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Per quanto riguarda poi l’individuazione di relazioni particolarmente forti fra questo tratto
(l’influenzabilità generale) e altre caratteristiche individuali:
➢ → l’assunto di base era che persone facilmente influenzabili fossero
Autostima
quelle con un livello più basso di stima di sé. L’autostima è quantificata attraverso i
giudizi soggettivi di “sentimento di inadeguatezza”, “inibizione sociale” e di
discrepanza fra il Sé ideale e il Sé reale.
➢ →
Aggressività era stato ipotizzata una correlazione positiva fra resistenza alla
persuasione e tendenza all’aggressività.
➢ → la relazione tra l’intelligenza e la
Intelligenza tendenza ad essere persuasi è
complessa: le persone con una buona abilità intellettiva dovrebbero essere
maggiormente in grado di apprendere (comprendere, ricordare) in modo appropriato
i contenuti comunicativi e trarne le giuste inferenze, ma dovrebbero anche essere più
critiche nei riguardi delle argomentazioni presentate rispetto a persone con minore
abilità intellettive. A seguito di diversi esperimenti si poté osservate come le persone
intelligenti risultavano maggiormente capaci di rispondere alle comunicazioni
persuasive rispetto a quelle meno intelligenti quando i messaggi erano fortemente
basati su argomentazioni logiche; le stesse persone risultavano meno influenzabili
quando venivano esposte a messaggi basati su argomentazioni irrilevanti, o troppo
generali.
• Gli studiosi notarono infine che i vari studi sui correlati della vulnerabilità alla influenza
mostrano una generale tendenza delle donne a cambiare più facilmente la propria opinione
dopo l’esposizione di un messaggio persuasivo.
Gli effetti osservabili della comunicazione consistono nell’eventuale modifica:
• Del modo in cui il soggetto percepisce il problema in questione
• Dello stato d’animo associata ad esso
• Delle opinioni e dei comportamenti relativi
Tali effetti sono il prodotto di un processo cognitivo che consiste nel prestare attenzione ad un
messaggio, comprenderlo e accettarne le conclusioni.
La scala Thurstone
La tecnica di Thurstone consiste nel raccogliere un gran numero di opinioni su un dato tema fino a
coprire tutto l’arco potenziale di posizioni che le persone possono assumere a quel proposito.
Successivamente si chiede ad un gruppo di soggetti (che assumono così il ruolo di giudici) di
ordinare tutte le opinioni sulla dimensione che va dalle più favorevoli alle meno favorevoli
all’oggetto in questione indipendentemente dalla loro personale opinione. Questa procedura
permette di avere un punteggio per ciascun item, costituito dalla media dei punteggi ottenuti sulla
della posizione che i vari giudici assegnano a quell’item nel continuum. Una volta ottenuti i
base
punteggi scalari è possibile costruire una scala di atteggiamento che include gli item collocati sulla
dimensione nella maniera più consensuale possibile e che coprono l’intero arco di posizioni.
Le rappresentazioni sociali
Mentre in USA si imponeva la corrente della “social cognition”, in Europa si scelse di percorrere
una strada diversa. I principali mutamenti nel contesto storico e culturale furono rappresentati da:
• La crisi della psicologia sociale e il tramonto del paradigma teorico empirico rappresentato
dal comportamentismo
• La messa in discussione dell’individualismo del paradigma cognitivo
Che cosa sono le rappresentazioni sociali?
L’elaborazione che un gruppo o una comunità fa di un oggetto sociale in modo da permettere ai
Non sono “opinioni su…” o
propri membri di comportarsi e di comunicare in modo comprensibile.
“atteggiamenti verso…”, ma “teorie” o “branche di conoscenza vere e proprie” utili per organizzare
la realtà.
Le rappresentazioni sociali ricostruiscono, non costruiscono da zero la realtà perché:
• Partono da un fenomeno percepito come rilevante, da una struttura materiale o intellettuale e
non da un dato bruto
• Ripetono e riordinano ciò che è stato formulato e ordinato da qualcun altro in altra sede
Passi generatori delle rappresentazioni sociali
• →
Ancoraggio permette di classificare, denominare e spiegare qualcosa che non è familiare
(nuovo, strano) mettendolo in rapporto con le categorie sociali già possedute dall’attore
sociale
• →
Oggettivazione dà consistenza materiale alle idee e dà corpo a degli schemi concettuali
traducendo in immagini i concetti astratti (ad esempio: il complesso, ha un complesso, è
complesso)
(1983) mostra che l’oggettivazione può esprimersi attraverso processi di:
Hewstone
• →
Personificazione associazione di idee scientifiche e teorie con una personalità di spicco
che diviene simbolo dell’oggetto sociale (ad esempio: Freud per la psicanalisi, Leonardo per
il rinascimento)
• →
Figurazione metafore e immagini sostituiscono nozioni complesse (ad esempio:
“l’invasione degli immigrati”)
La teoria delle rappresentazioni sociali valorizza il ruolo del sociale nella costruzione della realtà
studiando i fenomeni della comunicazione e dell’ideologia, ed analizzando i processi psicologici nei
contesti reali in cui operano. sono l’oggetto principale della sociologia e
Secondo Durkheim le rappresentazioni collettive
riguardano quelle forme intellettuali che comprendono la religione, la morale, il diritto, la scienza,
ecc. Sono collettive per origini, oggetto e perché condivise da tutti i componenti di una società o
gruppo. Le rappresentazioni collettive devono essere distinte dalle rappresentazioni individuali che
sono oggetto della psicologia.
