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COLLABORATIVE ASSESSMENT E THERAPEUTIC ASSESSMENT

La Fischer ha proposto il concetto di collaborative assessment, in cui il feedback riveste un ruolo

centrale. Più recentemente, Finn, riconoscendo l'importantza del contributo della Fischer, ha ideato

una modalità di valutazione/restituzione da lui chiamata Therapeutic Assessment. Lo scopo di tale

modello è quello di utilizzare l'assessment per fornire al soggetto nuove informazioni su sé stesso

che gli possano essere di aiuto per apportare dei cambiamenti nella propria vita, nonché quello di

utilizzare un approccio alla valutazione che costituisce al tempo stesso un potenziale intervento

terapeutico. Il TA, infatti, non ha la funzione esclusiva di raccogliere informazioni, ma è concepito

come un processo trasformativo. Un aspetto centrale è la condivisione dei risultati nel processo di

valutazione. Elenchiamo ora i benefici del TA:

1. può essere utilizzato per stabilire più rapidamente un rapporto;

2. i problemi del soggetto diventano chiari più rapidamente;

3. se usato periodicamente nel trattamento, permette di seguire i progressi del soggetto;

4. consente di risparmiare tempo e denaro, poiché colma lo iato tra l'assessment e la terapia.

Identifichiamo due modi di fare ricerca in psicoterapia: single-case ed RCT.

Il disegno single-case

Può essere applicato a diverse strategie di ricerca, purché condividano la caratteristica per

• cui l'unità di osservazione (N=1) non può essere ulteriormente scomposta; il focus, pertanto,

è sull'individuo, favorendo in tal modo l'approccio idiografico e una maggiore vicinanza allo

studio del process;

si avvale di disegni sperimentali sul singolo soggetto, disegni in cui l'obiettivo è dimostrare

• una relazione funzionale o causale tra la VI (il trattamento) e la VD (il comportamento

osservato); come nei disegni sperimentali a gruppi di soggetti, si considerano le differenze

tra campione clinico e di controllo, quindi, nel caso in questione, si va a definire il controllo

come le osservazioni prima del trattamento (baseline), mentre quelle effettuate durante il

trattamento andranno a formare la condizione sperimentale;

rientrano nell'orbita delle Empirically Supported Relationships (ESR);

• sono suddivisi in qualitativi e quantitativi;

• non si pongono solo l'obiettivo di capire se un trattamento funziona, ma anche perché e

• come funziona;

permettono di riconoscere, nel singolo caso studiato, il contributo di fattori specifici e

• aspecifici.

La replica per segmentazione

La replica per segmentazione è una delle diverse tipologie di analisi quantitativa di ricerca sul caso

singolo. Questa modalità di studio si compone di quattro componenti centrali:

1. il materiale registrato viene campionato e segmentato in diversi episodi o eventi;

2. i segmenti vengono scelti sulla base di un particolare tipo di eventi che si ripetono (es.

interpretazioni del terapeuta);

3. si identifica e si misura una specifica dimensione che si ipotizza in rapporto causale con gli

eventi che si ripetono (es. attività referenziale);

4. si formula l'ipotesi e la si sottopone a verifica.

Immaginiamo, per esempio, di voler studiare l'effetto delle interpretazioni di transfert sul livello

d'attività referenziale: in questo caso si confronteranno i valori allo scopo di evidenziare delle

differenze eventuali nell'attività referenziale del paziente pre e post-interpretazione.

L’analisi delle serie temporali

Sempre nell'ambito delle tecniche di analisi quantitativa sul caso singolo, si dice analisi delle serie

temporali ogni forma di misurazione effettuata a intervalli più o meno uguali in un grande numero

di momenti; il numero delle osservazioni richieste per una serie temporale è di almeno 100 unità.

Vantaggi del single-case

Tra i vantaggi dei disegni empirici single-case, Davison e Lazarus elencano la capacità:

1. di mettere in discussione una teoria generale;

2. di fornire una validità euristica a ricerche successive e meglio controllate;

3. di facilitare lo studio, anche se non propriamente controllato, di fenomeni clinici importanti

e l'applicazione di nuovi principi;

4. di assicurare un sufficiente controllo sperimentale per fornirci informazioni scientificamente

accettabili su fenomeni legati al processo;

5. di aiutarci a rimpolpare lo scheletro teorico.

Svantaggi del single-case

Nonostante questi punti di forza, i disegni single-case non sono immuni da critiche di ordine

metodologico. Tra queste, Roth e Fonagy ricordano:

1. i problemi di generalizzazione dei risultati a popolazioni cliniche più ampie, se non

attraverso un lento accumulo di casi clinici;

2. la difficoltà d'interpretazione dei risultati, dovuta al fatto che, mancando il paragone con un

altro tipo di trattamento, non è facile capire se i dati ottenuti siano legati all'applicazione di

una specifica tecnica oppure siano effetti generici aspecifici;

3. l'elevato livello di selezione dei pazienti e la loro assegnazione non casuale.

RCT (Randomized Clinical Trial)

sono orientati sul confronto tra gruppi di pazienti;

• affrontano la questione di quale trattamento, tra due o più studiati, risulta più efficace

• (avvicinandosi maggiormente allo studio dell' outcome

);

si caratterizzano per il massimo controllo sulla variabile indipendente e per l’assegnazione

• casuale dei partecipanti a ciascuna condizione sperimentale;

si basano sull’ipotesi implicita che il successo dei trattamenti sia dovuto a fattori specifici,

• caratteristici dei singoli approcci terapeutici.

