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C.3 LE CONDIZIONI DELLA COMUNICAZIONE E LE INTERFERENZE
Valore e indispensabilità degli scambi comunicativi: senza comunicazione sarebbe impossibile la
vita stessa x tutti gli esseri viventi, anche x regno meno intelligente. La vita stessa nel suo
originarsi reca con sé la comunicazione: l’evoluzione ha permesso la vita ma xchè essa si
perpetuasse ha dovuto inscrivere nel suo codice genetico la possibilità di comunicare.
Intenzionalità degli atti comunicativi = tipico degli uomini; xciò è necessaria una comprensione
di sé/altri, un coesistere con gli altri; si va oltre la chiacchiera solo se si ha coscienza di tale
dimensione collettiva (permettere che la parola di ogni individuo possa arricchirsi nello scambio
con altri).
Attraverso la comunicazione con gli altri: intenzionalità/autenticità/originalità.
Condizioni ext: poter comunicare collettivamente. La democrazia
Democrazia = miglior sfondo generale della possibilità comunicativa; i regimi totalitari non
possono favorire la comunicazione, senza libertà si può solo accondiscendere al potere, non è
possibile la vera parola, non c’è pensiero critico.
Marx: gli uomini sono mossi da un bisogno incoercibile di far circolare le idee senza
paure/pericoli.
Le costituzioni degli stati democratici comprendono come principale diritto la libertà
d’espressione (è la condizione x l’es. di ogni altra libertà).
1 dei tratti fondamentali della democrazia è il pluralismo: la contemporanea e accettata
presenza di ambiti di posizione non omologhe. La ≠ non è solo accettata ma difesa come
ricchezza/valore. La difficoltà ad accogliere posizioni ≠ dalle proprie è espressione di
immaturità culturale, politica, religiosa o manifestazione egoistica che nasconde la difesa
d’interessi economici. 2 condizioni di pluralismo:
- imperfezione – incompiutezza: la democrazia non è definibile in assoluto (il senso delle
motivazioni nel quadro di leggi può esser inadatto rispetto a problematiche emergenti)
- condivisione – codificazione: i diritti/doveri degli uomini devono essere codificati in
9 quadri di principi (costituzioni) + la qualità dei rapporti umani identificati dalla
legislazione dipende molto dalla convinta accettazione dei principi
democrazie e autentico pluralismo non sono mai traguardi conquistati definitivamente ma
esigono una cura autentica e costante. Seppur con i suoi lim la democrazia rappresenta in
assoluto la migliore cornice x la realizzazione di tutte le possibilità umane.
Oggi necessità di controllo dei media (con essi si realizza il > tasso di pressione/persuasione
nella formazione di opinioni); sanno essere molto + convincenti ed efficace delle vecchie
dittature.
Se si raggiunge il pluralismo in modo conquistato e condiviso = tolleranza.
La formazione
Il diritto a una formazione che fornisca idonee capacitò di comprensione e uso della parola e
altri linguaggi è una condizione fondamentale x realizzare la capacità comunicativa. La parte +
rilevante di questo compito spetta a scuola/famiglia che devono collaborare x dimostrare
l’importanza delle capacità comunicative.
Un aspetto specifico delle abilità comunicative è il padroneggiamento della scrittura; le
aspettative in proposito di insegnanti/genitori devono essere alte, proprio oggi in cui il trionfo
dell’immagine e media sottostimano l’importanza della cultura scritta. La scrittura arricchisce le
abilitò comunicative attraverso il miglioramento di competenze logico-linguistiche che induce.
La deprivazione della scrittura porta a difficoltà nel rapportarsi ai propri simili; x comunicare
efficacemente occorre sintonizzare sui codici dell’interlocutore, possedere una duttilità che
aiuti a intendere anche ciò che non è immediatamente chiaro + sono necessarie capacità di
astrazione e interpretazione che solo il confronto con la cultura scritta aiuta a conseguire.
Allontanandosi da scrittura si è portati verso un’oralità che induce a difficoltà comunicative:
rigidità negli scambi, ridondanza nell’espressione, povertà lessicale, luoghi comuni, difficoltà
d’analisi, prossimità con l’esperienza diretta.
Le città, le abitazioni, il lavoro e l’esigenza di nuove agorà
Affinchè la comunicazione si realizzi occorrono spazi, t, silenzi in cui gli uomini possano
colloquiare fra loro superando solitudine e anonimato dei media. L’organizzazione
socioeconomica attuale costringe gli uomini a vivere contemporaneamente ammassati e divisi.
Struttura urbanistica delle città: case sempre + alte/anonime, circondate da strade che non sono
possibili luoghi d’incontro tra uomini ma dominio di veicoli in transito, le piazze scarseggiano e
sono adibite a parcheggio, pochi parchi/giardini. I luoghi d’incontro si riducono a quelli
10 istituzionali (scuola, lavoro), xò di solito caratterizzati dall’ufficialità comunicativa.
Necessità di nuove agorà: luogo pubblico del possibile incontro umano o riutilizzo degli antichi
spazi secondo tale funzione (riumanizzare gli spazi eliminando ciò che intralcia gli scmabi fra
uomini).
