Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
INFLUENZA SOCIALE E CONSUMO.
Introduzione: la dimensione sociale del consumo.
I comportamenti dei consumatori non possono essere studiati se non all’interno di un contesto
sociale e culturale, dunque assume una fondamentale importanza il ruolo delle appartenenze
gruppali, organizzative e culturali e il valore dell’influenza sociale sui processi di scelta e di
consumo.
L’interazionismo simbolico concepisce l’individuo come inserito sempre in un determinato
contesto socioculturale, entro il quale opera come attivo interprete dei significati attribuiti
all’azione altrui.
I tre principi base dell’interazionismo simbolico sono:
Le persone agiscono nei confronti dei prodotti in base al significato che quegli oggetti
• hanno per loro.
Tali significati nascono dall’interazione tra l’’individuo e gli altri
• L’interpretazione usata dall’individuo in ogni momento della vita.
•
Il comportamento umano dunque è influenzato da azioni razionali e irrazionali che dipendono
dalle esperienze e dalle motivazioni dell’individuo.
Secondo Tajfel il comportamento degli individui è influenzato dal gruppo sociale.
Secondo la teoria dell’identità sociale infatti, i consumi diventano un’occasione per appartenere
ad un gruppo sociale contribuendo alla costruzione della propria identità.
La dimensione di gruppo è costitutiva dell’individuo ed è parte essenziale del modo in cui egli
guarda a se stesso e al mondo. Il comportamento di consumo quindi, non è determinato solo da
elementi interni ma anche da un continuo processo di interazione sociale e culturale. viene così
smontata la tradizione classico-moderna, a favore di una psicologia dei consumi più attenta al
contesto sociale e culturale in cui si trova l’individuo, piuttosto che orientata alla ricerca di
leggi universali e generalistiche. Nascono nuovi approcci allo studio:
Etnografia che studia come gli individui danno senso a ciò che fanno in relazione ai
• contesti sociali e culturali.
Approccio drammaturgico : ricerca nell’interazione sociale il significato degli eventi e
• delle azioni
Psicologia sociale discorsiva: attraverso lo studio delle conversazioni spiega il modo in
• cui le persone pensano e agiscono.
Influenza della cultura.
La cultura è un insieme di conoscenze, principi morali, costumi e abitudini acquisite dagli
individui in quanto membri di una società. La cultura svolge numerose funzioni: facilita l’unione
degli individui, trasmette un sentimento di identità e di appartenenza ecc. Ciascuna cultura è
caratterizzata da un sistema di valori ben preciso che il marketing deve conoscere per
comprendere i comportamenti dei consumatori e per evitare di far leva su valori che non hanno
alcun riconoscimento in una specifica cultura.
La prima grande differenziazione è quella tra culture individualiste e culture collettiviste. Più
nello specifico le culture si distinguono sulla base di cinque indicatori (Hofstede):
Individualismo e collettivismo: la concezione di sé si può disporre lungo un continuum
• che va dall’individualismo al collettivismo.
Collettivismo: nelle società collettiviste l’individuo agisce conferendo maggiore
o attenzione agli interessi del gruppo piuttosto che a quelli individuali. Prevale un
senso di fedeltà al gruppo e una forte coesione interna
Individualismo: una società con un elevato grado di individualismo il
o perseguimento degli obiettivi individuali e la promozione individuale sono più
importanti del valore della cooperazione
Power Distance Index (PDI) (distanza di potere): si riferisce alla misura in cui una
• particolare società accetta l’ineguaglianza sociale e la diversa distribuzione del potere
all’interno delle sue istituzioni e organizzazioni. I soggetti con un elevato PDI indicano un
potere fortemente accentrato e centralizzato, in cui gli individui prevedono e legittimano
la differenza di potere.
Uncertainty Avoidance Index (UAI) (tolleranza dell’incertezza): misura l’importanza
• attribuita alle regole e alle procedure standard e il grado con cui le persone trovano
difficile gestire situazioni di incertezza. Le diverse società affrontano l’incertezza in
modo diverso, riflettendo i valori della società di appartenenza. Quando l’indice è alto,
gli individui tendono a ridurre al minimo le situazioni di incertezza, mostrandosi anche
resistenti all’innovazione.
Indice di mascolinità-femminilità (MAS): le differenze biologiche di genere hanno
• implicazioni sui ruoli che gli uomini e le donne svolgono nelle diverse attività sociali.
Indice di long-term time orientation(LTO) (orientamento temporale): quando questo
• indice è elevato indica persistenza nella progettazione a medio-lungo termine.
Questa teoria rappresenta un modello di classificazione delle culture di un certo interesse per lo
studio dei comportamenti sociali. Tuttavia, alcune variabili possono assumere un significato
diverso a seconda delle culture impedendo a volte una precisa comparazione (ad esempio la
parola mascolinità in culture diverse può assumere significati molto distanti tra loro).
Diversi studi hanno poi cercato di offrire una declinazione più corretta di alcuni indicatori
culturali come individualismo e collettivismo.
