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GENERALIZZABILITÀ CROSS – CULTURALE DEL MODELLO DEI 5 FATTORI: STUDI EMICI E STUDI
ETICI:
GLI STUDI ETICI:
sono studi che “si limitano” a prendere dei modelli e degli strumenti esistenti e li importano in un altro
contesto culturale.
importano questionari di personalità o termini lessicali riferiti alla personalità da una cultura all’altra e,
quindi, da una lingua all’altra.
Gli studi etici hanno generalmente replicato la struttura dei cinque fattori:
- In culture Occidentali e non occidentali
- In lingue Indo-Europee e non Indo-Europee
- In popolazioni più o meno istruite
- Sia con questionari che con liste di aggettivi
Con questo tipo di approccio i Big Five sono stati spesso ritrovati.
GLI STUDI EMICI:
negli studi di tipo emico si fa molta più fatica perché si parla dal contesto culturale/linguistico che mi
interessa, quindi si parte in qualche modo da 0.
Si cerca di capire se nel contesto che mi interessa le persone parlano di personalità e come ne parlano.
Questo può richiedere molto tempo anche con la familiarizzazione del contesto.
iniziano la ricerca direttamente in una particolare cultura e si affidano a fonti indigene come le interviste, le
descrizioni spontanee della personalità, le liste di termini estratte dal dizionario, ecc…
Negli studi emici è stata riscontrata una minore conferma della struttura a cinque fattori:
- In alcune culture non sono stati rilevati i Cinque Fattori
- Spesso i Cinque Fattori rilevati differiscono in maniera sostanziale dalla soluzione standard
I LIMITI DEL MODELLO DEI CINQUE FATTORI:
a) I Cinque Fattori non sono stati riscontrati in tuttele culture, soprattutto negli studi di tipo emico
b) Fattori estratti a livellodi popolazione solo in parte trovano riscontro a livello di individui
STRUMENTI SVILUPPATI NEL CONTESTO ITALIANO:
- Big Five Questionnaire (BFQ)
- Big Five Observer (BFO)
- Big Five Questionnaire – Children (BFQ –C)
- Big Five Adjectives (BFA)
BFO (Big Five Observer) = a differenza del BFA e del BFQ, il BFO è uno strumento che serve per
l’eterovalutazione (quindi non c’è la persona che valuta se stessa, ma il rispondente valuta un’altra persona).
Istruzioni:
“Nella lista che segue vengono presentate coppie di aggettivi e lei dovrà indicare la posizione, in ciascuna
coppia, che meglio descrive la persona in esame…”.
Per esempio basso/alto: sono due aggettivi che implicano due poli opposti di un continuum e su una scala
da 1 a 7 la persona deve posizionare la propria valutazione riguardo a come percepisce l’altra persona (es.
alto, basso, ecc…).
Quindi il BFO, a differenza del BFA, non chiede di valutare in relazione ad un aggettivo, ma funziona come
un differenziale semantico.
Il BFO ha 40 aggettivi, che sono pochi in confronto agli altri test. Questo perché essendo uno strumento di
eterovalutazione, è pensato anche per essere usato in situazioni in cui si devono valutare le personalità di
più persone. È anche vero però che funzionando come un differenziale semantico di aggettivi ne ha 80,
perché troviamo la doppia polarità.
Esempi di coppie di aggettivi opposti del BFO:
- energia: energico/fiacco
- amicalità: altruista/egoista
- coscienziosità: curato/trascurato
- stabilità emotiva: nervoso/tranquillo
- apertura mentale: informato/disinformato
è interessante vedere quanto sono vicine le valutazioni di personalità di una stessa persona sottoposta a
BFA e BFO (si chiama concordanza).
Altro strumento è il BFQC (C = children)
Esiste quindi una versione per adolescenti e bambini del BFQ. Si usa fino ai 12 anni. Ha 65 asserzioni.
Non ha una scala lie.
Non ci sono item formulati in negativo, perché potrebbero essere di difficile comprensione per i bambini.
Il quarto fattore è instabilità emotiva e non stabilità emotiva, questo perché i comportamenti riconducibili
all’instabilità emotiva nei bambini sono più evidenti.
Esempi di aggettivi:
Energia:
a) mi piace muovermi molto, fare molte attività
b) mi piace fare a gara con i compagni
Amicalità:
a) divido le mie cose con gli altri
b) penso che le altre persone siano oneste
Coscienziosità:
a) quando ho finito i compiti li ricontrollo molte volte per vedere se ho fatto tutto bene
b) quando comincio a fare qualcosa devo finirla a tutti i costi
Instabilità emotiva:
a) faccio le cose con eccitazione
b) mi capita di essere preoccupato per cose di poca importanza
Apertura mentale:
a) mi piace leggere i libri
b) mi riesce bene inventare nuovi giochi e nuovi divertimenti
Non ci sono in Italia strumenti per bambini costituiti da una lista di aggettivi. Questo perché è difficile trovare
degli aggettivi che siano di facile comprensione per i bambini.
È molto più facile per i bambini rispondere ad un’asserzione.
GLI STRUMENTI DI VALUTAZIONE DEI CINQUE FATTORI DI PERSONALITÀ:
Gli strumenti per la misura dei Cinque Fattori generalmente valutano diverse sottodimensioni o
“sfaccettature” di ciascuna dimensione.
