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Borsa Italiana SpA.
Mercato monetario e mercato dei capitali: nel mercato monetario sono negoziati
• titoli di debito a breve termine, mentre nel mercato dei capitali sono scambiati titoli di
debito a scadenza più lunga. I titoli del mercato monetario sono scambiati con
maggiore frequenza e tendono ad essere più liquidi. I titoli a breve termine sono
caratterizzati da variazioni dei prezzi più contenute rispetto ai titoli a lungo termine,
caratteristica che li rende più sicuri. Imprese e banche operano su questo mercato. I
titoli del mercato dei capitali vengono spesso detenuti da imprese di assicurazione e
fondi pensione.
Internazionalizzazione dei mercati finanziari 2
Lo sviluppo straordinario dei mercati finanziari è stato il risultato sia dell’incremento della
massa di risparmio, sia della deregolamentazione dei mercati non statunitensi che ha
consentito a questi ultimi di ampliare le attività.
Gli strumenti tradizionali nel mercato internazionale delle obbligazioni sono noti come
obbligazioni estere, vendute all’estero e denominate nella valuta di quel paese.
Un’innovazione è l’eurobbligazione, denominata in valuta diversa da quella del paese di
emissione. Una variante delle eurobbligazioni è rappresentata dalle eurovalute, ossia denaro
che viene depositato in banche fuori del paese d’origine. L’eurovaluta più importante è
l’eurodollaro: dollari USA depositati in banche estere.
Le risorse finanziarie possono essere trasferite dai datori ai prenditori di fondi attraverso il
circuito indiretto, che coinvolge un intermediario finanziario che si frappone tra datori e
prenditori di fondi. L’intermediario prende a prestito risorse dalle unità in surplus e
utilizzandole per concedere finanziamenti alle unità di deficit. Il processo di finanziamento
indiretto che si avvale dell’intervento degli intermediari finanziari, cioè l’intermediazione
finanziaria, è il percorso primario. Ma perché gli intermediari e i circuiti indiretti sono così
importanti?
Costi di transazione
I costi di transazione, ossia il tempo e il denaro spesi per effettuare un’operazione finanziaria,
rappresentano uno dei principali problemi per chi ha eccedenze di fondi da prestare. Gli
intermediari possono abbassare i costi di transazione, perché hanno sviluppato esperienza e
hanno dimensioni tali da poter trarre vantaggio dalle economie di scala, ovvero dalla
diminuzione dei costi di transazione per ogni euro che si ottiene via via che la dimensione
aumenta. Essi rendono possibile un trasferimento indiretto di risorse dalle unità in surplus a
quelle in deficit, ma che hanno opportunità di investimento. Inoltre fanno sì che questi possa
offrire alcuni servizi di liquidità che agevolano l’esecuzione delle transazioni dei loro clienti.
Un altro vantaggio dei bassi costi di transazione è che possono ridurre l’esposizione al rischio.
Questa funzione viene svolta dagli intermediari tramite la ridistribuzione del rischio: essi
emettono e vendono strumenti finanziari con profili di rischio coerenti con le preferenze della
clientela e usano le risorse per acquistare attività a rischiosità più alta. I bassi costi di
transazione permettono di realizzare ridistribuzione a costi contenuti. Questo processo è
definito trasformazione delle attività finanziarie. Gli intermediari aiutano gli individui a
diversificare . La diversificazione implica l’investimento in una combinazione (portafoglio)
di attività, i cui rendimenti non si muovono allo stesso modo, con il risultato che il rischio
complessivo è inferiore a quello delle singole attività. I bassi costi di transazione consentono
agli intermediari di combinare una pluralità di attività in un unico portafoglio.
Spesso un soggetto che partecipa allo scambio finanziario non dispone di adeguate
informazioni sulla controparte. Tale condizione è detta asimmetria informativa, e crea due
tipi di problemi nel sistema finanziario: prima e dopo la transazione. La selezione avversa è
il problema originato dall’asimmetria prima della transazione. Questo fenomeno si manifesta
quando i prenditori di fondi che hanno maggiore probabilità di produrre un risultato
indesiderato si attivano di più per richiedere un finanziamento e che per questo hanno
maggiori probabilità di ottenerlo. I datori potrebbero decidere di non concedere alcuni
finanziamento per questo. Se le informazioni fossero simmetriche non ci sarebbero problemi.
L’azzardo morale è il problema generato dall’asimmetria dopo la conclusione della
transazione. Si tratta del rischio che il prenditore di fondi possa compiere azioni che
accrescono la sua probabilità di insolvenza e che pertanto non sarebbero gradite al datore. 3
Poiché l’azzardo morale riduce la probabilità che il prestito venga rimborsato, i prestatori
potrebbero decidere di non concederlo.
La presenza degli intermediari fa sì che i piccoli risparmiatori possano destinare i loro fondi ai
mercati finanziari prestandoli ad un intermediario di fiducia, il quale impiegherà i fondi o
concedendo prestiti o sottoscrivendo azioni. Gli intermediari di successo realizzano profitti
più elevati perché sono meglio attrezzati a distinguere tra impieghi più o meno rischiosi
poiché sviluppano esperienza nel monitoraggio delle controparti e quindi riducono le perdite
derivanti da azzardo morale. Concorrono ad aumentare l’efficienza di un sistema economico
in quanto rafforzano la funzione dei mercati finanziari di trasferimento delle risorse.