Il lavoro: il tipo di lavoro condiziona fortemente le nostre possibilità di comunicare a seconda
del grado di fatica/stress che comporta. Il principio che ha sempre orientato il lavoro è il
profitto, mentre la vera natura del lavoro è fornite agli uomini in modo egualitario la possibilità
di soddisfare quei bisogni che rendono la vita accettabile, soddisfacente e felice. Il lavoro è un
valore in sé che può arricchire int gli uomini ma deve essere un lavoro liberato (dal timore di
perderlo, dalla ripetitività dei gesti). Un lavoro arricchente trasforma i luoghi di lavoro in luoghi
di parola e scambio.
Quale uomo x il dialogo?
Percorso storico-culturale del concetto di uguaglianza.
Rousseau: “il 1° che avendo cintato un terreno pensò di dire ‘questo è mio’ e trovò delle
persone abbastanza stupide da credergli fu il vero fondatore della società civile”. Individua
chiaramente il fondamento dell’umana diseguaglianza (proprietà); da quella economica sono
derivate tutte le altre diseguagliane non naturali.
Nietzsche: max teorizzazione dell’ineguaglianza con concetto di superuomo (sintesi ed
esaltazione della libera prepotenza e prevaricazione di chi, eletto, deve distaccarsi dalla massa
plebea degli uomini x disprezzarla come merita.
Cristianesimo: idea cristiana di = (attenzione x + deboli, condanna avidità e ricchezza); nessuna
impostazione dei rapporti umani è mai stata così rivoluzionaria e radicale. Si fonda sull’idea
evangelica di fratellanza universale (comune e radicale identità degli uomini dall’essere tutti
figli di dio).
Marxismo: società comunista senza classi in cui tutti gli uomini, avendo preso coscienza delle
opposizioni sociali, vivono in un mondo di liberi produttori senza sfruttatori/sfruttati (da ognuno
secondo le proprie capacità a ognuno secondo propri bisogni). È una forma di umanismo sociale,
l’uomo è al centro del progetto contro la morale utilitaristica della borghesia.
1776 Dichiarazione Indipendenza: “Noi riteniamo che le seguenti verità siamo evidenti x se
stesse: che gli uomini siano stati creati =, che essi sono dotati dal loro creatore di alcuni
inalienabili diritti: vita, libertà e la ricerca della felicità”.
11 1789 Dichiarazione di diritti dell’uomo: “Gli uomini nascono e vivono liberi e = nei diritti. Le
distinzioni sociali non possono essere fondate che sull’utilità comune. Questi diritti sono: la
libertà, proprietà, sicurezza, resistenza all’oppressione”.
Babeuf (1795) elabora uno dei + radicali manifesti sull’=: “Manifesto degli eguali”, progetto che
mira a realizzazione di un’uguaglianza assoluta:
- la natura ha dato a ogni uomo = diritto al godimento di tutti i beni
- lo scopo della società è difendere questa =
- la natura ha imposto a ognuno l’obbligo di lavorare
- lavoro e potere devono essere comuni a tutti
rivoluzione industriale = si intensificano le diseguaglianze, il > profitto possibile è lo sfondo
razionalmente ipotizzato a cui tutto deve piegarsi e x cui ai lavoratori è concesso un salario x la
pura sussistenza e riproduzione della forza lavoro. In questo contesto si affermano altre visioni
egualitarie (in Francia socialismo utopistico):
1. Proudhon: la proprietà è frutto dell’astuzia e violenza di alcuni a scapito della >
2. Fourier: progetta i falansteri, comunità in cui ognuno è libero di realizzare le tendenze
naturali nel lavoro e nel privato con una profondo senso di solidarietà e nella prospettiva
del superamento della proprietà privata
3. Blanc: progetta Les Ateliers nationaux (fabbriche sociali) che dovevano esercitare la
concorrenza a quelle capitalistiche x combatterle
1948 Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo (ONU):
- Tutti gli esseri umani nascono liberi e = in dignità e diritti
- Ogni individuo ha diritto a vita, libertà, sicurezza personale
- Tutti gli uomini hanno diritto alla proprietà
- Ogni uomo ha diritto a sicurezza sociale
- Ogni uomo ha diritto al lavoro, libera scelta e di essere tutelato contro la disoccupazione
- Ogni uomo ha diritto a un liv di vita sufficiente ad assicurargli salute e benessere
L’idea di = è un prodotto storico-culturale, ma bisogna recuperarne la genesi, solo una piena e
matura coscienza di ciò può guidare verso l’accettazione convinta dell’=.
Questa conoscenza conduce a comunicazione autentica: l’altro mi è di fronte e io posso essere +
grande/istruito di lui, possono concorrere distanze obiettive, ma se egli può concretamente
avvertire che mi rivolgo a lui nel rispetto pieno della sua dignità di uomo sarà indotto ad aprirsi
a me in modo fiducioso.
Uguaglianza, disuguaglianza, cura degli altri e comunicazione
12 Se il nostro rapporto con gli altri è dominato dall’idea che le ≠ siano dato di fatto, naturali nel
corso della storia = atteggiamento di prepotenza, prevaricazione, intolleranza, chiusura. Non si
può parlare di cura degli altri xchè la preoccupazione x qualcuno presuppone una disinteressata
attenzione x l’altrui realizzazione e felicità.
Da ciò deriva una scansione dei rapporti umani in oppressi/oppressori; con l’oppressione si
mantengono divisi esseri che nascono = x bisogni, desideri, scopi attraverso un agire
antidialogico. Lo strumento con cui si mantengo