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MUTAMENTI SISTEMATICI DEL CLIMA NELLE EPOCHE STORICHE:
1. OLOCENE: miglioramento climatico. Ritiro dei ghiacciai, rialzo delle temperature.
2. NEOLITICO: ottimo clima. Riscaldamento perfetto che porta allo sviluppo delle funzioni
umane e alla rivoluzione agricola. Caratterizzato da estati calde e inverni miti e
dall’innalzamento del livello del mare dovuto allo scioglimento dei ghiacciai.
3. FASE FREDDA.
4. FASE CALDA (1200-900 A.C.)
5. FASE FRESCO-UMIDA (900-300 A.C.). Insediamento sul mare tramite le palafitte.
6. CLIMA CALDO-ASCIUTTO.
7. FASE FRESCO-UMIDA (450-800 D.C.). Invasioni barbariche.
8. CLIMA MEDIEVALE (750-1200 D.C)
9. FASE FREDDA (META’ 1500- META’ 1800)
Il clima e i suoli posso combinarsi in diversi modi e presentarsi altrettanto diversamente. Gli
studiosi hanno fatto una regionalizzazione del mondo su base fisica individuando aree omogenee
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per quanto riguarda il suolo, il clima e la vegetazione. Grazie a questa regionalizzazione sono stati
individuati dei
BIOMI: complesso degli ecosistemi di una particolare area geografica del pianeta, definiti in base
al tipo di vegetazione dominante. La conformazione dei biomi terrestri dipende dal clima, dalla
latitudine, dall’altitudine, dai ritmi stagionali, dall’abbondanza delle precipitazioni e dalla
temperatura. I biomi si possono raggruppare in tre grandi categorie:
FORESTA
FORESTA EQUATORIALE FORESTA MEDITERRANEA FORESTA BOREALE (Taiga)
Clima caldo con temperature non Detta anche foresta di sclerofille Formata da foreste di conifere,
elevate. C’è uno stretto nesso tra (piante con foglie coriacee). È ricoprono le regioni sub-artiche
temperatura e piovosità. 35 gradi composta da piante a portamento boreali dell’Eurasia e
diurni sono solitamente costanti arboreo che si sviluppano nelle dell’America. Latitudini:
ma la temperatura non è sempre migliori condizioni di temperatura caratterizzate da una
elevata. Quando lo diventa, e piovosità. È caratterizzata da temperatura che può arrivare a
diventano elevate anche le un regime termico mite in -40 gradi e + 25/30. La foresta è
precipitazioni e ciò crea un inverno. La distribuzione attuale caratterizzata dal PERMAFROST
ambiente umido che favorisce della foresta mediterranea ha del suolo ossia il suolo si gela e
l’attività biologica, ciò significa un’estensione diminuita rispetto ci mette un mese circa a
che i cicli vegetativi sono al passato, e ciò è dovuto a scongelarsi. Ciò crea acquitrini e
incessanti. Questa foresta ha tre processi di disboscamento a piccoli avvallamenti.
livelli: favore dei campi.
• LIVELLO
ERBACEO
• LIVELLO
ARBUSTEO
• LIVELLO
ARBORICOLO
(50 m) INTERMEDI
SAVANA PRATERIA MEDITTERANEA PRATERIA TEMPERATA
Prateria tropicale. Via via che ci Estati secche e inverni troppo Clima a quattro stagioni che
si sposta in latitudine il clima si freddi. Ciò ha creato un buon provoca la formazione di
differenzia in periodi. Il clima è ambiente per la seminatura che graminacee.
secco e le piovosità e veniva integrata con
precipitazioni si concentrano in l’allevamento e la pastorizia.
periodi (stagione delle piogge). Il Strato arbustivo da piante
suo utilizzo economico è stato aromatiche.
quello della pastorizia. Le
temperature elevate provocano
una evapotraspirazione del suolo
che tende ad inaridirsi. 9
STERILI
DESERTO TUNDRA POLI
Aree in cui la vita umana è semi- Più vicina al polo. Il suo limite
impossibile, sono usate come settentrionale sono i ghiacci
aree di passaggio per i popoli con mentre a sud si arresta nelle
un’economia pastorale. È un’area prime foreste della Taiga.
calda con scarse precipitazioni Caratterizzata dalla mancanza di
caratterizzate da escursioni specie arboree, poiché la crescita
termiche diurne e notturne. Ciò è degli alberi è ostacolata dalle
un fattore disgregante per il bassissime temperature e dalla
suolo, con la nascita di sabbie, breve stagione estiva.
ghiaie e rocce frantumate. Questi
suoli non consentono una
vegetazione naturale.
Generalmente i deserti si trovano
vicino ai tropici ma si possono
trovare anche nelle fasce
temperate e quindi risentono
della continentalità avendo un
clima freddo.
GEOGRAFIA DELLA POPOLAZIONE
FONTI:
• CENSIMENTI: rilevamenti di alcuni dati demografici. Sono strumenti di cui si dotano tutti gli
stati moderni in tempi relativamente recenti (dall’800 circa) per scopi fiscali o demografici. I
censimenti moderni si ripetono ogni 10 anni. Non tutti i paesi fanno censimenti, per alcuni
paesi abbiamo solo stime grossolane fatte da agenzie internazionali come l’ONU.
• FONTI STORICHE: con segnamenti della popolazione, registri parrocchiali con battesimi,
matrimoni e sepolture. Obbligatori dal consiglio di Trento del ‘500.
•
TASSI BASILARI:
• TASSO DI NATALITA’: rapporto tra il numero dei nati vivi in un anno e la popolazione
totale moltiplicata per mille.
• TASSO DI MORTALITA’: rapporto tra il numero dei morti in un anno e la popolazione totale
moltiplicata per mille.
