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DRAMA BRITANNICO
La fiction nazionale ha sempre raccolto dati d’ascolto maggiori rispetto a quella d’importazione. Il gradimento
per le storie più riconoscibili e vicine è maggiore rispetto al fascino esercitato da prodotti troppo distanti e
meno identificanti. Vi è inoltre una scarsissima diffusione di fiction europea all’interno dell’Europa stessa,
questo sottolinea come la produzione televisiva di una cultura rispecchi e riproduca le coordinate culturali di
provenienza e sia perciò difficilmente esportabile.
La Gran Bretagna è quasi del tutto impermeabile all’influenza dei programmi statunitensi (e viceversa).
La televisione americana si è configurata come una televisione dai contenuti accattivanti e popolari,
contrapponendosi a quella europea dai contenuti più intellettuali. Le storie della fiction seriale americana non
ci informano circa la realtà del paese, ma rimangono storie fuori dal tempo e dallo spazio che presentano
stereotipi universali, per coinvolgere tutte le componenti di un pubblico culturalmente composito.
A differenza del modello britannico e italiano, ls soap statunitense attribuisce rilevanza e visibilità ai suoi
autori: chi crea un programma capace di coinvolgere grandi audience possiede, in linea con il modello di
televisione commerciale, capacità imprenditoriali. Gli autori che hanno fatto scuola nella storia della soap
opera sono Frank e Anne Hummert, Irna Phillips e Agnes Nixon. Ad Irna Phillips si deve l’invenzione di un
topos della soap: l’ospedale, luogo cruciale per lo sviluppo tematico poiché permette un racconto
potenzialmente infinito.
Il pubblico si affeziona a un numero limitato di soap, in media due al massimo seguendole assiduamente.
Per questo il soapscape di una determinata cultura è limitato: in Gran Bretagna e Italia tre programmi
importanti esauriscono l’offerta, negli Stati Uniti circa nove.
The Guiding Light (Sentieri) si può considerare l’archetipo della soap opera, creata da Irna Pillips. Inizia nel
1937 alla radio, compiendo poi con successo il passaggio alla televisione. Tutt’ora consegue notevoli risultati
d’ascolto sia nel paese di origine sia in altre realtà locali. La trama originale era incentrata su un reverendo e
la sua chiesa, la sua famiglia e i suoi turbolenti parrocchiani. L’unità familiare e la condizione che la fede
religiosa portasse alla felicità erano i temi portanti. Si occupava anche di tematiche orientate al sociale.
Quando il serial passò in televisione il reverendo e la sua congregazione religiosa furono sostituiti con una
famiglia di immigrati tedeschi.
As the world turns debutta nel 1956, era la prima soap televisiva che durava mezz’ora, invece dei consueti
quindici minuti fino ad allora. Creata da Irna Phillips. Gli spettatori non erano catturati dal susseguirsi di
trame melodrammatiche, ma venivano coinvolti dal ritmo lento che riproduceva lo svolgersi quotidiano della
vita reale. il pubblico non si accontentava di seguire una trama, voleva immergersi nelle emozioni dei
personaggi. Phillips stabilì un’altra convezione del genere: la lentezza narrativa. Per ottenere l’effetto di
dilatazione del tempo, lo stesso nodo narrativo veniva affrontato da più punti di vista. As the world turns è
organizzata raggruppando due famiglie contrapposte: una ricca e problematica e una povera ma
affettivamente più stabile. Anche questo divenne un’espediente della soap che permette di dare origine a
trame complesse e numerosi intrecci tra i personaggi.
Insieme a Beautiful, The Young and the Restless è stata ideata dai coniugi Bell. Creata nel 1973 era la prima
soap fatta apposta per essere vista. Oltre allo stile visivo originale, l’elemento innovativo forte riguardava
l’esplicito richiamo alla sensualità.
La storia d’amore è un linguaggio internazionale, ciascuno può relazionarsi a questo tema. Trasmessa a
partire dal 1987, Beautiful contiene tutti gli elementi giusti per lanciare una soap opera nel clima culturale
degli anni Ottanta: bellezza, ricchezza, ambiente glamour, focus tematico su storie d’amore intricate dei
protagonisti. Agli occhi dello spettatore internazionale Beautiful mette in scena molti stereotipi
dell’americanità, come l’ostentazione della ricchezza, la superficialità, la mancanza di morale, la fragilità del
matrimonio, la libertà dei costumi. La fruizione è un modo per entrare in contatto con questo mondo
rimanendone comunque distanti.
La storia della lunga serialità britannica nasce alla radio, durante la seconda guerra mondiale. Nel 1942 gli
americani mandarono in onda una soap opera radiofonica, Front Line Family, indirizzata alle truppe militari
nordamericane di stanza in Europa. Il programma ebbe immediatamente un grande successo anche presso
la popolazione civile inglese. Nel gennaio del 1948, la BBC produsse un nuovo serial radiofonico, Mrs.