Limiti dei RCT

scarsa generalizzabilità dei risultati alle popolazioni dei pazienti reali;

• utilizzo di campioni limitati;

• mancanza di chiarezza rispetto alla natura della terapia offerta;

• scarsa tenuta che dipende dalla numerosità del campione e dall’assegnazione casuale dei

• pazienti,

requisiti difficili da soddisfare in ambito clinico;

• impossibilità di misurare alcuni aspetti importanti del funzionamento mentale del cliente;

• ipersemplificazione della situazione clinica;

• disegno “causalmente vuoto” , in quanto rileva il cambiamento, ma non permette di operare

• inferenze causali relative al modo in cui è avvenuto nei singoli pazienti;

considerazione dei pazienti come recipienti passivi di trattamenti standardizzati, e non come

• attivi collaboratori alla terapia;

considerazione della tecnica terapeutica come erogabile in modo identico e standardizzabile

• per ciascun caso, indipendentemente dalla relazione che si instaura tra clinico e paziente.

I quattro livelli di osservazione empirica sul caso singolo (Kächele e Thomä)

1. Studio di un caso clinico: è basato sulle annotazioni dell'analista, risulta utile e rapido per

la comunicazione tra psicoterapeuti ma non è sufficiente per dimostrare delle ipotesi di

ricerca.

2. Descrizioni cliniche sistematiche: sono basate sulla registrazione di tutto il trattamento e la

trascrizione di 1/5 delle sedute, con il contributo degli appunti dell'analista; permettono di

cogliere il progresso del trattamento e l'andamento di determinati costrutti (es. transfert e

controtransfert).

3. Procedure guidate di giudizio clinico: trasformazione in dati quantitativi dei giudizi clinici

qualitativi. Prevede l'uso di strumenti idonei alla valutazione di costrutti rilevanti nel

processo terapeutico (es. l'alleanza terapeutica).

4. Analisi linguistica del testo con metodi computerizzati: valutazioni dei trascritti ottenute

con l'ausilio di programmi computerizzati. Il linguaggio viene proposto come uno degli

indicatori del cambiamento.

Fattori specifici vs aspecifici

I fattori specifici sono dimensioni tecniche legate a specifici orientamenti psicoterapici (es.

interpretazione e disputing). Le ricerche mostrano che l'efficacia non è associabile a interventi

specializzati. I fattori aspecifici, invece, sono trasversali ai diversi orientamenti: si tratta di fattori

supportivi (identificazione con il terapeuta, empatia, alleanza), di apprendimento (esperienza

emotiva correttiva, insight) e di azione (regolazione del comportamento, abilità cognitive, esame di

realtà).

EST (Empirically Supported Treatment)

Studi che rispettano gli standard dell’assegnazione casuale nel confronto con il gruppo di controllo.

Producono trattamenti evidence based e ricerche sull'efficacia.

Assunti alla base degli EST:

i processi psicologici sono altamente malleabili (e quindi suscettibili di essere modificati in

• tempi brevi);

la maggior parte dei pazienti ha un solo problema o può essere trattata come se così fosse;

• i sintomi psicologici possono essere compresi e trattati prescindendo dalle predisposizioni di

• personalità;

gli RCT sono il Gold Standard per valutare l’efficacia terapeutica;

• all’inizio della terapia i pazienti desiderano riferire, e sono in grado di farlo, i motivi della

• loro sofferenza;

gli elementi di un trattamento efficace sono dissociabili gli uni dagli altri e cumulabili tra

• loro.

ESR (Empirically Supported Relationships)

Studiano la qualità della relazione e dei diversi atteggiamenti del terapeuta. Gli studi ESR hanno

portato alla conclusione che la psicoterapia è un processo interpersonale nel quale una componente

curativa essenziale è la relazione terapeutica: lo sviluppo e il mantenimento di questa fornisce il

contesto nel quale le tecniche specifiche esercitano la loro influenza.

Le caratteristiche dei trattamenti verificabili

durata breve e prefissata;

• manualizzazione (terapie standard);

• obiettivi centrati sulla riduzione del sintomo;

• esclusione soggetti con comorbilità.

LA VALUTAZIONE DELL'ATTACCAMENTO

La teoria dell’attaccamento si fonda su due premesse essenziali:

1. Gli schemi comportamentali umani da cui dipendono le condotte sessuali, l’accudimento

della prole e l’attaccamento del bambino al genitore sono riconducibili a un unico sistema

che svolge una chiara funzione per la sopravvivenza, e in quanto tale può essere

concettualizzato come sistema istintuale.

2. Avendo ereditato strutture anatomiche e fisiologiche da altre specie, l’uomo presenta anche

una continuità di repertori comportamentali connessi a queste strutture, e il comportamento

di attaccamento ne è un esempio.

Secondo la teoria dell’attaccamento, la propensione a stringere relazioni emotive intime,

dall’infanzia all’età adulta, è una componente fondamentale della natura umana con importanti

funzioni biologiche. Tale propensione è insc

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Publisher
A.A. 2015-2016
29 pagine
4 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/01 Psicologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher paulweston di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Strumenti di Valutazione della Personalità e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Parolin Laura.