Gli intermediari possono conseguire delle economie di scopo, cioè abbassare il costo della
produzione di informazioni per ciascun servizio applicando un’unica fonte informativa a molti
servizi differenti. La presenza di economie di scopo è in grado di apportare vantaggi
considerevoli alle istituzioni finanziarie, ma può anche creare conflitto di interessi. È una
manifestazione del problema di azzardo morale che sorge quando un individuo ha diversi
obiettivi e deve scegliere fra obiettivi contrastanti. Può verificarsi allorchè un intermediario
eroga più servizi. Essi incentivano l’individuo a occultare le informazioni. Una riduzione
notevole della quantità delle informazioni disponibili nei mercati aumenta il livello di
asimmetria informativa e impedisce ai mercati di allocare i fondi rispetto alle opportunità di
investimento più produttive, peggiorando l’efficienza dei mercati.
Tipologie di intermediari finanziari
Si dividono in tre gruppi: creditizi, assicurativi e mobiliari.
Intermediari creditizi:
o Banche: raccolgono fondi attraverso l’emissione di depositi in conto corrente,
§ depositi a risparmio, certificati di deposito e obbligazioni. Le banche impiegano
fondi per concedere finanziamenti. Possono anche svolgere altre attività tra cui
intermediazione mobiliare.
Altri intermediari creditizi: comprende quelli intermediari che svolgono
§ attività di intermediazione creditizia, ma a differenza delle banche non
raccolgono le risorse necessarie alla loro attività attraverso l’emissione di
depositi, bensì attraverso emissione di azioni e obbligazioni (credito al
consumo).
Intermediari assicurativi:
o Imprese di assicurazione a vita: assicurano le persone offrendo prestazioni
§ monetarie in un’unica soluzione, o periodici, al verificarsi di eventi che
riguardano la vita umana, quali morte e sopravvivenza. I fondi sono ottenuti
grazie ai premi che gli assicurati corrispondono a fronte della sottoscrizione del
contratto e sono investiti in obbligazioni emesse da imprese.
Imprese di assicurazione danni: assicurano i titolari delle polizze contro
§ eventi che possono colpire le persone, le cose o il patrimonio. Ottengono fondi
dai premi di polizza, ma poiché la durata è molto più breve investono le risorse
in attività più liquide, come obbligazioni e titoli di stato.
Fondi pensione: sono il veicolo mediante il quale si realizza un piano
§ pensionistico, ossia l’investimento di contributi versati da un lavoratore al fine
di costituire un montante che sarà pagato sotto forma di rendita.
Intermediari mobiliari:
o SIM (Società d’Intermediazione Mobiliare) e banche d’investimento: svolgono
§ attività che hanno per oggetto valori mobiliari: compravendita, collocamento, 4
esecuzione di ordini di acquisto/vendita, consulenza, assunzione di
partecipazioni. Può anche essere svolta dalle banche.
SGR (Società di gestione del Risparmio): raccolgono le risorse dei singoli
§ risparmiatori per investire in portafogli diversificati attraverso la costituzione,
la promozione e la gestione dei patrimoni di fondi comuni di investimento o di
SICAV (Società di Investimento a Capitale Variabile). Queste ultime sono
intermediari che hanno per oggetto esclusivo l’investimento collettivo del
patrimonio mediante l’offerta delle proprie azioni. Sono qualificati come
investitori istituzionali, cioè intermediari che svolgono in modo sistematico e
specializzato l’attività di investimento del risparmio per conto di soggetti terzi.
Regolamentazione del sistema finanziario
Il sistema finanziario è uno dei settori più regolamentati. La sua regolamentazione ha due
finalità: aumentare le informazioni a disposizione degli investitori e assicurare la stabilità
degli intermediari finanziari.
L’asimmetria informativa implica che gli investitori siano esposti a problemi di selezione
avversa e azzardo morale. Gli individui e le imprese che corrono il rischio di insolvenza sono
quelli più fortemente spinti a chiedere finanziamenti. Una volta che un investitore ha prestato
il proprio denaro, il prenditore di fondi potrebbe essere incentivato a intraprendere attività
molto rischiose. L’esistenza di un problema di azzardo morale costituisce un ulteriore motivo
che potrebbe tenere gli investitori lontano dai mercati. L’intervento pubblico può ridurre i
problemi di azzardo morale e selezione avversa e aumentare l’efficienza.
L’asimmetria può anche condurre al collasso generalizzato degli intermediari. Poiché i
prestatori di fondo non sempre sono in grado di valutare se l’intermediario sia in grado di
mantenere i propri impegni, qualora avesse dubbi potrebbe decidere di ritirare i propri fondi.
Il risultato, noto come panico finanziario, può generare ingenti perdite. Per evitare questa
eventualità, la regolamentazione del sistema finanziario prevede varie tipologie di interventi,
fra cui: Restrizioni all’entrata: esistono regole che stabiliscono a chi è permesso diventare
o int