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CANALI, PORTE E GUARDIANI
Teoria dei canali: modello esplicativo per analizzare come elementi della situazione, che possono
sembrare irrilevanti, creino processi e forze che possono influenzare atteggiamenti, produrre decisioni,
che favoriscono o mutano le condotte e le interazioni delle persone. Ci aiuta a definire con maggior
precisione in che modo certi problemi sociologici di locomozione dei beni e delle persone si intersecano
con problemi psicologici e culturali soggettivi.
ESPERIMENTO: Lewin perché le persone mangiano ciò che mangiano? Il cibo può giungere in tavola
attraverso diversi canali (acquisto, orticoltura, allevamento), “porta” all’interno del canale ha funzione di
controllo , guardiano (costo eccessivo)
• raccolta dati: maggio - giugno 1942
• soggetti: 107 massaie appartenenti a 3 diverse classi socio -economiche e a 2 minoranze etniche
(cecoslovacchi, afro-americani)
• modalità sperimentale: intervista (alimenti preferiti, alimenti considerati essenziali, rappresentazioni
e valori associati all’alimentazione e ai pasti)
• classificazione degli alimenti in 6 macro categorie: fresco alimentare - pesce e carne - verdure -
frutta - dolciumi - pane.
- L’uso dei canali. Canale più utilizzato: acquisto; le minoranze utilizzavano più cibi conservati
rispetto agli altri gruppi.
- La rappresentazione del cibo. La carne era il cibo tipico per i mariti; le verdure quello per i bambini.
Gli afro-americani consideravano le verdure il cibo tipico per i mariti e i dolciumi quello per i bambini.
- La motivazione. I sistemi di valore utilizzati per giudicare i cibi si riconducano a 4 schemi: costo -
salute - sapore - status. Il costo e la salute erano i valori più citati in assoluto. Le persone di alto
reddito annoveravano anche il sapore. L’importanza della salite diminuiva in funzione del reddito.
- Valore dei cibi. L’aumento dei prezzi agiva da deterrente all’acquisto dei cibi a cui le persone erano
abituate, generando un conflitto un po’ per tutti i gruppi.
- Situazione al momento dell’indagine. I prezzi erano aumentati notevolmente ed era iniziato il
razionamento dello zucchero e di altri prodotti.
L’acquisto come momento decisionale.
• Il gruppo con reddito alto aveva compiuto meno tagli alla spesa, come anche quello dei cechi, il cui
passato di emigranti li aveva abituati a vivere con pochi cibi.
• Il gruppo con reddito basso sentiva più conflitto rispetto al gruppo con alto reddito, in quanto la scelta
dei cibi si limitava ulteriormente.
• Il gruppo con reddito medio provava il conflitto maggiore: il futuro rappresentava una minaccia per la
loro classe e perciò essi cercavano di resistere, ma erano quelli meno abituati a conservare i cibi o
ad adottare misure di risparmio.
• - Conflitto. La carne, alimento tra i più costosi, era la più razionata e di conseguenza era il cibo che
suscitava un maggiore conflitto.
• I risultati dell’indagine non offrivano indicazioni sulle procedure da adottare per produrre un
cambiamento.
Lewin delinea i motivi che avrebbero portato a cambiare le abitudini alimentari. Individua 2 livelli:
1) livello socio-economico: l’aumento dei prezzi porta a cercare fonti alternative di approvvigionamento - a
scegliere altri prodotti – e a usare altri canali.
2) livello psicologico: un cibo considerato “un cibo per altri ma non per noi” può diventare “cibo per noi” e le
circostanze sociali possono facilitare tali mutamenti.
1942: esperimento CONSUMO DI PANE INTEGRALE
Obiettivo: stimare l’efficacia di 2 metodi nella formazione di nuove abitudini
- decisione autonoma di gruppo
- adesione a una richiesta esplicita di cambiamento (da parte di uno studente, responsabile del servizio
mensa, a nome di un’autorità del campus)
Scopo: far aumentare il consumo di pane integrale
Soggetti: studenti universitari (età media 21 anni)
• 8 gruppi suddivisi in 4 coppie in base al consumo di pane integrale
• per ciascuna delle 4 coppie di gruppi: uno utilizzava il metodo delle decisioni, l’altro quello della
richiesta
• nella condizione “ decisione di gruppo ” : si chiede di discutere la proposta di modificare il consumo
di pane e di decidere di quanto lo avrebbero fatto
• nella condizione “richiesta” : viene formulata la richiesta di cambiamento e poi lasciato spazio ai
commenti
• questionario sul tipo di pane preferito e su vari aspetti relativi all’esperimento (reazioni alla proposta,
entusiasmo...)
Risultati:
- i “gruppi di decisione” votarono per un aumento del consumo di pane integrale dal 50% al 66%, 90% e due
al 100%
- i gruppi “richiesta” a cui era stato chiesto di passare al 100% di consumo di pane integrale non accettarono
Riguardo all’effettivo cambiamento nei consumi è stato rilevato che i “gruppi di decisione” che avevano
votato per un aumento del 66% e del 90% raggiunsero lo scopo.
Le reazioni alla proposta
• Il gruppo di decisione aveva un atteggiamento più favorevole, più cooperativo, più motivato a
perseguire gli obiettivi. I membri erano orientati a perseguire il successo del gruppo,
indipendentemente dalle loro preferenze personali.
• Nel gruppo “richiesta” si osservava una relazione tra le preferenze personali e la volontà di ottenere
successo: chi preferiva il pane integrale si mostrava più impaziente nel raggiungere l’obiettivo.
