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HUSSERL E LA FENOMENOLOGIA
Psicologia e oggettività
Seconda metà 800, come si affronta il problema della conoscenza, quali
meccanismi/processi psicologici stanno alla base della formazione delle idee e
associazioni fra idee. 2 tendenza: psicologismo e logica.
Posizione autonoma di Brentano: psicologia come scienza dei fenomeni psichici fondata
sul metodo dell’analisi e descrizione e non osservazione diretta/indiretta degli atti psichici
come pretende la psicologia sperimentale. La psicologia coglie direttamente i suoi ogg e
xciò è la 1° tra le scienze. I fenomeni psichici non sono idee ma atti con cui la mente è in
relazione a un ogg = intenzionalità (i fenomeni psichici si riferiscono sempre a un ogg), la
coscienza è sempre “coscienza di…”, sempre correlata a un suo contenuto oggettivo di cui
ha evidenza immediata. Gli atti mentali:
- Rappresentazione: il + semplice, l’avere un ogg di fronte alla mente
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- Giudizio: l’ogg della rappresentazione è affermato/negato
- Sentimento: è amato/odiato
Husserl, vita e opere
1859 nasce a Prossniz, studia matematica-fisica; nel 1884 si avvicina a Brentano, nel
dopoguerra la sua fenomenologia è conosciuta oltre Germania; nel 1933 col nazismo è
radiato dall’università. Rilancia il programma fenomenologico come cia di salvezza dai
pericoli di disumanizzazione e irrazionalismo che minacciavano la cultura europea.
Aritmetica e logica
“Filosofia dell’aritmetica”: riprende il concetto di intenzionalità di Brentano, come carattere
costitutivo degli atti psichici che tendono sempre verso il loro ogg. Esamina la genesi del
concetto di numero (deriva da 1 atto unitario della mente che dirige intenzionalmente la
sua attenzione su una molteplicità di ogg riuniti in un aggregato specifico).
La logica: non è riconducibile a un semplice insieme di regole tecniche puramente formali,
utili x compiere ragionamenti/deduzioni corrette, ma ha a che fare anche coi concetti.
“Ricerche logiche”: affronta il problema della relazione logica/psicologia. Le leggi che
descrivono processi psicologici sono generalizzazioni che partono dall’esperienza e non
hanno validità necessaria ma possono esser modificate/corrette in base all’accertamento
di fatti empirici. I principi logico-matematici sono invece necessariamente veri e
atemporali. Una logica pura non si può formare su basi empirico-psicologici né avere 1
carattere tot formale, deve essere la teoria di ogni tipo possibile di ragionamento, capace
di determinare le condizioni ideali di possibilità della scienza in generale.
Concetto di significato: il termine minimo di significato è la proposizione (enuncia
qualcosa che è/non è); la logica studia la proposizione a prescindere dal fatto che sia V/F.
Proposizione =l’essenza di tutti gli enunciati che hanno lo stesso significato; essa gode di
esistenza autonomia rispetto ai singoli enunciati.
La logica pura è la descrizione di queste essenze che sono alla base di ogni indagine e
scienza; è un’analisi fenomenologica che mostra come le leggi logiche appaiono e
operano nel vissuto concreto della conoscenza.
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Husserl, la fenomenologia
La vera filosofia è conoscenza assoluta attraverso la fenomenologia; non deve assumere
nulla come ovvio/indiscutibile (atteggiamento naturale) ma pervenire criticamente a un
fondamento dotato di evidenza assoluta. L’esperienza delle cose è mutevole e variabile,
non può garantire l’oggettività e validità della conoscenza; bisogna liberarsi da ogni
presupposto, credenze comuni, contenuti di tutte le filosofie precedenti.
Epochè: sospensione del giudizio (non ha solo un compito distruttivo ma finalità
costruttiva: assunzione dell’atteggiamento fenomenologico = consapevolezza che la
conoscenza di questi dati, che appaiono ovvi all’atteggiamento naturale, è possibile solo in
riferimento alla soggettività).
Si sospende l’affermazione della realtà del mondo, esso è 1 insieme di fenomeni a cui la
coscienza si rapporta come a ogg che essa intenziona nei propri atti. Occorre imparare a
guardare le cose nel loro costituirsi come fenomeni in relazione agli atti di
rappresentazione, percezione, ricordo.
Lo sguardo è rivolto alle essenze: l’analisi fenomenologica mette tra parentesi l’ogg
naturale nella sua singolarità e opera una riduzione eidetica che conduce alle essenze
come si danno nell’intuizione della coscienza.
Essenze = correlati intenzionali degli atti della coscienza che possono esser fatti ogg di
riflessione
Gli atti di coscienza e pensiero diventano ogg della percezione immanente (dotata di
evidenza assoluta). La percezione immanente garantisce necessariamente l’esistenza del
suo ogg, cioè il vissuto intenzionale della coscienza.
La coscienza è il residuo fenomenologico (riduzione che la libera dai caratteri empirici) =
coscienza pura/trascendentale che non ha bisogno di altre condizioni antecedenti x
esistere.
Tutto può esser ridotto a riduzione tranne l’io puro: funzione originaria e universale della
coscienza che costituisce il mondo (il mondo naturale esiste e ha senso solo attraverso gli
atti della coscienza: l’intenzionalità è è sempre coscienza di qualcosa).
