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C.9 IL PADRE DI FRONTE ALLA MALATTIA CRONICA DI UN FIGLIO
La parola padre designa una relazione tra uomo/bambino nata da un atto generativo in cui è implicata una
3° persona. Dal punto di vista psicologico/relazionale il concetto di padre è complesso xchè entrano in gioco
le rappresentazioni che ogni sogg all’int della relazione può avere dell’altro. Le rappresentazioni sono
influenzate da ≠ faLori: idenMtà di genere del figlio, caratteristiche di personalità del padre e del figlio,
aspetti socioeconomici, qualità relazione col coniuge, n. figli, sequenza nascita, aspettative, vicissitudini
della famiglia estesa, fase del ciclo di vita.
= disfunzione che tende a non modificarsi positivamente nel t, può essere +/- invalidante
Malattia cronica
(disturbo che riduce fortemente l’autonomia personale e rende stabilmente dipendenti sul piano della vita
quotidiana impendendo l’organico compimento delle varie fasi del ciclo vitale (non prevede lo svincolo ed
emancipazione dalla famiglia originaria = convivenza cronica che fissa lo stato di dipendenza).
Paternità e ciclo di vita familiare
- Fase dell’innamoramento: lo spazio mentale dei coniugi è occupato solo dalla loro relazione
- Si introduce l’immagine di un figlio: ≠ tra padre/madre rispeLo a questa fantasia che apre un
conflitto fisiologico. Il padre si trova ad essere il 3° elemento nella relazione con la partner da cui si
sente escluso in seguito all’intrusione del figlio nella relazione di coppia
- Durante la gravidanza/nascita la gerarchia di coppia si modifica fisiologicamente, il padre può
fungere da supporto e partecipare ai compiti di cura (Stern: costellazione materna)
9 - Il figlio cresce: la coppia ridistribuisce progressivamente le proprie funzioni, entrambi i genitori
acquistano pari dignità relazionale anche se con rappresentazioni/funzioni ≠
- Fase dello svincolo: entrambi i genitori devono fare i conti con la possibilità di ridiventare una
coppia e il figlio un’entità indipendente
Luoghi comuni sulla fig. paterna che continuano a giocare un ruolo non indifferente nella cultura popolare:
al padre (+ che alla madre) è richiesta una realizzazione scoiale; padre responsabile della protezione e
sicurezza del nucleo familiare; al padre è richiesta la funzione di mantenere economicamente la famiglia. Di
fronte a una malattia cronica questi aspetti entrano in conflitto con le aspettative individuali e sociali,
suscitano sentimenti di incompetenza e depressione.
Area degli interventi terapeutici: la presenza di una malattia cronica del figlio implica x genitori un dolore
inalienabile, nessun intervento può restituire la condizione precedente (immagine ideale del figlio ferita),
xò la qualità della vita può essere molto ≠ a seconda dell’aLeggiamento del contesto. Occorre individuare i
bisogni: occorre innanzitutto far accettare ai familiari che si sta lavorando x migliorare la qualità della vita e
non x la guarigione.
La terapia deve considerare alcune direttrici:
- Gli elementi di realtà e quelli psicologici/relazionali siano integrati
- Non scambiare x problemi psicologici aspetti che nascono da una mancanza di info
- La famiglia nucleare è spesso un sistema troppo fragile x farsi carico di un figlio malato
- Ogni membro deve essere aiutato a raggiungere un equilibrio ottimale tra essere x se stesso/essere
x l’altro
- La cronicità non deve mettere in discussione l’evoluzione del ciclo di vita
C.10 PADRI DI FAMIGLIE. RUOLO E FUNZIONE PATERNA IN TERAPIA
In terapia giungono sempre + spesso padri inconsistenti, fragili, incapaci di esprimere la loro affettività fino
a quando non emerge una rottura della continuità familiare.
La famiglia moderna è nata dalle trasformazioni avvenute nelle relazioni di autorità e affetto int/ext
all’unità coniugale: sono mutati il controllo da parte della comunità e parentela rispetto alla scelta del
coniuge, si è affermato il matrimonio basato sulla libera scelta d’amore, si sono modificati i rapporti tra
coniugi. Oggi i padri non + protetti dal rinforzo sociale del loro ruolo, spiazzati dai cambiamenti
emancipatori femminili, hanno la possibilità di vivere una parte di sé rifiutata x sec. esistono i segni di una
x cui l’unica affettività esprimibile è quella femminile col rischio che gli
materializzazione del ruolo paterno polarizzazione sulla funzione materna
uomini e donne facciano le mamme e nessuno i padri = sembra
precludere spazi a quello specifico paterno che dovrebbe garantire grazie anche al < coinvolgimento
emotivo e una distanza positiva nei confronti dei figli, la possibilità di definire i modelli normativi.
Rischio di una società permissiva in cui è fortemente penalizzata la funzione educativa nei confronti dei figli
(aumento dei lim di tolleranza).
Aldilà dei mutamenti culturali il ruolo psicologico del padre resta quello di
A che cosa servono i padri?
rifornire affettivamente i figli attraverso le funzioni adulte al servizio del conflitto sano e vitale. Dovrebbe
garantire, grazie a un buon rapporto coniugale, di superare il legame madre/figlio permettendogli di
crescere e alla madre di recuperare altri aspetti della sua vita + altre qualità specifiche del padre:
protezione, capacità di infondere fiducia/sicurezza, ruolo normativo e strutturante, soprattutto in
10 adolescenza.
