xchè la coscienza gli permette un distacco dal

suo essere fisico sufficiente xchè in questo spazio possa trovare

il punto d’appoggio x lanciarsi nell’ignoto, es. arte)

Il religioso appartiene ad entrambi i tipi di prodotti, le carenze sono:

- lacune costitutive della condizione umana, poiché l’uomo

Cognitive:

è dotato di coscienza è un animale curioso che si pone domande, la

curiosità è infinita, può indirizzarsi a tutto, le risposte fanno

appello o alla ragione (scienza) o all’immaginazione (religioso)

- sapere che le cose umane possono sempre fallire

Materiale:

(possibilità d’insuccesso), è un problema solo x chi ne è

cosciente, ogni attività umana è caratterizzata da incertezza

radicale su suoi esiti. L’uomo cerca di eliminarla con: tecnica (x

risolvere i problemi essenziale della sopravvivenza immediata),

magia (insieme delle procedure cin cui gli uomini cercano di

conseguire/evitare i risultati delle azioni), religione (insieme

delle pratiche con cui gli uomini cercano di ottenere un’armonia

generale o sostegno benevolo delle potenze favorevoli al successo

delle loro imprese)

- l’uomo può sentire il male e il dolore non solo

Affettiva:

occasionalmente ma in termini ontologici-esistenziali (insicurezza,

angoscia, paura sono problemi a cui la religione non offre

soluzione)

Il fondamento della religione è difficile da cogliere xchè ha qualcosa di

ineffabile x sua natura: è uno slancio che spinge l’uomo a superare la

sua condizione umana x aprirsi a qualcosa (immanente o trascendente) che

lo oltrepassa inglobandolo. è opera di produttori specializzati, tutte le

La produzione del religioso

religioni storiche (attestate da doc) hanno avuto i loro fondatori, poi

diffuse da specialisti.

Rapporti tra uomo – sacro:

1. Iniziatori: non sono solo i fondatori originari ma tutti quelli che

una volta giunti all’istituzionalizzazione riportano il fenomeno

religioso alla sua fonte viva (mistici)

Gestori: vivono della religione, necessità di guadagnare clienti e

2. non perderli, x attirare clienti devono proporre prodotti

seducenti/convincenti. 4 categorie di prodotti: credenze (miti,

dogmi, costrutti teologici), emozioni (danze, sonni ipnotici,

gesti (riti), comunità (riunita in occasione delle

preghiere),

cerimonie che scandiscono t e spazio). I gestori devono restare

fedeli al mess originario, proteggerlo dalla concorrenza e fare in

modo che i prodotti siano graditi alla gente + non possono opporsi

ai costumi e devono confortarli con le loro sanzioni positive

3. Consumatori: il religioso soddisfa (curiosità,

bisogni umani

sicurezza, socialità, buona coscienza, esaltazione), essi non sono

permanenti ma obbediscono a ritmi ciclici (periodicità del t

sacro), nessuno vive sempre in uno stato di intensa esaltazione

religiosa ma ci si ritrova in periodi/luoghi in cui il profano cede

il posto al sacro + risponde a bisogni (es. funzione

sociali

morale) e (al servizio di istituzioni sociali e

ideologici

politiche)

Dal religioso diffuso alla religione

Le ricerche filologiche – etnografiche constatano l’universalità della

fede in un principio personale considerato fondatore dell’ordine naturale

e umano.

Il sociologo: il bisogno di un principio di casualità – totalità ha

indotto dei teologi primitivi a produrre queste idee che corrispondono o

no a un essere reale. Il religioso non è confinato a una sfera separata

ma si confonde con tutte le attività umane attribuendo loro una tonalità

religiosa = sacralizzazione.

