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REALTA’ SOCIALE
Le serie tv contemporanee si concentrano non più sulla realtà in generale, bensì su una dimensione specifica
dell’esistenza umana chiamata realtà sociale. Quel che ne risulta sono mondi narrativi più capienti rispetto ai
film che sono in grado di ospitare una pluralità di linee narrative che coinvolgono diversi personaggi. Queste
linee narrative che si intrecciano tra loro contribuiscono alla rappresentazione di quelle entità di ordine
superiore che i filosofi chiamano “fatti/oggetti sociali”. Gli oggetti sociali sono entità come le coppie, le
famiglie, le nazioni, il denaro, le leggi, le frontiere,.. non hanno una localizzazione precisa nello spazio
perché la loro esistenza dipende anche dalle intenzioni e dagli atti delle persone, e dalle iscrizioni che li
registrano.
Le serie tv permettono di comprendere in profondità in che cosa consista l’esistenza degli oggetti sociali:
quello che molte serie ci raccontano è innanzitutto come funziona un gruppo di lavoro, in che modo si
distribuiscono i ruoli e il potere al suo interno, quale dipendenza si instaura fra il gruppo come oggetto
sociale da una parte, e le persone fisiche che le compongono dall’altra.
L’idea di una aggregazione non dipende solo dalla distribuzione dei ruoli e del potere al suo interno, ma
dipende anche dalla contrapposizione alle forme di vita esterne (noi vs. altri).
In questa prospettiva si possono ridefinire i protagonisti delle serie tv non più come personaggi ma come
aggregazioni: un’aggregazione familiare , ad esempio, rivela una maggiore dipendenza che non significa solo
essere consanguinei ma rivela una serie di relazioni e ruoli di potere (Californication, Desperate Housewife,
…). Queste serie dimostrano che la famiglia è un oggetto sociale con i suoi rapporti di forza, le sue regole
costituite e la sua evoluzione storica.
Le serie tv sviluppano il modello della commedia e del melodramma, principalmente attraverso il contesto
adolescenziale (The O.C., Mistfits, Gossip Girl,..). I teen drama mostrano la formazione dell’individuo
combattuto tra l’istinto di ribellione e la tendenza a conformarsi.
CAP.7
FORZA DI LEGGE
Le serie poliziesche che mostrano la forza di legge in azione fondano la realtà sociale del mondo narrativo
sulle solide basi di uno Stato. Mentre il tradizionale telefilm poliziesco si basava sulla riproposizione della
routine e sulla prestazione dei caratteri famigliari, le cose cambiano completamente con le serie tv di nuova
generazione degli anni 90.
Queste serie infatti spingono all’estremo, lavorando incessantemente sull’eccezionalità e sul limite.
Per quanto riguarda i personaggi si evidenziano figure poco rassicuranti, al limite tra legittimità e forza bruta.
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CSI- Scena del crimine
Produttore: Jerry Buckheimer
Anno:2000-in corso(12 stagioni), Usa
Spin-off: CSI-Miami; CSI-Ny
Serie poliziesca che vede protagonista un’ unità di polizia scientifica che opera a Las Vegas.
Il delitto è un fatto e la scienza al servizio della giustizia deve avere come obbiettivo la verità, al di là di ogni
ingenua o tendenziosa deoggettivizzazione. La struttura narrativa dell’indagine ad episodi, serve ad
affermare la sostanziale ordinarietà del lavoro scientifico: l’indizio come uno scontrino o una etichetta.
Attraverso la ricerca del quotidiano si può ripristinare l’ordine.
L’ideologia alla base di questo racconto è piuttosto ottimista, nel senso che la forza di legge sembra qui avere
a che fare più con l’intelligenza che con la violenza.
The Shield
Anno:2002-2008,(7 stagioni) Usa
Nasce come produzione sperimentale, a costi contenuti dalla proposta di uno sceneggiatore outsider, Shawn
Ryan.
La storia si svolge nella Los Angeles del presente nel distretto di polizia di Farmington, ricavato da una
chiesa sconsacrata. In un contesto sociale segnato da una criminalità diffusa e aggressiva, “l’Ovile” funge da
avamposto della legalità: Vic Mackey, violento; Claudette Wyms e Dutch Wagenbach, protagonisti di
indagini ortodosse; Aceveda, capitano scaltro e ambizioso.
È un capolavoro di concezione visuale e di metodo di ripresa: serie girata in super16, si impiegano due
macchine a mano, e il campo è a 360°(3 telecamere che girano intorno all’attore estetica del reale. Per i
ruoli secondari si scelgono non protagonisti, mentre per i personaggi principali vi è una grande antologia
della recitazione americana: understatement istintivo (Julian); fino al naturalismo e stilizzazione di Michael
Chiklis.
La tipica puntata di The Shield consiste in una serie di indagine condotte in parallelo dai vari protagonisti:
differenti linee narrative collegate dalle medesime tematiche (ex. prostituzione). Tratto comune è l’alto grado
di coinvolgimento emotivo e di implicazione reciproca: il custode della legge è a sua volta sottoposto alle
insidie della violenza e del desiderio.
Prison Break
Anno: 2005-2009(4 stagioni); Usa
Racconto televisivo di genere carcerario, innestato nel contesto più ampio del complotto politico.
