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Il valutatore risponde ad una domanda normativa la cui essenza è: Come possiamo migliorare le

politiche pubbliche esistenti o, meglio ancora, quelle che si vorrebbero adottare in un possibile

futuro tramite le conoscenze che si ottengono in sede di analisi?

Il lavoro valutativo, al pari di quello di analisi, è un lavoro scientifico ma, si differenzia da esso,

in quanto, realizzato nell'ambito di una committenza.

***********

A questo punto del nostro studio è importante distinguere le Politiche Pubbliche dalle Politiche

Private. Queste ultime consistono, in buona sostanza, nell'individuazione di precisi ambiti,

obiettivi e mezzi al fine di realizzare una determinata attività privata. 3

Ogni individuo o aggregazioni di individui [azienda, sindacato, partito politico ecc.] possiede, Pagina

– –

infatti, una policy, poiché dotato come osservò il sociologo Max Weber di una razionalità

rispetto allo scopo che gli consente, in relazione allo svolgimento di una determinata attività, di

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Le Politiche Pubbliche. Analisi & Valutazioni

adottare proprie regole, fissare propri obiettivi e sceglie i mezzi più adatti al raggiungimento dei

propri scopi.

Le politiche pubbliche, al contrario, sono quelle politiche che si riferiscono ai soggetti pubblici,

quali lo Stato, le Regioni oppure le articolazioni dello Stato che costituiscono autorità

amministrative indipendenti.

Quando una politica pubblica si riferisce ad un soggetto pubblico?

Può, ai fini dell'individuazione di un soggetto pubblico, considerarsi sufficiente la definizione

puramente di carattere formale ed esteriore di esso? Da un certo punto di vista, certamente, sì;

tuttavia, come avremo modo di discutere nel corso della presente lezione, questa da sola non può

bastare!

Tentiamo, però, prima di ogni cosa, di chiarire: Come e quali sono gli obiettivi e le finalità di

una politica pubblica?

In linea di principio, possiamo affermare che gli obiettivi delle politiche pubbliche sono

contenuti in atti e documenti normativi ufficiali, scritti in modo dettagliati quali, ad esempio, le

leggi oppure i programmi di governo ed i quali si contraddistinguono per la previsione, in essi

contenuta, di sanzioni, spesso determinate in modo importante.

– –

Attenzione: le Costituzioni che sono sì anch'essi documenti normativi possono contenere,

però, soltanto gli obiettivi dello Stato cui appartengono e non, anche, gli obiettivi delle singole

politiche pubbliche da questo perseguite!

Pertanto, se esaminiamo il nostro Codice Civile e leggiamo le disposizioni, ad esempio, in

materia di contratto o di responsabilità ci accorgiamo come in esse risultano immediatamente

chiare le finalità di queste norme che, sebbene non dichiarate, possono facilmente ricavarsi

attraverso un'attività interpretativa. Sosteneva, infatti, Radbruch, famoso penalista tedesco

nonché filosofo e studioso del diritto positivo: ''una legge fatta bene è quella in cui le finalità non

sono scritte!''

Tuttavia, però, quando un documento normativo individua, in modo dettagliato, le sue finalità

esso complica notevolmente il lavoro dell'interprete perché lo costringe ad intervenire allo scopo

di verificare l'effettiva corrispondenza tra il tenore letterale del testo legislativo e le finalità dallo

stesso enunciate.

Ai giorni nostri, il legislatore enuncia, quasi sempre, le finalità dei provvedimenti normativi

emanati col chiaro intento di inviare un preciso messaggio al valutatore delle politiche pubbliche

in ordine, soprattutto, ai tempi necessari per la realizzazione degli obiettivi prefissati.

Se ciò non bastasse, si osservi, inoltre, come quasi sempre le finalità delle politiche pubbliche,

purtroppo, si traducono in espressioni estremamente generiche, ambigue e contraddittorie: ciò

rende necessario, per l'analista, operare in modo che dalle finalità ufficiali, dichiarate nel

documento normativo, emergano le finalità vere delle politiche pubbliche, ossia quelle che

attengono alla precisazione degli obiettivi, alla loro traduzione in termini di risultati attesi

[numeri, tempi, indicatori], alla quantificazione, quantomeno orientativa, dei costi necessari alla 4

loro realizzazione nonché quelle dirette a fornire la giustificazione circa la scelta di un Pagina

determinato mezzo piuttosto che un altro nel perseguimento dei risultati attesi.

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Le Politiche Pubbliche. Analisi & Valutazioni

Ora, idealmente gli obiettivi delle politiche pubbliche dovrebbero possedere tutti i requisiti sopra

descritti, nella realtà, però, le cose non stanno propriamente così!

Si precisa, inoltre, che accanto agli obiettivi ufficiali, rinvenibili nei documenti pubblici, così

come approvati e pubblicati, esistono anche altri tipi di obiettivi c.d. latenti i quali sebbene non

sono formalmente codificati e, quindi, non visibili ad occhio nudo, rivestono, al pari degli

obiettivi dichiarati, una notevole importanza.

Gli obiettivi latenti sono sempre rinvenibili nelle politiche pubbliche? La risposta è negativa!

Essi, infatti, possono mancare del tutto oppure, nella migliore delle ipotesi, possono coincidere

con l'obiettivo dichiarato!

Certo, non sono rari neppure i casi in cui, pur essendo chiare e precise le finalità delle politiche

pubbliche, i partecipanti al provvedimento mirino a realizzare obiettivi differenti o, addirittura, in

contrasto rispetto a quelli dichiarati nel documento ufficiale.

