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L’analisi dei casi OMCI e Deltatre conferma l’ipotesi che per le PMI familiari italiane la barriera culturale è il
principale ostacolo all’utilizzo di equity pubblico come capitale per la crescita. I due casi hanno molto in
comune: la perdita di controllo; le differenze tra le generazioni (la seconda generazione aveva capito che per
crescere è spesso necessario accettare una perdita di controllo ed è più consapevole dei vantaggi derivanti
dalla quotazione); l’approccio passivo (i titolari non sono ben informati riguardo alle migliori fonti di
finanziamento per la loro attività) e l’irrilevanza del rapporto d’indebitamento (le famiglie non conoscono
quello dei concorrenti e nemmeno quello ottimale del settore).
L’AIM esportato in Italia nel 2008 non ha mai ottenuto lo stesso successo riscosso nel Regno Unito.
3.9 Educare all’equity pubblico
La formazione è la strada maestra per superare le barriere culturali che impediscono alle PMI familiari
bisognose di capitale per la crescita di ricorrere al public equity. Il ruolo di educatore deve essere assunto in
primo luogo da università, business school e organizzazioni statali. Agenzie ben organizzate e i portali web,
inoltre, rappresenterebbero un primo step nel tentativo di migliorare la consapevolezza e l’informazione. 7
3.10 Alcuni cambiamenti auspicabili
Implementare la governance: i family business sembrano essere sistemi chiusi in cui la famiglia
permette solo ad un certo numero di fornitori, clienti e consulenti di entrare. Questa chiusura
impedisce lo scorrimento fluido dell’informazione. Lo Stato potrebbe valutare come spezzare questa
chiusura imponendo membri indipendenti nel CDA.
Un fondo europeo di venture capital: un venture capital finanziato o posseduto dallo Stato può
costituire un modo di fornire capitale per la crescita delle PMI e rappresentare un modo indiretto per
sostenere lo sviluppo, offrendo una exit strategy attraverso la quotazione in borsa. Potrebbe essere
utile, inoltre, per finanziare i giovani imprenditori.
Vantaggi fiscali: il mercato inglese presenta più vantaggi di quello italiano, ecco perché è più
attrattivo.
Requisiti più stringenti: in termini di capitalizzazione.
Pubblicizzare maggiormente i benefici della quotazione
Banche: favorire l’upside credit: quando sono chiamate a finanziare progetti di crescita altamente
rischiosi, esse tendono a chiedere garanzie personali come collateral. Questo comportamento è
giustificabile in vista della garanzia del credito, ma produce un effetto distorto, legando il benessere
personale a quello dell’azienda, con il risultato che i titolari tendono a non fare distinzioni tra le due
fonti.
CAPITOLO 4: La quotazione in Borsa e il passaggio generazionale nelle aziende
familiari italiane: analisi teorica
4.1 La situazione attuale
La domanda alla quale cerchiamo, qui, di dare risposta è: la quotazione di un’azienda familiare italiana nella
Borsa Valori facilita il delicato processo di successione generazionale? Il problema della successione riveste
un’importanza fondamentale in quanto il 75% dei family business italiani scompare nel passaggio tra la prima
e la seconda generazione e solo il 15% giunge alla terza. E ancora, al momento attuale, il 40% degli
imprenditori sta affrontando un processo di successione del proprio business.
4.2 Ciclo di vita del family business e differenti stati di natura
È possibile individuare cinque stati di natura, per un family business. Alcune imprese, come quelle di maggior
successo, passano attraverso tutti e cinque, altre si fermano prima. Il passaggio attraverso ciascuno di essi
porta un momento di discontinuità, che è diverso per ogni azienda in termini di durata e impatto sul business.
1. Imprese familiari al primo stadio: c’è un mix totale di business e famiglia. Ognuno svolge il proprio
compito senza un ruolo definito. Inoltre, l’organizzazione e il management dell’attività non creano
problemi particolari.
2. Imprese familiari che cominciano a coinvolgere esterni alla famiglia: in questa fase l’attività del
business cresce ed emerge la necessità di personale esterno che aiuti il fondatore.
3. Imprese familiari con una forma manageriale apparente: la complessità aumenta e l’attività ha,
quindi, bisogno di un processo di delega più complesso, basato sulla fiducia piuttosto che su capacità
professionali. Alcuni individui chiave potrebbero abbandonare l’impresa e ne potrebbero entrare di
nuovi. È il momento in cui si deve decidere se continuare a crescere o vendere. Iniziano i conflitti
interni alla famiglia, perché si possono avere idee diverse su come affrontare le situazioni che si
presenteranno in futuro.
4. Imprese familiari con una forma manageriale evoluta: la crescita è veloce e intensa e la presenza
della famiglia nella proprietà aumenta in termini di numero dei componenti. Questo è il momento in
cui i discendenti del fondatore possono avere successo o fallire e la dirigenza inizia a considerare la
possibilità di usare consulenti esterni per affrontare meglio i problemi. L’impresa, quindi, diventa un
gruppo e in futuro ci potrebbero essere operazioni di fusione e acquisizione.
