Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
DI ATTIVITA’ E RENDICONTAZIONE).
Qui si decide cosa del progetto rimane come esperienza positiva (competenze
apprese, relazioni instaurate, visibilità acquisita ) da valorizzare in futuro e quali
sono gli aspetti critici sui quali è necessario riflettere e apportare delle
modifiche, in caso di progetti futuri analoghi.
In questo modo si giunge alla CHIUSURA DEL CICLO: la conclusione di un
progetto è – nel migliore dei casi – l’occasione propizia per l’avvio di un nuovo
progetto.
CICLO DI VITA DI UNA PROGRAMMAZIONE
La programmazione segue un ciclo di vita del tutto analogo a quello presentato nel
paragrafo precedente.
1. In una prima fase di PROGRAMMAZIONE, l’istituzione stabilisce l’ambito di
intervento in cui intende operare, i problemi più rilevanti e gli obiettivi strategici
che intende perseguire:
ANALISI DEL CONTESTO
ANALISI DEI PROBLEMI
ANALISI DEGLI OBIETTIVI
ANALISI DEGLI STAKEHOLDER: si intende chiunque, PERSONA o GRUPPO è
toccato dal problema e , quindi, può influenzare la realizzazione del progetto o
POSITIVAMENTE (SOSTENENDOLO) o NEGATIVAMENTE (OSTACOLANDOLO).
2. A questa segue la fase di IDENTIFICAZIONE , in cui si definiscono gli interventi
principali, le modalità, gli stakeholder da coinvolgere e gli strumenti finanziari da
mettere a disposizione.
3. La fase della FORMULAZIONE corrisponde alla pianificazione temporale,
organizzativa e finanziaria degli interventi. Vengono stabiliti i calendari di
intervento, la quantità delle risorse finanziarie e le loro destinazioni, nonché le
strutture operative necessarie.
4. La realizzazione degli interventi (diretti e indiretti) corrisponde alla fase
dell’IMPLEMENTAZIONE.
5. Infine, la VALUTAZIONE e l’ AUDIT chiudono il ciclo di vita della programmazione,
attraverso un’ attenta disanima dei risultati ottenuti, dell’efficienza degli interventi
e la riflessione complessiva per la futura programmazione.
IL FINANZIAMENTO PER UN PROGETTO:
COME E PERCHÉ AVVIENE
Il punto di contatto tra un progetto di un’organizzazione del terzo settore e il programma
dell’istituzione finanziatrice avviene attraverso un PROCESSO DI CO-PROGETTAZIONE che
BANDO
sta alla base di un .
L’ente finanziatore stabilisce gli obiettivi generali che intende raggiungere, l’ambito
dei progetti da finanziare, le procedure per la richiesta di
finanziamento e di valutazione e un insieme di criteri di ammissibilità
dei progetti.
L’organizzazione richiedente è invece responsabile dell’individuazione del problema
e degli obiettivi specifici di progetto, della sua pianificazione e
realizzazione.
MA ci sono almeno altri 2 momenti in cui l’ente finanziatore e l’ente finanziato si
incontrano, ossia in cui progettazione e programmazione si influenzano:
Il primo si realizza quando un ente pubblico sta programmando le proprie politiche,
spesso chiede agli stakeholder di contribuire con idee e stimoli a questa fase e di dare il
proprio consiglio per poter meglio individuare i limiti del problema, l’area di intervento
e le migliori strategie.
Il secondo momento si colloca, invece, alla fine del ciclo di vita del progetto. La
relazione finale preparata dall’organizzazione che ha ricevuto il finanziamento viene
letta non solo con l’ottica di analizzare se il progetto ha avuto successo e se il
finanziamento è stato utilizzato secondo le regole prestabilite, ma anche per trarne
consigli utili circa la futura programmazione.
LA VALUTAZIONE CONDIVISA
Quando è possibile dire che il progetto è un buon progetto?
La Commissione Europea ha sviluppato un quadro della qualità (QUALITY
FRAME) basato su 3 attributi chiave:
La RILEVANZA : in che misura un progetto risponde a bisogni reali,
dimostrati e di assoluta priorità. Corrisponde alle analisi condotte
ideazione
durante la fase di .
La FATTIBILITA’ si ha quando un progetto è stato ben pianificato e
porterà benefici durevoli ai destinatari. Corrisponde alle analisi condotte
pianificazione
durante la fase di .
L’ EFFICACIA e la CORRETTA GESTIONE sono criteri per valutare in che
misura è lecito attendersi i benefici previsti dal progetto e una corretta
realizzazione
gestione del progetto durante la fase di .
CAPITOLO
3
L’ IDEAZIONE
L’IDEAZIONE
L’ideazione del progetto è una fase molto
importante alla quale bisogna dedicare attenzione e
tempo.
In questo stadio si selezionano e individuano le
problematiche a cui si vuol dare risposta e si inizia
a ipotizzare le possibili strategie d’intervento per
risolverle.
Gli esiti di queste analisi costituiscono la base da cui
si sviluppa il progetto, le sue fondamenta.
In questa fase si esaminano in profondità:
il CONTESTO DI RIFERIMENTO ANALISI DEL CONTESTO
Questa analisi viene effettuata per conoscere le caratteristiche, i
bisogni, le risorse del contesto geografico, demografico, sociale,
culturale ed economico in cui si situa il progetto, in modo tale da
centrare l’OBIETTIVO.
il PROBLEMA cui si intende dare risposta ANALISI DEL
PROBLEMA
Il problema è inteso come situazione negativa vissuta dai
beneficiari, cui si intende dare risposta attraverso il progetto.
