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PIERRE TEILHARD DE CHARDIN (1881-1955)
Il suo pensiero negli anni '60 sembrò innovativo che diventò una moda citarlo, ma dopo la sua
morte non appare più così rivoluzionario, esso è ricco di monte implicazioni geografiche.
Nasce in Francia nel 1881, i suoi interessi si alternavano tra religione e scienze fisiche, entra nella
compagnia di Gesù, ma insieme studia e insegna chimica e fisica. Nel 1911 diventa prete e nel
1918 pronuncia i voti come gesuita, in seguito si laureò in scienze naturali. Già alcuni scritti di
quegli anni annunciano il tentativo di innestare la teoria dell'evoluzione del cosmo in una visione
spiritualistica. I suoi pensieri non coincidono con quelli della Chiesa cattolica del tempo e venne
così trasferito in Cina. Durante il soggiorno in Cina, partecipa alla campagna di scavi per il
ritrovamento dell'Homo Pekiniensis che contribuisce alla sua fama e sembra rafforzare le ipotesi
evoluzioniste. Ritornato in Europa partecipa attivamente al dibattito scientifico e filosofico. Il nucleo
principale del suo pensiero, sembra essere che l'evoluzione, attribuita inizialmente soltanto alle
trasformazioni degli esseri viventi sul pianeta Terra, sia in realtà solo un tratto di una più generale
trasformazione del cosmo. Essa trova attualmente nell'uomo un momento di massima complessità,
che sembrerebbe indirizzarsi a un finale punto omega, cui tenderebbe l'intero universo. Qui si apre
una nuova e ultima fase, di cui sarebbe protagonista Gesù, riconosciuto come figlio di Dio
dell'evoluzione. Al centro dell'ipotesi è l'idea di complessità-coscienza. Particolare importanza è
attribuita alla complessità, come problema fondamentale della biologia.
All'analitica descrizione del nascere e procedere della vita egli cerca una spiegazione,
concentrando la sua attenzione sulla riproduzione.
Interessante, in un'ottica di riflessione geografica, la sua attenzione per la varietà del cosmo e
degli stessi ambienti umani. A questa visione globale della realtà si unisce anche un suo interesse
per le singole circostanze della natura e degli uomini.
Probabilmente il periodo più significativo è quello trascorso in Cina.
ALBERT SCHWEITZER (1875-1965) & MADRE TERESA DI CALCUTTA (1910-1997)
Madre Teresa - “Io non sono che una piccola matita nelle mani di Dio”. Quella matita, per quanto
piccola, scrisse pagine di amore nei luoghi più tristi e abbandonati del mondo, seppe scoprire
questi luoghi con una capacità di straordinaria indagine geografica e seppe anche capire che si
poteva fare qualcosa per rendere gli abitanti di questi luoghi meno infelici. Si fa suora a 18 anni e
supera il noviziato diventando insegnante nella scuola della Congregazione missionaria di Loreto,
a Calcutta, e insegna proprio Geografia. Dopo un episodio che la segna profondamente (quello
della giovane donna che le muore fra le braccia fuori dall’ospedale), Madre Teresa decide, a 35
anni, che la sua vita sarebbe stata completamente dedicata ai più poveri del mondo, cominciando
dalle strade di Calcutta per poi spostarsi in tanti altri paesi del mondo. Rendendosi conto che la
geografia non le bastava per entrare nelle case dei poveri e curare i bambini ammalati, decide di
fare un po’ di pratica sanitaria e fa un corso per diventare infermiera, successivamente comincia a
fondare delle scuole, dando inizio all’avventura delle Missionarie della Carità (la nuova
congregazione religiosa che nel 1965 verrà anche riconosciuta dal Vaticano, il che permetterà loro
di aprire case e scuole in tutto il mondo). In queste scuole Madre Teresa, da buona geografa,
spiega ai suoi allievi le varie regioni della Terra, la diversità dei popoli e le caratteristiche di
ognuno. Questo suo conoscere e rendersi conto della diversità rende fondamentale capire chi
siano i poveri da aiutare, e lei sa perfettamente chi sono al punto da darne una vera e propria
definizione, sono coloro che patiscono la fame, la sete, coloro che non hanno di cui vestirsi, i
senzatetto, gli ignoranti, i prigionieri, i mutilati, i lebbrosi, gli alcolizzati, i tossicodipendenti, i
moribondi abbandonati, gli emarginati e tutti coloro che si sentono considerati un peso per la
società, nonché coloro che hanno perduto ogni speranza e fede nella vita.
Non si possono capire la vita e le azioni di Madre Teresa senza rifarsi alla sua ispirazione religiosa,
lo si capisce se si presta attenzione alle modalità con cui sono state scelti i luoghi in cui fondare le
case della congregazione, perché ogni ricerca ha le sue motivazioni e quelle di Madre Teresa
rimandano sicuramente alla gloria di Dio; allo stesso modo anche la scelta di restare povera per
essere più vicina ai poveri può ricondursi al suo amore per Dio. Si scopre in lei un gusto
assolutamente geografico per l’esplorazione di mondi diversi e ignoti, che descrive ricordando i
poveri che ha incontrato e le case che vi ha aperto (la sua è una geografia molto particolare
perché lei in prima persona parla di qualcosa di cui lei stessa ha fatto esperienza, conosce la
povertà, l’ha condivisa ma ha anche contribuito ad alleviarla). Un altro aspetto della sensibilità
geografica di Madre Teresa si coglie nella costante abitudine di ricercare i luoghi della povertà e
del bisogno, viaggiando in tutto il mondo per renderli visibili e aiutare chi vi si trova. Per tutti questi
aspetti della sua vita, Madre Teresa riceve il Nobel per la pace e con il ricavato del premio fa
costruire in India un centro di riabilitazione per malati di lebbra. Madre Teresa muore nel settembre
del 1997.