Il consumo di carni: conferenze e decisioni di gruppo
• Secondo Lewin, la motivazione personale non è sufficiente a modificare la condotta alimentare. Il
mutamento si raggiunge quando si passa dal livello dei desideri a quello delle decisioni.
Esperimento
Obiettivo: confrontare l’efficacia di 2 metodi
• le discussioni di gruppo
• le conferenze di un esperto
Scopo: incoraggiare le persone a consumare rognoni, cervella e cuore
Soggetti: 6 gruppi di differente livello socio-economico (2 di classe elevata, 2 di classe media, 2 di classe
bassa)
• condizione “conferenza”: i soggetti ascoltavano le lezioni di noti dietisti (collegamento tra nutrizione
e guerra, proprietà nutritive delle frattaglie, ricette...)
• condizione “discussione di gruppo”: il conduttore presentava brevemente il problema e chiedeva poi
alle donne le loro opinioni e le loro proposte per un efficace appello.
Risultati: dopo 7 giorni il 32% delle donne del gruppo di discussione aveva servito tali cibi, mentre solo il 3%
del gruppo della conferenza provò le ricette suggerite.
L’indagine sul cambiamento delle abitudini alimentari può essere distinta in 3 fasi:
1) l’analisi descrittiva delle abitudini sociali in un particolare momento storico, realizzata su un campione
rappresentativo della popolazione americana; (Durante 2 guerra mondiale)
2) la validazione delle procedure sperimentali e degli strumenti adottati (esperimento sul consumo di pane);
3) verifica dell’attendibilità del metodo (studio sul consumo di frattaglie).
A questi studi è legata la pratica della ricerca-azione (action-research) in cui le soluzioni sono provvisorie,
suscettibili di aggiustamenti e cambiamenti in itinere, sottoposte a una costante valutazione dell’effettiva
efficacia del modo in cui è analizzato il problema.
MUZAFER SHERIF: norme sociali, gruppi e conflitti tra gruppi
Ödemiş, 29 luglio 1906 – Fairbanks, 16 ottobre 1988
Com’è stato possibile che alcune grandi democrazie europee si trasformassero in dittature con ampio
consenso popolare?
Riprodusse in laboratorio la formazione di norme sociali all’interno del gruppo che portano ad un
avvicinamento e interazione tra le opinioni, azioni ed emozioni dei membri del gruppo. La semplice vicinanza
comporta una condivisione di quest’ultime.
Esperimento dell’<<effetto autocinetico>>
Laboratorio psicologia Columbia University (New York). Studenti maschi.
Effetto di una luce in stanza buia che si sposta in diverse direzioni: studiare processo di formazione delle
norme di gruppo.
- Se poniamo soggetti da soli e chiediamo loro di emettere un giudizio, lo faranno in modo casuale o
dopo aver stabilito una loro norma nel giudizio personale?
- E se invece poniamo i soggetti in gruppo, i vari membri emetteranno ciascuno un proprio giudizio o
stabiliranno un giudizio comune?
1. Prima condizione sperimentale
Soggetto sperimentale da solo, ripete l’osservazione dell’effetto 100 volte. Risponde in maniera
casuale ogni volta, o forma una norma personale? (Sherif studia comportamento base individuo =
ogni individuo assume una norma individuale che mantiene ad ogni esperimento
2. Seconda condizione sperimentale
Osservazione prima individuale e poi in gruppo, e poi viceversa. Sherif osserva modificazione
introdotte nell’inserimento di un gruppo sociale. Nel primo caso (Individuale e poi di gruppo) Sherif
osserva cambiamento e convergenza giudizio verso norma di gruppo, nel secondo caso (gruppo e
poi individuale) valutazione di gruppo che ciascuno internalizzò come propria.
Procedura: soggetti in stanza buia, proiezione del punto luminoso.
- Avvertire con pulsante quando i soggetti iniziavano a vedere il movimento della luce
- Comunicare allo sperimentatore di quanti cm il punto luminoso si è spostato.
Esperimento campo estivo dei ragazzi
Studiare in modo sperimentale diretto, sul campo , come avviene la formazione di status di ruolo, pregiudizi,
conflitto e cooperazione.
Relazioni INTERGRUPPI: ipotesi 1: quando individui non si conoscono e si trovano ad interagire in una
situazione che richiede coordinazione viene a formarsi un gruppo.
Ipotesi 2: quando due gruppi competono per il raggiungimento di un obbiettivo essi producono ostilità e
stereotipi negativi
Ipotesi 3: il contatto tra membri del gruppo ostili che si ha nel corso di attività non riduce il livello di ostilità
Ipotesi 4: la cooperazione tra i membri dei gruppi per il raggiungimento di un obbiettivo comune porta a un
miglioramento della relazioni tra i membri dei gruppi.
Procedura: i soggetti del campo estivo, accuratamente scelti dagli sperimentatori (12 anni di età,
euroamericani, ceto medio, religione protestante, QI simile), non possono ricevere influenze esterne al
campo durante i 18 giorni.
- 1 condizione sperimentale: i soggetti veniva messi tutti in unica camerata, formazione dei primi
gruppi (formazione gruppo per interessi e preferenze)
- 2 condizione sperimentale: divisione dei membri di questi gruppi e formazione due gruppi distinti e
allontanati, e partecipazione ad attività con scopo comune per migliorare relazioni (formazione
status sociali diversi, coesione intergruppo attraverso sentimento di lealtà e appartenenza)
- 3 condizione sperimentale: i due gruppi ven