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6.capitolo: STRATIFICAZIONE E CLASSI SOCIALI

Per descrivere le disuguaglianze tra individui e gruppi nelle

società mondane i sociologi parlano di stratificazione sociale.

Può essere definita come un sistema di disuguaglianza

strutturate tra gruppi sociali.

SCHIAVITU’->è una forma di estrema disuguaglianza, per cui

gli individui sono letteralmente posseduti da altri come loro

proprietà. Talvolta gli schiavi erano privi di quasi ogni diritto,

mentre in altre città la loro posizione era simile a quella dei

servi.

CASTE-> è una forma di stratificazione in cui la posizione

sociale dell’individuo è fissata per tutta la vita. La ‘purezza’

della casta, viene mantenuta spesso con la regola

dell’endogamia, ovvero l’obbligo per tradizione o per legge di

contrarre matrimonio all’interno del gruppo sociale di

appartenenza.

CETI-> il sistema dei ceti ha caratterizzato il feudalismo

europeo, i ceti feudali erano fondati da strati con doveri e diritti

diversi a volte fissati da norme di legge.

CLASSI-> in genere si parla di classi per indicare vasti gruppi

di individui che condividono lo stesso tipo di risorse

economiche, che influiscono sulle loro condizioni di vita.

LA MOBILITA’ SOCIALE: si riferisce ai movimenti di individui e

gruppi tra diverse posizioni socioeconomiche. Ci sono due tipi

di mobilità: verticale-> si intende il movimento verso l’alo o

verso il basso nella scala delle posizioni socioeconomiche.

Essa comprende la mobilità ascendente, si ha nel caso di chi

guadagna in ricchezza, in reddito o in status, discendente nel

caso di che si muove nella direzione opposta. Orizzontale-> si

intende il movimento geografico attraverso quartieri,

città,regioni e paesi. Ci sono due modi di studiare la mobilità,

la mobilità intragenerazionale è data dal cambiamento di

posizione socioeconomica di un singolo individui all’interno

dell’arco di vita, indicato in genere dalla sua carriera

lavorativa; intergenerazionale-> è data dal cambiamento di

posizione socioenomica rispetto alla generazione precedente,

indicato in genere dallo scostamento dalla condizione

occupazionale dei figli in rapporto a quella del padre.

7.capitolo: GENERE E SESSUALITA’

Per tradizione la sessualità è stata collocata in un ambito

personale. L’orientamento sessuale riguarda l’oggetto

dell’attrazione sessuale ed emotivo dell’individuo.

L’orientamento sessuale più comune è l’eterosessualità, cioè

l’attrazione sessuale ed emotiva per persone dell’altro sesso.

L’omosessualità invece, è l’attrazione sessuale ed emotiva per

persone dello stesso sesso. La bisessualità invece, è

l’attrazione per entrambi i sessi.

SOCIALIZZAZIONE DI GENERE-> cioè l’apprendimento dei

ruoli di genere attraverso agenti sociali come la famiglia, la

scuola e i media. Questo tipo di approccio distingue tra sesso

biologico e genere sessuale: u bambino nasce con il primo e

sviluppa il secondo.

MOVEMENTI FEMMINISTI: 3 ondate.

Prima ondata, mirava alla parità di accesso al potere politico

con l’acquisizione del diritto di voto per le donne. Tutta la metà

del XX secolo. Seconda ondata, ebbe origine negli anni 70 e

60. Si concentrò sulla liberazione ed emancipazione delle

donne.

Terza ondata, metà anni 90 e l’inizio del XXI secolo. Nuova

generazione pronta ad accogliere la diversità e le differenze

culturali.

8.capitolo: RAZZE, ETNIE E MIGRAZIONI.

Razza-> è uno dei concetti più sociologici più complessi. Gli

esseri umani possono essere suddivisi in ‘razze’

biologicamente differenti. Gobineau considerato il padre del

razzismo moderno, sostiene l’esistenza di tre razze: bianca,

nera, gialla.

ETNIE-> è un tipo di identità sociale correlato a differenze

culturali che diventano effettive o attive in determinati contesti

sociali. I membri dei gruppi etnici possono considerarsi e

sono considerati distinti da altri gruppi.

Pregiudizio e discriminazione:

il primo sono opinioni e atteggiamenti, preconcetti dei membri

di un dato gruppo verso gli appartenenti a un altro gruppo. Si

fondano su gli stereotipi, caratterizzazioni rigide di un gruppo.

La seconda riguarda comportamenti effettivi verso i membri di

un determinato gruppo.

9.capitolo: RELIGIONE

La religione è definita dalla fede in una o più divinità e talvolta

nella vita ultraterrena. Prevede inoltre la celebrazione di riti in

luoghi appositi come chiese, moschee, ecc.

MARX-> non condusse mai uno studio specifico sulla

religione, le sue idee derivano dagli scritti filosofici e teologici

dell’800. Ad esempio FEUERBACH. Marx accetta la sua idea

che la religione rappresenti l’autoalienazione umana. Egli

sostiene che la regione è il cuore di un mondo senza cuore, un

rifugio di fronte alla durezza delle vita quotidiana, è l’oppio dei

popoli.

DURKHEIM-> nella sua opera le forme elementari della vita

religiosa parla del totemismo, il totem era in origine un

animale o una piana cui un gruppo sociale attribuisce un

particolare significato, è un oggetto di venerazione al centro di

varie attività rituali. Per l’autore la religione non è solo

questione di fede, ma le religioni rafforzano il senso di

solidarietà di gruppo in quella che egli chiamava effervescenza

collettiva.

