Anteprima
Vedrai una selezione di 4 pagine su 15
Sunto per l'esame di Storia della danza e del mimo, docente Pontremoli, Libro consigliato La danza. Storia, teoria, estetica nel Novecento di Pontremoli Pag. 1 Sunto per l'esame di Storia della danza e del mimo, docente Pontremoli, Libro consigliato La danza. Storia, teoria, estetica nel Novecento di Pontremoli Pag. 2
Anteprima di 4 pagg. su 15.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Sunto per l'esame di Storia della danza e del mimo, docente Pontremoli, Libro consigliato La danza. Storia, teoria, estetica nel Novecento di Pontremoli Pag. 6
Anteprima di 4 pagg. su 15.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Sunto per l'esame di Storia della danza e del mimo, docente Pontremoli, Libro consigliato La danza. Storia, teoria, estetica nel Novecento di Pontremoli Pag. 11
1 su 15
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

C. 3 LA DANZA DI UN CORPO NUOVO

Nel 900 la concezione del corpo sistematizzata dalla fenomenologia si diffonde e radica nel mondo

occidentale: scoperta dell’autosufficienza espressiva di 1 corpo unitario, rivelazione del principio

vitale che porta a concepire la danza come esperienza in grado di trascendere i lim

spaziotemporali. Ora il pensiero sulla danza diviene scienza e tecnica + si attua una radicale

connessione tra dimensione educativa e espressione teatrale.

L’euritmica di Emile Jacques-Dalcroze (musicista)

1 dei + importanti teorici e innovatori della danza, si forma in ambito teatrale-musicale. Influenza

della lebensreform, riforma che prevedeva un ritorno alla realizzazione di un movimento corporeo

8

armonico prodotto da una perfetta armonia spirito-carne (stato eutonico = condizione benefica

della persona data dall’equilibrio azione/riposo).

La sua ritmica: ginnastica basata su traduzione corporea di ritmi musicali; educare il corpo

all’ascolto, sviluppare il senso muscolare (canale cinestetico capace di percepire musicalità e

ritmo).

Rudolf Laban: la danza-pensiero in movimento

Danza come esperienza concreta dell’armonia cosmica che regola l’universo; assimila la

concezione dell’esperienza performativa come evento estetico + atto etico: attenzione

all’individuo che la danza può aiutare a maturare nella propria espressione personale attraverso

un movimento del corpo libero. Dal 1913 si ritira al Monte della verità (lago >) con seguaci x

condurre una vita ritmata da natura, dà vita alla danza libera, con regole del t/spazio. La danza non

ha bisogno di appoggiarsi ad altre arti, è autonoma, si sviluppa in relazione ai ritmi naturali del

corpo e motivazioni dello spirito.

La scienza labaniana della danza si divide in 3 branche:

1. Coreologia: studia i nessi grammaticali e sintattici del movimento

2. Coreografia: scienza della scrittura della danza

3. Coreosofia: filosofia della danza che stabilisce i principi etici/estetici

La danza si realizza all’incontro di 2 ordini di principi: libertà (liberazione di ogni condizionamento

fisico, leggi ext, tecnica precostituita) + connessione intima di tutte le forme espressive del corpo

(danza musica poesia). La novità è rivendicare x la danza una tot autonomia e sup’ come arte da

cui tutte le altre derivano: il corpo in movimento genera ritmo, musica, suono, parola.

1 dei suoi contributi + importanti è la teoria dello spazio: parte dal concetto di cinesfera (spazio

max alla portata del corpo del danzatore e movimento rotatorio dei suoi arti) ed esplora i piani

spaziali in cui il corpo del danzatore agisce e le direttici del suo movimento.

Coreutica = scienza che analizza le relazioni spaziali del movimento.

Mary Wigman ovvero l’assolutezza della danza (allieva di Laban)

Sostenitrice dell’assoluta autosufficienza espressiva/tecnica della danza tedesca, elabora

un’estetica della danza che si basa su una concezione della corporeità come sintesi di componenti

spirituali/fisiche.

