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Estratto del documento

(ALRR.

novativo impianto metodologico e strutturale, in quanto non nasce da uno specifico piano d’inchieste

dall’elaborazione di dati già collazionati dai singoli atlanti linguistici regionali, di

dialettali, bensì

cui costituisce una sintesi. La sua originalità, dunque, non deriva dall’essere un atlante interpretativo,

quanto piuttosto dal proporsi come «un atlante degli atlanti linguistici regionali».

Considerato che una delle critiche mosse all’ALR fu la scarsa densità dei punti oggetto d’inchie-

sta, è evidente che questo nuovo atlante, con una rete di 1.203 centri derivante dalla somma delle

località esplorate dagli atlanti regionali, a cui ne sono stati aggiunti altri 205 scelti tra i 240 indagati

dall’Atlante Linguistico della Moldavia, offre un quadro dell’intero dominio linguistico dacoromeno

notevolmente più definito di quello ricavabile dall’ALR ed anche più recente in ragione dell’epoca

in cui sono state svolte le inchieste. L’inclusione di tutte le località esplorate dall’ALR e di molte di

quelle considerate dal WLAD agevola il raffronto coi materiali inclusi in tali opere; inoltre la pro-

fondità e l’accuratezza della ricerca dialettale, condotta nelle imprese regionali con l’ausilio di un

questionario più specifico, hanno consentito di raccogliere dati indubbiamente più dettagliati di quelli

contenuti nell’atlante nazionale di Petrovici. Si può dunque affermare che un elemento qualificante

dell’opera è la copiosità dei materiali presentati.

Dei sei volumi previsti a completamento dell’opera, l’unico finora pubblicato è dedicato al corpo

umano ed è costituito da 135 carte, ordinati per campi onomasiologici e nate dall’elaborazione delle

risposte a 116 domande del questionario NALR. Pur trattandosi di un atlante prevalentemente lessi-

cale, un numero considerevole di carte è dedicato ai tratti fonetici e morfologici ritenuti più pertinenti

interna del dacoromeno dialettale. Inoltre l’analisi lessicale

ad illustrare le dinamiche di variazione

s’estende anche all’aspetto semasiologico. Al di là dell’argomento trattato, tutte le carte sono di ca-

rattere analitico ed interpretativo. I materiali sono trascritti secondo il sistema fonetico elaborato in

seno alla scuola geolinguistica romena, ma per le carte lessicali è stata adottata una trascrizione sem-

plificata.

In conclusione, con una modalità di collazione dei dati del tutto originale, quest’opera, il cui se-

nel 2010, fornisce una dettagliata visione d’insieme dei tratti più

condo volume è stato pubblicato

peculiari delle varietà dacoromene, che apre nuove prospettive di ricerca sia in merito all’identifica-

zione delle unità dialettali ed alla definizione delle aree di transizione, due tra i problemi più dibattuti

in seno alla dialettologia romena, sia nell’ottica di un confronto coi materiali degli atlanti precedenti

come il WLAD e l’ALR.

Nonostante la pretesa dei linguisti sovietici di ritenere il moldavo una varietà parallela rispetto al

romeno, ma assolutamente autonoma ed indipendente da esso, l’Atlante linguistico moldavo (Atlasul

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ALM) preparato nell’omonima Repubblica Socialista Sovietica secondo un

lingvistic moldovenesc, può senz’altro essere considerato

piano coordinato con quello degli atlanti romeni (ALR e NALR)

alla stregua di un atlante «regionale».

Sul progetto globale di questo Atlante erano già apparsi sin dal 1953, a cura dei promotori, molti

articoli pubblicati in riviste difficilmente reperibili.

dell’Atlante è Rubin Udler, sotto la cui guida furono raccolti, nel 1957-

Uno dei maggiori artefici

66, i materiali dialettali della regione con un questionario composto di 2.548 voci, concernenti la

fonetica, la morfologia ed il lessico. La rete dei punti d’inchiesta comprende complessivamente 240

località di parlata moldava, di cui 207 nel territorio dell’RSS Moldavia e 33 fuori dei confini dello

Stato (non cartografate), disseminate su tutto il territorio dell’Unione Sovietica dal Caucaso sino alle

estreme regioni dell’Asia orientale.

Nel 1968, oltre al volume introduttivo, sono apparsi a cura dell’autore, con la collaborazione di

Vasile Melnik e Vasile Pavel, i primi due tomi, in folio, del I volume dell’Atlante dedicato alla fo-

netica ed alla morfologia; successivamente, nel 1972, è uscito, a cura di Udler e di Komarnitski, un

secondo volume dedicato al lessico.

Le carte linguistiche sono perlopiù costituite sul modello di quelle degli atlanti romanzi e vengono

perciò dette carte di base, in opposizione alle carte analitiche ed a quelle sintetiche (o generalizzate),

– –

che utilizzano invece delle trascrizioni fonetiche o ortografiche delle risposte dialettali simboli

grafici riferiti ai singoli punti o, rispettivamente, a grandi aree. I materiali presentati nelle carte sono

registrati in grafia fonetica secondo un sistema di trascrizione che impiega le lettere dell’alfabeto

russo in combinazione coi segni diacritici. Purtroppo l’adozione di tale sistema costituisce un grave

ostacolo per la consultazione del materiale cartografato, soprattutto da parte dei romanisti ai quali

l’opera è dedicata. Tuttavia, con la prosecuzione dell’opera, tale impedimento è stato superato, dato

che, a seguito della proclamazione d’indipendenza della Repubblica Moldava e della reintroduzione

dell’alfabeto latino, nei quattro successivi volumi dell’atlante, è stato adottato il sistema di trascri-

zione fonetica dell’ALR e del NARL.