IL NEO – PI – R DI COSTA E MCCRAE:
Se partiamo dall’assunto, solo in parte verificato, che tutti abbiano gli stessi tratti, quantomeno i tratti di base,
e vogliamo rispondere per esempio alla domanda “ma gli americani sono più estroversi degli europei?”,
come minimo noi dovremmo avere una stessa misura (bisogna misurare la stessa cosa con lo stesso
strumento).
Utilizzare strumenti diversi vuol dire avere a che fare con strumenti che hanno molto probabilmente una
quantificazione dell’errore diversa e questo rende molto difficile confrontare gli studi di diversi risultati.
Il neo – pi – r è uno strumento che a livello internazionale è molto utilizzato, soprattutto per il fatto che Costa
e McCrae sono considerati tra gli autori più importanti nell’ambito del modello dei Big Five.
In questo test si misurano i tratti utilizzando una denominazione un po’ diversa:
Ad esempio:
- Nevroticismo (al posto di stabilità emotiva): ansia, ostilità collerica, depressione, timidezza sociale,
impulsività, vulnerabilità
- Estroversione: cordialità, gregarietà, assertività, attività, ricerca di sensazioni, emozioni positive
- Apertura all’esperienza: apertura alle fantasie, all’estetica, ai sentimenti, alle azioni, ai valori
- Gradevolezza (al posto di amicalità): fiducia, onestà, altruismo, condiscendenza, modestia, sensibilità
- Coscienziosità: competenza, ordine, senso del dovere, ricerca del successo, autodisciplina, decisione
La differenza con gli altri test è che il neo – pi – r coglie più sfaccettature dei tratti, tanto che ha sei
sottodimensioni e non due.
i tratti quindi sono concettualizzati e misurati in modo diverso, in maniera più ampia.
Questo è un altro problema nella misurazione del modello dei Big Five: se per rispondere alla domanda “ma
gli americani sono più estroversi degli europei?” uso non solo strumenti diversi ma anche strumenti che
colgono sfaccettature diverse dei tratti, questo mi rende il confronto decisamente più difficile.
Nella misurazione dei tratti di personalità i problemi spaziano dunque nell’avere questionari diversi,
svilupparli in contesti linguistici diversi, spesso finalizzati a cogliere sfaccettature diverse del tratto.
Il neo – pi – r è un punto di riferimento internazionale. Spesso i bravi costruttori dei test dimostrano che lo
strumento di nuova costruzione è ben associato al neo – pi –r, perché ciò consiste di dimostrare che tra le
due misure c’è una buona convergenza.
ha dimostrato:
a) buone relazioni con altre misure di personalità
b) elevata concordanza tra autovalutazione ed eterovalutazione
TIPI DI PERSONALITÀ:
I tipi di personalità corrispondono a particolari combinazioni di tratti ricorrenti in una popolazione.
(ricorrenti più di quanto il caso potrebbe prevedere).
Tipo = combinazione di tratti ricorrente nella popolazione più di quanto noi ci possiamo aspettare sulla base
del caso.
I tipi non sono tanti. Nella letteratura esistono alcune tipologie abbastanza note.
Per esempio Block negli anni ’60 ha condotto una ricerca longitudinale molto famosa negli Stati Uniti. Egli
era interessato a vedere se ci fossero degli indicatori precoci di determinati esiti di vita.
Block ha adottato un approccio di tipo tipologico, la cui ipotesi è che i tratti di personalità non hanno tanto
senso/valore predittivo presi da soli, ma lo hanno soprattutto in combinazione ad altri.
Block definì tre tipologie dei preadolescenti:
a) resilienti: equilibrati, diligenti, gradevoli
b) supercontrollati: socialmente inibiti, emotivamente instabili
c) ipocontrollati: negligenti, ostili
Block poi dimostrò che queste tre tipologie avevano degli esiti di vita diversi:
- spesso gli ipocontrollati avevano problemi con la giustizia
- spesso i supercontrollati avevano difficoltà relazionali
- spesso i resilienti avevano esiti di vita migliori.
Nel corso degli anni queste tre tipologie sono state variamente confermate utilizzando i Big Five.
i resilienti hanno tutti punteggi alti, tranne che per la stabilità emotiva, e spiccano soprattutto per la
coscienziosità
Gli ipocontrollati hanno un’instabilità emotiva e un’energia al di sopra della media e hanno amicalità e
coscienziosità bassa.
i supercontrollati si caratterizzano per un’estroversione e un’apertura mentale bassissime e basse amicalità
e coscienziosità.
Comunque non sempre si hanno questi punteggi, ma si guarda la forma globale del profilo.
Differenziare le persone in tipologie ci dice qualcosa su quello che a queste persone succederà/sta
succedendo?
Queste tipologie hanno il potere di discriminare le persone?
La ricerca ha dimostrato non solo che queste tre tipologie esistono, ma anche che discriminano le persone,
considerando anche dei criteri importanti.
Le stesse tipologie sono state verificate in una popolazione anziana.
TIPI DI PERSONALITÀ E SALUTE:
Le tipologie di personalità di tipo A e di tipo D sono state molto studiate in relazione alla salute.
Alcuni psicologi si sono posti la domanda: “determinate caratteristiche di personalità predispongono a
determinate patologie”/ “determinate combinazioni di caratteristiche di personalità corrispondono a esiti di
salute e di malattia?”
Friedman è arrivato a definire quelle che definisce “self