Un problema non è mai isolato. Infatti, per identificare il
problema centrale del progetto dobbiamo inserirlo in un sistema
gerarchico di problemi più ampio.
Nella fase di ideazione di un progetto viene adottato un
diagramma detto “ALBERO DEI PROBLEMI”, attraverso il quale si
possono cogliere gli effetti di un problema e le sue cause e
permette di identificare le radici di una situazione
insoddisfacente in atto.
gli OBIETTIVI ANALISI DEGLI OBIETTIVI
una volta individuati i problemi, si stabiliscono gli obiettivi del progetto.
Questa analisi consiste nel tradurre in positivo la realtà negativa
rappresentata nell’albero dei problemi. Gli obiettivi, in quanto
ribaltamento dei problemi individuati, sono organizzati anch’essi in un
diagramma ad albero che segue una logica di mezzo-fine: “l’ALBERO
DEGLI OBIETTIVI”.
N.B. gli obiettivi identificati nell’albero non rappresentano ancora gli
obiettivi del progetto, in quanto non sarebbe possibile
intervenire su tutti i problemi individuati. Ne consegue
che bisogna eliminare gli obiettivi che non rientrano nell’ambito
del progetto e operare delle scelte sugli ambiti di intervento.
gli STAKEHOLDER ANALISI DEGLI STAKEHOLDER
L’analisi degli stakeholder viene attuata per comprendere chi può
giocare un ruolo determinante nella riuscita del progetto, permettendo
di prevedere i possibili intoppi allo svolgimento del progetto e di
identificare potenziali alleati e sostenitori dello stesso.
ATTIVITA’ DEL PROGETTO
In fase di ideazione si iniziano a definire:
le ATTIVITA’: con attività intendiamo il piano di lavoro, l’insieme di azioni e
interventi che si intendono attuare. Per il raggiungimento di ciascun obiettivo
è necessario prevedere la realizzazione di una o più attività che portino al
raggiungimento dei risultati prefissati e, viceversa, ogni attività deve mirare al
raggiungimento di un risultato e quindi di un obiettivo del progetto.
i PRODOTTI e i SERVIZI da realizzare: risultati di un progetto
i loro DESTINATARI PRINCIPALI: utenti, fruitori
le METODOLOGIE: ossia il modo in cui le diverse attività verranno realizzate
per raggiungere gli obiettivi.
i TEMPI
le RISORSE del progetto: entrambe queste indicazioni sono spesso vincolate
da un bando per la richiesta di finanziamenti. Capire quanto durerà il
progetto, quando dovrebbe svolgersi o quanto potrebbe costare è essenziale
per tutti i potenziali partner, per poter prendere una decisione in merito alla
loro adesione all’iniziativa.
LA SCHEDA DI PROGETTO
La Scheda di progetto è un documento di sintesi descrittivo dei
suoi elementi principali.
Essa consente al proponente di illustrare il progetto al team e agli
stakeholder.
N.B. Una scheda di presentazione confusa, imprecisa, incoerente
mostra con immediatezza i punti rimasti ancora oscuri nell’idea di
partenza.
Per questo, è consigliabile rivedere più volte la scheda.
CAPITOLO
4
IL PARTENARIATO E LA
PROGETTAZIONE IN RETE
LA FORZA E I VINCOLI DEL PARTENARIATO
Progettare in partenariato («FARE RETE») è uno dei segreti del successo dei progetti in
quanto:
il problema è analizzato da più punti di vista
il partenariato sviluppa il senso di appartenenza a un contesto , consolidando il rapporto
tra comunità, organizzazioni pubbliche e private. Il progetto è il prodotto, quindi, di un
processo di negoziazione.
la partecipazione rafforza la “CAPACITAZIONE” (empowerment) delle persone
partecipanti alla rete nei processi decisionali che li riguardano (tutti sono protagonisti e
contribuenti).
la sostenibilità del progetto è aumentata perché tutti i partecipanti si fanno carico del
suo successo nel breve e medio termine
attraverso l’interazione fra le diverse conoscenze e competenze dei diversi partner si
favorisce l’innovatività delle metodologie e dei prodotti del progetto
la riduzione e l’ottimizzazione dei costi è resa possibile dal fatto che gli attori della rete
contribuiscono con risorse e mezzi propri (finanziari, materiali, strumentali, umani).
QUINDI… Promuovere la collaborazione fra organizzazioni che lavorano sulle stesse
questioni consente di ottenere risultati con valore aggiunto, MA bisogna tenere in conto che
la partecipazione al processo progettuale comporta una serie di impegni gravosi e complessi.
Fare rete, infatti, implica concretamente incontrarsi, lavorare nello stesso luogo, comunicare
con tutti i soggetti della rete, condividere obiettivi comuni, ascoltare le diverse opinioni e
confrontarsi.
I RUOLI DEGLI ATTORI DELLA RETE
1. PROMOTORE o Leader del progetto: concepisce, dirige e gestisce il progetto, assumendosene la
responsabilità organizzativa, amministrativa e finanziaria.
ES. ASSOCIAZIONE ROVERETO GIOVANI
2. CO-ORGANIZZATORE o Partner: realizza una parte specifica del progetto.
ES. AZIENDA PROVINCIALE PER I SERVIZI SANITARI , COMUNI DELLA VALLAGARINA, LOCALI
PUBBLICI, GIOVANI VOLONTARI, ECC…
3. SPONSOR: Indica un soggetto coinvolto in termini esclusivamente economici nella realizzazione del
progetto.
ES: FORNITORE DI I-PAD
4. SOSTENITORE: è in grado di influenzare la buona riuscita del progetto per il solo fatto di avallarlo
pubblicamente (ad es. attraverso un patrocinio, una lettera di interesse