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PLESSNER
QUADRO STORICO
Tra il '800 e il '900 le scienze biologiche hanno imparato o diricursi delle altre scienze.
BIOLOGIA ≠ ANATOMIA, in quanto l'anatomia è lo studio del corpo considerato questi come un OGGETTO, rispondendo all'idea di DUALISMO di Cartesio. (1600-1650) L'anatomia trattò dunque la medicina da e il corpo, allo scopo di comprendere le funzioni e ricercare..
IL CORPO, dunque, NON SAREBBE VITA, mentre il PENSIERO NON PUÒ NON ESSERE VITA.
La realtà dell'APPARIRE (dunque del CORPO) dove puoi essere giustificato da un qualcuno. Dire di qualcuno "il APPARE" significa ragione una vita da in ognuno. Ciò che mi ognuno potrebbe essere ad un ILLUSIONE, ma non posso negare che MI APPARE, è il motivo di in ognune significa che quanto muove quel qualcuno l'Idea di PENSARE, è pensare di avere un corpo: "Io penso esisto e se io penso" = EGO COGITO ERGO SUM.
Lì che la totale separazione tra PENSIERO e CORPO idea totalmente russificata poi da Nicoltrale, per il quale il corpo ad essere la GRANDE RAGIONE.
La BIOLOGIA, romanticamente delle SCIENZE della NATURA, oltrefluìn delle SCIENZE della VITA, non consideriamo più gli organismi come OGGETTI, ma chiamano infatti oggetti VIVENTI, L'homo un ESTERNO e un INTERNO.
Per quanti riguarda l'interno della CELLULA diventa l'istinto fondamentale del quanto argomentato in:
- ORGANIZZAZIONE = Cellula è organizzata in parti diverse
- METABOLISMO = Processi li che forniscano in energia
- RIPRODUZIONE = Consule delle cellule di produrre in ristorine
- EVOLUZIONE = trasformazione di tipo collettivo
Dunque la BIOLOGIA non si più di la leggi ben definita, ed è una scienza storica. Per vita, tempo è intorno, e χ la storia non su non si arrende, libera manda la sua loggia per la validità.
- Il meccanicismo diventa fisicalismo, ovre dunque come opposto il vitalismo.
- Meccanicismo = il tutto è la somma delle parti
- Vitalismo = quando il vivente in maniera divina, sfuggendo alle leggi, arriva a determinare come il tutto è più della somma delle sue parti
- 5: pensare dunque all’idea dell’organicismo, che sottolinea alcune caratteristiche:
- non esiste qualcosa di isolamento di tipo assoluto (adattamento)
- la natura quindi si compone degli elementi di cui è composta le materie minime.
- Nelle materie animate diffonde le cosiddette macromolecole come ammino a ammino
- Feedback = essendo abitante un processo, questo maggior vive sempre in movimento
- Gli organismi viventi sono sistemi adattati anche a cambiamenti storici. Le loro attività sono teleonomiche e finalizzate ad un obiettivo
- Gli esseri viventi sono limitati alle loro dimensioni.
- Del più piccolo (il batterio) ai più grandi (la balena) usato come esempio c’è una limite, Nella storia, inoltre, come nel caso degli eccezionalmente grandi (dinosauri) si sono dimostrati non adatti all’ambiente circostante.
- I viventi si riproducono gli simili del modo esterno
- I viventi hanno la capacità di modificare il fenotipo (continuazione tra: DNA dei genitori e il genotipo appartenente ad una specie)
- Gli organismi viventi sono sistemi aperti in quanto leggono energia dall’ambiente esterno. Questa agitazione consente loro di ottenere il II principio della termodinamica: “In un sistema chiuso, il passare del tempo, aumenta il disordine”
- Dunque i componenti di un organismo vivente non cercano di cambiare la energia di coordere alle cose.
- Dopo qui la distinzione apportata da Dilthey, e poi ampliata da Windelband:
- Sc. Della natura = vocazione nomotetiche, vengono mostrati i fatti e le leggi.
- Sc. Dello spirito = scienze idiografiche, scienze di particolare e di individualità.
- PLESSNER VS MODELLO AUTOPOIETICO (anni '20, '30)
- MODELLO AUTOPOIETICO: (Teoria dei sistemi viventi). Nell'uomo la conoscenza si sviluppa sotto una forma più elevata proprio perché ciò avviene in un'AUTO-PRODUZIONE di COSCIENZA.
- PLESSNER: evidenzia l'eccentricità e l'antagonismo dell'uomo. Egli infatti porta a livello consapevole le situazioni limite come il PIANTO e il RISO, non sperati delle coscienze. Le coscienze non sono in grado di gestirne la realtà e non colgono la realtà.
Nell'ultimo capitolo dei "gradi dell'organico e l'uomo" Plessner sottolinea ancora una volta come l'eccentricità sia fondamento dell'essere umano.
- L'ANIMALE ha una rappresentazione perfetta dei limiti essendo posizionato nel QUI ED ORA, in pura attualità, mediato della corporeità. L'animale è dunque sempre in una posizione FRONTALE.
- L'UOMO, nonostante ad una distanza, ha un'INTERIORITÀ, frutto dell'eccentricità, figlia della complessità, che lo definisce. L'uomo ha una distanza e una relazione con il tempo e con lo spazio è molto più navigato. Anche se l'altro lato della FRATTURA tra il corpo e il mondo, con il muoversi da vivere in uno "STARE TRA", "lì di qua" e "lì di lì" delle frontiere.
"L'uomo è DOVUNQUE e IN NESSUN LUOGO", l'uomo saprà di una TRIPLICE DETERMINAZIONE:
- IL VIVENTE È CORPO, NEL CORPO E FUORI DEL CORPO.
- Il vivente si trova in questa triplice situazione è detto PERSONA.
- Per Plessner, una PERSONA è l'uomo che può cogliere un atto riguardante una TOTALITÀ di atti, prensualmente compatibili.
Le triplice determinazione fenomenico è portato a riflettere su come l'uomo non sia.