Anteprima
Vedrai una selezione di 3 pagine su 7
Riassunto esame Didattica, prof. Azzolini, libro consigliato La terza fase, Simone Pag. 1 Riassunto esame Didattica, prof. Azzolini, libro consigliato La terza fase, Simone Pag. 2
Anteprima di 3 pagg. su 7.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Didattica, prof. Azzolini, libro consigliato La terza fase, Simone Pag. 6
1 su 7
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

C.3 SCAMBIARSI E RICORDARE CONOSCENZE

Per conoscenza si intende non solo quelle scientifiche, ma le info di cui ci si serve continuamente. Una parte di esse

sono inerti, non condizionano o guidano il comportamento, si tengono latenti in attesa di intervenire; altre sono attive,

sulla loro base si modellano i nostri comportamenti.

Una grande quantità di comportamenti sono possibili solo se si possiedono conoscenze previe + l’uso di molti strumenti

quotidiani dipende da conoscenze del loro software (insieme di istruzioni).

La società della 3°fase è definita da determinate proprietà relative a distribuzione delle conoscenze:

- le conoscenze di cui facciamo uso sono enormemente aumentate

- sono aumentate soprattutto le pre-conoscenze necessarie

Questo aumento di conoscenza non coincide con una conquista in termini di cultura: la disponibilità di conoscenze è un

vantaggio solo x chi è in grado di acquisirle, restano esclusi chi non le possiede, non sa come appropriarsene o si rifiuta.

Conoscenze nelle società tradizionali

2 scenari sul modo in cui le conoscenze si creano, sono scambiate e immagazzinate. Nelle società tradizionali:

1. conoscenze evolute e sofisticate si formano in luoghi ben definiti (centri intellettuali, sacerdotali, accademie,

università); quelle ingenue/pratiche si formano ovunque

2. le conoscenze evolute si diffondono attraverso la mediazione del linguaggio parlato e scritto , xciò accessibili

solo a chi ha pratica verbale, sono immagazzinate nella memoria del singolo o collettiva

3. le conoscenze pratiche/operative si acquisiscono senza ricorrere a istruzioni e regole esplicite ma attraverso la

comunicazione orale o guardando il modello

4. nelle società tradizionali la conoscenza è caratterizzata da bassa stabilità, esposta al rischio di deterioramento

5. moltissime conoscenze si potevano acquisire in modo immediato senza dover eseguire complicate sequenze di

operazioni (non esisteva il fenomeno della mediazione del software)

6. la conoscenza evoluta era aldilà di qualsiasi controllo, l’esperto godeva del privilegio di dire qualsiasi cosa

senza essere sottoposto a verifica

nelle società tradizionali la conoscenza era non distribuita (creata e massa in circolazione con grandi differenze

sociali), relativamente sedentaria (circolazione limitata e precaria), non esplicita (si diffondeva senza supporto di

regole o spiegazioni), instabile e poco controllabile da parte dei non addetti. Quadro in vigore fino a metà del XX

secolo, l’unica innovazione sono le modalità di distribuzione/diffusione delle conoscenze. Con l’affermazione delle

democrazie e dei mezzi di comunicazione di massa, aumenta il num di persone dotate di conoscenze. Con la rivoluzione

scientifica e industriale la quantità di conoscenze è immensa. La rivoluzione scientifica ha cambiato il luogo in cui si

4

produce/controlla la conoscenza (la scienza), la rivoluzione industriale ha ridotto gradualmente l’importanza delle

conoscenze pratiche.

La società della 3° fase

La massa di conoscenze circolanti è infinitamente + vasta, sono + numerose le banche di conoscenza (luoghi fisici in

cui si accumulano info x renderle stabili). Le conoscenze che servono no devono essere memorizzate tutte, ma si

possono lasciare su supporti ext purché la banca dati sia disponibile e l’utente sappia utilizzarla + la conoscenza è

controllabile (controllo qualità, verifica fonti).

L’esplosione del software

Oggi la conoscenza è + abbondante e meglio conservata, ma non è così accessibile (necessario superare lo sbarramento

del software, sempre + complesso, occorre imparare preliminarmente le regole). C’è una ricchezza apparente a causa

dell’esplosione del software: le conoscenze di cui ci serviamo quotidianamente sono molto + complesse e richiedono

forme + elaborate di presentazione.

La scuola: un sito delicato

L’educazione occupa un ruolo centrale: qui si riproduce e distribuisce la conoscenza evoluta nelle sue forme iniziali + si

trasmettono certe conoscenze selezionate. È l’agenzia deputata al compito di incrementare il num di persone dotate di

conoscenza; con la trasformazione da società tradizionale a moderna, il ruolo della scuola è cambiato: forte

concorrenza ext (i luoghi di trasmissione e conservazione delle conoscenze sono fortemente aumentati). La scuola non è

+ la sola agenzia col compito di diffondere il sapere iniziale: incapacità costituzionale della scuola di rispondere

all’enorme espansione della conoscenza. A ciò la scuola risponde limitandosi a trasmettere alcuni ben definiti saperi e

tenendosi estranea a 2 meccanismi fondamentali: processo di accrescimento veloce della conoscenza (scuola

estremamente lenta, si limita a trasmettere un pacchetto delimitato e statico = cognitivamente lenta) e processo di

diffusione di metodologie di accesso alle banche dati = metodologicamente lenta).

C.4 perché GUARDARE è Più FACILE CHE LEGGERE

“Homo videns”?

il libro non è + l’emblema del sapere e conoscenza, sostituito da altri media. Il sopravvento nella formazione di

conoscenza è preso dalla visione non alfabetica (si applica a tutto ciò che un video trasmette), è in atto un cambiamento

non solo di costumi, ma di stile conoscitivo.

