Anteprima
Vedrai una selezione di 11 pagine su 50
Riassunto esame psicopatologia generale (schizofrenia, disturbi ossessivo-compulsivi e disturbi sessuali), prof. Prunas, libro consigliato "psicologia clinica", Kring et al Pag. 1 Riassunto esame psicopatologia generale (schizofrenia, disturbi ossessivo-compulsivi e disturbi sessuali), prof. Prunas, libro consigliato "psicologia clinica", Kring et al Pag. 2
Anteprima di 11 pagg. su 50.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame psicopatologia generale (schizofrenia, disturbi ossessivo-compulsivi e disturbi sessuali), prof. Prunas, libro consigliato "psicologia clinica", Kring et al Pag. 6
Anteprima di 11 pagg. su 50.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame psicopatologia generale (schizofrenia, disturbi ossessivo-compulsivi e disturbi sessuali), prof. Prunas, libro consigliato "psicologia clinica", Kring et al Pag. 11
Anteprima di 11 pagg. su 50.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame psicopatologia generale (schizofrenia, disturbi ossessivo-compulsivi e disturbi sessuali), prof. Prunas, libro consigliato "psicologia clinica", Kring et al Pag. 16
Anteprima di 11 pagg. su 50.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame psicopatologia generale (schizofrenia, disturbi ossessivo-compulsivi e disturbi sessuali), prof. Prunas, libro consigliato "psicologia clinica", Kring et al Pag. 21
Anteprima di 11 pagg. su 50.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame psicopatologia generale (schizofrenia, disturbi ossessivo-compulsivi e disturbi sessuali), prof. Prunas, libro consigliato "psicologia clinica", Kring et al Pag. 26
Anteprima di 11 pagg. su 50.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame psicopatologia generale (schizofrenia, disturbi ossessivo-compulsivi e disturbi sessuali), prof. Prunas, libro consigliato "psicologia clinica", Kring et al Pag. 31
Anteprima di 11 pagg. su 50.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame psicopatologia generale (schizofrenia, disturbi ossessivo-compulsivi e disturbi sessuali), prof. Prunas, libro consigliato "psicologia clinica", Kring et al Pag. 36
Anteprima di 11 pagg. su 50.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame psicopatologia generale (schizofrenia, disturbi ossessivo-compulsivi e disturbi sessuali), prof. Prunas, libro consigliato "psicologia clinica", Kring et al Pag. 41
Anteprima di 11 pagg. su 50.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame psicopatologia generale (schizofrenia, disturbi ossessivo-compulsivi e disturbi sessuali), prof. Prunas, libro consigliato "psicologia clinica", Kring et al Pag. 46
1 su 50
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

CRITERI DIAGNOSTICI DSM

A) Presenza di ossessioni, compulsioni o entrambi.

Le ossessioni sono definite da:

- pensieri, impulsi o immagini ricorrenti e persistenti, vissuti come intrusivi e

disturbanti e che causano ansia o disagio marcati

- il soggetto tenta di ignorarli o sopprimerli o di neutralizzarli con particolari

azioni (compulsioni)

Le compulsioni sono date da:

- comportamenti ripetitivi o azioni mentali che il soggetto si sente obbligato a

mettere in atto in risposta ad ossessioni o secondo regole precise

- i comportamenti sono mirati a ridurre l’ansia o a prevenire alcuni eventi

temuti. Questi comportamenti non sono mai realistici o sono eccessivi

B) le ossessioni occupano almeno un’ora al giorno o causano compromissione

significativa in ambito sociale o lavorativo.

C) i sintomi non sono attribuibili ad effetti fisiologici o a condizioni mediche

D) il disturbo non è meglio giustificato da altre patologie mentali

Specificatori:

- insight buono o sufficiente

- insight scarso

- insight assente/con convinzioni deliranti

- correlato a tic (individuo ha o meno una storia attuale o passata da tic)

Il DOC è caratterizzato da ossessioni e compulsioni. Le ossessioni sono pensieri o

impulsi a carattere intrusivo e ricorrente che si rivelano persistenti e incontrollabili.

Le ossessioni più frequenti riguardano:

- paura di contaminarsi

- impulsi sessuali o aggressivi

- problemi fisici

- religione

- simmetria

- ordine.

I soggetti possono arrivare a forme estreme di dubbio, indecisione e

procrastinazione.