≠ linee di sviluppo:

Politeismo organizzato in un panteon di appositi funzionari è

suscettibile di trasformarsi in monoteismo sotto la spinta di un profeta

o personalità ispirata. Il profeta è indispensabile ma non sufficiente x

trasformare un monoteismo in religione universale, necessità di:

- Superamento della morfologia tribale + tensione imperialista:

l’impero è la 1° fig. dell’universale xchè unisce l’umanità

permettendo a una religione di rivolgersi a essa

- Presenza/assenza di un ordine clericale (organizzato e

gerarchizzato)

- L’assenza di clero ≠ nascita scienza: il rito è forma iscritta

nell’ordine delle cose e su cui deve modellarsi ogni attività se

non vuole deviare dall’ordine universale e provocare il caos +

dottrine legittimata dai letterati

Le produzioni sociali della religione

Attraverso quali fenomeni visibili si esprime il fatto che gli uomini

hanno comportamenti religiosi?

l’attività religiosa produce spontaneamente

L’associatività religiosa:

dei gruppi. Una religione universale (prodotta da un profeta animato da

un indefinito senso del sacro) rivolge un mess di salvezza a tutti gli

uomini e non solo determinati gruppi sociali. 2 soluzioni:

- Mistica/eremitismo/monachesimo

- Comunità: fisicamente riunita da fede comune con scopo di tener

viva la fiamma

Troeltsch studia l’associatività del cristianesimo: il mess originale dei

vangeli non precisa la forma che doveva assumere la comunità cristiana;

con i primi sviluppi del cristianesimo 3 tipi di gruppi: mistico, setta,

chiesa (organismo intergrato e gerarchizzato che si propone di diffondere

il mess pesos il popolo e condurlo alla salvezza).

l’attività religiosa si traduce in atti con cui l’attore

I riti:

religioso cerca di entrare in contatto col divino x influenzarli, aprirsi

a lui e rendergli grazie. 3 grandi categorie:

- Pellegrinaggio: conferisce a determinati luoghi una carica sacrale

abbastanza forte xchè i credenti si muovano verso essi

- Preghiera: l’obiettivo è mettersi, con gesti, atteggiamenti,

mobilitazioni orientate da energia psichica, in uno stato

favorevole al contatto col sacro quale che sia la concezione che ne

ha chi prega

- Sacrificio: atto religioso che, attraverso la consacrazione di una

vittima, modifica lo stato della persona morale che lo compie o

degli ogg a cui è interessato. Forma un sistema composto da:

(con cui l’ogg passa dal dominio comune a quello

consacrazione

sacro), (il sogg che raccoglie i benefici del

sacrificatore

sacrificio o ne subisce gli effetti: si innalza allo stato di

grazia o esce da quello di peccato), (su cui s’irradia

ogg

l’effetto della consacrazione). La funzione del sacrificio è far

comunicare il mondo profano e sacro tramite la (viene

vittima

eliminata xchè il contatto col sacro è tanto intenso da trasformare

i profani). Non è mai gratuito ma contrattuale: le 2 parti

scambiano i loro servizi e ciascuna trova la sua contropartita.

x ogni categoria di problemi l’uomo propone 2 strategie di

Le credenze:

soluzione: prassi (tecnica e magia) e teoria (immaginazione e approccio

razionale). Immaginazione e magia occupano il terreno lasciato libero da

scienza e tecnica; ogni progresso di scienza/tecnica conduce a un ritiro

di immaginazione/magia. Le credenze sono trascritte nel linguaggio del

mitico-mitologico. La razionalizzazione di un mito non porta alla

scienza, ma a un Solo le religioni universali hanno costruito

dogma.

attorno ai dogmi una carica sacrale sufficientemente forte xchè le

credenze connesse riuscissero a suscitare emozioni e smuovere cuori.

tutte le religioni propongono regole di vita sotto

Le regole di vita:

forma di obblighi/divieti. Non c’è settore di vita sociale che non sia

influenzato da precetti religiosi.

L’incidenza del religioso sul non religioso

La religione incide su tutte le sfere delle attività umane

(alimentazione, organizzazione spazio, demografia, estetica, costumi).

nei regimi ierocratici (ordinamento politico

Religione e politica:

fondato sul predominio della casta sacerdotale), il titolare del potere

si presenta come il vicario di un principio trascendente, da questo

incaricato di garantire l’ordine e procurare al suo popolo prosperità e

sicurezza. La religione ha

Dettagli
Publisher
A.A. 2006-2007
20 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/07 Sociologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Ankh79 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociologia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Baldissera Alberto.