La vicenda ruota attorno all’esecuzione capitale di Lincoln Burrows, caduto in una trappola di un gruppo
massonico che gli ha attribuito l’omicidio del fratello minore del vicepresidente americano. Per salvarlo, il
fratello minore Michael Scofield compie reato e si fa assegnare al medesimo carcere, Fox River. Il suo
percorso può essere paragonato a quello dell’eroe, affidata a una lunga fase di aggregazioni affidata a
strutture dialogiche di grande fattura :poche battute secche, sempre capaci di produrre effetto, referenzismo
a Siegel, i Beatles,…
La fotografia marca cromaticamente marca la differenza tra la linea cromatica del carcere(blu) e quella del
complotto(colori caldi); lo standard qualitativo è quello del cinema hollywoodiano ad alto budget. Per quanto
riguarda la dimensione politica, denuncia la corruzione del sistema di potere, quello del capitalismo
americano, ma anche mostra come questo sistema sia capace di produrre delle personalità eccezionali in
grado di correggere le storture. Il principale potere di Michael è l’intelligenza: è in grado di leggere il mondo
interpretandolo come un sistema di strutture funzionali, e di incidere sulla realtà sociale riconoscendo e
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riconfigurando queste medesime strutture. Logo della serie è il corpo tatuato di Michael che nasconde la
planimetria della prigione che utilizzerà come mappa nel tentativo di fuga.
Dexter
Anno:2006 (7stagioni);Usa
Lo story concept è innovativo rispetto alle convenzioni del poliziesco: il protagonista è allo stesso tempo un
tutore della legge, ematologo per la polizia di Miami, e un feroce assassino seriale che tiene faticosamente a
bada la propria psicosi, dissimulandosi nel corpo sociale e cercando di assumerne il quadro di valori
attraverso la selezione delle vittime. Entrambi i livelli sono compenetrati dalla soggettività del protagonista e
filtrati dalla sua voce interiore.
Lo stile adottato è quello dell’iperrealismo di derivazione pop art, dettagli e cromatismi esasperati e ricorso
frequente agli effetti deformanti del grandangolo; a livello sonoro l’iperrealismo si dà esemplarmente
nell’amplificazione del sussurro che caratterizza la resa peculiare della voce interiore. L’empitness è il
principale problema che l’uomo deve risolvere, il vuoto interiore, ma anche ciò che deve nascondere
recitazione en abîme, un personaggio che recita un personaggio che recita. Il montaggio è spesso “mentale”,
soggettivo, basato su associazioni visive che portano a ricordi e sogni, nei quali si affrontano l’ es di Dexter e
il super-io paterno. Dexter rovescia l’archetipo del Dr. Jekyll e Mr. Hyde: non più l’uomo che diventa mostro
ma il mostro che cerca di diventare uomo.
I Soprano
Produttore: David Chase
Anno:1999 (6 stagioni);Usa
In Italia non si è mai imposta se non presso un’élite di appassionati. La serie è focalizzata sul personaggio di
Anthony, detto “Tony”: la narrazione inizia con le prime manifestazioni della sua sintomatologia depressiva,
prosegue con la terapia psicanalitica e si conclude con una parziale guarigione (originalità sta nel confronto
tra gangster e la psicanalista).Ogni puntata segue 3 fronti: le sedute psicanalitiche (plot introspettivo),
l’attività mafiosa (plot pragmatico) e il rapporto con la famiglia(plot relazionale). I Soprano mostra che una
società basata sulla violenza non può essere veramente civile, e che la differenza fra lo stato di diritto e la
criminalità organizzata si riduce alla differenza fra due distribuzioni di potere che si fondano entrambe sulla
forza bruta. Il cast punta su attori italo-americani: la performance di James Gandolfini (Tony) mostra il
protagonista come un gigante d’acciaio e argilla, tanto spietato quanto indifeso. I finali di puntata si
risolvono spesso con dei piani fissi che contemplano l’uscita dei personaggi palcoscenico svuotato.
24
Anno: 2001-2010 (8 stagioni)usa
Uno dei tratti salienti di 24 è la formula eponima del tempo reale, per cui ogni stagione corrisponde istante
per istante a una giornata nella vita dell’agente Jack Bauer della CTU di Los Angeles. Il filo conduttore che
lega le stagioni è definito da una serie di dualismi: fra pubblico e privato, fra legge e violenza, fra necessità e
libertà. A livello stilistico utilizza lo split screen, sia in alternativa al campo controcampo, sia come
eloquente raccordo fra i differenti segmenti del racconto corale, per arrivare al realismo della messa in scena
in cui la scena è ripresa in continuità da più telecamere. La recitazione è un altro punto di forza della serie:
va sottolineata la capacità del cast di rendere da una parte il “peso” dell’accumulo delle ore-puntate;
dall’altra il passaggio di tempo di cui lo spettatore non sa nulla, ossia l’ellissi fra stagione e stagione. In 24
ciò che conta veramente è sempre e solo il presente. In 24, la forza di legge, cioè il sussistere di una violenza
brutale, feroce, disumana, come condizione necessaria del funzionamento di una società civile. È il
paradosso della legalità illegale e la forza di legge: violare la legge per salvarla, agire illegalmente per la
legalità.
CAP.8 8
LA VITA AL LAVORO
Film “morte del lavoro”, ci fanno sentire il tempo che passa e il consumarsi della vita; Serie tv “la vita
al lavoro”, le serie tv si distinguono per una maggiore disponibilità di tempo quindi la corsa verso la fine è
meno lampante; rappresentano il lavoro in senso let