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Definizione operativa

Il testo della domanda con cui ogni caso è interrogato sul suo titolo di studio

parte + (modo in cui registrare le risposte degli intervistati, es.

2°parte Elenco istruzioni

elenco di titoli di studio principali) + ad ogni voce dell’elenco si attribuisce un

(etichetta numerica)

valore

Indicazione della posizione che la variabile assume nella matrice dei dati

3° (tracciato record)

parte Procedure di controllo (controllo casi e risposte sospetti)

parte

Definire operativamente è un aspetto caratteristico dell’attività scientifica basata su

matrice di dati che permette di ridurre l’opinabilità delle nostre affermazioni. Non dà xò

certezza xchè:

- Nulla garantisce che le operazioni prescritte dalla definizione ci permettano di

cogliere veramente le proprietà che vogliamo studiare (la definizione operativa

dovrebbe essere sottoposta al giudizio della comunità scientifica, se le scienze

raggiungono un certo grado di accordo sulla definizione = definizione

xchè frutto di un accordo intersoggettivo)

convenzionale,

- È possibile che alcune parti della definizione possano introdurre pesanti

distorsioni nella registrazione degli stati effettivi di alcuni casi sulla proprietà in

questione (lacune, semplificazioni)

- Chi esegue materialmente le operazioni può commettere errori x distrazione,

incomprensione, errori materiali, insufficiente abilità + l’intervistatore può

influenzare le risposte manifestando implicitamente o esplicitamente le sue

preferenze

La matrice dei dati

In una ricerca scientifica, necessaria registrazione sistematica delle informazioni con

una matrice dei dati: Tante colonne quante sono le

variabili, tante righe quanti sono i

casi;

le intersezioni sono i = il valore

dati

assegnato a un determinato caso su

una determinata proprietà, sono

soprattutto numerici

Il indica la posizione di ogni variabile nella matrice.

tracciato record

Il attribuisce alle cifre un significato a seconda della variabile di

libro codice

appartenenza.

Unità di raccolta e unità di analisi. Tipi di proprietà

aggregando info raccolte su unità di tipo diverso da quelle a cui si

Proprietà aggregate:

riferiscono (sono rilevate sulle e riferite in

parti intero).

Es. unità = comune

Proprietà = n, braccianti, aule scolastiche…

Le info sono raccolte da unità diverse dal comune (famiglie, istituti) e poi aggregate a

liv comunale. processo inverso, una proprietà rilevata sull’intero è riferita a

Proprietà contestuali:

una parte

Es. proprietà = indice qualità vita

Unità = provincia

Nelle scienze sociali, se l’unità è l’individuo non si danno proprietà aggregate. Sono

importanti le proprietà contestuali (es. num membri famiglia).

Le proprietà possono essere (un caso è classificato in rapporto ad altri casi)

comparative

e (un caso è classificato sulla base dei rapporti che intrattiene con altri

relazionali

casi).

Cenni storici sui concetti di matrice dei dati, variabile e definizione operativa

1. concetto che nasce a inizio 800 fra studiosi dell’università di

Matrice dati:

Gottinga (statistica – politica comparata), all’inizio le entrate erano descrizioni

verbali ma è una forma di schematizzazione propizia all’uso dei num.

2. concetto usato dai matematici sul significato dei simboli che sta x

Variabile:

qualsiasi elemento in una classe di num.

3. nasce in fisica, già nel 700 i fisici si riuniscono in congressi

Definizione operativa:

internazionali x accordarsi su definizioni operative di alcuni concetti fondamentali

nel loro campo.

Gli indicatori

Problema che nasce dal fatto che molti concetti di grande importanza teorica non

possono essere definiti in modo soddisfacente mediante operazioni di misura (esiste

un dislivello semantico troppo ampio tra concetti e operazioni concrete x essere

coperto da un solo passaggio). Sono concetti così generali che il ricercatore non trova

spunti sufficienti x fissare una definizione operativa: bisogna compiere + passaggi

scegliendo concetti via via + specifici fino ad arrivare ad una la cui intensione

suggerisce direttamente una serie di operazioni.

Es.

- Libertà

- Libertà politica

- Libertà di stampa

- Libertà di pubblicare riviste in opposizione ai governanti

- T tot trascorso in carcere dai direttori e collaboratori di riviste

Solo da qui si possono registrare gli stati della proprietà (t tot) e stabilire una relazione

di indicazione fra concetto che ha suggerito la definizione operativa e uno di quelli

troppo generali.

Il concetto + specifico diventa indicatore di quello + generale. Sul concetto specifico si

fanno poi le operazioni necessarie x farlo diventare variabile.

La definizione operativa trasforma il

concetto B in una variabile +

attraverso il rapporto d’indicazione

stabilito dal ricercatore anche A

diventa una variabile = rapporto di

rappresentanza semantica.

Il rapporto di indicazione: natura stipulativa e dipendenza dal contesto

Il modo di discendere una scala di generalità non è obbligato, si possono trovare

molteplici indicatori dello stesso concetto generale.

