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PRECONSCIO
Super io : rappresenta la
coscienza morale, governa i
nostri impulsi e li censura.
CONSCIO.
La teoria psico-sociale di Erikson:
Erikson sostiene che l’individuo si sviluppa attraverso fasi psico-
sociali riflettono la natura sia sociale che sessuale dello sviluppo. Per
esso la motivazione primaria del comportamento è di natura sociale e
Erikson
si riflette nel desiderio di stare insieme agli altri. pone l’accento
sui cambiamenti evolutivi che avvengono durante tutto l’arco della
vita. Esso enfatizza l’importanza tanto delle prime esperienze quanto
delle successive. Nella teoria di Erikson ci sono 8 fasi di sviluppo
psicosociale che si susseguono in tutto l’arco della vita. Ha sostenuto
che durante l’intero ciclo di vita gli individui si sviluppano affrontando
una serie di compiti personali e sociali che devono essere portati a
termine per un ulteriore sviluppo.
Ciascuna fase consiste di un comportamento evolutivo che mette
l’individuo di fronte a una crisi in quanto innesca processi di
cambiamento nella costruzione della propria identità, quindi deve
Erikson
essere risolta. Secondo queste crisi sono un punto di svolta
caratterizzato da vulnerabilità e potenzialità. Più un individuo è in
grado si superare le crisi con successo, più il suo sviluppo sarà sano. Le
8 fasi sono:
1) Fiducia/sfiducia di base: si basa sul primo anno di età. Il senso di
fiducia richiede una sensazione di benessere fisico e l’assenza di
paura e apprensione nei confronti del futuro. Provare fiducia nei
primi mesi di vira consente all’individuo di sviluppare la convinzione
che il mondo sia un luogo buono e piacevole in cui vivere.
2) Autonomia/vergogna e dubbio: si verifica tra la fine della prima
infanzia e il periodo dei primi passi (1-3). Dopo aver sviluppato
fiducia nei confronti dei genitori, i bambini cominciano a capire di
essere i sostenitori del proprio comportamento. Iniziano a far valere
la propria indipendenza o autonomia. Si rendono contro della loro
volontà. Se sono limitati o puniti troppo, i bambini possono
sviluppare un senso di vergogna e dubbio.
3) Iniziativa/senso di colpa: si manifesta durante gli anni prescolari.
I bambini in età prescolare si trovano davanti un mondo sociale che
rappresenta una sfida maggiore rispetto ai primi anni.
Comportamenti attici e finalizzati a uno scopo sono utili per
affrontare queste nuove sfide. Ai bambini viene chiesto di essere
responsabili dei loro corpi, comportamenti, giocattoli e animali. Lo
sviluppo del senso di responsabilità aumenta l’iniziativa. Si possono
manifestare i sensi di colpa se il bambino è irresponsabile e viene
spingo a sentirsi in ansia. Erikson è convinto che questa fase si
risolva in maniera positiva: la maggior parte dei sensi di colpa
vengono compensati dalla sensazione di aver portare a termine
qualcosa con successo.
4) Industriosità/senso d’inferiorità: si verifica duranti gli anni della
scuola primaria. L’iniziativa dei bambini li mette in contatto con
nuove esperienze. Man mano che si muovono attraverso gli anni
dell’infanzia e della tarda infanzia, i bambini indirizzano le loro
energie verso lo sviluppo della padronanza delle loro conoscenze e
delle capacità intellettuali. Il periodo alla fine della prima infanzia è
il momento in cui i bambini sono più entusiasti nei confronti
dell’apprendimento. Il rischio durante gli anni della scuola primaria
è che il bambino sviluppi un senso di inferiorità, sentendosi
incapace e poco produttivo.
5) Identità/diffusione di identità: viene affrontata durante gli anni
dell’adolescenza. Gli individui devono scoprire chi sono, come sono
fatti e che cosa vogliono fare nella vita. L’adolescente svilupperà
un’identità positiva nel caso in cui riesca a esplorare ruoli in
maniera sana e a trovare una strada positiva da seguire. Sarà
confuso riguardo alla propria identità nel caso in cui i genitori lo
forzino ad assumere un’identità, in cui non riesca a esplorare molti
fuori o in cui non venga definita una strada positiva per il futuro.
6) Intimità/isolamento: corrisponde ai primi anni della vita adulta.
Gli individui devono affrontare il compito di stabilire relazioni intime
Erikson
tra di loro. descrive l’intimità come l’atto di trovarsi e di
perdersi l’uno nell’altro. Il traguardo dell’intimità sarà raggiunto se il
giovane adulto sarà in grado di stabilire amicizie sane e una
relazione intima. In caso contrario, il risultato sarà l’isolamento.
7) Generatività/stagnazione: si affronta nella seconda fase dell’età
adulta. La preoccupazione più grande deriva dal desiderio di aiutare
la generazione successiva a maturare e a condurre una vita
produttiva. La sensazione di non aver fatto nulla per aiutare la
generazione successiva viene definita stagnazione.