Il concetto di rappresentazioni sociali si differenzia da quello di rappresentazioni collettive sotto
due aspetti: specificità e flessibilità.
→
Secondo Durkheim le rappresentazioni collettive sono forze stabilizzatrici della realtà sociale,
entità statiche e poco mutabili (es. un’ideologia che persiste anche se dimostrata infondata).
→
Secondo Moscovici
• in una società pluralista gli universi simbolici accessibili sono molteplici anche grazie al
gioco dei media
• Idee e credenze non riescono a sedimentarsi come tradizioni e i sistemi unificanti (scienza,
ideologie o morale) non riescono a ordinarle o renderle compatibili.
• Necessario ricostruire il senso comune: quid minimo condiviso e comprensibile
• Sono relativamente dinamiche, mobili, e si formano con facilità
A che cosa servono le rappresentazioni sociali?
Moscovici descrive tre ipotesi sulle funzioni delle rappresentazioni sociali:
• Ipotesi dell’interesse
Un gruppo costruisce immagini nel tentativo di conciliare obiettivi contrapposti tra due
gruppi sociali o tra l’individuo e la società. Tali immagini sono distorsioni della realtà
obiettiva con lo scopo di favorire una delle posizioni in campo, in genere quella che ha più
potere.
• Ipotesi dell’equilibrio
Le rappresentazioni sociali sono mezzi per risolvere tensioni psichiche o emotive dovute a
insuccesso o a non integrazione sociale. Sono compensazioni immaginarie con lo scopo di
ricostruire l’equilibrio interno nell’individuo o nel gruppo.
• Ipotesi del controllo
Rappresentazioni sociali come filtri usati dai gruppi nei confronti di informazioni
provenienti dall’esterno per controllare la lealtà dei propri membri. Hanno la funzione di
manipolare il processo del pensiero e la struttura della realtà per controllare il
comportamento dei propri membri.
Lo stesso Moscovici segnala i limiti di queste tre definizioni in quanto sono troppo generali,
rischiano di essere falsificabili e presentano una concezione meccanicistica del controllo sociale.
Secondo Moscovici la principale funzione delle rappresentazioni sociali è rendere familiare ciò che
è estraneo e distante dall’esperienza dei membri di un gruppo, costruendo “universi consensuali” in
cui “sentirsi a casa propria” attraverso le interazioni banali e quotidiane contrapposti ad “universi
reificati” in cui le cose sono misura del mondo.
Mentre una teoria scientifica presuppone una ricostruzione razionale di un insieme, una
rappresentazione sociale presuppone una ricostruzione di tutta la catena di significati soggettivi
condivisi. Attraverso cui gli attori sociali giungono a definire un universo consensuale che è a un
tempo stabile e mutevole. Compito della psicologia sociale è spiegare come i gruppi ricostruiscono
socialmente quella realtà
Secondo Moscovici, nel pensiero quotidiano operano due sistemi cognitivi:
• →
Uno che procede ad associazioni, inclusioni, inferenze, discriminazioni e deduzioni
sistema operatorio
• L’altro che controlla, verifica, seleziona sulla base di regole logiche o no; una sorta di meta-
sistema che rielabora la materia prodotta dal primo
I principi organizzativi del meta-sistema variano a seconda di diversi sistemi in cui il pensiero
(ad esempio: nell’applicazione di principi logici in ambito scientifico,
Adulto si attiva
nell’orientarsi verso una coesione sociale per risolvere controversie tra amici.
Il meta-sistema è costituito da regolazioni sociali che controllano, verificano e dirigono le
operazioni cognitive.
Lo studio delle rappresentazioni sociali riguarda l’analisi delle regolazioni effettuate dal meta-
sistema sociale sul sistema cognitivo. Questo implica che sia specificato il rapporto tra il soggetto e
il sistema dei rapporti sociali in cui è inserito (ad esempio: capo, dipendente, esecutore).
Il controllo sociale sul cognitivo si evidenzia anche studiando come le rappresentazioni sociali sono
espresse in forma diversa in diversi sistemi di comunicazione.
Rappresentazioni sociali e sistemi di comunicazione
settori di stampa francese presentavano alla fine degli anni ’50 la
Moscovici studiò come tre
psicoanalisi:
• Stampa a grande diffusione (indipendente)
• Stampa cattolica
• Stampa militante comunista
rilevò che l’organizzazione cognitiva dei messaggi è diversa per ognuna delle modalità
Moscovici
di comunicazione. Rilevò, inoltre, l’esistenza di differenze significative nel modo di trattare la
psicoanalisi nei diversi settori della stampa.
• →
Diffusione metodo di comunicazione della stampa indipendente
Lo scopo della diffusione era quello di creare un sapere comune senza preoccuparsi della
sua unitarietà, puntando ad adattarsi alle esigenze del pubblico.