Per esempio, l’individualismo e il collettivismo possono essere distinti in due diverse
declinazioni, orizzontale e verticale.
Nell’individualismo verticale l’attenzione viene posta prevalentemente sullo status e
• su una forma di distinzione competitiva tra i soggetti.
Nell’individualismo orizzontale ciò che conta non è la forza della competitività
• estrema ma nel valore dell’unicità della persona .
I due autori usano la stessa declinazione anche per l’indice di collettivismo secondo cui è
possibile distinguere:
Collettivismo verticale, in cui si subordina il valore soggettivo e i risultati personali a
• quelli del gruppo, in cui si riconosce un forte valore e un grande rispetto verso l’autorità.
Collettivismo orizzontale, in cui si esalta la similitudine con gli altri, la condivisione
• degli obiettivi con il gruppo e l’interdipendenza.
Differenze culturali e concetto di valore
Il concetto di valore si accosta al concetto di motivazione ed è un aspetto di interesse per
spiegare il comportamento e per capire le spiegazioni che i consumatori usano per giustificare
certe scelte di acquisto.
Il valore rappresenta un punto di riferimento per l’individuo e la società: serve a dare stabilità e
comprensibilità al fluttuare dei comportamenti dei consumatori.
Ciò che è valore possiede due condizioni:
Evidenza estrinseca (valore attribuito dall’esterno)
• Valore insito, che deve però essere riconosciuto dal soggetto.
•
Nell’età moderna i valori che hanno guidato i comportamenti del consumatore erano diversi:
sacrificio del presente in nome di non precisati benefici futuri, sacrificio del singolo a beneficio
della collettività. Nella società dei produttori, ciò che era a lungo termine aveva priorità su ciò
che era a breve termine. La gioia e la soddisfazione derivanti dai valori eterni e sovra personali
venivano considerate superiori ai capricci individuali ritenuti falsi artificiali e illusori. La felicità
della maggioranza era più importante delle differenze della minoranza.
In una società post moderna, caratterizzata dal crollo delle ideologie trainanti e delle
istituzioni, il concetto di valore non è più un assoluto da difendere.
In questa prospettiva non è più possibile considerare il valore come un polo di riferimento con
cui spiegare i comportamenti e da cui derivano gli atteggiamenti. Per questo, bisogna adottare
un nuovo metodo di studio e di analisi.
La classificazione dei valori.
Il concetto di valore ha da sempre occupato un ruolo importante nella spiegazione dei
comportamenti: i valori sono stati definiti come stereotipi per la creazione di atteggiamenti e
comportamenti.
Lo studio dei valori fa riferimento a concetti astratti e troppo generalistici, utili per studiare il
comportamento di acquisto in generale ma non per descrivere i comportamenti di consumo in
relazione ai singoli prodotti o marche.
I valori si classificano in:
Valori culturali (centrali) come la libertà e la felicità;
• Valori specifici relativi al consumo, come il valore della convenienza o il valore della
• sostenibilità ecologica nell’acquisto in generale;
Valori specificamente correlati al prodotto, come la facilità d’uso.
•
I consumatori associano ai prodotti determinati valori e, allo stesso tempo, attraverso i prodotti
stessi cercano di manifestare l’adozione di certi valori.
Il valore è la concezione stabile di ciò che è desiderabile per un individuo e per una società e
rappresenta un punto di riferimento nell’orientamento dei comportamenti. Questo, però, non
vuol dire che i valori siano immutabili nel tempo.
I valori, in generale, sono gli obiettivi che ci si pone: sicurezza, successo, salute. Come gli
atteggiamenti, i valori hanno una componente cognitiva (in quanto associati razionalmente ad
oggetti o marche) ma anche affettiva (in quanto la soddisfazione del raggiungimento di certi
valori è alla base di forti emozioni).
I valori possono essere definiti come obiettivi desiderabili transituazionalmente, che variano in
importanza e che servono come principi guida nella vita di persone ed entità.
Heider, riferendosi al concetto di valore, ne sottolinea il carattere intersoggettivo.
Nell’interazione con altre persone, l’individuo si rende conto che il proprio valore è condiviso
dagli altri, ottenendo un significato oggettivo di valore in quanto costrutto condiviso dagli altri. I
valori che mancano di validità intersoggettiva, vengono modificati fino a quando non viene
raggiunto un più largo consenso di gruppo.
L’importanza dei valori e la possibilità di individuare valori centrali nella distinzione culturale è
stata indicata anche in altri studi più recenti.
Come descritto da Solomon il valore attribuito all’esperienza di consumo può essere ricondotto a
otto specifici valori:
Efficienza: fa riferimento al grado di convenienza riscontrata nell’esperienza di consumo
• Eccellenza: fa riferimento all’unicità e alla particolarità dell’esperienza di consumo e al
• concetto di qualità
Status: richiama al valore del prestigio e della posizione sociale che deriva dal possesso
- Risolvere un problema di matematica
- Riassumere un testo
- Tradurre una frase
- E molto altro ancora...
Per termini, condizioni e privacy, visita la relativa pagina.