Gli atlanti regionali dell’area iberoromanza

11. Gli atlanti di Andorra (ALA) e della Vall d’Aran di Griera

11.1. –

Allo scopo di verificare le trasformazioni subite dal catalano specie della sua varietà occidentale

– in un piccolo territorio per natura conservativo a quarant’anni di distanza dalle inchieste effettuate

per l’Atlas lingüístic de Catalunya, fu ideato da Mons. Antoni Griera il minuscolo Atlas lingüístic

d’Andorra (ALA), che venne pubblicato nel 1960 ad Andorra in un unico volume.

Le inchieste, condotte dallo stesso autore in poco più di una decina di giorni con il questionario

già adottato per l’Atlante catalano, riguardarono le sei località sedi di parrocchia in cui è diviso am-

ministrativamente il territorio del Principato. Come informatori furono scelti deliberatamente sog-

getti giovanissimi, le cui risposte vennero tuttavia verificate, nei casi dubbî, con soggetti d’età avan-

zata.

L’Atlas contiene complessivamente 1.232 carte, disposte a coppia su ogni foglio e ordinate alfa-

beticamente. I materiali dialettali sono riprodotti su una base cartografica estremamente semplice,

che riporta il tracciato dei confini di stato e delle due principali vie di comunicazione ed il nome delle

località esplorate, prive del numero d’ordine. Completano l’opera, oltre all’Introducció, l’indice delle

forme cartografate nell’Atlante, una serie di 26 tavole con fotografie e disegni relativi alla cultura

materiale e l’appendice.

Pur non volendo considerare qui l’apporto modesto dato alla geografia linguistica da questo at-

lante regionale della seconda generazione, va tuttavia rilevato come esso rappresenti in realtà un

la ridottissima estensione territoriale e, soprattutto, l’estrema omogeneità

lusso, perlopiù inutile. Data

linguistica della microscopica repubblicana pirenaica, sarebbe stato infatti sufficiente pubblicare i

materiali raccolti in forma tabellare, rinunciando alla costosissima rappresentazione cartografica.

Simile all’ALA è l’Atlas lingüístic de la Vall d’Aran, sempre ad opera di Griera, pubblicato in un

unico volume, che riguarda un territorio spagnolo dell’Alta Valle della Garonna incorporato nella

Catalogna a partire dal XII secolo ma appartenente al dominio linguistico guascone.

Per questo suo Atlante Griera esplorò nel 1968 soltanto otto delle venti località del territorio,

utilizzando un questionario di 1.270 voci già adottate per l’ALA. Oltre a queste, egli incluse nella

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dei punti d’inchiesta anche le altre località della zona indagate per l’ALC. I rilievi furono con-

rete

dotti personalmente dall’autore. Varie sono le caratteristiche degli informatori interrogati: accanto a

contadini o artigiani d’età avanzata figurano soggetti di 30-40 anni, un prete ed una guardia civile.

L’Atlas comprende 1.260 carte, disposte a coppia su ogni singolo foglio ed in ordine alfabetico,

sulle quali sono riportati i materiali dialettali trascritti in grafia fonetica semplificata. La base carto-

grafica riproduce il tracciato delle strade principali, i confini politici ed il nome delle località inve-

stigate. Precede le carte l’Introducció; seguono l’indice generale delle carte, il repertorio toponoma-

l’Illustració

stico redatto dal curato di Arties, P. Didac Martin, e etnogràfica con disegni eseguiti da

Miquel Farré Albagés.

L’atlante dell’Andalusia (ALEA) di Alvar

11.2.

A Manuel Alvar si devono l’introduzione e la diffusione in Spagna delle novità metodologiche

maturate in seno al cantiere dell’AIS ed a quelli francesi e romeni impegnati nella realizzazione di

un piano organico d’atlanti regionali. Egli portò a termine, impegnandosi in prima persona, numerosi

atlanti regionali e subregionali. Essi furono progettati e diretti secondo criterî metodologici comuni

che, come si è detto, da un lato seguono, specialmente per l’aspetto etnografico, le novità presentate

da Jaberg e Jud nell’AIS, dall’altro abbracciano le linee generali del NALF. Di conseguenza l’uni-

formità dei programmi e l’attenzione a garantire una base lessicale comune hanno permesso d’otte-

nere, con la giustapposizione dei diversi frammenti regionali, l’esplorazione e la cartografazione di

gran parte del dominio spagnolo.

Il primo atlante diretto da Alvar, l’Atlas Lingüístico y Etnografico de Andalucía, è considerato

anche il primo atlante spagnolo in assoluto. Per la sua prima opera di taglio regionale la scelta del

linguista spagnolo cadde sulla regione andalusa, sulla quale fino a quel momento esistevano soprat-

tutto studî di natura fonetica e mancavano lavori di tipo etimologico e specialmente lessicali.

La rete dei punti, costituita da 230 località, è assai fitta e fu tracciata in base alla densità della

popolazione. Tra le località selezionate figuran

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Publisher
A.A. 2015-2016
71 pagine
3 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-GGR/01 Geografia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Giacometallo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Geografia linguistica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Cugno Federica.