Le compulsioni sono comportamenti ripetitivi e chiaramente eccessivi che la

persona si sente costretta a mettere in atto per ridurre l’ansia causata da pensieri

ossessivi. Questi soggetti spesso sono razionalmente consapevoli del fatto che non

c’è alcun bisogno di quel comportamento, ma temono che vi sarebbero conseguenze

terribili se non lo mettessero in atto. La frequenza dell’azione compulsiva è molto

variabile e può raggiungere livelli impressionanti. Tra le compulsioni più comuni

abbiamo:

- cercare di mantenere la pulizia e l’ordine anche per mezzo di cerimoniali

particolari

- eseguire pratiche ripetitive a cui viene attribuito un valore magico e protettivo

- controllare in continuazione (sette/otto volte) di avere eseguito certe azioni

(controllare il gas, la macchina chiusa, ecc.)

E’ importante sottolineare che giocatori d’azzardo, mangiatori o bevitori compulsivi

non rientrano nel quadro clinico dei disturbi ossessivi-compulsivi, in quanto quella

che da questi soggetti viene definita compulsione (impulso irresistibile a giocare,

mangiare o bere) è vissuto con piacere, mentre per essere effettivamente tale deve

comportare malessere e un certo grado di resistenza (seppur inutile).

Il DOC tende a insorgere prima dei 10 anni o nella tarda adolescenza. È

leggermente più comune tra le donne che tra gli uomini ed è un disturbo cronico.

Spesso co-occorre con depressione maggiore, disturbi da uso di sostanze e sintomi

di accaparramento.

DDC

CRITERI DIAGNOSTICI DSM

A) preoccupazione per uno o più difetti percepiti o ingigantiti nell’aspetto fisico,

che in realtà non sono osservabili

B) messa in atto di comportamenti ripetitivi o azioni mentali compulsive

C) la preoccupazione causa disagio clinicamente significativo o compromissione

sociale/lavorativa

D) la preoccupazione non è meglio giustificata da preoccupazioni legate al grasso

corporeo o al peso in un individuo i cui sintomi soddisfano i criteri per un disturbo

dell’alimentazione

Specificatori:

- con dismorfia muscolare: preoccupazione per una costituzione corporea

troppo piccola o poco muscolosa.

- Grado di insight

I soggetti affetti da DDC provano un’intensa preoccupazione perché immaginano o

esagerano un difetto del proprio aspetto fisico. Per le donne si tratta principalmente

di fianchi, pelle, seno e gambe. Per gli uomini si parla di altezza, dimensioni del

pene e capelli.

Per questi pazienti è praticamente impossibile smettere di pensare alle loro

preoccupazioni. Passano dalle 3 alle 8 ore a preoccuparsi del loro aspetto e si

sentono obbligate a mettere in atto alcuni comportamenti. Tra i più comuni

troviamo:

- Controllare ossessivamente la propria immagine allo specchio vs evitare

qualsiasi superficie riflettente

- Mettersi a confronto con gli altri

- Chiedere rassicurazioni agli altri sul proprio aspetto

- Fare ricorso a strategie per modificare o mascherare i “difetti”

I sintomi provocano un enorme malessere e spesso, anche se sottoposti a interventi

di chirurgia plastica, i soggetti non mostrano miglioramenti, anzi provano

delusione. In molti casi, i pazienti riferiscono di pensare al suicidio ed esperiscono

elevati livelli di ansia, vergogna e depressione (arrivano a chiudersi in casa).

È leggermente più frequente nelle donne che negli uomini, ma è abbastanza raro.

L’esordio avviene nella tarda adolescenza e nel lungo termine si può parlare di

completo recupero per la maggior parte dei soggetti. I fattori socioculturali hanno

un ruolo importante sul fatto che la persona giudichi se stessa attraente o meno e

particolare importanza hanno sulla parte del corpo su cui si focalizza l’attenzione.

La comorbilità si ha con depressione maggiore, disturbo d’ansia sociale, DOC,

abuso di sostanze e disturbi di personalità.

DISTURBO DI ACCAPARRAMENTO

CRITERI DIAGNOSTICI DSM

A) persistente difficoltà a separarsi o gettare via i propri beni, a prescindere dal loro

valore reale

B) difficoltà dovuta a un bisogno percepito di conservare gli oggetti

C) produzione di accumulo che congestiona e ingombra gli spazi vitali e ne

compromette sostanzialmente l’uso previsto.

D) accumulo causa disagio clinicamente significativo o compromissione del

funzionamento in ambito sociale, lavorativo o in altre aree importanti

E) accumulo non attribuibile ad altre condizioni mediche o fisiologiche

F) accumulo non giustificato dai sintomi di un altro disturbo mentale

Specificatori:

- Con acquisizione eccessiva: se difficoltà è accompagnata da eccessiva

acquisizione di oggetti che non sono necessari o per cui non vi è spazio.

