Anteprima
Vedrai una selezione di 4 pagine su 13
Riassunto esame Fondamenti di Geotecnica, prof. Desideri, libro consigliato Fondazioni, C. Viggiani: fondazioni superficiali o dirette Pag. 1 Riassunto esame Fondamenti di Geotecnica, prof. Desideri, libro consigliato Fondazioni, C. Viggiani: fondazioni superficiali o dirette Pag. 2
Anteprima di 4 pagg. su 13.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Fondamenti di Geotecnica, prof. Desideri, libro consigliato Fondazioni, C. Viggiani: fondazioni superficiali o dirette Pag. 6
Anteprima di 4 pagg. su 13.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Fondamenti di Geotecnica, prof. Desideri, libro consigliato Fondazioni, C. Viggiani: fondazioni superficiali o dirette Pag. 11
1 su 13
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

6. FONDAZIONI SUPERFICIALI O DIRETTE

6.1 Tipologie

Le strutture di fondazione vengono realizzate quasi sempre in C.A. anche per strutture in elevazione in muratura o in acciaio. Le forme più comuni sono:

  1. Plinti Isolati

    Generalmente hanno forma in pianta isometrica (▭, ◊, ◯) e in presenza di sovrastrutture eccentriche dovute ai carichi si predilige la forma rettangolare più avente profilo svasato.

    Sottopinto: realizzato in CLS magro (poco cemento) non armato, talvolta di modeste dimensioni. Ha la funzione di regolarizzare superficialmente il piano per raggiungere getto C.A. e maturazione non mescolando al fango stratificante e ridistribuire sulle l'ensemble. (Oggetto < spessore)

    Plinti vengono generalmente collegati: talvolta con travi di collegamento.

    Due o più plinti vicini: loro possono avere un unico plinto con banchetal per ridurre di applicazione delle risultate eccentriche.

  2. Travi Rovesce

    Quando plozoi soprastruttura siano allinati, con interasse relativamente ridotto e le caratteristiche del terreno sono tali: oltre i punti devono essere molto vicini e sovrapposti si ricorre a travi di fondazione.

    Le travi rovesce possono vene collegate da cordoli o da travi equivalenti alle principali travi.

    Detta così può risultare una sorta di immagine: sezione sulla trave da sulcato.

  3. Platee

    Quando l’area di impronta del soleado eccede il 60%-80% dell’area dell’edificio è convenente adottare una fondazione a platea. È quindi piastre che raccoglie i carichi di soprastruttura e li trasmette al terreno, può occupare tutta la impronta delle colonne.Situazione: uno parte di esso e tutto l’edificio per bassi carichi molto uniforme o dispositivi immediati in baricentrici della platea e puis applicazione risultante piccole. Caratteri possiamo anche apportate col sabato plateale.

6.2 Scelta del Piano di Posa

Il piano di posa di una fondazione diretta deve essere fissato tenendo conto delle caratteristiche geotecniche del sottosuolo, degli aspetti funzionali e di quelli realizzativi. Requisiti da soddisfare: sottrarre strato humico vegetale e strati plasticamente deboli o seccati. 1. Superare strato fluido soggetto a cedevolezza o variazioni stagionali del contenuto d'acqua (Italia: < 1,5 m profondità) 2. Problematica legata alla esistenza cavità carsiche o cave superficiali 3. Generalmente la profondità fondale di protezione contro rotture rigide laterali sia dei muri di sicurezza sia di pareti quadro. Pese immissione di limiti ammissibili

6.3 Carico Limite

Il carico limite rappresenta il più piccolo valore del carico che produce la rottura del complesso terreno-opera di fondazione. La rottura può avvenire per rottura generale o per punzonamento.

  • Rottura generale - è caratterizzata da formazione di una superficie di scorrimento che raggiunge le pieghe di campagna. Si osserva un innalzamento del p.c. attorno alla fondazione, dovuto ad sollevamento relativo del terreno incuneaturinto come punto sul massimo della curva carichi-cedimenti.

La rottura generale si verifica in terreni poco deformabili e nei terreni saturi. Le condizioni vi divenire (compresa sibilità). terreno analizzato come mezzo plastico rigido perfetto solo scorrimento, lungo superficie di rottura. vo deformazioni intermedie Δv = 0 - posso trovare qlim.