5. Imprese familiari con una forma manageriale sofisticata: l’impresa è ormai affermata nel settore, è
diventata un punto di riferimento e un modello per gli altri family business. Il management e i
professionisti della compagnia condividono completamente i valori della famiglia, che controlla
ancora la proprietà con molti componenti. Il più delle volte l’impresa è entrata in mercati stranieri e
si è quotata in Borsa. 8
Un family business che voglia sopravvivere oltre la vita del suo fondatore deve confrontarsi con un’altra
discontinuità chiave, oltre a quelli presenti nel passaggio da uno step all’altro: la successione.
4.3 Pianificare la successione: un momento critico da gestire
Il passaggio generazionale è genericamente considerato la più grave minaccia per impresa familiare e la
principale causa del fallimento del business. Occorre, infatti, trasferire la proprietà, il controllo e il potere
decisionale da una generazione alla successiva. La situazione ideale in cui deve essere pianificato e poi
implementato il processo di successione si verifica quando le condizioni del mercato sono stabili e la
compagnia ha raggiunto un certo livello di maturità nei risultati economici. Spesso, però, questa occasione
non viene colta.
4.4 I problemi principali
Le aree critiche sono: proprietà, management, distribuzione del potere e il ruolo dell’impresa nel contesto
sociale di riferimento. È importante, inoltre, il momento in cui avviene il passaggio generazionale e la sua
durata. Sono da considerare, infine, la volontà dei successori e chi scegli quali siano i successori. Altre
questioni sono: l’attaccamento alla famiglia da parte del proprietario (il fondatore lascia con fatica l’azienda);
il potere è accentrato nelle mani del proprietario (la mancanza di un’adeguata struttura manageriale di
supporto al proprietario nelle sue decisioni fa sì che egli sia l’unica persona a conoscere in modo adeguato il
sistema di governance dell’impresa e sia l’unico a possedere le conoscenze chiave per rendere efficaci le
decisioni di gestione); la pianificazione centralizzata della successione (la successione è preparata
unicamente dal fondatore); sottostima dell’importanza della successione (il processo non viene portato
avanti gradualmente e in un lasso di tempo adeguato. I successori, quindi, mancano di riconoscimento e non
sono abbastanza preparati); il proprietario è spaventato dalla sua vecchia e dalla sua morte (non vuole
accettare lo scorrere del tempo e quindi tarda a pianificare la successione); l’idea che il primogenito sia
sempre il successore giusto (i successori, quindi, non sono scelti in base alle loro capacità e comportamenti).
4.5 Il modello a diamante
Le caratteristiche chiave dell’impresa familiare possono essere raggruppate in quattro categorie, ognuna
delle quali presenta i problemi di questa tipologia d’impresa. Vediamo i problemi che hanno impatto
sull’efficacia del processo di successione
1. Profilo del modello di business: si riferisce alle caratteristiche specifiche del modello di business.
La managerializzazione della compagnia e la capacità di attrarre individui esterni: il fondatore
o il successore devono decidere se lasciare la compagnia solo a familiari, solo ad elementi
esterni o combinare le due alternative. Si potrebbe, inoltre, decidere di vendete l’impresa.
Le PMI, infine, hanno maggiori difficoltà ad attrarre persone capaci dall’esterno, perché
hanno una minor reputazione e sono meno visibili.
La continuità del nome della famiglia: i successori devono essere in grado di portare avanti il
ruolo che l’impresa aveva prima di loro nel territorio in cui opera.
Leadership e confusione nell’organizzazione: consiste nell’abilità di pianificare ed eseguire
con efficacia il processo di successione. Sono pochi, inoltre, i componenti della famiglia, che
sono in carica in più posizioni di gestione.
2. Relazione tra famiglia e impresa: include tutti i principali problemi causati dalla sovrapposizione delle
aree di famiglia e di business.
Sistema di corporate governance: è necessario definire un sistema di corporate governance
per evitare, anche inconsciamente, che si privilegi un’area a scapito dell’altra. Il family
business, generalmente, presenta un sistema di corporate governance insufficiente. L’alto
livello di potere e la sua concentrazione nelle mani del fondatori causano spesso la
suddivisione dei ruoli e delle capacità secondo accordi familiari che, in molti casi, vanno
contro l’interesse o i bisogni dell’impresa. Cresce, così, la necessità del CDA, dei comitati di
gestione e del comitato familiare.
Gestione della successione e continuità del business: l’autonomia dell’area business da
quella della famiglia è da considerarsi un fattore positivo per un buon processo di 9
successione. Può accadere, inoltre, che la famiglia voglia uscire dall’impresa, quindi bisogna
ricercare persone esterne alla famiglia.
3. Struttura finanziaria e del capitale: si riferisce a tutti i problemi che riguardano la struttura del
capitale dell’azienda e la composizione degli azionisti.
Confusione tra eredità della famiglia e quella dell’impresa: si usano le risorse della società a
favore della famiglia e si mettono le spese della famiglia in quelle della compagnia. Nel
passaggio tra le generazioni, la struttura della famiglia nel business diventa