Il corpo è l’agente immediato, diretto e naturale di un movimento concepito come espressione

delle forze oscure, inconsce, ma potenti che si agitano nel profondo dell’individuo.

Solo un corpo allenato con la ginnastica danzante può elevarsi al di sopra della tecnica x approdare

alla sfera dell’arte trasformando un impulso int in un’idea comunicabile e in un gesto carico di

significato. 9

Anni 30, crisi danza tedesca (nazismo, difficoltà economiche).

Doris Humphrey: la danza come “arco fra 2 monti”

Madre fondatrice della modern dance, convinzione che l’arte sia una continua rivelazione della

vita. Ispirandosi alla nascita della tragedia di Nietzsche individua nell’opposizione fra principio

apollineo (perfezione della stabilità, razionalità = morte statica, equilibrio simmetrico che porta il

corpo alla stasi) e dionisiaco (attrazione x pericolo, desiderio dell’oblio della soggettività = morte

dinamica: disequilibrio spinto alle estreme conseguenze) i fondamenti della sua teoria sul moto. Il

desiderio di muoversi spinge la materia organica a uscire dal suo centro di equilibrio, ma il

desiderio di conservare la vita induce a un ritorno all’equilibrio x salvare l’organismo dalla

distruzione.

La danza è attraversata da una drammaturgia naturale (arco di movimenti tra la posizione eretta e

distesa entro cui sono possibili tutte le azioni ed emozioni). Ogni azione naturale dell’uomo è la

manifestazione dell’eterna lotta tra forze opposte del dramma umano quotidiano della

sopravvivenza in un ambiente fisico dominato da realtà contrarie.

La sua tecnica: non propone es. decontestualizzati (proposte graduali dalle + semplici a +

complesse), ma intere sequenze di movimenti. Insieme a Marta Graham è 1 dei pinti di riferimento

imprescindibili x la formazione del danzatore contemporaneo.

Da ora in poi corpo come unità costitutiva di corpo organico e sistema simbolico (espressione della

comunione fisico-spirituale).

C. 4 LA DANZA DEL SECONDO 900

Codificazione del movimento coreografico e tecnica esecutiva; autori che hanno cercato di

ritrovare una matrice comune alle ≠ fenomenologie del movimento; dopo la danza delle emozioni

e archetipi di Graham, il post modern del 60/70 riporta l’accento sulle qualità del movimento

come materia 1° della danza. Ciò che accomuna gli artisti contemporanei in questa fase è il

recupero alla danza come sua connaturata narratività + uso del corpo non solo come strumento di

virtuosismo ma organo di senso e medium artistico.

Si precisa il concetto di tecnica della danza, si tende a ancorare una serie di principi fisici, biologici,

psicologici inerenti il corpo e il movimento x legittimarle sul piano scientifico.

Tecnica = insieme organico, scientifico ed estetico fondato, di almeno 2 elementi:

- Training specifico che prepara il corpo all’esecuzione di movimenti finalizzati a ottenere dal

corpo certi risultati formali

- Paradigma: di azioni fisiche che permette la realizzazione di quei movimenti

La forma è il fine estetico, la tecnica lo strumento con cui raggiungerlo, il movimento del corpo è

la materia concreta dell’espressione coreica. Ogni tecnica sviluppa un’impronta particolare e uno

stile riconoscibile = elementi caratterizzanti di un linguaggio coreografico.

10

Metodo (o scuola) = stabilizzazione di una tecnica e uso sistematico nella formazione del

danzatore (pedagogia del movimento).