- Grado di insight

Il bisogno di accumulare oggetti è solo un aspetto del problema. L’aspetto più grave

è che essi non riescono poi a separarsi da questi oggetti. La persona finisce per

raccogliere quantità enormi di oggetti disparati. La maggior parte dei soggetti non

sembra essere consapevole di avere un problema e mostrano un attaccamento

estremo a ciò che possiedono opponendo resistenza attiva allo smaltimento.

Spesso si tratta anche di accaparramento di animali (si vedono come salvatori, ma

non riescono a provvedere adeguatamente al fabbisogno). L’accumulo di oggetti

supera la capacità di contenerli nell’abitazione in cui la persona vive e il soggetto

si ritrova a vivere in condizioni deprecabili (aria poco respirabile, scarsa igiene

personale, difficoltà a usare le stanze per gli scopi a cui sono adibite). Molti familiari

rompono i rapporti con queste persone perché non capiscono il loro attaccamento

ossessivo. L’aggravarsi del problema spesso richiede intervento sanitario o

protezione animali.

L’accaparramento è più probabile fra gli uomini rispetto alle donne, tuttavia sono

pochi gli uomini che chiedono aiuto. Ha esordio durante l’infanzia o la prima

adolescenza, ma i quadri clinici diventano più gravi nella mezza età o dopo, dato

che prima il controllo genitoriale o la scarsa possibilità economica frenano il

disturbo.

La comorbilità si ha con depressione, disturbo d’ansia generalizzato e di ansia

sociale.

EZIOLOGIA DEI DISTURBI DI TIPO OSSESSIVO-COMPULSIVO

I tre disturbi di tipo ossessivo-compulsivo sono sovrapponibili parzialmente per

quanto riguarda la loro eziologia. Questa possibilità è data da fattori di rischio

genetici e neurobiologici. Tre sono le aree strettamente correlate in cui l’attivazione

aumenta:

- Corteccia orbitofrontale

- Nucleo caudato

- Giro del cingolo anteriore

Questi tre aree sono coinvolte particolarmente per il DOC e il DDC, per quanto

riguarda il disturbo di accaparramento non si sa ancora molto.

DOC i fattori genetici contribuiscono in misura moderata.

Alcuni autori pensano però che il DOC sia provocato dalla mancanza di

“yedasentience”, ossia una sensazione di consapevolezza che permette di “dire

basta”, di bloccare un comportamento. Dato che i soggetti non riescono a

raggiungere questa sensazione interiore, hanno difficoltà a fermare certi pensieri o

comportamenti. I pazienti sembrano sapere che non c’è alcun bisogno di mettere

in atto quel comportamento, ma soffrono di una profonda ansia dovuta alla

sensazione che le cose non sia state completate.

Altre teorie cognitivo-comportamentali tendono a spiegare in modo diverso le

ossessione e le compulsioni. I modelli comportamentali mettono in luce i

meccanismi di condizionamento operante nelle compulsioni, ossia le compulsioni

sono rinforzate in quanto riducono l’ansia del soggetto. Il bisogno continuo di

controllo dipenderebbe invece dal fatto che i soggetti non si fidano della propria

memoria (a livello medico non presentano problemi). Per quanto riguarda le

ossessioni invece le teorie presuppongono che coloro che soffrono di DOC si

sforzano più intensamente per sopprimere i pensieri ossessivi (soppressione del

pensiero), ma così facendo in realtà peggiorano la situazione. Inoltre questi soggetti

tendono a credere che il pensare a una cosa renda più probabile il suo verificarsi e

riferiscono di sentire un profondo senso di responsabilità per ciò che accade. I

tentativi di sopprimere il pensiero possono avere l’effetto contrario di concentrare

su di esso un’attenzione eccessiva. Le persone che riferiscono una maggiore

tendenza alla soppressione di pensieri di riferiscono anche un maggior numero di

sintomi ossessivi.

DDC le teorie cognitivo-comportamentali si incentrano su ciò che accade a un

paziente affetto quando guarda il suo corpo. Queste persone non presentano un

problema di distorsione percettiva, ma sembrano prestare particolare attenzione

alle caratteristiche che hanno a che fare con l’attrattività. Quando osservano uno

stimolo visivo, soggetti con DDC focalizzano l’attenzione sui particolari piuttosto

che sull’insieme. Non considerano una configurazione nel suo complesso, ma si

concentrano sui dettagli e questo rende più probabile che si concentrino su piccoli

difetti. Queste persone sembrano convinte che il loro valore dipenda

esclusivament

Dettagli
Publisher
A.A. 2015-2016
50 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/02 Psicobiologia e psicologia fisiologica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Ramona17 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicopatologia generale e dell'età evolutiva e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Prunas Antonio.