• TASSO DI INCREMENTO NATURALE: rapporto tra la differenza di nati morti e la
popolazione totale per mille.
• TASSO MIGRATORIO NETTO: rapporto tra il saldo migratorio di un dato anno e il totale
della popolazione moltiplicato per mille.
• TASSO DI INCREMENTO TOTALE DELLA POPOLAZIONE: somma del tasso di
incremento naturale e il tasso migratorio netto.
I dati demografici si calcolano per mille perché si ha a che fare con un ingente numero della
popolazione. Se la base fosse piccola, si moltiplicherebbe per cento.
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DINAMICA DELLA POPOLAZIONE: C’è una relazione tra popolazione e sviluppo economico che
ha un impatto sia sulla mortalità che sulla natalità. Il rapporto tra natalità e mortalità ha dato vita
alla teoria della transizione demografica elaborata individuando quattro tipologie diverse di
incremento naturale della popolazione. Queste quattro tipologie sono stadi in cui tutta la
popolazione mondiale è entrata. Ciò che cambia è quanto ogni paese è stato nella transizione.
• 1 STADIO: natalità e mortalità elevate. Incremento molto basso. Quasi più nessun
paese è in questo stadio, solo qualche etnia.
• 2 STADIO: natalità elevata, mortalità bassa. Sono i paesi in cui sono stati introdotti
presidi medico-sanitari che hanno abbassato il tasso di mortalità. PROBLEMA
DELL’ESPLOSIONE DEMOGRAFICA.
• 3 STADIO: abbassamento della natalità e della mortalità. Differenza minima tra
natalità e mortalità. Comprende i paesi in via di sviluppo, il terzo mondo e gli USA.
• 4 STADIO: mortalità bassa, natalità bassa con forti oscillazioni. Comprende paesi
con economia avanzata, prevale la famiglia nucleare con un solo figlio. C’è un
allungamento della vita dovuto a: buona e corretta alimentazione, migliori condizioni
sanitarie, migliori cure prenatali.
STRUTTURE DEMOGRAFICHE DELLA POPOLAZIONE
Distribuzione e densità della popolazione. C’è un ineguale distribuzione delle terre emerse, c’è
una maggior densità demografica nell’emisfero boreale piuttosto che nell’Australe. La
concentrazione più alta è intorno alla Cina, Giappone, India e Europa centro occidentale.
DENSITA’ DELLA POPOLAZIONE- rapporto tra la popolazione e la superficie occupata.
STRUTTURE DELLA POPOLAZIONE
Come si articola una data popolazione. Si distingue tra:
• STRUTTURE BIOLOGICHE: grafici attraverso cui viene presentata la struttura per
sesso e per età della popolazione. Il grafico è composto da:
X che rappresenta la popolazione totale
Y che rappresenta le classi di età in cui è divisa la popolazione.
Il grafico asserisce che un paese sottosviluppato ha una mortalità e una natalità
elevate, ma è elevata anche la mortalità infantile.
• STRUTTURA OCCUPAZIONALE DELLA POPOLAZIONE: come si articola o
distribuisce la popolazione del paese in vari settori dell’attività. I settori di occupazione
sono:
1. SETTORE PRIMARIO: attività che non comportano la trasformazione del
prodotto.
2. SETTORE SECONDARIO: attività che comportano la trasformazione del
prodotto.
3. SETTORE TERZIARIO: tutto ciò che non è ne primario ne secondario. È diviso
in: SERVIZI PER LE FAMIGLIE: attività che hanno a che fare con il
consumatore finale(locali pubblici, infrastrutture..)
SERVIZI PER LA COLLETTIVITA’: assistenza sanitaria,trasporti…, segue la
distribuzione della popolazione. Si tratta per lo più di servizi pubblici.
SERVIZI PER LE IMPRESE: indirizzati e rivolti a sostenere le attività
produttive. Serve a sostenere il settore primario e secondario.
Oggi si parla anche di un settore QUATERNARIO o TERZIARIO AVANZATO che
comprende le attività che generano sviluppo o hanno alto contenuto decisionale e organizzativo.
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FLUSSI MIGRATORI
Le migrazioni hanno lasciato culturalmente e geograficamente tracce importanti. Ci sono diverse
tipologie di flussi migratori classificabili per entità del flusso, moventi del flusso e durata del flusso.
Nella seconda metà del ‘500 l’Europa vive un periodo di grande mobilità, la popolazione si sposta
perché c’è una possibilità nuova di occupazione di terre. Inizialmente, nell’età pre-contemporanea,
i rapporti tra Occidente e Oriente erano di diffidenza e chiusura, con la scoperta del nuovo mondo
invece tutto cambia. Flussi di migrazione volontaria partono dall’Europa settentrionale e sud
occidentale per arrivare in America latina. A seconda della provenienza poi il suolo viene usato e
organizzato in modo diverso. Tra fine ‘800 e la prima guerra mondiale vi è una seconda ondata
migratoria diversa da quella precedente. Ora si parte da paesi più poveri che non hanno vissuto la
rivoluzione industriale per andare verso paesi più ricchi dove l’agricoltura si era sviluppata ed era
diventata commerciale. Inizialmente si assiste ad una fase in cui sono gli uomini a spostarsi,
successivamente sono interi nuclei famigliari a spostarsi. La conseguenza di ciò è la diminuzione
della natalità nella comunità di partenza e ciò fa si che non ci sia un miglioramento della zona che
tenderà ad impoverirsi sempre di più.
I flussi migratori al giorno d’oggi si incrociano su tutto il pianeta e sono dovuti alla povertà, alla
perturbazione e alle persecuzioni. Il diritto internazionale stabilisce un di