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C.12 I DISTURBI DA DEFICIT COGNITIVO

Serie di sindromi eterogenee caratterizzate dalla compromissione delle

funzioni cognitive: il deficit cognitivo può esser dovuto a uno sviluppo

intellettivo incompleto (sog che non ha mai raggiunto un liv adeguato di

funzionamento mentale = ritardo mentale) o si stabilisce in un sog che

prima aveva un funzionamento normale (disturbi amnestici o demenze).

+ delirium = quadro clinico acuto caratterizzato da grave compromissione

delle funzioni cognitive e alterazione stato di coscienza.

Ritardo mentale

Condizione psicopatologica che si stabilisce in età evolutiva (entro i 18

anni), caratterizzata da uno sviluppo inadeguato e sotto la media,

associato a un deficit delle capacità di adattamento.

Nella > dei casi sono dovute al concorso di fattori ≠ anche di natura

psicosociale. Si classifica in base al liv di gravità di deficit e

disadattamento (misura QI, scala di intelligenza di Wechsler e scala di

Standford-Binet):

< 70 Ritardo

70 < QI < 90 Borderline

90 < QI < 110 Normale

>110 Abnormalità

Ritardo QI 50/70 Deficit senso-motori e linguistici nei primi anni di vita, in età

Lieve scolare diventa evidente (difficoltà di apprendimento,

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risoluzione logica, processi di astrazione, capacità di

fissazione e rievocazione); se individuato precocemente può esser

trattato con discreto successo portanto il sog a acquisire il +

alto liv possibile di abilità e discreto grado di autonomia

Ritardo QI 35/50 Deficit motorio non grave ma marcato deficit di

moderato linguaggio/apprendimento

Ritardo QI 20/35 Precoci e importanti deficit motori e linguistici con

grave impossibilità di raggiungere una condizione di autonomia,

necessità di assistenza continua

Ritardo QI < 20 Precoci e grossolani deficit sensomotori, necessità di ambiente

gravissimo protetto e assistenza continuativa

Cause principali

- Ereditarietà

- Alterazione sviluppo embrionale (Down, alcolismo madre, infezioni,

intossicazioni)

- Patologie tardive e perinatali (malnutrizione fetale, prematurità,

traumi, infezioni, intossicazioni)

- Patologie mediche acquisite nell’infanzia: infezioni, traumi,

avvelenamenti

- Fattori psicosociali: deprivazione stimoli psicosociali, malattie

mentali

Delirium = condizione psicopatologica acuta caratterizzata da

un’alterazione dello stato di coscienza con compromissione delle funzioni

cognitive.

Sintomi = confusione mentale, alterazione dell’orientamento nello

spazio/t/personale + deficit attentivo, nessi associativi che si allentano,

pensieri frammentari, percezione distorta (illusioni), umore angosciato e

spaventato, ciclo sonno-veglia alterato.

Cause:

- Condizioni mediche generali (traumi cranici, epilessia, tumori

cerebrali, infarti, infezioni)

- Intossicazioni da sostanze (alcol = delirium tremens)

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- Astinenza da sostanze

Esordio e decorso: esordio improvviso e in modo fluttuante, decorso

transitorio.

Terapia = è un’emergenza, x cui ricovero ospedaliero.

Disturbo amnestico

Disturbo selettivo della funzionalità mnestica in assenza di altri sintomi

da deficit cognitivo. Può interessare la capacità di fissare i ricordi (m.

breve termine) o rievocare i ricordi antichi (m. lungo termine). Nelle

fasi iniziali possono comparire confabulazioni (vuoti di memoria riempiti

con false info o eloquio incoerente).

Esordio può essere lento o come esito di un episodio di delirium.

Cause molteplici (traumi cranici, encefaliti, abuso sostanze). La terapia

prevede il trattamento della causa del disturbo.

Demenze

Gruppo di disturbi eterogenei x eziopatogenesi e decorso, caratterizzati

da deficit cognitivi molteplici e compromissione delle funzioni

intellettive superiori. Sintomi: deficit memoria, delle funzioni

simboliche (afasia, agnosia, aprassia), delle funzioni esecutive

(pianificare – organizzare – astrarre). Sono disturbi gravi, cronici e

generalmente non curabili.

Demenze primarie: tipo Alzheimer, Parkinson, Pick, corea di Huntington.

Secondarie: vascolari, tossiche, meccaniche, infiammatorie, neoplastiche.

Alzheimer

Comprende sia la malattia di Alzheimer (forma clinica a esordio nel

presenio) che demenza degenerativa primaria a esordio senile.

Prevalenza elevata (nei sog > 65 anni è del 3-4%).

Manifestazioni essenziali: innanzitutto disturbo memoria (deficit

fissazione dei ricordi che si aggrava progressivamente: non riesce a

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memorizzare nuove info ma conserva quelle antiche), con l’evoluzione del

disturbo alterazione anche nei processi di rievocazione mnestica (sequenza

temporale errata, riferimenti spaziali imprecisi) + delle funzioni

esecutive (incapacità di eseguire compiti assegnati, esprimere concetti

astratti, organizzare comportamenti complessi), delle funzioni simboliche:

- Afasie: turbe linguaggio (la + comune è afasia nominum: difficoltà

nel trovare le parole esatte x esprimersi)

- Agnosie: riconoscimento stimoli sensoriali

- Aprassie: esecuzione schemi motori

La consapevolezza del disturbo è scarsa e tende a scomparire

progressivamente (negazione sintomi) = grave e precoce compromissione del

funzionamento socio-lavorativo.

Frequente comorbilità con disturbi dell’umore (depressione > può essere

sintomo iniziale), episodi di delirium, allucinazioni, crisi di agitazione

psicomotoria, comportamenti violenti e aggressivi.