Un concetto che suggerisce direttamente una definizione operativa può essere messo in

un rapporto di rappresentanza semantica con + di un concetto generale a seconda degli

aspetti che si considerano = elasticità dei rapporti semantici tra cocnetti a liv di

generalità diversa.

A seconda del liv di unità di analisi un concetto specifico può essere considerato

indicatore di 2 concetti generali di contenuto semantico diverso.

Es. unità = comune

Indicatore = % di anziani sulla popolazione tot (indicatore di marginalità socioeconomica

del comune, i giovani si trasferiscono in città)

Unità = provincia

La % di anziani non è + indicatore della differenza tra comuni centrali e periferici, ma

della qualità della vita in genere

Il contenuto semantico di un concetto – cioè il suo legame con altri concetti + generali –

è diverso a seconda dei contesti sociali.

Es. il tasso di partecipazione elettorale, può essere indicatore di:

Vivacità della vita democratica

-

- Efficacia del controllo politico

Validità e attendibilità

Ogni indicatore ha un carattere specifico e non deve mai essere considerato tot

rappresentativo di un concetto.

Es. concetto I indicatore del concetto A (è + specifico di A), capire se solo una parte

dell’estensione semantica del concetto A + può coprire parte dell’estensione di B – C – D

Si usa I come indicatore di A xchè è abbastanza esteso il contenuto semantico in comune

tra I/A (parte indicante).

+ il contenuto semantico che I ha in comune con B, C, D (parte estranea)

Se cerchiamo indicatori di A bisogna cercare concetti che abbiano la parte + indicante

possibile rispetto ad A e la parte estranea meno ampia possibile (concetti validi).

Non c’è nessun criterio oggettivo x misurare parte indicante/estranea, x cui non si può

misurare la validità.

= una proprietà del rapporto fra un concetto che ha suggerito la

Attendibilità

definizione operativa e gli esiti effettivi delle operazioni; è > se si riesce a registrare

fedelmente gli stati effettivi degli ogg sulle proprietà che si studia.

= proprietà del rapporto fra un concetto generale/ suo indicatore. Non è

Validità

misurabile xchè non si può misurare la parte indicante. elaborato dagli psicologi.

Criteri x misurare l’attendibilità: test – retest – reliability

Consiste nel somministrare 2 volte lo stesso stimolo agli stessi sogg e misurare la

correlazione fra le risposte date nelle 2 occasioni, + è alta e > è l’attendibilità della

definizione operativa xchè capace di registrare il vero stato del sogg.

Tuttavia anche se la registrazione è conforme in 2 occasioni non è detto che sia

conforme alla realtà (il sogg può migliorare la sua capacità alla 2° occasione, ricordare

la situazione precedente e ripeterla x mostrarsi coerente = effetti del

ricordo/apprendimento). es. (validazione x relazione ad altri

Criteri x misurare la validità: construct validation

concetti); valutare le relazioni del supposto indicatore del concetto A con supposti

indicatori di altri concetti. Da come si conforma l’andamento delle relazioni alle nostre

aspettative si ottengono indicazioni sula validità del supposto indicatore.

Pluralità e congruenza degli indicatori

Finora si è supposto un solo indicatore x ogni concetto generale, ma poiché un

indicatore ha una corrispondenza solo parziale con il concetto indicato = se un concetto

è abbastanza generale da non suggerire direttamente una definizione operativa, esso

può essere rappresentato da + indicatori.

Se si trovano altri indicatori x altri aspetti del concetto, la copertura semantica di A è

migliore ( se non è possibile occorre sostituire A con un concetto ad un liv + basso di

generalità). Per evitare di ridurre la generalità di un concetto occorre cercare un

indicatore x ogni aspetto fondamentale del concetto.

Dopo aver distinto analiticamente i diversi aspetti di un concetto rappresentandoli con

un indicatore, l’unità del concetto va ricomposta combinando i vari indicatori in un

indice. A non è ancora una variabile xchè non

si sa come derivare la registrazione

degli stati dei singoli casi sulla

proprietà A dai loro stati sulle

proprietà I J K L.

Derivazione possibile solo quando si

stabilisce una formula logico-

matematica con cui ad ogni caso è

assegnato un nuovo valore sull’indice

di B

IJKL = indicatori (sono variabili xchè di

ognuno è stata data definizione

operativa)

Grazie al rapporto d’indicazione fra

indice B e concetto A il concetto

diventa variabile.

Variabile B: la sua definizione operativa

è la formula logico-matematica con cui

lo si crea a partire dagli indicatori

La congruenza int di un gruppo di indicatori può essere misurata (non fa riferimento a

qualcosa di ext ma alla matrice dei dati). Se un certo n. di variabili risultano congruenti,

2 condizioni:

- Le variabili sono indicatori dello stesso concetto

- Le loro definizioni operative registrano la realtà in modo attendibile

Studi di Campbell e Fis

Dettagli
Publisher
A.A. 2004-2005
14 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/07 Sociologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Ankh79 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociologia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Baldissera Alberto.