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TASSI DI INTERESSE REALE:
Tengono conto delle variazioni previste nei prezzi, e riflettono più esattamente il costo di un prestito:
quando sono bassi, vi sono più motivi per richiedere un prestito rispetto a farlo.
È necessario differenziare in tasso di interesse semplice da quello cedolare: il tasso di interesse semplice
descrive la percentuale di capitale che deve essere pagata come interesse al creditore, ed è espresso su
base annua. Quello cedolare invece è identico a quello semplice, ma fa riferimento alle obbligazioni.
Gli strumenti di debito danno origine a flussi di cassa differenti sia per valore che per tempistica.
Per valutarne il valore di tale strumento rispetto ad un altro, si fa riferimento all’ammontare e al timing.
L’elemento temporale invece fa riferimento al momento della manifestazione numeraria.
N.B: capitalizzare (attualizzare) i flussi di cassa futuri significa determinare il loro valore attuale--->
attualizzare i flussi attuali, significa determinare il loro valore futuro.
Il concetto di valore attuale o attualizzazione si basa sul concetto secondo il quale 1 euro di flusso
pagato i oggi, e depositato, varrà di più di quello che ci verrebbe invece dato tra un anno, in quanto in un
anno salgono gli interessi.
Regime di interesse semplice:
-CAPITALIZZAZIONE: M=C (1+i x T)
M= montante
C capitale
I tasso di interesse
T tempo
- ATTUALIZZAZIONE: C(va) = M/ (1+i x T)
Regime di interesse composto: T
-CAPITALIZZAZIONE: M= C (1+ i) T
-ATTUALIZZAZIONE: C = M/ (1+i)
TASSI ANNUI EQUIVALENTI:
Regime di interesse semplice:
1+IA= (1+Ik x K) K è il numero delle volte in cui l’interesse viene capitalizzato nel corso dell’anno.
IA è il tasso attuale
Regime di interesse composto:
K
1+ IA = (1+ Ik)
N.B 2- STRUMENTI DI DEBITO:
I. Prestiti semplici, con rimborso a scadenza del capitale con interessi.
II. Prestiti a rata costante
III. Obbligazioni con cedola
IV. Obbligazioni senza cedola
5- RELAZIONE PREZZO/ TASSO NEI TITOLI A REDDITO FISSO
I Valori della cedola e del rimborso sono ben definiti
o Esiste una relazione inversa tra prezzo, valore di mercato, e tasso di interesse.
o La redditività di un titolo posseduto per un determinato periodo è misurata attraverso il “tasso di
o rendimento”, il quale tiene conto del profilo finanziario di questo, dell'entità e del Timing.
Rendimento effettivo a scadenza: (YTM= Yield To Maturity):
È il tasso che eguaglia la somma dei valori attuali prodotti dai flussi di cassa di uno strumento rispetto al
suo valore odierno:
P= Fc / (1+ TRES)
In questa ipotesi il titolo deve essere a scadenza e stabile nel tempo.
NB: a) Holding period: unico caso in cui il rendimento è uguale a quello calcolato inizialmente alla
scadenza.
b) Maggiori sono i tassi di interesse, minore saranno i prezzi delle obbligazioni, verificando una
perdita di valore nel periodo successivo all’holding.
c) Quanto più è distante la scadenza di un titolo, maggiore sarà la variazione del prezzo
considerando la variazione dei tassi di interesse.
Perché i tassi variano?
RICCHEZZA: le risorse totali che si possiedono indiano sulla domanda, più ricchezza corrisponde
a più domanda.
RENDIMENTO ATTESO: maggiore è il rendimento atteso, maggiore sarà la domanda.
RISCHIO: corrisponde al grado di incertezza sul rendimento, maggiore è il rischio minore sarà la
domanda, nonostante tutto dipenda dalla propensione al rischio dell’investitore.
LIQUIDITÀ: facilità con cui un’attività può essere liquidata, quindi trasformata in soldi. Maggiore
liquidità corrisponde a più domanda e meno costi di transazione.
Come avviene la variazione dei tassi?
Si verifica come uno spostamento sulle curve, la quantità domandata cambia per ogni prezzo per effetto di
variazioni di prezzo/tassi. L’effetto più conosciuto è il così detto effetto Fisher, nel quale l’inflazione aumenta e i
tassi crescono.
I tassi di interesse si strutturano in maniera differente:
A. I tassi di interesse strutturati per livello di rischio relazionano due diversi rendimenti
B. I tassi di interesse strutturati per scadenza invece relazionano tra loro tassi di obbligazioni con scadenza
diversa.
Le obbligazioni invece con stessa scadenza hanno tassi di rendimento differenziati per:
Rischio di insolvenza, nel caso in cui l’emittente non è in grado di pagare gli interessi e il valore
nominale a chi le acquista. Nell’ipotesi di obbligazioni emesse dallo Stato, il rischio è nullo e vi è
un “premio di rischio” che indica il tasso di interesse che l investitore richiede per il rischio
stesso. Quindi la probabilità di insolvenza di un impresa, e le obbligazioni, sono definite da
agenzie di Rating, quali Moody’s e Standard&Poor’s.
Le aziende a basso rischio di insolvenza sono dette “investment grade bond”, con valutazione
uguale o maggiore a BBB o BAA.
Liquidità: si ha un “premio di liquidità”, tanto più un obbligazione è liquida, quanto più è
appetibile: quelle emesse dallo stato lo sono molto.
