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Numerosi termini usati x indicare il disagio psicosociale:
devianza: comportamenti che violano le regole normative e attese sociali
- emarginazione: subordinazione di sogg marginali rispetto ad un sociale in cui il
- potere politico-economico è tenuto da altri
disadattamento: carenze/distorsioni nell’integrazione scoiale
-
+ aspetto dell’isolamento sociale: incompetenza sociale dei membri, senso di
inadeguatezza rispetto ai compiti/richieste sociali, errata comprensione delle regole sociali,
mancanza di coinvolgimento tra membri e verso la comunità stato determinato anche da
notevole quantità di eventi negativi: illegittimità, delinquenza, malattia mentale,
≠
spostamento in quartieri (mancanza di progetto), maltrattamento e abusi sui <
(abbandono fisico, adultizzazione).
Nei figli: performances al di sotto delle aspettative di apprendimento, frequenza di
dropping out rispetto alla scuola, problemi con giustizia, violenza (trasmissione di multi
problematicità).
Il rischio familiare è analizzare come criterio di base necessario ma non sufficiente a
provocare una condizione di disagio conclamato: possibile intervento di fattori aggravanti
determinanti x provocare il rischio esplicito (es. conflitti coppia, separazione, incuria,
deprivazione affettiva, malattie, abuso) = considerare il rischio come relazione inadeguata
tra sfide/risorse. Le risorse riguardano le capacità organizzative della famiglia e servizi
disponibili.
C. 3 La vita familiare del gruppo multiproblematico
Disordine o complessità
delle famiglie multiproblematiche = scarsità di struttura e difficoltà
Disorganizzazione
nell’identificare precisi ruoli nell’assolvimento di determinate funzioni nel nucleo familiare.
Ruoli e strutture nel sistema familiare:
Formazione Compiti fondamentali della coppia sono diventare un sistema separato
coppia ma connesso alle famiglie d’origine + gestione del potere e distanza
emotiva (le esperienze delle 2 famiglie d’origine sono combinate
nell’unione della nuova coppia, dà vita a nuove letture delle realtà passate
e costruisce una memoria comune)
Funzione Apertura del sistema coniugale x far spazio al bambino, assunzione ruolo
genitoriale genitoriale, riassestamento delle relazioni con famiglie estese
Ruoli e strutture nel sistema familiare multiproblematico
Nella loro organizzazione presentano determinate configurazioni:
padre periferico, poco attivo nello svolgere bene il proprio ruolo sia nel sottosistema
- coniugale che genitoriale: bassa coesione coppia, madre come fig. centrale
sovraccaricata di funzioni (cura casa, gestione disciplina), spesso si appoggia a un
figlio parentificato, con rischi di invischia mento
relazione coniugale interrotta, padre x lo + mancante, madre non evoluta in un ruolo
- genitoriale: leadership assunta da un anziano autorevole della famiglia estesa,
madri rimaste in situazione adolescenziale che si occupano poco dei figli (nucleo
complessivamente con legami stabili ma possibili situazioni di invischia mento)
entrambi genitori presenti ma x immaturità psicologica o incompetenza psicosociale
- si hanno genitori che non funzionano adeguatamente: genitori che rinunciano alle
funzioni esecutive e la natura del loro potere risulta confusa e instabile; il
sottosistema dei fratelli < spesso adotta norme di vita devianti e svolge come può le
funzioni di socializzazione in scontro aperto con genitori = dissoluzione del nucleo
familiare, situazione di rapporto globalmente disimpegnato, notevole inconsistenza
e mutevolezza delle regole, in quanto la disciplina è tenuta in qualche modo solo
dai fratelli >
la madre è l’elemento incompetenze e spesso assente della famiglia mentre il
- padre tenta solo di mantenere attivato il sottosistema genitoriale
famiglie in uno stato pressoché continuo di flusso/riflusso di membri: figli dispersi in
- istituti e parenti, poi ricomposizioni temporanee e successiva perdita di alcuni
membri; la famiglia pur essendo spezzata persiste ancora permeando dei legami
affettivi, emotivi, un certo grado di attaccamento ma è labile la composizione dei
sottosistemi e manca di continuità nello svolgimento dei ruoli
Disorganizzazione e riorganizzazione del nucleo multiproblematico
La famiglia corre un rischio particolare se è la madre a non essere competente o
sufficientemente addestrata x certe carenze incontrate nella sua infanzia; a volte
l’allontanamento di un componente del sottosistema genitoriale, anziché determinare un
processo disfunzionale, può contribuire positivamente alla risoluzione di una situazione
altamente conflittuale, alla riorganizzazione della vita comune, ripresa della capacità
gestionale.
La difficoltà a gestire il ruolo genitoriale comporta facilmente l’attivazione di elementi della
famiglia allargata o servizi = i servizi dovrebbero supplire alle insufficienze del sistema
familiare restituendogli le competenze prima delegate agli operatori (empowerment).