Martha Graham

Una delle artiste + note (1894-1991): danzatrice, coreografa, creatrice di una tecnica nuova

divenuta un metodo quasi universale. Madre indiscussa della modern dance, parte dalla

concretezza della corporeità ma non x dare libero sfogo a sentimenti/passioni ma x dare vita a un

nuovo linguaggio che desse forma a una nuova corporeità. La danza scaturisce da ritmi della

respirazione, battito cardiaco, contrazione muscolare = danza che rivoluziona l’associazione

corpo/emozione/femminile e mente/ragione/maschile (ribaltamento valori sociali che avviene

proprio da una danza originata da un corpo femminile). Il movimento è generato dalla zona

pelvica, strettamente connesso alla struttura anatomica femminile che racchiude in sé il mistero

della generazione. È una danza fortemente sessuata che attribuisce al maschile un ruolo

secondario, le eroine mostrate dalla Graham assurgono a simbolo dell’intera condizione femminile

(danza come voce collettiva).

Il suo pensiero estetico è influenzato dalla psicoanalisi junghiana: ogni manifestazione dell’uomo

è considerata una produzione di simboli. La danza è arte privilegiata che consente la conoscenza di

sé e il cambiamento, la comprensione del senso della vita.

Dal dopoguerra rivisitazione del mito: si rivolge a suggestioni letterarie alla ricerca del personaggio

emblematico di una determinata condizione esistenziale o stato psicologico (le fig.

dell’immaginario biblico, leggende, tradizioni, miti greci sono le + adatte a esprimere le

motivazioni profonde dell’agire umano); grazie al corpo che danza, che amplifica le vibrazioni del

personaggio, lo spettatore coglie l’intimo del danzatore e suo ruolo drammatico (visualizzazione

delle inquietudini dell’uomo contemporaneo privo di stabilità); i movimenti prodotti dalla sua

tecnica (scatti, asimmetrie, spasmi) sono intrinsecamente drammatici, agiscono come

visualizzazione dello spettatore contemporaneo. La danza propone una possibilità di riferimento

spirituale x l’uomo contemporaneo.

La modern dance secondo John Martin e Louis Horst

Martin: critico della danza moderna, pubblica un saggio importante che è la 1° sistematizzazione

critica di tutto il movimento del modern statunitense. Dà una valutazione positiva delle pioniere

(Duncan, St Denis) che volevano liberarsi delle limitazioni della danza accademica. La danza si

dispone lungo 2 assi:

- Assolo: esibizione del singolo danzatore

- Movimento collettivo

Storicamente l’insistenza sulla forma solista rappresenta l’affermazione di una data visione del

mondo che porta all’attenzione una nuova immagine della donna, non + asservita a modelli

culturali maschili, ma individuo libero, autonomo, creatore della propria arte.

11

Secondo Martin la danza delle pioniere, benchè una svolta significativa, ha punti deboli: rapporto

troppo convenzionale con la musica + ecclettismo tecnico/stilistico.

La modern dance nasce come compimento degli ideali della danza libera xchè riscopre il

movimento del corpo come materia 1° dell’espressione (medium cinetico necessario x esprimere

la dimensione int dell’uomo in una precisa forma). Il movimento è generato da ogni vissuto

intellettivo-emotivo, il risultato dell’incontro tra corpo-senso del mistero ossia la mente dell’uomo

con i suoi vissuti e pulsioni irrazionali.

Horst: danza come possibilità di collegare la funzione psicologica dell’introspezione con quella

cerebrale dell’astrazione; esiste nel modern un liv di astrazione che agisce x la progressiva

stabilizzazione e alterazione dei movimenti naturali del corpo astraendo dalla situazione

particolare del sogg x comunicare un significato universale. Ciò che conta è davvero la motivazione

nell’esperienza artistica, ciò che mette in relazione danzatore/spettatore = meccanismo di

simpatia cinetica (consente di trasferire un mess estetico/emozionale dalla coscienza di 1

individuo a quella di 1 altro).

La danza moderna non è 1 sistema standard ma la proposta di molti punti di vista sul movimento,

ognuno legittimato dalla ricerca di una verità dell’espressione.

Merce Cunningham: la danza come mandala

Insieme a John Cage s’interrogano sui materiali costitutivi delle arti. Inizia a studiare il tip

Dettagli
Publisher
A.A. 2005-2006
15 pagine
9 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/05 Discipline dello spettacolo

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Ankh79 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia della danza e del mimo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Pontremoli Alessandro Piero Mario.