6- I MERCATI:
-IL MERCATO MONETARIO:
È un mercato considerato a breve termine, cioè che gode di un rischio ridotto ed alta liquidità, oltre a
comprendere transazioni unitarie molto elevate.
Rappresenta inoltre una fonte di fondi a basso prezzo, nel quale vengono allocate risorse temporanee di liquidità
in eccesso per diminuire il costo opportunità: non si ha quindi l’attesa di un alto rendimento, ma comunque sarà
più alto rispetto a quello ottenuto lasciando il fondo in un deposito bancario.
I partecipanti a tale mercato sono :
BCE
BANCHE
MINISTERO ECONOMIA E FINANZE
IMPRESE E SOGGETTI PRIVATI
Gli strumenti negoziabili sono:
a) Titoli di stato, quali BOT (buoni ordinari del tesoro con insolvenza nulla in Italia) e T-BILL ( buoni
del tesoro americani)
b) Depositi interbancari: cioè fondi interbancari prestati giornalmente per sopperire le oscillazioni
quotidiane di liquidità
c) Pronti contro termine: titolo secondo il quale vendo oggi ad un soggetto con la promessa di
riacquistarlo poi in seguito.
d) Certificati di deposito: titolo nominativo che documenta un deposito a tasso fisso o variabile.
e) Accettazioni bancarie: cambiale attraverso la quale un’impresa autorizza la banca a pagare un
soggetto ad una data precisa.
f) Euro dollari: depositi tenuti dalla società per il cambio previsto in dollari, e non possono essere
toccati prima di una data scadenza.
g) Commercial paper: “pagherò”
-IL MERCATO OBBLIGAZIONARIO:
I titoli, obbligazioni, hanno scadenza oltre l’anno, e la motivazione che spinge alla scelta di tale mercato è perché
offre tassi di interesse superiori rispetto agli altri, a causa del premio di rischio.
I partecipanti a tale mercato sono:
Gli Stati sovrani, che emettono titoli di debito x finanziare il fabbisogno di bilancio.
Società, che emettono titoli e obbligazioni
enti territoriali, che emettono obbligazioni per finanziare opere e lavori pubblici.
Gli scambi avvengono nel mercato primario, quindi vengono allocati nuovi titoli, e in quello secondario, che
prevedere la negoziazione di titoli già circolanti.
Le obbligazioni vendono collocate sul MOT: mercato obbligazionario telematico italiano, e gestite dalla borsa.
All’interno del MOT operano imprese di investimento.
Gli strumenti negoziati sono principalmente:
Titoli di stato: privi di rischio perché lo stato può produrre moneta per coprire i debiti, e hanno tassi di
interessi relativamente bassi.
CTZ: certificato di tesoro zero-coupon, con tasso fisso e guadagno corrispondente alla differenza tra
valore nominale e valore rimborsabile, valgono per 24 mesi.
CCT: certificato di credito del tesoro, durano per 7 anni, composti da una cedola fissa più altre
semestrali.
BTP: buoni del tesoro pluriennali, con tasso fisso e cedola semestrale.
-MERCATO AZIONARIO
Vengono negoziati dei “contratti azionari”: trasferiscono potere d’acquisto ad un’impresa e acquisiscono diritto
patrimoniale e amministrativo. Si ha quindi la possibilità di partecipare all’elaborazione delle strategie aziendali
in base alla quota azionaria posseduta, e di partecipare alla divisione degli utili.
NB: aumento di capitale: diritto di opzione che permette di partecipare a nuovi aumenti di capitale avendo un
ruolo avvantaggiato rispetto alle azioni già possedute.
NB2- diritto di assegnazione: la partecipazione è in forma gratuita.
NB3- il contratto azionario può prevedere anche raggruppamenti di azioni, quindi diminuzione delle azioni in
circolazione, o frazionamenti, il contrario.
Valutazione di un’attività finanziaria:
1) Basato sul flusso di cassa attualizzato: collega tale attività al valore attuale del flusso di cassa atteso
2) Valutazione relativa: confronta più attività stimandone una su un punto che queste hanno in comune
3) Contingent-claum valuation: utilizza dei modelli di opzioni per misurare il prezzo delle attività,
confrontandole con quelle.
Confronto prezzo di mercato e equilibrio:
Se il prezzo di mercato è maggiore rispetto quello di equilibrio, allora l’azione è sopravvalutata: avrà rendimenti
inferiori rispetto ad altre di pari rischio.
Se il prezzo di mercato è minore rispetto quello di equilibrio, l’azione è sottovalutata: avrà rendimenti superiori
rispetto ad altre di pari rischio.
Varie tipologie di azioni:
Azione ordinaria: partecipazione al patrimonio e all’organizzazione aziendale
Azioni privilegiate
Azioni a voto condizionato: partecipazione solo su determinati argomenti
Azioni di risparmio: le aziende le emettono per farsi finanziare da chi non ha alcun interesse nella
partecipazione aziendale.
Il mercato azionario si divide in Primario, in cui troviamo le proposte di nuove azioni, e secondario, in cui
vengono negoziati titoli già esistenti.
La borsa italiana, che fa parte di un mercato regolamentato, si divide in:
I. Mercato telematico azionario (MTA), in cui intervengono società così suddivise:
Blue chip: cioè società con titoli basati sulla capitalizzazione di un mercato, di almeno 1 miliardo.
Star: società con requisiti tra 40 milioni e un miliardo
Standard: società con requisiti minori di un miliardo
Processo di negoziazione:
la negoziazione avviene attraverso un circuito telematico chiamato “sistema tel