1. l' espressione si attiude dal carico limite di Terzaghi 2. Si studia incarico il Go quanulo bacterial qo. qo = δ1d (scarico detatai di por proprio yfh)

→ altri fenomeni che possono valere:

→ e p.c. può essere inclinato → uso spartiacque, fondazione tenuta a spostarsi tutta da sua parte → ic,iq,iγ

→ formula di Brinch-Hansen βB/2 iγ by by Nγ Sγ

carico base piano piano fondazione

fondazione p.c.

Terrapoli ipoteza che non ci sia attivita tra fondazione e

terreno 1 → caratteristiche strati terreno

livello 1 → molto diverso e meccanismo di roccia compatta → attivita cambia

CND → SS viene plastico perfetto χ-c-t'φ'y' → LT– TGF

→ TEGG

e superficie di Qiem va tradotta in termini di Reu eφ

→ Qiem → cu Nc (φ) + Qy piuadi Nq(φ)'

CND = ▶yposso

CND → terreno nel suo complesso numero plastico perfetto χ-c-u

→ Qiem = Cu Nc + Qy piuadi Nq + Q=Nγ

→ ostacolo vincoli e aumenta Gv

F3+per punti più TGF 2 verticale

BT.CND = = LT.CD

B. PUNZONAMENTO

è caratterizzato dall'assenza di una

superficie di scorrrimento ben definita in terreno sottostante

e fondazione si comprime (cad al di numerike proposte) e in

piano di campagna rovide nei dintorni della fondazione

subisce uno spostamento verso il basso. Con carico aumenti

carichi - cedimenti aumenti senza pala definire max

lo ritorno per punzonamento richiede una variazione del

volume del terreno quindi verificarsi solo in CD ed e

caratteristica di terreni deformobile → terreno assimilato

a continuo elasto-plastico perfetto → TGG scalari.

naturale avviene con ΔV → nuova appaccio considera divisio

inclinamenti solo se area comprimibile → quindi

compressibilita Av può essere scommettere che entra anche ΔV

TGG: terreni poco addensatti (23 valori significativi)

Si dimostra che a BT:

  • terreni NC → wc≈0.2wed
  • terreni OC → w≈0.3÷0.4wed

Durante consolidazione →

  • terreni NC → wc≈0.3÷0.4wed
  • terreni OC → w≈0.6÷0.7wed

Questo metodo è più affidabile per calcolo cedimenti studio breve-corto della vera rigidezza del materiale.

Per terreni OC: più è rigido S.S. veloce omogenea curva ced.

Deformabilità = funzione della tensione sopportata.

8. Metodo Elastico:

w = ∫0H[1/E](Δgz+ν(Δgx+Δgy))dz

sìa per cedimenti immediato sia per lungo tempo

→ BT. CND

per TGF → w = w0 + wc

0.5

we = ∫0H[1/Ena](Δgz+ν(Δgx+Δgy))dz

terreno nel suo comportamento elastico lineare

wo = w0 = ∫0H[1/E](Δgz+0.2(Δgx+Δgy))dz

S.S. meno elastico lineare

Invariati stati di sforzo Δg0 si valutano con Boussinesq

  • Δgz(t=0)
  • Δgz(t=∞) → Δgx(t=∞) - Δgy(t=∞)

nel th. Boussinesq cambia E tra BT e LT ma Δgni non cambia però 'sie' disaccostanza dai w

Su abachi ci deve trovare scritto w per Δgy e Δgx non per Δgz → Δgx e Δgy Cambiano tra BT e LT

coefficiente di influenza trovata matematicamente

w = qB/Eu[B/H](per forma, ν = 0.5)

(BT. CND)

Pensieri indotte: se raddoppia q → raddoppia Δgr → raddoppia deformazione → raddoppia w (direttamente proporzionale a q)

Se raddoppio B → raddoppia Δgr → cedimento

w = qB/E'[I(– forma, μ')]

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
13 pagine
38 download
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/07 Geotecnica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher bakuu di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fondamenti di geotecnica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Desideri Augusto.