La maternalizzazione della funzione affettiva paterna fa sì che il padre, pur presente, finisca x essere
inglobato nell’area materna.
principio di appartenenza, soddisfazione immediata del bisogno
Codice materno: principio di realtà e prestazione, valorizzazione della capacità e autonomia, favorendo la
Codice paterno:
graduale separazione del figlio dalla madre e famiglia.
Padri in terapia
All’incertezza/fragilità paterna fa da sfondo una società in cui la normatività non ha + un sostegno
culturalmente condiviso. Nella pratica clinica è sempre + frequente ingaggiare i padri e sempre + spesso
sono loro che ne fanno spontaneamente richiesta: sembra che abbiano scoperto la possibilità di
riconoscersi e prendersi cura della parte emotiva di sé.
I sintomi dei figli continuano a essere come nel pass l’espressione di un mancato superamento evolutivo,
un incastro immobile su problematiche relazionali mai elaborate.
Il cambiamento espone all’insicurezza x la perdita delle antiche certezze.
C. 11 PADRE E PADRINO. ESPERIENZE CONIUGALI E GENITORIALI NELLA FAMIGLIA DI MAFIA
Scelta del termine x indicare ruolo/funzioni di un boss mafioso xchè è il capo di una grande famiglia
padrino
(pater familias) = come famiglia di sangue + cellula organizzativa di una struttura criminale + mondo int
dell’individuo.
Per un uomo d’onore la famiglia mafiosa di cui entra a far parte diviene + importante di quella naturale. Gli
uomini d’onore hanno costituito le loro famiglie seguendo strategie relazionali tipiche caratterizzate da una
rigidità e immodificabilità nel t (x es. strategie matrimoniali simili all’aristocrazia terriera x perpetrare i
propri modelli nei sec).
A partire dall’XI sec i rapporti di parentela delle famiglie si organizzano attraverso la discendenza
patrilineare: svalutazione legami di linea femminile nell’individuazione della parentela + valorizzazione del
maschio primogenito. La discendenza si organizza su linea maschile paterna: il primogenito eredita possessi
terrei e titolo.
L’aristocrazia della famiglia mafiosa: i matrimoni sono attentamente selezionati, le mogli devono
appartenere a famiglie regolari (no poliziotti, comunisti, magistrati); i figli vanno cresciuti in continuità con
modello di pensiero mafioso, figli maschi allevati come uomini d’onore. La funzione di modello spetta alle
fig. maschili rappresentative della famiglia (padre, nonno, zio) che diventano personaggi idealizzati cui
conformarsi x essere accettati dalla famiglia. Senza questo riconoscimento il figlio è fuori, marginalizzato
dal potere e affetti familiari. L’identità mafiosa è un costrutto vincolato al legame generazionale familiare.
Psicodinamica della famiglia mafiosa
Un uomo d’onore può essere solo siciliano, esiste una matrice di pensiero già pensata a x cui il singolo non
può che conformarsi; x un giovane mafioso l’affiliazione ufficiale alla famiglia rappresenta
11 contemporaneamente un nuovo inizio (storia, identità) ma anche un punto d’arrivo, il compimento del senso
dell’immagine di sé xchè il senso di appartenenza Cosa Nostra era già presente nel mondo delle idee,
affetti, valori condivisi con la cultura mafiosa (scaltrezza, coraggio, irrequietezza, mascolinità, uso violenza,
orgoglio).
Nella famiglia mafiosa il senso di appartenenza a una storia e il compito di continuare a replicare la stessa
trama storica si declina in modo Il pensiero mafioso costituisce un che
fondamentalistico. noi-famglia
impedisce al singolo di differenziarsi dall’identico familiare.
Confini del paterno
Il padre riempie uno spazio simbolico ampio nel pensiero familiare, il suo compito è di dispensare giustizia.
Il pentimento mafioso è un tradimento affettivo che rompe i legami con la famiglia mafiosa e quella di
sangue. immagine tradizionale dell’uomo d’onore come pater familias che garantisce il proprio
Padre mafioso:
potere governando rettamente la famiglia e accreditandosi così nel sociale.
Il padre assume il modello d’autorità in uno scenario familiare in cui la donna si fa garante della sacralità di
quello spazio, è custode dell’onore familiare, depositaria del buon nome della famiglia.
Il maschile nel mondo mafioso è un’identità di genere che si difende dagli aspetti emotivi, affettivi,
sentimentali (esasperazione dei codici virili). Spesso nelle famiglie mafiose il padre è assente (moro, in
carcere) e diventa x i figli il nodo di identificazione simbolica + importante della rete familiare (idealizzato,
protetto, vendicato).
Oggi anche nelle famiglie di mafia si assiste a cambiamenti: molti casi di giovani che si rivolgono a
psicoterapia. La fig. paterna, in pass idealizzata come forte e mitica, oggi è spesso latitante e carcerato,
discusso e indicato dai media come delinquente: il padre diviene personaggio problematico, incerto, vissuto
con ambivalenza (il suo potere rassicurante, tot, oppressivo garantiva a moglie e figli una possibile
identificazione adesiva che dava un senso onnipotente del sé). Quando diviene assente o problematizzato
l’equilibrio psichico della famiglia e singoli crolla (crisi d’identità).
C.12 LA FAMIGLIA CILENA E LA FIGURA PATERNA
Grandi cambiamenti socioeconomici in America latina neg