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RELAZIONI FRA I MEMBRI DEI GRUPPI:
L’aggressività era più frequente nei gruppi autocratici e aggressivi contro un
capro espiatorio, mentre nei gruppi democratici i soggetti la rivolgevano verso
gli altri gruppi per evitare tensioni interne.
Venne confermata l’ipotesi dell’influenza esercitata dal tipo di atmosfera:
- quando il soggetto tipico del gruppo democratico va nel gruppo autoritario, il
suo comportamento rispecchia l’atmosfera del nuovo gruppo.
- quando il soggetto tipico del gruppo autoritario va nel gruppo democratico, il
suo comportamento rispecchia l’atmosfera del nuovo gruppo.
DIFFERENZE TRA GRUPPI EMERSE DURANTE LE SITUAZIONI TEST:
Nei gruppi autoritari la motivazione al lavoro era indotta dal leader, mentre nei
gruppi democratici la presenza o l’assenza del leader non aveva alcuna
rilevanza.
Durante i compiti emergeva uno stato di frustrazione che si esprimeva in
modo diverso a seconda del gruppo:
- nei gruppi autoritari apatici: accettazione e interiorizzazione della critica
ingiusta o manifestazioni di aggressività verso gli altri gruppi.
- nei gruppi autoritari aggressivi: si assisteva a una lotta fra gruppi
- nei gruppi democratici e permissivi: la frustrazione si trasformava in
aumento della cooperazione nel gruppo.
IN SINTESI:
i risultati confermarono l’ipotesi iniziale per cui esiste una dipendenza tra
ruolo del leader, storia del gruppo e personalità dei membri.
IL CAMBIAMENTO SOCIALE:
Nel periodo della Seconda Guerra Mondiale Lewin studiò le decisioni prese
individualmente e in gruppo e i metodi per indurre la popolazione americana
a ridurre il consumo di certi tagli di carne.
CANALI PORTE E GUARDIANI:
Lewin propose la teoria dei canali, un modello esplicativo per analizzare
come elementi della situazione, che possono sembrare irrilevanti, creino
processi e forze che possono influenzare atteggiamenti, produrre decisioni,
che favoriscono o mutano le condotte e le interazioni delle persone.
I cambiamenti sono prodotti in larga misura dal cambiamento delle
costellazioni di forze all’interno del canale ed occorre individuare all’interno
dei canali dei punti di controllo, degli snodi delle decisioni e delle scelte. I
punti di controllo hanno un ruolo cruciale dal momento che i mutamenti delle
costellazioni di forze all’interno di questi segmenti del canale produrrebbero i
cambiamenti specifici o generali.
A presidiare tali punti di controllo ci sarebbero guardiani dotati di potere
decisionale.
Lewin applica questo modello al problema del cibo: considerando le modalità
di approvvigionamento e le motivazioni che portano alla scelta e al consumo
degli alimenti, è possibile rispondere alla domanda: perché le persone
mangiano ciò che mangiano?
Lewin fece una ricerca: raccolse dati attraverso una serie di interviste su
alimenti preferiti, alimenti considerati essenziali ecc, nel 1942. I soggetti
erano 107 massaie appartenenti a 3 diverse classi socio – economiche e a 2
minoranze etniche (cecoslovacchi e afro-americani).
Dalle interviste emerse che il canale utilizzato di più era quello dell’acquisto e
le minoranze utilizzavano più cibi conservati rispetto ad altri gruppi. (altri
canali utilizzati potevano essere orticoltura e preparazione domestica).
Nel chiedere alle massaie di descrivere i cibi che cucinavano per mariti e figli
divennero evidenti altre differenze tra i gruppi: la carne era il cibo tipico per i
mariti; le verdure quello dei bambini. Gli afro-americani consideravano invece
le verdure il cibo tipico per i mariti e i dolci quello per i bambini.
I cibi venivano poi valutati in base a quattro sistemi: costo, salute, sapore,
status. Il costo e la salute erano i valori più citati in assoluto. Le persone di
alto reddito annoveravano anche il sapore. L’importanza della salute
diminuiva in funzione del reddito.
L’aumento dei prezzi agiva da deterrente all’acquisto dei cibi a cui le persone
erano abituate, generando un conflitto in tutti i gruppi.