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MOTIVAZIONE:

- è l’energia investita dagli individui nella prestazione lavorativa e

nell’appartenenza all’organizzazione.

Essa può essere analizzata in termini di attivazione, direzione, intensità e

persistenza.

a) direzione: quale dei possibili corsi di attività viene scelto dal lavoratore.

Essi possono rivelarsi funzionali al conseguimento dei propri scopi e/o a

quelli dell’organizzazione.

b) intensità: livello dello sforzo con cui si svolgono le attività scelte.

c) persistenza: il lavoratore attua la sua prestazione con continuità oppure no.

- cosa fare per migliorare la motivazione dei lavoratori:

 fare in modo che i collaboratori ricevano informazioni puntuali e continue

sulla prestazione organizzativa.

 fare in modo che i collaboratori possano apprendere le conoscenze e le

competenze adeguate per contribuire agli obiettivi organizzativi.

 dare ai collaboratori il potere di prendere decisioni significative.

 aiutare i collaboratori a comprendere il significato e l’impatto del loro lavoro.

 riconoscere il contributo dei collaboratori in funzione dei risultati

dell’organizzazione.

- quando nell’azienda non c’è equità, ossia quando il rapporto tra risultati

conseguiti (outcomes) e apporti personali (input) di un soggetto non coincide

con lo stesso rapporto di un altro soggetto, allora si genera tensione che

motiva l’individuo a ridurre la dissonanza.

Per cui quando gli individui percepiscono equità, mantengono il livello di

motivazione; quando non la percepiscono la riducono.

Alcune strategie individuali per ridurre la percezione di non equità sono:

a) modifica di input e/o outcomes

b) modifica/sostituzione dei criteri di riferimento

c) riconsiderazione delle proprie valutazioni

d) abbandono della situazione

COMUNICAZIONE:

- con comunicazione si può intendere il passaggio di significati tra due o più

attori coinvolti in un processo.

- Alcuni elementi che caratterizzano la comunicazione sono:

 I partecipanti: si può comunicare in quanto singoli individui che si rivolgono

ad altri singoli oppure per conto di un ente rivolgendosi sia ad altri enti sia alla

collettività.

 Le finalità: la comunicazione può essere diretta ad influenzare il corso

d’azione in maniera esplicita e diretta oppure a modificare, ribadire, generare

significati che connotano un certo ente e quindi ad influenzare il corso

d’azioni solo in seconda istanza.

 Gli strumenti: si può distinguere tra strumenti diretti e indiretti.

 Il contesto: complesso di conoscenze e significati che emittente e ricevente

hanno in comune (Jakobson).

- Di solito il senso di insoddisfazione all’interno dell’azienda si crea

principalmente per due motivi:

 Mancanza di chiarezza delle informazioni.

 Sentirsi poco gratificati per il lavoro che si svolge.

Ciò che più nuoce al clima aziendale è la mancanza di chiarezza.

- Per migliorare la chiarezza della comunicazione:

 Iniziare a veicolare le informazioni e i contenuti dettagliati con sistemi anche

gratuiti di gestione documentale.

 Prendere l’abitudine di fissare dei briefing ad inizio o fine giornata per

illustrare eventuali dubbi, preoccupazioni o proposte.

Avere collaboratori demotivati è peggio che perdere clienti: occorre innescare

meccanismi virtuosi per motivare e trattenere i collaboratori.

- per motivare i lavoratori:

 il trinomio vincente è “soldi, riconoscimenti, formazione”.

 I tuoi collaboratori hanno bisogno di essere sempre incentivati a far meglio,

non solo con gratificazioni del tipo “bravo! hai fatto bene il tuo lavoro…” ma

con premi in denaro anche di modesta entità oppure con l’assegnazione di

nuovi incarichi.

- i due approcci della comunicazione organizzativa:

1) TOP – DOWN: Dall’alto verso il basso:

Le informazioni vengono diffuse da manager e dirigenti verso dipendenti,

impiegati e collaboratori vari

Strumenti: e-mail, riunioni, assemblee, eventi aziendale, servizi di cartelli

2) BOTTOM – UP: Dal basso verso l’alto:

Le informazioni passano dal livello più basso per innescare un

coinvolgimento di tutte le figure aziendali (feed-back)

Strumenti: questionari, colloqui individuali, blog, intranet, e-mail

Dettagli
Publisher
A.A. 2014-2015
6 pagine
5 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/06 Psicologia del lavoro e delle organizzazioni

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ali7877 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia del lavoro e delle organizzazioni e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Miglioretti Massimo.