WEBER-> affronta l’analisi delle religioni di tutto il mondo. Si

concentrò su quelle che egli chiama religioni mondiali. Compì

gli studi sull’induismo, buddismo, taoismo e antico giudaismo.

Mentre nell’opera discusse sull’influenza del cristianesimo.

10.capitolo: MASS MEDIA

Nel secolo nostro le tecnologie della comunicazione rendono

possibile la condivisione immediata delle informazioni in quasi

tutto il mondo. La comunicazione, cioè il trasferimento delle

informazioni tra individui o gruppi sia attraverso la parola, sia

attraverso i moderni mass media, è cruciale. Le forme che

questi mezzi possono assumere sono la televisione, i giornali,

la radio ecc. Nei primi anni 90 è divenuto che il futuro era nelle

mani del sistema globale di computer tra loro connessi, cioè

internet. Le interazioni in internet hanno luogo nel mondo

virtuale del ciberspazio, dove non possiamo sapere con

certezza chi è il nostro interlocutore.

CINEMA-> con il progresso delle tecnologie digitali, la

produzione cinematografica è ormai alla portata di cineasti

dilettanti che sono in grado di creare i propri film e renderli

disponibili online attraverso siti di condivisione come youtube.

TELEVISIONE-> entra nelle case in un modo che non è

possibile al cinema e non richiede lo stesso livello di

attenzione. Possiede un’immediatezza che i film non hanno,

può raccontare ad un pubblico di masse gli avvenimenti nel

momento in cui avvengono in qualsiasi parte del mondo.

MUSICA-> è antica come le società umane e precede lo

sviluppo delle forme complesse di un linguaggio.

11.capitolo:ORGANIZZAZIONE E RETI

I sociologi studiano le organizzazioni internazionali per capire

come vengono create istituzioni, le hanno divise in

organizzazioni non governative e governative. Le prime sono

organismi internazionali costituiti sulla base di accrdi ta

individui o associazioni private. Le seconde sono istituti da

trattati stipulati dai governi al fine di favorire le relazioni tra

nozioni.

Le reti sociali-> si intende tutte le connessioni dirette e

indirette che una persona o un gruppo hanno con altre

persone o gruppi. Le reti personali comprendono persone che

si conoscono direttamente (amici) o indirettamente (amici di

amici).

Capitale sociale-> cioè il complesso dei contatti che

permettono ai singoli di conseguire i fini che si privilegiano e

di estendere la propria influenza. Essa implica l’esistenza di

reti sociali, altre risorse che permettono agli individui di agire

con efficacia. PUTNAM ha condotto uno studio dettagliato del

capitale sociale negli stati uniti, arrivando a distinguere due

tipi: il capitale sociale bridging, estroverso e inclusivo, i

capitale sociale bonding introverso e esclusivo. La forma

bridging unisce le persone a prescindere dalle differenze

sociali. La forma bonding rafforza le identità esclusive e i

gruppi omogenei, ne sono esempi le organizzazioni di

fratellanza etnica o i club esclusivi alla moda.

12.capitolo: ISTRUZIONE

L’istruzione può essere definita un’istituzione sociale che

consente e favorisce l’acquisizione di conoscenza e

competenze e l’ampliamenti degli orizzonti personali. In molti

paesi il sistema scolastico è diviso in primario e secondario,

dove il primario è obbligatorio. Per durkheim l’istruzione

svolge un ruolo importante nella socializzazione dei ragazzi in

quanto fa loro comprendere i valori comuni che trasformano

una moltitudine di individui separati in una società. Illich era

contrario al principio dell’istruzione obbligatoria. Secondo

l’autore le scuole servono per svolgere 4 compiti fondamentali:

custodia, distribuzione, apprendimento e acquisizione.

L’autore propone la descolarizzazione della società.

Per Gatto la scuola insegna ai ragazzi ad accettare lo status

quo, a sapere qual è il loro posto nella gerarchia delle classi e

a rispettare i superiori. Conclude che il sistema d’obbligo

scolastico impone una sottomissione forzata per tutti.

L’istruzione ha una stretta connessione con la disuguaglianza-

> BERNSTEIN ha studiato le connessioni tra disuguaglianza di

classe e di istruzione. Ha affrontato le competenze linguistiche

dei ragazzi, l’oggetto del suo studio erano le differenze

sistematiche nel odo di usare il linguaggio. Conclusione-> i

figli di operai tendevano spesso a imparare nuovi termini o

capire termini più elevati a causa del livello di istruzione dei

genitori.

QUOZIENTE DI INTELLIGENZA-> l’intelligenza è difficile da

definire perché comprende molte qualità diverse e spesso

slegate tra loro. Alcuni hanno proposto di definire l’intelligenza

come ciò che viene misurato dai test del QI, essi la misurano,

l’intellignza è ciò che risulta dai loro test. I tst sono costruiti in

modo che il punteggio medio sia i 100punti, ma ciò non

significa che chi raggiunge meno di 100 sia non intelligente.

13.capitolo: CRIMINALITA’ E DEVIANZA

La devianza può essere definita come non conformità a una<

Dettagli
Publisher
A.A. 2014-2015
11 pagine
2 download
SSD Scienze politiche e sociali SPS/12 Sociologia giuridica, della devianza e mutamento sociale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher vanderwoodsen di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociologia del mutamento e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Bonizzoni Paola.