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INDIFFERENZIATO DIFFERENZIATO

(tutti lo stesso prodotto) (tutto il mercato, ma i

Clienti singoli segmenti hanno

prodotti diversi)

Segmento MERCATO MERCATODI NICCHIA

14

CONCENTRATO

• Posizionamento competitivo-percettivo: formulazione di un sistema di offerta

coerente con il segmento obiettivo.

• Differenziazione del sistema offerta: definizione offerta con cui affrontare i

competitors.

MARKETING OPERATIVO:

 PROCESSI OPERATIVI  il marketing operativo dipende dalla strategia impostata e consiste

nella manovra delle leve che costituiscono il marketing mix:

• PRODOTTO

− Bene o servizio ricevuto in un processo di scambio

− Tangibile, intangibile o una combinazione

− Può includere utilità, benefici funzionali, sociali o psicologici.

− Politiche di assortimento: caratterizzate da ampiezza (n linee prodotti), profondità

(n varianti linea prodotti), lunghezza (n varianti di un assortimento), coerenza

(correlazione tra le linee).

• PREZZO

Cause: costi, domanda, concorrenza, dimensione packaging.

• COMUNICAZIONE

− Pubblicità

− Promozione delle vendite

− Pubbliche relazioni

− Direct marketing (vendita diretta )

• DISTRIBUZIONE

− Canale distributivo = insieme di soggetti che permettono il passaggio dei prodotti

dal produttore al consumatore.

produttore-consumatore

oDiretto: produttore-grossista-dettagliante-consumatore

oIndiretto:

un solo intermediario

oCorto:

− Intensità:

Distribuzione intensiva: impiegati tutti i punti vendita per vendere i prodotti.

o Selettiva: solo alcuni punti vendita.

o Esclusiva: un unico punto vendita in un’area geografica di una certa

o dimensione. SALES MANAGEMENT

Vendita= materiale collocamento dei beni prodotti presso i clienti; rappresenta il momento

conclusivo dell’azione di marketing. 15

Modalità organizzazione vendita:

a) Rete diretta : venditori legati all’impresa da un contratto di lavoro dipendente e quindi più

disposti a seguire le direttive aziendali.

b) Rete indiretta: venditori sono collaboratori autonomi più motivati alla vendita, spesso con un

portafoglio clienti.

CAPITOLO 21

LA GESTIONE DELLE OPERATION

Essa fa riferimento alle attività di trasformazione fisico-tecnica di input in output che arrivano sui

mercati di sbocco per essere impiegati in attività di consumo e ulteriori attività di produzione.

PRODUZIONE

Svolge attività di acquisizione, combinazione e trasformazione di input con finalità di avere output;

principali compiti:

• Progettare/riprogettare il sistema produttivo  scelte di INVESTIMENTO (definizione

delle caratteristiche strutturali, impiantistiche e lay-out)

• Gestire il sistema produttivo  scelte di GESTIONE

SISTEMA PRODUTTIVO:

Le diverse tipologie sono ricondotte a quattro fattispecie:

1. Produzioni job-shop: si organizza la produzione del prodotto dopo che è stato fatto

l’ordine (non conosco il prodotto fino al momento dell’ordine)

⇒ Laboratorio artigianale, settori in cui si lavora su commessa come per

esempio la cantieristica navale.

2. Produzioni a lotti: insiemi di prodotti diversi, permette di gestire una certa

variabilità della domanda, organizzazione per reparti con macchine di tipo simile.

⇒ Vendita a catalogo o per magazzino, calzature, mobili, abbigliamento,

settore meccanico,…

3. Produzioni in linea: macchinari in linea uno dopo l’altro, sicuramente più veloce e

ottima se la produzione è standardizzata, ma c’è la linea di produzione di un singolo

prodotto.

⇒ Settore automobilistico

4. Produzioni per flusso continuo: sono produzioni in linea che non si interrompono,

variabilità nulla, riguardano prodotti che hanno un ciclo tecnologico vincolato.

⇒ Acciaio

LAYOUT E IMPIANTI:

• Layout a punto fisso

: il prodotto non si muove durante il processo

• Layout in linea (per prodotto o a catena): il prodotto segue un percorso rigidamente

preordinato per ottimizzare la produttività.

• Layout per reparto : prodotto transita per reparti ove sosta per l’esecuzione di

operazioni omogenee per ottimizzare la flessibilità.

16

• Layout per gruppo tecnologico

: impianti raggruppati a isole o a celle per soddisfare

le esigenza di assegnare le risorse all’esecuzione di operazioni omogenee per

famiglia di prodotti.

PRODUZIONE ED EROGAZIONE DI SERVIZI:

Presentano alcune importanti specificità che influenza la produzione e l’erogazione, diversamente

dai prodotti:

• Immaterialità

• Contestualità erogazione/fruizione

• Dimensionamento capacità produttiva sulle punte di domanda (hotel,…)

• Importanza del contatto col cliente

LOGISTICA

Processo di pianificazione, gestione e controllo dei flussi fisici dei materiali e dei correlati flussi

informativi.

PROCESSO LOGISTICO:

• LOGISTICA D’INGRESSO =logistica di acquisto, approvvigionamenti, acquisizioni,…

stoccaggio materie presso unita di utilizzazione.

• LOGISTICA INTERNA =logistica produttiva, gestione flusso materie in lavorazione.

• LOGISTICA IN USCITA =logistica di distribuzione

COMPITI:

consistono nell’ottimizzare la disponibilità di materiali con riferimento a spazio, tempo e volumi

richiesti, economicità e impegno di risorse.

