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1.1) NATURA E CAUSE DELLO SVILUPPO:
Ogni teoria dello sviluppo cerca di rispondere a tre domande – chiave:
a) qual è la natura del cambiamento che caratterizza lo sviluppo?
Il cambiamento può essere di natura quantitativa (sviluppo come graduale cambiamento nel tempo es.
comportamentismo) o qualitativa (sviluppo come comparsa di nuove capacità o trasformazione di capacità
presenti es. teorie organismiche [tra cui Piaget - Vygotskij])
b) quali processi causano questo cambiamento?
le teorie si differenziano per il ruolo attribuito ai fattori genetici e ambientali nello spiegare il cambiamento.
Le teorie comportamentistiche ritengono che le influenze ambientali modellano il comportamento in modo da
determinare la natura delle abilità che si sviluppano ed il ritmo con cui si sviluppano. Altre teorie invece
ritengono che il bambino si sviluppi in un determinato modo a causa della programmazione genetica (es.
teoria di Chomsky sull’acquisizione linguaggio).
Le teorie organismiche ritengono che lo sviluppo risulti dall’interazione tra condizioni genetiche e ambientali
(quindi si trovano in una posizione intermedia).
c) si tratta di un cambiamento continuo e graduale o viceversa discontinuo e improvviso?
Lo sviluppo come processo continuo e graduale va d’accordo con cambiamenti di natura quantitativa.
Lo sviluppo come processo discontinuo invece va d’accordo con cambiamenti di natura qualitativa.
Ci sono teorie diverse a riguardo:
a) il cambiamento è continuo all’interno di uno stadio, ma diventa discontinuo nel passaggio da uno stadio
all’altro.
b) Piaget: alcune funzioni rimangono invarianti durante lo sviluppo (continuità), ma le strutture cognitive
cambiano tra uno stadio e l’altro (discontinuità).
1.2) I PRINCIPALI APPROCCI TEORICI ALLO STUDIO DELLO SVILUPPO:
Ci sono tre principali approcci:
a) approccio comportamentistico:
- l’individuo è caratterizzato da una capacità illimitata di apprendere.
- Il cambiamento evolutivo non proviene dall’interno ma è prodotto da cause ambientali.
- L’organismo viene modellato (plasmato) dall’ambiente in quanto tende a ripetere i comportamenti che
hanno avuto conseguenze soddisfacenti e a eliminare quelli che non le hanno avute.
- Il metodo di indagine predilige la sperimentazione e l’osservazione col massimo di controllo. Il metodo
ottimale è quindi l’esperimento di laboratorio.
Ci sono due correnti diverse dell’approccio comportamentistico:
1) comportamentismo radicale (Skinner): lo sviluppo è una lunga sequenza di esperienze di apprendimento.
L’apprendimento è regolato da due fondamentali processi: il condizionamento classico e il condizionamento
operante.
2) teoria dell’apprendimento sociale (Bandura): l’apprendimento può derivare anche da osservazione, senza
che vi sia rinforzo e spiega vari comportamenti che i bambini imparano osservando le persone.
L’apprendimento non è automatico ma influenzato da aspetti del comportamento osservato cui presta
attenzione e dalla sua capacità di ricordarli e interpretarli.
Bandura crede nei rinforzi intrinseci, derivanti dall’interno dell’individuo e non dall’esterno (soddisfazione per
il successo in compiti faticosi).
b) approccio organismico:
- l’individuo è un organismo attivo, spontaneo e teso a realizzare le proprie potenzialità.
- il cambiamento è la caratteristica primaria del comportamento.
- Il cambiamento è guidato da leggi che regolano la sequenza dei cambiamenti: il bambino costruisce
gradualmente la propria comprensione di sé e degli altri attraverso un continuo scambio con ambiente.
- il metodo ottimale è la sperimentazione e l’osservazione con un grado moderato di controllo.
c) approccio psicoanalitico:
- l’individuo è un organismo simbolico, capace di attribuire significati a se stesso e al mondo.
- il cambiamento è l’esito di conflitti interni.
- Lo sviluppo è un cambiamento qualitativo e procede secondo stadi ben distinti (stadi psicosessuali di
Freud).
- Il metodo ottimale è l’osservazione col minimo di controllo e l’osservazione della relazione osservatore -
osservato.
PROSPETTIVE TEORICHE SULLO SVILUPPO COGNITIVO:
Ci sono tre prospettive fondamentali:
a) maturazionismo:
la maturazione è il meccanismo che regola la comparsa delle nuove abilità con il procedere dell’età
attraverso il programma genetico. Regola la comparsa delle nuove abilità con il procedere dell’età attraverso
il programma genetico.
Arnold Gesell è stato il più importante sostenitore del maturazionismo. Egli fu colpito dalla regolarità con cui
compaiono le prime abilità motorie del bambino e ipotizzò che la sequenza e la scansione temporale di tali
abilità sono la conseguenza di un programma genetico predeterminato. Lo sviluppo dovuto a maturazione si
verifica indipendentemente dalla pratica. (Es. non serve insegnare a camminare e nulla si deve fare affinché
inizi la pubertà).
Un’altra teoria più recente che si ispira al maturazionismo è stata proposta da Chomsky, il quale a differenza
di Gesell non adotta una versione forte della teoria maturazionista.