Fenomenologia = eidetica (scienza delle essenze); esse sono universali e necessarie,
sono le strutture a priori, costanti e generali dell’esperienza. Ogni vissuto intenzionale:
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- Noesi: aspetto soggettivo (operazione del pensare, l’atto intenzionale che
conferisce senso)
- Noema: aspetto oggettivo (il percepito/ricordato/pensato)
Modi con cui si costituiscono i 3 strati della realtà mondana:
1. Cose materiali: campo delle realtà trascendenti spaziotemporali, ogg della
percezione
2. Il proprio corpo: tot’ liberamente mobile degli organi di senso
3. Psiche: il mondo che sta di fronte al sogg = storicità (il flusso delle esperienze
connesse fra loro e col corpo; da qui si costituisce l’io vero che xò richiede
l’associazione con le altre persone; si costituisce il mondo spirituale)
La fenomenologia x Husserl è la scienza delle essenze, dei modi in cui gli ati intenzionali
della coscienza e i loro ogg si danno, si presentano come fenomeni alla riflessione della
coscienza, aldilà di ogni particolarità empirica.
L’io e il mondo della vita
Oggi è andato perso il senso di unità della scienza a causa della mancanza di chiarezza
dei suoi principi; la scienza cerca verità valide x tutti, ma non può arrivarci, se manca
l’evidenza del suo fondamento.
Io trascendentale = inseparabile dalle sue esperienze vissute, il polo identico dei
momenti della vita della coscienza e l’universo delle possibili forme che possono
assumere (non nega l’esistenza del mondo, ma ne chiarisce il senso).
Rischio del primato dell’io è il solipsismo che rinchiude il sogg in sé e lo rende
inaccessibile agli altri (io esperisco originariamente il mondo come intersoggettivo, entro
questa sfera comune, cerco di delimitare la sfera specifica di ciò che è mio, ma ciò
presuppone il concetto di altro).
La crisi attuale della scienza sta nell’averla ridotta a scienza dei fatti (prescinde da
qualsiasi riferimento al sog), diventa estraneo agli uomini xchè esclude i problemi di senso
dell’esistenza e del mondo in generale. Il senso dell’umanità autentica è un’umanità
fondata sulla ragione filosofica e sulla coscienza di non poterlo essere che così; il fine è
realizzare un’umanità tot razionale. La soluzione è possibile solo con la fenomenologia
(sguardo disinteressato verso le cose + fondamento di ogni sapere nella soggettività
trascendentale). 40
Il mondo della vita = la vita che esperisce il mondo prima di qualsiasi formazione di
categorie e giudizi ed è fondamento delle conoscenze delle scienze; il regno delle
evidenze originarie esperite nella loro immediatezza e comuni a tutti gli uomini in quanto
sogg conoscenti.
Scheler: sentimenti e valori
La fenomenologia ha notevole influsso xchè permette di uscire da contrapposizione fra
idealismo (tutto è ridotto al sogg) e positivismo (primato dei fatti); applicazione non solo ai
problemi della conoscenza, ma anche ad altri ambiti dell’esperienza umana (vita emotiva
ed etica).
Scheler: anche la sfera dei sentimenti è caratterizzata da intenzionalità; il sentimento è
una sfera autonoma del conoscere xchè dotata di contenuti propri e originari che non
derivano da conoscenza dei dati di fatto. Gli atti di sentimento sono correlati
intenzionalmente ai valori (qualità inerenti alle cose): sono ogg di un’intenzionalità
conoscitiva (intuizione emozionale: dotata di evidenza non < a quella del percepire).
I valori costituiscono un mondo oggettivo caratterizzato da leggi proprie, l’etica ha il
compito di evidenziarle e descriverle.
“Il formalismo nell’etica e l’etica materiale dei valori”: polemica contro il formalismo etico di
Kant (sentimento/emozioni non appartengono a vita morale xchè suo fondamento è una
legge universale della ragione, che comanda incondizionatamente a prescindere da ogni
esigenza di felicità). La vita morale include i sentimenti ed emozioni che consentono di
accedere ai valori, l’etica non è puramente formale ma dotata di contenuto a priori, dato
dall’intuizione dei valori (etica materiale). I valori sono oggettivi/universali e non possono
derivare dall’esperienza (variabile) ma intuiti direttamente.
Gerarchia oggettiva di valori appresa con l’atto del preferire:
- Sentimenti sensibili (sensazioni): gradevole/sgradevole
- Sentimenti corporei (es. nobile/volgare, utile/dannoso)
- Anima/io: valori spirituali conoscitivi del V/F, bello/brutto, giusto/ingiusto
- Persona: valori religiosi del sacro, intuiti solo con atto d’amore
La vita morale è piena realizzazione della persona umana, include sentimenti di simpatia
(partecipazione emotiva alla vita delle altre persone, è una funzione innata con cui si va
aldilà di sé e si riconosce l’altro a partire da una partecipazione affettiva) e amore (è 1
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momento + avanzato, è attivo e poggia sul riconoscimento della persona altrui nella sua ≠’
e irripetibilità).
Essere persona = essere aperti alla tot’ delle cose e persone reali e possibili (amore =
amore della persona in quanto incarna un valore). Nel riconoscersi come entità finita e
aperta alle altre, l’uomo ritrova il suo fondamento in dio (persona infinita e assoluta),<