Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
LA PERCEZIONE DEI RISCHI
In un contesto sociale complesso e in continuo cambiamento avviene uno dei difetti maggiori del
sistema dell’io: esso, quanto più lavora sotto stress tanto più tende a irrigidire gli schemi e i
pregiudizi che governano il suo operare, nel tentativo di garantirsi una rappresentazione
rassicurante di sé e delle cose. E’ questa regolarità che può garantire la sicurezza di prevedere e
gestire la complessità del mondo e contenerne la carica ansiogena.
La ricerca di coerenza stabilirò la ritroviamo per esempio nei fear arousing appeals, messaggi che
30 di 84
inducono a confrontarsi con la paura, l’angoscia e il senso di impotenza che derivano dalla
rappresentazione di situazioni a rischio.
Essi mettono quindi in scena accadimenti e le loro conseguenza negative, sottolineando come
l’astensione da azioni colpevoli possa evitare le sofferenza. L’invito è quello a seguire le
raccomandazioni implicite nel messaggio al fine di garantire a sé e agli altri il diritto a una vita
sicura.
Il fear arousing appeal ha sempre avuto un ruolo importante all’interno della pubblicità sociale, ma
può anche essere un’arma a doppio taglio,nel senso che una loro non misurata realizzazione può
compromettere la corretta ricezione del messaggio. Quando la paura è tanta (aids) le persone
tendono a respingere le informazioni, come forma di difesa, mentre quando la paura è minore, le
persone si sentono più coinvolte e attente alla questione.
Anche i contesti sociali e culturali incidono sulla capacità delle persone di poter percepire e
recepire i messaggi persuasivi caratterizzati dalla paura.
La pubblicità sociale vive di un continuo interscambio tra ragione ed emozione, poiché è proprio
grazie a questa combinazione che i messaggi acquistano efficacia. Il problema risale nel giusto
dosaggio i due elementi.
LA PERCEZIONE DELLA QUALITÀ DEI PRODOTTI E IL PAESE D’ORIGINE
Il termine qualità serve per descriver il valore che ci aspettiamo da un prodotto o un servizio.
La qualità di un prodotto deve fare i conti con la soggettività di chi valuta e con la percezione che
questo ha dei suoi attributi.
I consumatori usano in genere un numero di indicatori o attributi per indicare la qualità di un
prodotto, come per esempio la marca o il prezzo. A volte anche la quantità di investimenti per la
pubblicità è vista come segno di qualità.
Per molte imprese, la qualità è una norma scritta, la normativa ISO 9000. Si tratta di un insieme di
noramtive internazionale sulla base delle quali tutti i processi aziendali sono stati ridisegnati
secondo un modelli razionalistico, capace di semplificare e descrivere puntualmente i passaggi di
ciascuna fase produttiva. Il produttore però non si riferisce a questa.
Il produttore si riferisce ad un insieme di elementi di un prodotto o di una marca per fronteggiare
con successo una competitività crescente. Una prima definizione di qualità è relativa alla capacità
naturale di soddisfare nella maniera più compiuta le istanze di base del consumatore, ovvero la
capacità di fornire come minimo ciò che il consumatore si aspetta.
L’importanza di un’attenta valutazione del grado di customer satisfaction nasce proprio
dall’esigenza di misurare il grado di soggettività della qualità di un prodotto o di un servizio. La
qualità acquista quindi una valenza multidimensionale.
A volte gli elementi che contribuiscono alla qualità di un prodotto rischiano di essere in contrasto
tra loro. Per esempio, la qualità soggettiva percepita dai consumatori relativamente ad un’auto può
essere garantita da determinati comfort, rispetto che altri.
La qualità dev’essere sempre più considerata e studiata come un elemento complesso e
multidimensionale di un prodotto o servizio, capace di garantire un certo polisensualismo, di
determinare forti emozioni e di stimolare la sensazione che il prodotto sia ricco e significativo,
capace di essere attuale culturalmente e di riflettere lo spirito del tempo senza appiattirsi sulle
regole del passato, capace di generare esperienze nella sua globalità, senza ridursi a un suo
aspetto o a un suo attributo, capace di rapportassi con la dimensione economica e di garantire
originalità e distintività rispetto a ciò che offre il mercato.
Oggi, grazie anche alla rete, i consumatori possono acquistare praticamente ogni cosa. Tuttavia le
reazioni nei confronti di queste potenzialità sono diverse.
La percezione sulla qualità dei prodotti importati deve fare in conti con alcune convenzioni e
credenze difficili da modificare. I prodotti realizzati nel proprio Paese in genere sono percepiti di
migliore qualità rispetto a come questi vengono percepiti dai consumatori di altri Paesi, o quelli dei
Paesi industrializzati migliori di quelli dei Paesi in via di sviluppo.
I prodotti vengono percepiti in funzione della loro origine. Il legame, talora assolutamente
irrazionale e ingiustificato, tra prodotto e Paese di origine ha a volte effetti positivi e altre volte
negativi, poiché &nb