APPROVVIGIONAMENTI (marketing d’acquisto)

Insieme di attività tecnico-commerciali attraverso cui le imprese acquisiscono sul mercato i beni e i

servizi necessari per lo svolgimento dei processi produttivi e gestionali; il marketing di acquisto

opera sul mercato utilizzando delle leve di PROCUREMENT MIX:

• Politiche di prodotto: dimensioni relative ai materiali approvvigionati; sono strettamente

legate alle caratteristiche del portafoglio materiali e componenti:

Impatto su attività aziendale (costi)

Basso Alto

17

Alto MATERIALI COLLI DI MATERIALI STRATEGICI

approvvigionamenti BOTTIGLIA (rilevanza assoluta rispetto sia alla

(da presidiare per l’impatto sulla redditività sia alla continuità della

continuità delle operazioni) fornitura)

Bass MATERIALI NON CRITICI MATERIALI CON EFFETTO LEVA

o (da presidiare per impatto sulla

Rischio redditività)

• Politiche delle fonti di approvvigionamento : identificazione, valutazione, selezione e

controllo fornitori.

• Politiche di prezzo : negoziazione condizioni economiche che regolano il rapporto con i

fornitori.

• Politiche di comunicazione : promozione immagine aziendale presso i fornitori.

CAPITOLO 22

LA GESTIONE FINANZIARIA

Ha funzione di supporto al processo decisionale, negli ambiti di investimento e finanziamento.

LIQUIDITÀ E SOLVIBILITÀ

La gestione finanziaria cerca di preservare:

• La solvibilità dell’impresa  capacità di assolvere alle obbligazioni contratte = equilibrio

finanziario

• La liquidità  capacità di ottenere disponibilità di moneta in tempi brevi =equilibrio monetario

CRESCITA E FABBISOGNO FINANZIARIO

Lo sviluppo dimensionale dell’impresa determina l’emergere di fabbisogno finanziario:

Crescita dimensionale

A

Fabbisogno finanziario ( c )

B

Coperture finanziarie (=strumenti attraverso cui coprire il fabbisogno) ( D )

A: Incremento attività 18

Decremento attività

Intensità di capitale

B: quantità/qualità del fabbisogno

C: per investimenti e per gestione corrente

D: capitale di rischio

Capitale di debito

Autofinanziamento

LA GESTIONE FINANZIARIA

L’impresa deve quantificare con anticipo il fabbisogno finanziario con riferimento ai seguenti

aspetti:

• Importo

• Tempo di manifestazione: per mantenere l’equilibrio monetario e per pagare pochi interessi

passivi

• Durata fabbisogno

A questo scopo gli strumenti usati sono:

• Budget di tesoreria (strumento che serve per descrivere le entrate e le uscite; serve per

tenere sotto controllo i flussi di cassa)

• Programmazione finanziaria un anno

• Pianificazione finanziaria m/l termine

Nelle imprese di medie e grandi dimensioni, le attività della gestione finanziaria sono svolte da:

• Treasurer : raccolta fondi e gestione liquidità

• Controller : efficienze impiego fondi raccolti.

PIANIFICAZIONE E PROGRAMMAZIONE FINANZIARIA:

Si occupano dell’analisi della dinamica dei flussi finanziari generati e assorbiti dall’impresa allo

scopo di stabilire in via anticipata il fabbisogno finanziario e le modalità della sua copertura.

Il fabbisogno finanziario prodotto dalla gestione corrente in un determinato istante è frutto della

combinazione degli effetti generati dai molteplici cicli di produzione attivi in quell’istante.

CICLI IMPRESA:

Acquisto Consegna Pagamento Realizzazione Vendita Incasso

fattori fattori fattori prodotto prodotto prodotto

produzione CICLO PRODUTTIVO

CICLO ECONOMICO (CONTO ECONOMICO)

CICLO DEL CIRCOLANTE (O MONETARIO)

CICLO FINANZIARIO

19

Ad ogni ciclo economico si lega un ciclo del circolante.

INTERAZIONE CON LE ALTRE GESTIONI

L’attività di acquisto- trasformazione-rendita genera attività e passività correnti.

La differenza tra attività correnti e passività correnti è il CCN (Capitale Circolante Netto).

Gestione approvvigionamenti: Gestione

finanziaria:

Dilazione di pagamento dai fornitori (debiti) Fabbisogno finanziario

Gestione commerciale: Fabbisogno

finanziario

dilazione di incasso dai clienti (crediti)

COMPITI DELLA FUNZIONE FINANZIARIA

Decisioni:

Di investimento  quanto e in quali attività specifiche l’impresa deve investire.

o Di finanziamento  con quali modalità l’impresa deve raccogliere le risorse finanziarie di cui

o necessita.

1. DECISIONI DI INVESTIMENTO:

• Dal punto di vista finanziario è un’operazione di trasferimento nel tempo di risorse.

• L’obiettivo è la massimizzazione del valore creato.

• Elementi rilevanti ai fini della valutazione sono: entità dei flussi, distribuzione dei

flussi nel tempo, il valore finanziario del tempo.

• I flussi devono essere:

Monetari: no costi/ricavi, ma entrate/uscite

o Differenziali: differenza flussi che si produrrebbero senza investimento e

o quelli con.

Netti d’imposta: flussi in entrata e uscita depurati da eventuali crediti e debiti

o di impresa.

Lordi di oneri finanziari: non si considerano interessi legati all’investimento.

o

• Criterio di valutazione dell

Dettagli
A.A. 2014-2015
24 pagine
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher GretaManzoni94 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia e gestione delle imprese e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bergamo o del prof Danovi Alessandro.