Chomsky sostiene che capacità di acquisire il linguaggio sia innata e specifica dell’essere umano, ma
l’esperienza influisce sull’acquisizione della lingua materna.
b) comportamentismo:
Bijou e Baer sostengono che la cognizione non è che una particolare classe di comportamenti. Solo i
comportamenti esterni e osservabili possono essere oggetto di indagine scientifica.
I principi ispiratori della ricerca sullo sviluppo cognitivo sono riduzionismo e parsimonia.
Poiché il comportamento complesso si può ridurre a comportamenti semplici, bisogna studiare le singole
unità comportamentali. Se un comportamento può essere spiegato in termini di meccanismi generali, come il
condizionamento operante o il rinforzo, vanno rifiutate spiegazioni di meccanismi più complessi e specifici.
I meccanismi dell’apprendimento operano allo stesso modo per l’intero ciclo vitale e quindi non è necessario
un confronto tra soggetti in momenti diversi dello sviluppo.
I principi ispiratori del comportamentismo sono stati criticati per una serie di ragioni:
1) L’apprendimento non funziona in modo uniforme, non è indipendente dal materiale appreso e dalle
relazioni che esso ha con le conoscenze già acquisite.
2) Le prestazioni cognitive sono influenzate dal contesto e dal significato del compito.
3) Il cambiamento evolutivo influenza le capacità di apprendimento e memoria perché cambia le strategie
usate nell’eseguire i compiti cognitivi.
c) costruttivismo:
Si afferma negli anni ’60 grazie alla teoria di Piaget.
Nega che la psicologia dello sviluppo si possa ridurre alla psicologia dell’apprendimento e sostiene che il
pensiero infantile è qualitativamente diverso da quello adulto.
Il bambino costruisce gradualmente la propria comprensione della realtà attraverso interazioni con
l’ambiente.
Durante lo sviluppo il sistema cognitivo subisce profonde trasformazioni che corrispondono a strutture
intellettive,
dette stadi di sviluppo, che compaiono secondo una sequenza invariante e universale.
Anche il costruttivismo è stato oggetto di critiche:
1) La teoria degli stadi è una ipersemplificazione poichè riduce lo sviluppo all’evoluzione di singole strutture
unitarie.
2) Le descrizioni che Piaget fornisce delle strutture intellettive (es. operazioni concrete e astratte) non
corrispondono a processi che il soggetto mette in atto nel risolvere un compito, ma sono lontani dal
comportamento reale.
3) Non viene considerato il contesto sociale in cui si svolge l’attività cognitiva.
1.3) DIFFERENZE INDIVIDUALI NELLO SVILUPPO:
l’analisi delle differenze individuali ha avuto un crescente interesse da parte degli psicologi dello svoluppo.
Le differenze individuali, intese sia come differenze nello sviluppo di individui diversi (interindividuali), sia
come differenze tra aspetti dello sviluppo in uno stesso individuo (intraindividuali) si manifestano nel
temperamento e nel linguaggio.
Il temperamento, lo stile di comportamento di un soggetto quando interagisce con l’ambiente, è presente sin
dalla nascita e possiede quindi l’adattabilità a nuove esperienze, l’intensità delle risposte, lo stato d’animo e il
livello di attività.
Analizzando il livello di attività, si possono notare differenze individuali di temperamento (bambino vivace,
che si muove molto e bambino calmo, che fa giochi tranquilli…).
E’ importante la compatibilità tra il temperamento del bambino e quella del genitore, in quanto con un livello
di attività molto diverso le cose possono non andare molto bene.
Altro aspetto in cui si osservano differenze individuali è la popolarità nell’interazione con i coetanei, i soggetti
popolari piacciono perché si comportano in modo positivo con gli altri, cercano di dare una mano e non sono
aggressivi.
L’acquisizione della lingua materna può variare molto: ci sono bambini che pronunciano le loro prime parole
a 8-9 mesi e altri che cominciano a parlare a 18-20 mesi.
Il bambino che parla tardi non evidenzierà in seguito un ritardo del linguaggio. Spesso la precocità linguistica
è frequente nel sesso femminile, in primogeniti e appartenenti a classi medio-alte.
1.4) METODI DI INDAGINE IN PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO:
COME DESCRIVERE I CAMBIAMENTI IN FUNZIONE DELL’ETÀ:
quando vogliamo studiare i cambiamenti legati all’età in una capacità o funzione psicologica ricorriamo a due
disegni di ricerca per raccogliere informazioni su individui in diversi momenti del loro sviluppo:
a) disegni di ricerca longitudinali: lo stesso gruppo di individui viene osservato e valutato per un certo
periodo, di solito alcuni anni.
Vantaggi:
1) Si segue lo sviluppo individuale nel tempo e si controlla la stabilità del comportamento
2) Utile anche per determinare gli effetti di esperienze antecedenti sullo sviluppo successivo.
Svantaggi:
1) metodo molto costoso in investimenti ed energie.
2) Si rischia di perdere i soggetti nel tempo sia per cause accidentali sia per abbandono volontario.
3) Possibile confusione tra cambiamenti legati a età e quelli di tipo sociale e storico che si verificano nel
corso della ricerca. In questo caso diventa difficile stabilire se le eventuali differenze rilevate dipendono dal
fatto che i soggetti sono cresciuti o sono cambiate le loro condizioni di vita.
Durata:
si distinguono studi longitudinali:
1) A breve termine: si valutano