8) Integrità/disperazione: corrisponde agli ultimi anni di vita. La
persona si trova a riflettere sul passato e a ricavarne un’immagine
positiva o a concludere che la propria vita non è stata ben spesa. La
persona anziana può aver sviluppato una visione positiva nella
maggior parte o in tutte le fasi dello sviluppo. Uno sguardo sul
passato restituita l’immagine di una vita ben spesa e la persona
proverà un senso di soddisfazione ottenendo integrità. Se la
persona anziana ha risolto negativamente molte fasi, uno
sguardo sul passato provocherà dubbi o tristezza, cioè disperazione.
valutazioni sulle teorie psicanalitiche
Le :
le teorie psicanalitiche si concentrano sui processi socio-emotivi
dello sviluppo. Tra i contributi dati dalle teorie psicanalitiche
ricordiamo l’enfasi sul ruolo delle prime esperienze nello sviluppo,
sulle relazioni familiari, su un modello evolutivo della personalità e
sugli aspetti inconsci della mente. Tra le critiche mosse dalle teorie
psicanalitiche ci sono; la mancanza di un supporto scientifico, troppa
enfasi su spiegazioni di tipo sessuale, ed eccessivo credito dato al lato
Freud
inconscio della mente. Si ritiene che la teoria di presenti
un’immagine troppo negativa dei bambini.
teorie cognitive
1.4.2 :
Le teorie cognitive si concentrano sui pensieri consci dei bambini.
Le teorie cognitive più importanti sono:
teoria di Piaget sullo sviluppo cognitivo
La :
Piaget si occupo di una vasta gamma di comportamenti e funzioni
psichiche, dallo sviluppo dell’intelligenza, al giorno, all’imitazione,
all’interazione tra coetanei, allora sviluppo morale, all’acquisizione di
concetti come numero, causa, spazio, tempo. Afferma che i bambini
costituiscono attivamente la loro visione del mondo con quattro stadi
di sviluppo cognitivo. I processi di questa costruzione del mondo sono
due; l’organizzazione e l’adattamento. Per dare un senso al mondo
bisogna organizzare le nostre esperienze e le nostre osservazioni e
adattiamo il nostro pensiero in modo da includere nuove idee.
Piaget
Secondo la cognizione del bambino è qualitativamente
differente in ogni stadio confrontato con quello che lo segue o che lo
Piaget
precede. ha una posizione dominio-generale: per lui i
cambiamenti riguardano a ogni stadio la struttura cognitiva nel suo
complesso e i diversi domini dell’attività cognitiva tradurrebbero i
progressi causati dallo sviluppo in modalità simili.
Piaget:
Le fasi/stadi di sviluppo cognitivo di
1) Lo stadio sensomotorio: dura dalla nascita fino a circa due anni
d’età. Il bambino costituisce la sua visione del mondo coordinando
le esperienze sensoriali (vedere, sentire) con le azioni fisico-motorio.
2) Lo stadio preoperatorio: dura dai due ai sette anni. I bambini
cominciano ad andare oltre la semplice connessione di informazioni
sensoriali con azioni fisiche e a rappresentare il mondo con parole,
Piaget,
immagini e disegni. Secondo i bambini in età prescolare non
possiedono ancora la capacità di svolgere operazioni, è un termine
che inca le azioni mentali che consentono ai bambini di eseguire
mentalmente ciò che in precedenza hanno svolto fisicamente.
3) Lo stadio operatorio concreto: dura dai sette agli undici anni. I
bambini possono svolgere delle operazioni e il ragionamento logico
sostituisce quello intuitivo nei casi in cui il ragionamento può essere
applicato a esempi specifici o concreti.
4) Lo stadio operatori formale: si manifesta tra gli undici e i quindici
anni e continua attraverso l’età adulta. Gli individui vanno oltre le
esperienze concrete e pensano in modo più astratto e logico. Come
conseguenza di un pensiero più astratto, gli adolescenti creano
immagini di situazioni ideali. Cominciano a immaginare possibilità
per il futuro e a essere affascinati da come potrebbero essere. Per
risolvere i problemi, i soggetti sono più sistematici, formulano
ipotesi sui motivi del perché alcune cose accadono e verificando le
loro ipotesti in maniera deduttiva.
teoria cognitiva socio-culturale di Vygotskij
La :
Vygotskij comincia ad occuparsi di sviluppo cognitivo lavorando con
bambini con deficit sensoriali e con ritardo mentale. Questo sviluppo
cognitivo è regolato dalle interazioni culturale e sociale. Sostiene che i
bambini costruiscono attivamente le loro conoscenze. Esso attribuisce
un ruolo molto rilevante alle interazioni sociali e alle attività culturali.
Vygotskij
La teoria di è una teoria cognitiva socio-culturale che
mette in evidenza in modo in cui la cultura e le interazioni sociali
guidano lo sviluppo cognitivo. Descrive lo sviluppo del bambino come
inseparabile dalle attività sociali e culturali. È convinto che lo sviluppo
della memoria, dell’attenzione e del ragionamento richieda che il
bambino impari a utilizzare gli strumenti e le convenzioni della società
in cui vive, come il linguaggio, i sistemi matematici e le strategie
Vygotskij,
mnemoniche. Secondo l’interazione sociale dei bambini con
adulti o pari più competenti è utile per il loro sviluppo cognitivo. Grazie
a questa interazione, i bambini imparano a usare gli strumenti che li
aiuteranno ad adattarsi e ad avere successo nella loro cultura. Questa
teoria ha suscitato interesse per la sua idea di una conoscenza che è
situata e collaborativa. La conoscenza è costruita con l’interazione
con altre persone e con gli oggetti che fanno parte della cultura (come
i libri). La conoscenza può essere migliorata con interazioni con altri in
attività cooperativ