2 tipi di intelligenze:

1. sequenziale: favorita da lettura e codici alfabetici; si applica a lettura/scrittura, bisogna procedere x passi

linearmente seguendo il testo che si svolge davanti agli occhi o nella mente (codificare i propri pensieri

simultanei rendendoli successivi); nasce probabilmente con il linguaggio e poi scrittura; è necessario che

l’operatore abbia la capacità di analizzare in segmenti gli atti da compiere, disporli mentalmente in successione

stabilendo gerarchie tra operazioni di diversa importanza)

2. :

simultanea favorita da TV e codici iconici; caratterizzata da capacità di trattare nello stesso t + info senza

stabilire un ordine/gerarchia

quella simultanea è inglobata nella sequenziale, convivono insieme, ognuna interviene x problemi specifici.

Sette tratti

1. ritmo: x compiere un atto di lettura l’utente deve seguire un ritmo lento, x la visione uno veloce. Nella lettura

il ritmo di presentazione del testo è determinato dal lettore (ritmo auto-trainato). Nella visione è etero-trainato

dall’emittente, l’utente è costretto a seguire un ritmo diverso int all’evento visivo

2. correggibilità:la lettura è altamente correggibile (chi legge può fermarsi in qualsiasi momento x riconsiderare

il testo, impegna il ricevente in un > sforzo di governo, chi legge deve gestire da solo il proprio movimento

sulla pag e curare continuamente le operazioni di riflessione e comprensione); la visione non è correggibile

(ciò che si guarda è eterotrainato, non richiede di controllare l’avanzamento del suo ragionamento)

3. richiami enciclopedici: il testo letto o guardato può richiamare conoscenze ulteriori, costringe a richiamare la

propria enciclopedia di sconoscenze pregresse x capire ed elaborare ciò che si riceve; un canale autotrainato

permette di sfruttare di + l’enciclopedia, uno eterotrainato non ne lascia il t

4. :

convivialità la lettura è poco conviviale, deve essere fatta soprattutto in silenzio e solitudine ed è impossibile

mentre si fanno altre cose; la visione può avvenire in ambienti + conviviali, concentrazione/solitudine/silenzio

non sono indispensabili

5. :

multisensorialità capacità di un canale di rivolgersi nello stesso momento a + sensi del ricevente; la visione è

multisensoriale e ciò garantisce di cogliere comunque l’info trasmessa; la lettura è monosensoriale

6. grado di iconocità: la visione permette di cogliere un liv iconico elementare, vedendo una sequenza di

immagini si capisce ciò che si sta vedendo; leggendo un testo può capitare di non capire, le parole stampate

5

non rivelano la natura del loro sogg; l’esperienza visiva ci pone in presenza della cosa stessa, quella linguistica

di un segno distante dall’apparizione sensibile e ne media l’effetto

7. citabilità: un testo può essere raccontato, discusso, ripetuto; la visione si presta poco ad essere citata xchè

comporta un drastico cambiamento di codice (traduzione di immagini in parole

8. scala di affidabilità: un medium è affidabile se è facile avervi accesso, se è possibile interrompere il contatto e

riprenderlo senza grande perdita di info, se le elaborazioni sono poco onerose. Al max di affidabilità sta il testo

eterotrainato (non correggibile, conviviale, multisensoriale, povero di implicazioni enciclopediche, facilmente

citabile, richiede poco impegno dall’utente e stimola + pathos). La lettura ha solo > citabilità, x questo

.

soppiantata dalla visione: la fatica di leggere non può competere con la facilità del guardare

Appendice. Strutture testuali a confronto

Ordine del testo

Qualsiasi testo è una sorta di rappresentazione del mondo, un ordinamento cronologico degli eventi del mondo (esiste

una relazione tra l’ordine degli eventi come lo presenta il testo e come si presenta nel mondo). La relazione tra ordine

testuale/reale può essere naturale (quando coincidono, è rappresentata esattamente la stessa successone dei fatti) o

artificiale (non coincidono, fino alla tot alterazione). Per es.: ordine inverso (come articoli di cronaca, dalla fine alla

causa), oppure sono evocati in successione eventi in realtà simultanei.

Gli operatori di ordine possono essere marcati o no

Esistono parole o gruppi di parole che segnano il tipo di ordinamento con cui si ha a che fare, se non è segnalato deve

essere immaginato dal ricevente. Nel testo verbale, solo alcuni operatori possono essere cancellati, altrimenti si rende

equivoca l’interpretazione del testo. Nel testo visivo, gli operatori di ordinamento sono meno espliciti (x es. flash back).

La sorpresa

Meccanismo testuale che consiste nell’introdurre un tema imprevisto ritardando il tema, sviluppando nel ricevente

l’attesa plausibile di un altro tema x poi disattenderla. La sorpresa visiva e testuale sono percepibili solo se l’utente ha

una forte esperienza intertestuale; x capire un testo occorre conoscere una varietà di testi affini a quello che aiutino ad

interpretare il suo sistema di attese. In campo testuale vale il principio dell’accumulazione: chi conosce + testi può

conoscerne + facilmente nuovi.

Contrazione del tempo

L’ordine testuale può non coincidere con quello reale riguardo alla durata. La contrazione del tempo reale disturba le

aspettative dell’utente, necessario cogliere diversi segnali testuali con funzione di marcare la con

Dettagli
Publisher
A.A. 2000-2001
7 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/03 Didattica e pedagogia speciale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Ankh79 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Didattica generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Azzolini Orfeo.