Si pensi, ad esempio, al caso in cui fu adottato, nel Paese X, un provvedimento finalizzato alla

repressione del consumo degli stupefacenti e la cui inosservanza venne sanzionata attraverso un

semplice e blando richiamo verbale da parte di alcuni soggetti quali, in prima battuta, i sindaci.

Ebbene, dall'analisi del provvedimento in esame emergono chiaramente due aspetti:

1. l'esistenza di un evidente contrasto tra l'obiettivo ufficiale dichiarato quello, cioè, di

– –

punire al fine di ridurre il consumo degli stupefacenti e l'obiettivo latente

rappresentato, invece, dalla volontà di captare il consenso di una certa fetta di società

coinvolta nella problematica sociale;

2. la totale inefficacia, sul piano dei risultati concreti, delle finalità dichiarate.

Il provvedimento di cui si discute, infatti, rappresenta un chiaro esempio di Politica Simbolica,

ossia, di una politica che, alla dichiarazione di certi obiettivi ufficiali non fa corrispondere,

totalmente o in parte, la provvista di mezzi idonei e sufficienti al raggiungimento dei risultati.

Ci si chiede, allora, che senso ha l'adozione di Politiche Simboliche? Come già accennato, di

regola, la previsione di simili politiche ha come unico scopo quello di catturare il consenso,

soprattutto elettorale, di una certa fetta della popolazione.

È chiaro che, idealmente, una buona politica pubblica, se vuole perseguire gli obiettivi dichiarati,

deve essere dotata di adeguati di mezzi; tuttavia, come abbiamo potuto appurare nel caso delle

politiche simboliche, è ben possibile che questa ne sia sprovvista o quantomeno carente.

Chiariamo che, sebbene, nel linguaggio comune, quando si parla di mezzi ci si riferisce quasi

sempre alle risorse finanziarie, essi, in realtà, possono anche consistere in sanzioni, se ben

congegnate! –

Altra questione è, poi, quella in cui, dato un certo obiettivo, si individuano e scelgono non in

maniera volontaria mezzi apparentemente idonei che, però, nella pratica, si rivelano

insoddisfacenti. Nel caso in specie, siamo, cioè, in presenza di una politica pubblica con obiettivi

specifici ma sprovvista di mezzi, in quanto quelli individuati risultano complessivamente

inadeguati. 5

Ricapitolando: i mezzi scelti per il raggiungimento degli obiettivi delle politiche pubbliche Pagina

possono essere:

 

puramente inesistenti e, dunque, soltanto esteriori Politiche Simboliche;

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Le Politiche Pubbliche. Analisi & Valutazioni

 

completamente inidonei o insufficienti Cattiva Politica Pubblica;

 idonei a determinare il successo della politica pubblica che si intende perseguire.

– –

Posto che lo studioso applicato per utilizzare un'espressione di Weber non ha come compito

quello di fissare o di prendere decisioni sugli obiettivi perseguiti da una specifica politica

pubblica in quanto ciò compete, di regola, a colui che fa parte dell'amministrazione e/o degli

apparati serventi dell'assemblea legislativa si ritiene che quando tali obiettivi risultano,

palesemente, irrealistici egli ha il dovere morale di manifestarlo apertamente esprimendo una

critica tecnica.

Come si fa, dunque, a stabilire se un mezzo è adeguato ed efficace al raggiungimento degli

obiettivi?

Ebbene, a seconda dell'argomento su cui interviene la politica pubblica, è necessaria una

conoscenza specifica o, per meglio intenderci, una Teoria. Infatti, una politica pubblica

minimamente consapevole dell'argomento e/o del tema su cui incide deve basarsi

necessariamente su una Teoria.

Questa potrebbe definirsi come un insieme di ipotesi che attengono a certi fenomeni

problematici e che hanno come scopo quello di ricercare, innanzitutto, le sue possibili

spiegazioni (c.d. Teoria Causale sul fenomeno) e, in secondo luogo, le concrete soluzioni al

fenomeno stesso (c.d. Teoria Causale sulla idoneità dei mezzi).

Nell'individuazione, pertanto, dei mezzi di una politica pubblica si deve tener conto, oltre che

della conoscenza scientifica, circa il fenomeno problematico che si intende risolvere e/o

contrastare, anche delle risorse finanziarie ed organizzative necessarie affinché le condotte

previste dalla politica pubblica concretamente ed efficacemente si realizzino.

Diversamente che nell'800, in cui si riteneva che la scienza servisse fondamentalmente a scoprire

le verità, ossia le effettive leggi che reggono la natura, oggi la scienza formula ipotesi

controllabili che rimangono valide sino a prova contraria.

In altri termini, una teoria valida e duratura in assoluto non esiste ma, se ci si impegna a cercarla,

è possibile individuare delle teorie rigorose ed attendibili sino a prova contraria.

Ci si chiede, allora: le Teorie sono una componente necessaria delle politiche pubbliche? Quasi

sempre sì, ma non ne costituiscono suoi elementi essenziali!

Allo stato attuale, non tutte le politiche pubbliche adottate si basano sulle migliori teorie ed

evidenze scientifiche disponibili, tuttavia, quasi sempre, i proponenti di una politica pubblica

ossia, coloro che lavorano alla sua formulazione ed istruttoria possiedono una teori

Dettagli
A.A. 2014-2015
39 pagine
15 download
SSD Scienze politiche e sociali SPS/07 Sociologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher melyssa-votailprof di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Analisi e Valutazione delle Politiche Pubbliche e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Libera Università internazionale degli studi sociali Guido Carli - (LUISS) di Roma o del prof La Spina Antonio.