Dale’s Diary, basato sulle avventure della moglie di un medico e dei suoi famigliari. Nel 1964 il serial
modificò il suo nome in The Dale’s. Nel 1950 ebbe inizio The Archers, tutt’oggi in programmazione
radiofonica. Il primo esempio di trasmissione televisiva assimilabile alla soap-opera risale agli anni ’50 con il
“docudrama”, forma ibrida che univa elementi del documentario televisivo ed altri del dramma radiofonico. Il
9 dicembre 1960 nasce la lunga serialità televisiva britannica con la trasmissione della prima puntata di
Coronation Street, prodotto dal network commerciale ITV. Il serial drama privilegiava l’istanza educativa, per
questo Coronation Street si propose da subito come un prodotto intellettualmente ricco. A determinare
un'evoluzione in termini tematici verso il realismo sociale saranno Brookside di Channel Four del 1982 e
EastEnders della BBC del 1985. Il panorama della lunga serialità britannica comprende anche programmi
prodotti in Australia: Home and Away, The young Doctors, Neighbours, A country Practice.
Con Brookside Channel Four volle incoraggiare la produzione di programmi sperimentali e innovativi sia
nella forma che nel contenuto e indirizzarsi a fasce di pubblico solitamente trascurate dalle televisioni
generaliste. Per perseguire la ricerca di realismo l’ideatore Phil Redmond acquisto in blocco sei case vere di
Brookside Close. Brookside si propone come uno specchio della realtà, includendo nella narrazione
personaggi di diversa razza e classe sociale e affrontando temi di attualità.
EastEnders, ideato da Julia Smith e Tony Holland, si presenta come un programma di grande popolarità ma
anche di notevole impegno e responsabilità nel trattamento di tematiche sociali rilevanti. È ambientato
nell’East End londinese. L'obiettivo è che il programma, basato sul realismo sociale, appaia come uno
scorcio di vita.
L’ideale estetico condiviso dai serial drama britannici è quello della verosimiglianza. Caratteristiche distintive
comuni alla lunga serialità britannica sono:
- specificità dell’ambientazione: spazio definito geograficamente capace di comunicare allo spettatore un
senso di appartenenza.
- connotazione regionale: i personaggi sono rappresentati con le caratteristiche tipiche dei luoghi da qui
provengono.
- descrizione realistica della working class e la sua centralità nella narrazione.
Il serial drama non potendo contare sulla fruizione quotidiana opera secondo una maggiore specificità del
tempo diegetico. È caratterizzato da frequenti riferimenti al mondo reale esterno (stagioni, celebrazioni
festive). Si propone di comunicare un maggior senso di familiarità mediante la descrizione molto dettagliata
del luogo in cui si svolge l’azione.
5. LA LUNGA SERIALITA’ TELEVISIVA NEL DIBATTITO CRITICO
Solo a partire dagli anni 80 si manifesta un forte interesse per la lunga serialità, sia in ambito statunitense sia
in Gran Bretagna. La natura chiaramente commerciale e la produzione fortemente industriale della soap
hanno contribuito a stigmatizzarla come esempio evidente dei guasti prodotti dal processo di mercificazione
della cultura. Il lavoro di Lazarsfeld e Herzog rilevò che soprattutto per i pubblici rurali e meno scolarizzati la
soap opera rappresenta un importante strumento di informazione e di conoscenza. Fiske riconosce alla
televisione la fondamentale funzione bardica che essa svolge all'interno di una cultura, di cui racconta
quotidianamente gli aspetti più diversi. La televisione in particolare nelle forme della fiction, diventa l'erede
del cantore medievale che raccontava la storia e le gesta della sua gente. La narrazione simulata del reale
continua dunque a costituire una modalità irrinunciabile di esperienza e di conoscenza del mondo. Newcomb
attribuisce alla televisione la funzione di diffusione della cultura popolare. La soap-opera si pone come
metafora del linguaggio televisivo: l’infinitezza, l'insistenza sulle tematiche del privato, il suo particolare
linguaggio visivo riassumono in un solo genere la peculiarità della televisione. Le caratteristiche strutturali
della soap-opera - l'apertura narrativa, l'infinitezza delle trame e il loro intreccio inestricabile - mi
l'intermittenza e la reale complessità delle incombenze quotidiane della casalinga-madre di famiglia.
A differenza dell'atteggiamento negativo della critica statunitense verso la soap-opera, la lunga serialità
televisiva britannica nasce con il favore degli intellettuali e della critica televisiva, che ne riconosce
positivamente la capacità di rappresentare la realtà sociale del paese. Il pubblico a cui si rivolge il serial
drama non è solo femminile, ma molto composito, trasversale alle fasce di età e alle condizioni
socioeconomiche.
La visione di un serial che propone un universo valoriale molto diverso da quello di appartenenza (Dallas nei
paesi arabi) non determina necessariamente la sua condivisione, ma può comunque generare una piacevole
abitudine di consumo che deriva dall'interesse verso un contesto altro da sé.
La serie è una forma di ripetizione narrativa prevalentemente televisiva, in cui lo spettatore fruisce del
ricorrere del medesimo schema e ritrova lo stesso personaggio principale. La saga si differenzia dalla serie
perché i personaggi devono sottostare alle leggi del tempo e invecchiano.
6. DAL MONOPOLIO AL DUOPOLIO: TRA SCENEGGIATO E DALLAS
I formati in cui si presenta la serialità televisiva italiana del primo trentennio si possono principalmente
ricondurre a due grandi raggruppamenti: lo sceneggiato il telefilm. Con il termine sceneggiato si intende tutta
la produzione italiana di fiction a puntate. Lo sceneggiato assume principalmente due forme: l'originale, un
testo ideato appositamente per la televisione, e la riduzione da opere letterarie, il teleromanzo. Con la
riduzi