Albert si può paragonare a Madre Teresa perché entrambi andavano alla ricerca di chi era diverso,
di chi era in difficoltà, di chi era povero ed emarginato, per poi aiutarlo e restituirgli una vita
dignitosa. Per Albert il richiamo avviene quando sente la notizia che nel Galbon molti lebbrosi
venivano abbandonati, questa notizia lo sconvolge al punto che abbandona ciò che aveva sempre
fatto per concentrarsi su una laurea in medicina (aveva intenzione di trasferirsi poi in Africa). Anche
Madre Teresa studiò medicina e questo perché per curare una malattia bisogna prima conoscerla,
per lenire la sofferenza bisogna conoscerla. Come Madre Teresa, anche Albert sa che bisogna
avere delle sedi adatte e ospitali, delle strutture opportune e anche delle persone preparate e
pronte a collaborare. L’ospedale che Albert fonda è attrezzato per la cura dei malati ma è anche
attrezzato per ospitare i parenti dei malati, secondo un costume africano che considerato
importante per la guarigione del malato (tutto ciò rappresenta un raro esempio di attenzione per la
diversità delle tradizioni umane). La linea che lo giudò durante tutta la sua opera fu quella del
rispetto per la vita, che gli rese possibile anche la capacità di guardare in maniera diversa ai
problemi dei Paesi in via di sviluppo, ciò presuppone una conoscenza delle diversità, tipica della
ricerca geografica. Albert Schweitzer ricevette anche lui il premio Nobel per la pace nel 1952.
GUGLIELMO MARCONI (1874-1937) & BILL GATES (n. 1955)
Bill ha dato e continua a offrire un contributo importante alla rappresentazione del mondo e alla
sua comprensione, e per questo lo possiamo annoverare tra i grandi geografi. Naturalmente Bill
non è che uno dei molti protagonisti di quella rivoluzione informatica che sta trasformando il nostro
modo di vivere. La sua opera si è rivelata in grado di influenzare la vita di miliardi di persone,
mettendole in possesso di nuovi strumenti di conoscenza del mondo. Bill nasce a Seattle e fin
dall’infanzia dimostra un interesse particolare per i computer, che a quel tempo erano ancora molto
rari. In una scuola privata Bill comincia la sua esperienza come programmatore di software e pochi
anni più tardi, con il suo amico Paul Allen, viene “reclutato” dalla Computer Center Corporation
come riparatore di pc. L’anno decisivo nella sua vita è il 1975 quando Bill e il suo amico Paul
iniziano a collaborare con la Altair nella produzione di software; da questa si divideranno poi per
fondare la Microsoft Corporation. Da questo momento l’ascesa della Microsoft è prodigiosa e nel
1986 viene quotata in borsa (Bill Gates è milionario); nel 1992 riceve la medaglia nazionale per la
tecnologia dal presidente degli Stati Uniti. Ciò che Bill si preoccupava di fare era assicurarsi di
procurare un continuo processo innovativo (e nonostante le numerose difficoltà l’ascesa della
compagnia non sembra volersi fermare), ma allo stesso tempo si preoccupava anche, insieme alla
moglie, di problemi più grandi, come la fame nel mondo e la mancanza di educazione in molte
zone del terzo mondo, in questo senso fonda la “Bill e Melinda Gates Foundation” per combattere
la fame e le malattie e promuovere la scolarizzazione. Inoltre fece numerose donazioni alla
biblioteca d’America e finanziò numerose iniziative culturali e umanitarie di vario genere,
soprattutto nel settore educativo e artistico. Le vicende di Bill si sono poi anche intrecciate con
l’avvento di Internet. Il suo enorme successo fu legato alla nuovissima possibilità di comunicazione
diretta tra i singoli (in questo processo la Microsoft di Bill Gates occupa certamente un posto
primario tanto che Bill scrive anche due libri riguardo alla filosofia che ne ha favorito lo sviluppo).
Le straordinarie rappresentazioni della realtà possibili attraverso le nuove tecnologie informatiche
consentono di attribuire loro anche una precisa valenza geografica:
mai, prima d'ora, era stato possibile raccogliere e confrontare una così grande quantità di dati
• a tutto ciò tuttavia deve aggiungersi anche l’apporto dato dall’informatica alla conoscenza
• geografica eh sono i GIS.
Il GIS è uno strumento complesso mediante il quale diventa possibile esplorare insieme lembi di
territorio da molti, diversi punti di vista, perfino introducendo possibili variabili, per constatare come
reagirebbero a ciò gli altri elementi presenti. Tutti i principali enti territoriali si sono dotati di tali
sistemi di analisi che rappresentano una sorta di cartografazione dinamica, ormai praticamente
indispensabile per una gestione territoriale responsabile
I diversi effetti che informatica e Internet stanno provocando nella conoscenza della vita umana
propongono con certezza questi nuovi strumenti come di enorme importanza per le conoscenze
geografiche. La fama di Bill Gates è probabilmente legata soprattutto alla sua enorme ricchezza,
ma l'aspetto più importante della sua personalità è di aver reso disponibile a molti, in tutto il
pianeta, uno strumento di conoscenza e di lettura del mondo straordinariamente efficace.