A liv genitoriale:
mancati problemi di svolgimento dei ruoli (definizione di ruolo non completate,
mancanza di progettazione comune e aspettative relativa all’integrazione della
funzione coniugale-genitoriale)
scarsa delimitazione dei sottosistemi con conseguenze sul senso di appartenenza
– coesione e differenziazione dell’individuo
perdita del senso di differenza generazionale: genitori con comportamenti infantili
(ripiegamento narcisistico, incapacità di cogliere bisogni dei figli), bloccati in uno
stadio adolescenziale
C. 4 Caratteristiche specifiche del sistema familiare multiproblematico
L’atmosfera familiare e gli stili comunicativi
Minuchin: la discussione e gli scambi di info nelle famiglie multiproblematiche è molto
limitato (caos comunicativo, escalations simmetriche, rumore dato da numerosi interventi
disordinati).
Olson, aspetti tipici della comunicazione:
continuità nello sviluppo dei temi: bassa continuità, deviazioni su altri argomenti,
- transizioni vaghe e irrisolte, incapacità di negoziare, contenuti non sviluppati
pienamente senza arrivare ad alcuna conclusione operativa
rispetto e considerazione reciproche: i vari membri della discussione non si
- aspettano di essere ascoltati
libertà di espressione: limitata data la mancanza di individuazione, di potenzialità di
- rielaborazione della realtà emotiva int, difficoltà a descrivere i propri sentimenti
(competenza emotiva), eccessi di collera improvvisi, forte presenza di atteggiamenti
critici (risentimento, disapprovazione, ostilità, aggressività, colpevolizzazioni)
impulsività – aggressività: i membri si affermano col gridare, si squalificano, si
- attaccano frequentemente anche se può essere fatto come indiretta ricerca di
affetto
Risultato di deviazione comunicativa = incapacità di mantenere un focus condiviso di
attenzione durante le interazioni con gli altri membri della famiglia
La famiglia trigenerazionale e la rete sociale
La famiglia nucleare è un sottosistema emozionale coinvolto nel pattern relazionale del +
ampio sistema trigenerazionale. Ricordare le sue importanti funzioni: reti informali di
sostegno, accadimento bambini, eventuale ospitalità, aiuto finanziario e domestico. È
positivo che la famiglia nucleare si tenga in contatto con quella estesa, è un modo x i
giovani x continuare a vedere come evolvono nel t i bisogni dell’individuo ed elaborare
l’esperienza di distacco.
Possibili configurazioni:
famiglia nucleare si è o è stata allontanata dalla rete parentale (manca
- un’importante fonte di supporto) ≠
la coppia mantiene i rapporti con entrambe le famiglie estese: a seconda di come
- la famiglia trigenerazionali considera l’unione della coppia (unione rifiutata o
approvata)
la famiglia nucleare è tot isolata: non si può rintracciare una vera famiglia
- trigenerazionale x deficit strutturali o famiglie spezzate
famiglia isolata con elementi della famiglia trigenerazionale (reti parentali isolate e
- frammentate)
famiglie i cui elementi hanno rapporti con gruppi dei pari di sostegno e dei pari
- deviante
l’isolamento e frammentazione della rete sociale si riflette sulla capacità di affrontare le
difficoltà quotidiane e nella formazione di alleanze positive col contesto.
Lo svantaggio scolastico = frequente nei figli di queste famiglie, consiste in una marcata
difficoltà o incapacità di adottare condotte pertinenti al contesto educativo/didattico con
forte probabilità di insuccesso, alto rischio di emarginazione. Il disadattamento scolastico
massiccio e prolungato di un < rimanda a una difficoltà consistente dei genitori a svolgere
funzioni di cura, direzione e responsabilizzazione.
Eventi normativi e paranormativi: il ciclo di vita della famiglia
Hill 1958: sottolineare i compiti di sviluppo relativi a eventi nodali collegati
all’ingresso/uscita dalla famiglia di 1 dei suoi membri.
La famiglia è un sistema vivente il cui sviluppo avviene x stadi all’int della dimensione del
t, ogni periodo è caratterizzato da plateau (relativa stabilità strutturale) + transizioni. 2 tipi
di eventi spingono al passaggio in una nuova fase: eventi normativi (attesi, prevedibili,
che capitano regolarmente nella > delle unità familiari e che innescano trasformazioni
globali a seguito di cambiamenti di status degli individui, es. matrimoni, nascite..) ed
eventi paranormativi (inattesi e difficilmente prevedibili, es. separazioni, divorzi, lutti,
malattie).
Haley 1973: collega la comparsa dei sintomi e manifestazioni di disagio alle transizioni tra
una fase e l’altra. Se il sistema non riesce a affrontare il compito evolutivo che caratterizza
la fase in cui si trova, attraverso le necessarie ristrutturazioni, è + probabile che abbia una
manifestazione sintomatologica dei suoi componenti.
6 fasi:
antecedente alla formazione della famiglia (giovane adulto senza legami)
fase iniziale di formazione della famiglia (coppia)
stadio con bambini in giovane età
figli adolescenti, anche in età lavorativa
figli adulti che si distaccano
pensionamento e vecchiaia
Il ciclo di vita della famiglia multiproblematica
I teorici che si sono occupati di dinamiche familiari hanno individuato compiti emozionali
che devono essere adempiuti dal sistema in ogni fase del ciclo di vita attraverso un
cambiamento di status dei membri e una adeguamento dell’organizzazione strutturale.
I sintomi appaiono quando non c’è un’appropriata e sufficiente trasformazione della
struttura del gruppo in risposta a una certa fase di sviluppo.
In relazione alle fasi:
1. formazione della famiglia: è indispensabile il distacco emotivo del giovane d