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Le persone autistiche e gli animali sono definiti iperspecifici e iperpercettivi.
Sentono cose che le persone normali non sentono, per esempio il suono
prodotto da qualcuno che scarta una caramella nella stanza accanto. E
questo accade anche con la vista. Alcuni scienziati sostengono che l’
ipersensibilità dell’ udito si una compensazione. Un altro discorso toccato
dalla Grandin è la pressione selettiva che gli esseri umani stanno
costantemente modificando negli animali. Pressione selettiva è il termine
usato per indicare quello che accade quando l’ambiente determina e
seleziona quali membri della specie debbano vivere abbastanza a lungo da
riprodursi e quali no. Quando si tratta di animali domestici l’ambiente siamo
noi. Siamo noi a creare le pressioni selettive. Quando si cerca di modificare
un carattere fisico si finisce per modificarne anche uno emozionale e
comportamentale. Un caso è quello dei galli stupratori, cioè uccelli in cui il
programma innato di corteggiamento era stato accidentalmente cancellato.
Prima di accoppiarsi, un gallo normale, si esibisce in una danza di
corteggiamento. Questa danza scatena un modulo fisso di attività nel cervello
della gallina, che si accuccia assumendo una posizione
sessualmente recettiva. Se non assiste alla danza del maschio, la gallina non
assume quella postura. Metà dei galli aveva smesso di esibirsi nella danza di
corteggiamento e quindi le galline non si accucciavano più per farsi
fecondare, così i galli saltavano sulle galline tentando di accoppiarsi con la
forza. Negli animali come negli autistici, le forti emozioni sono come tempeste
improvvise, che esplodono e si placano, mentre gli esseri umani necessitano
di molto più tempo per superare la collera.
Sono definite emozioni miste complete: la vergogna, il senso di colpa, l’
mbarazzo, l’ avidità ecc. sono invece emozioni semplici o primarie la paura e
la rabbia. Gli autistici hanno una memoria lunga per quanto riguarda la paura.
Un bambino autistico può impiegare degli anni a dimenticare alcune paure
dovute ad eventi più comuni, come ad esempio tagliarsi i capelli e non è detto
che ci riesca. Temple Grandin ha scritto questo libro
perché vorrebbe che gli animali avessero qualcosa di più di una vita
senza stress e di una morte veloce e indolore.
Non si sa se saremo mai in grado di parlare con gli animali, né se gli animali
potranno mai risponderci. Questo libro è un invito alle persone normali, di
essere meno verbali e più visive.
La macchina degli abbracci è il frutto dei 40 anni che Temple Grandin
trascorse insieme agli animali. È un libro diverso rispetto a tutti gli altri
libri sugli animali, perché Temple è diversa da tutti gli altri professionisti
che lavorano in questo campo. Gli autistici riescono a pensare come gli
animali.
L’ autismo è una sorta di stazione intermedia sulla via che porta dalle
bestie all’ uomo, il che pone le persone autistiche in una posizione perfetta
per tradurre il “ linguaggio animale “ in linguaggio umano. Temple riesce a
spiegare agli esseri umani perché gli animali fanno ciò che fanno. L’
autismo ha consentito alla Grandin di avere sugli animali una prospettiva
diversa da quella di tutti gli altri professionisti, e tuttavia condivisa da molte
persone comuni: in realtà gli animali sono più intelligenti di quanto
immaginiamo. Chi ama gli animali e passa con loro molto tempo spesso
capisce che in essi c’è molto di più di quel che sembra.