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CHE  COSA?  IL  CONTENUTO  DEL  MESSAGGIO  

Non  conta  solo  chi  parla  ma  anche  che  cosa  questa  fonte  dice.  

RAGIONE  O  EMOZIONE  

Un  dibattito  si  può  basare  sia  sulla  ragione  che  sull'emozione.  Si  possono  sposare  passione  e  logica  

ma  che  cos'è  più  inwluente:  la  ragione  o  l'emozione?  Dipende  dai  riceventi  del  messaggio.  

Le  persone  istruite  o  analitiche,  ossia  portate  a  ragionare  in  maniera  accurata  e  sistematica,  

sono  più  sensibili  agli  appelli  razionali  di  quelle  meno  istruite  e  meno  analitiche.  

L'audience  attenta  e  coinvolta  spesso  imbocca  la  via  centrale,  è  più  sensibile  agli  argomenti  

presentati  in  maniera  approfondita  e  accurata.  Un'audience  disinteressata  più  spesso  prende  la  

via  periferica,  è  più  colpita  dalla  simpatia  per  il  comunicatore.  E'  anche  importanti  come  si  sono  

formati  gli  atteggiamenti  delle  persone.  Se  gli  atteggiamenti  iniziali  si  formano  soprattutto  in  

base  all'emozione,  le  persone  si  fanno  persuadere  di  più  dai  successivi  appelli  emotivi,  se  

invece  si  formano  in  base  alla  ragione  sono  più  persuasivi  argomenti  di  tipo  intellettivo.  

L'effetto  sentirsi  bene.  I  messaggi  sono  più  persuasivi  se  associati  al  benessere.  Il  sentirsi  bene,  

provare  emozioni  positive,  spesso  aumenta  la  persuasione,  in  parte  per  l'incremento  del  

pensiero  positivo,  se  le  persone  sono  motivate  a  pensare,  e  in  parte  per  l'associazione  tra  la  

sensazione  di  benessere  e  il  messaggio.  

L'effetto  mettere  paura.  I  messaggi  possono  diventare  efwicaci  anche  se  suscitano  emozioni  

negative.  Quando  si  cerca  di  persuadere  le  persone  a  ridurre  il  fumo,  a  lavarsi  i  denti  più  

spesso,  a  fare  l'antitetanica,  un  messaggio  che  mette  paura  può  essere  molto  efwicace.  Quanta  paura  

è  bene  risvegliare?  Spesso,  più  la  gente  è  spaventata,  più  è  sensibile.  L'efwicacia  delle  comunicazioni  

che  destano  paura  viene  utilizzata  per  i  messaggi  che  scoraggiano  non  solo  il  fumo  ma  anche  i  

comportamenti  sessuali  a  rischio  e  la  guida  in  stato  di  ebbrezza.  Accrescere  le  paure  signiwica  

suscitare  più  interesse  verso  l'informazione  su  una  malattia  e  i  modi  per  prevenirla.  Giocare  

sulla  paura  però  non  sempre  rende  un  messaggio  più  efwicace,  basti  pensare  che  molte  persone  

terrorizzate  dalla  morte  prematura  causata  dal  fumo  continuano  a  fumare  ugualmente.  I  messaggi  

che  mettono  paura  sono  spesso  efwicaci  se  spingono  le  persone  non  solo  a  temere  la  probabilità  

di  un  evento  minaccioso  ma  anche  a  percepire  una  soluzione  a  sentirsi  in  grado  di  attuarla.  

LA  DISCREPANZA  

Il  disaccordo  produce  disagio  e  il  disagio  spinge  a  cambiare  opinione.  Così  forse  un  disaccordo  

maggiore  può  produrre  un  cambiamento  più  grande  ma  un  comunicatore  che  proclama  un  

messaggio  sgradevole  corre  il  rischio  di  venire  screditato.  Le  persone  sono  più  aperte  verso  le  

conclusioni  che  si  situano  all'interno  della  loro  gamma  di  accettabilità.  Così  può  accadere  che  

un  disaccordo  maggiore  produca  un  disaccordo  minore.  Alcuni  ricercatori  ritenevano  che  una  

fonte  credibile,  difwicile  da  smentire  suscitasse  un  cambiamento  di  opinione  maggiore  quando  

sosteneva  una  posizione  molto  discrepante  da  quella  del  ricevente.  La  discrepanza  e  la  

credibilità  interagiscono,  l'effetto  di  una  grande  discrepanza  rispetto  a  una  piccola  dipende  

dalla  credibilità  del  comunicatore.  Se  si  possiede  un'autorità  credibile  e  l'audience  non  è  molto  

interessata  al  problema  è  possibile  sostenere  un'opinione  discrepante.  

APPELLI  UNILATERALI  E  BILATERALI  

Prendere  atto  e  venire  a  conoscenza  delle  obiezioni  potrebbe  confondere  l'audience  e  

indebolire  la  tesi  proposta  dalla  fonte.  Dall'altra  parte,  un  messaggio  che  riconosce  gli  

argomenti  dell'opposizione  potrebbe  sembrare  più  equo  ed  essere  più  disarmante.  Werner  e  

colleghi  hanno  mostrato  il  potere  disarmante  di  un  semplice  messaggio  bilaterale,  cioè  che  

fornisce  accanto  al  messaggio  persuasivo  anche  uno  discordante  con  il  contenuto  del  primo.  

L'efwicacia  del  messaggio  dipende  dall'ascoltatore.  L'appello  unilaterale  era  più  efwicace  con  chi  

era  già  d'accordo,  quello  bilaterale  funzionava  meglio  con  chi  non  era  d'accordo.  Gli  

esperimenti  rivelano  anche  che  la  presentazione  bilaterale  è  più  persuasiva  e  duratura  se  le  

persone  sono  informate  delle  obiezioni.  Apparentemente,  un  messaggio  unilaterale  stimola  

un'audience  informata  a  pensare  a  possibili  obiezioni  e  a  considerare  di  parte  chi  porge  il  

messaggio.  Quindi  se  l'audience  è  esposta  a  opinioni  opposte,  meglio  utilizzare  un  apparecchio  

bilaterale.  L'effetto  interazione  è  tipico  nella  ricerca  sulla  persuasione.  Gli  ottimisti  ritengono   8 di 10

che  la  persuasione  positiva  sia  più  efwicace.  I  pessimisti  reputano  più  incisiva  la  persuasione  

negativa.  

IL  PRIMO  O  L’ULTIMO  

I  preconcetti  delle  persone  controllano  le  loro  interpretazioni.  Inoltre  una  volta  che  una  

credenza  si  è  formata,  è  difwicile  screditarla,  così  parlare  per  primi  potrebbe  trasmettere  agli  

altri  idee  atte  a  condizionare  a  tuo  favore  il  modo  di  percepire  e  interpretare  i  discorsi  successivi.  C'è  

da  tener  presente  che  le  persone  possono  prestare  più  attenzione  a  ciò  che  

viene  prima,  ma  le  cose  recenti  sono  ricordate  meglio.  L'effetto  primancy,

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Publisher
A.A. 2015-2016
10 pagine
3 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/01 Psicologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher andreaschmid di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia della comunicazione audiovisiva e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Libera Università di Lingue e Comunicazione (IULM) o del prof Russo Vincenzo.