Esordio: 3 fasi del processo demenziale =

- Prodomica (esordio che può durare mesi, lento e graduale)

- Di stato (dai 3-7 anni, decorso progressivo)

- Terminale (sogg costretto a letto)

Correlati biologici = progressiva atrofia della corteccia cerebrale.

Terapia: nessuna terapia specifica e risolutiva, solo principi attivi in

grado di rallentare il deterioramento cognitivo e migliorare le prestazioni

+ interventi psico-socio-riabilitativi.

Demenza vascolare (multinfartuale)

Data da sofferenza multifocale x un processo multinfartuale su base

arteriosclerotica. La personalità è + conservata e > consapevolezza del

disturbo. Quadro sintomatologico definito a scacchiera: deficit selettivo

di alcune funzioni cognitive accanto al tot mantenimento di altre.

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L’esordio è tipicamente acuto, decorso fluttuante con episodi acuti di

aggravamento. Nessun trattamento specifico, solo interventi

socioriabilitativi.

Demenza AIDS correlata

Disturbi della memoria di fissazione, rallentamento ideativo, difficoltà

di concertazione, apatia, ritiro sociale, deliri/allucinazioni.

C.13 LE TERAPIE PSICHIATRICHE

Le malattie mentali consistono in percezioni, idee, affetti che provocano

sofferenza nell’individuo e sono alla base di determinati comportamenti

che ostacolano il funzionamento personale e sociale. Come possiamo

modificare tali condizioni?

- agendo direttamente sul correlato biologico dei processi psichici

(cervello) con psicofarmaci

- interagendo con le produzioni psichiche e i comportamenti patologici

al fine di modificarli

- creando condizioni ambientali che agiscono positivamente sui disturbi

mentali

Psicoterapia, 2 modalità d’azione:

1. intervento sui contenuti/vissuti del sog col rapporto instaurato tra

paziente e 1/+ persone

2. intervento sui comportamenti patologici al fine di eliminarli

sostituendoli con altri + funzionali

Le terapie psicofarmacologiche

Gli antidepressivi (farmaci il cui effetto clinico è di elevare il tono

dell’umore depresso):

- i triciclici (impiego x depressione >, da panico, ossessivo-

compulsivo)

- SSRI (depressione, panico, ossessivo-compulsivo, DCA, fobia sociale)

Gli stabilizzatori dell’umore (farmaci il cui effetto clinico è di

prevenire le fluttuazioni del tono dell’umore):

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- Sali di litio (x prevenzione degli episodi di alterazione patologica

dell’umore, antimaniacale e antidepressiva)

- Carbamazepina (profilassi dei disturbi bipolari e schizoaffettivi,

controllo agitazione e condotte violente)

- Acido valproico (stabilizzatori del tono + antimaniacale)

Gli ansiolitici e ipnoinducenti (farmaci il cui effetto clinico è ridurre

lo stato d’ansia e/o indurre sonno); la sedazione può essere una

collateralità, oltre che astenia e rallentamento ideomotorio:

- Benzodiazepine

- Buspirone

In assenza del farmaco si verifica dipendenza psicofisica.

Gli antipsicotici (farmaci il cui effetto clinico è ridurre/annullare i

sintomi psicotici):

- Antipsicotici classici (neurolettici): efficacia sui sintomi postivi

(deliri, allucinazioni), confusione mentale, dissociazione

- Di nuova generazione (clozapina)

La terapia elettroconvulsionante (elettroshock): la convulsione data dalla

corrente elettrica provoca risultati terapeutici (antidepressivo,

anticatatonica, antimaniacale, antipsicotico). Possibilità d’impiego

ristrette a casi molto gravi e non trattabili farmacologicamente.

Le psicoterapie

Psicoterapia = terapia con mezzi psichici (basata sul presupposto che un

rapporto inter-umano possa cambiare una persona e avere un’influenza sui

sintomi).

La psicoanalisi

Mente concepita come attività in conflitto fra istanze contrastanti:

ES: costituito da pulsioni che rappresentano il motore delal vita

 psichica (di vita e di morte)

IO: struttura della mente cui sono delegate le funzioni cognitive di

 pensiero, percezione, rievocazione mnestica. Qui l’io agisce a liv

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conscio e preconscio, a liv inconscio agisce con meccanismi di difesa

x difendersi da idee, immagini, ricordi inaccettabili (il meccanismo

principale è la rimozione di contenuti mentali disturbanti)

SUPER-IO: è costituita dall’aspetto conscio degli ideali, legge

 morale (interiorizzazione degli elementi autoritari e punitivi delle

fig. genitoriali)

La normalità è data dallo sviluppo armonico di queste 3 istanze, con

un’equilibrata dose di appagamento delle pulsioni, maturazione dell’io e

delle attività di controllo del super-io.

Il trattamento richiede che:

- Analista/paziente non si guardino

- Il paziente non strutturi il discorso ma lasci affiorare immagini,

partole, fantasie come vengono, senza articolarli logicamente (libere

associazioni)

- Gli incontri avvengano secondo regole rigide

Le psicoterapie dinamiche

Si basano sulla concezione dinamica della natura umana: la psiche si

struttura e modifica continuamente in seguito all’interazione delle

pulsioni con le esigenze razionali e reali. L’accesso al materiale

inconscio avviene soprattutto con colloquio.

La psicoterapia psicodinamica breve: nasce dall’incontro tra psicoanalisi

e pragmatismo statunitense (quantificabile riduzione dei sintomi psich

Dettagli
Publisher
A.A. 2008-2009
35 pagine
2 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/08 Psicologia clinica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Ankh79 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia clinica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Fulcheri Mario.