Anteprima
Vedrai una selezione di 3 pagine su 8
Riassunto esame Antropologia culturale, prof. Guaraldo, libro consigliato Morfologia della fiaba, di Propp Pag. 1 Riassunto esame Antropologia culturale, prof. Guaraldo, libro consigliato Morfologia della fiaba, di Propp Pag. 2
Anteprima di 3 pagg. su 8.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Antropologia culturale, prof. Guaraldo, libro consigliato Morfologia della fiaba, di Propp Pag. 6
1 su 8
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

MORFOLOGIA DELLA FIABA

Il termine morfologia significa studio delle forme; è possibile esaminare le forme della favola con la stessa precisione con cui si studia la

morfologia delle formazioni organiche (su caratteristiche formali e strutturali) poiché le fiabe possiedono una caratteristica fondamentale: le parti

componenti dell’una possono essere trasferite nell’altra senza alcuna modificazione.

I problemi della descrizione della favola sono stati trascurati e si è preferito prendere la favola come qualcosa di compiuto/definitivo; in realtà se

non sappiamo scomporre la favola nelle sue parti componenti non saremo in grado di eseguire una corretta comparazione (tra fiabe stesse, con

miti, con religione).

Qui si prendono in considerazione le favole di magia e non si fa distinzione terminologica tra fiaba/favola. Dal confronto delle favole analizzate e

dalla comparazione degli intrecci si individueranno le parti componenti. Con il termine intreccio si intende un complesso di motivi e ogni motivo

può essere inserito in intrecci diversi. Dal confronto emergono grandezza costanti e grandezze variabili, cambiano i nomi dei personaggi ma non le

loro azioni (funzioni) x cui si attribuiscono a personaggi ≠ lo stesso operato. I personaggi delle favole, x quanto ≠, compiono spesso la stessa azione

(la funzione è la grandezza costante) = x l’analisi della favola è importante che cosa fanno i personaggi e non chi lo fa o come. Le funzioni sono

straordinariamente poche e i personaggi straordinariamente numerosi.

L’analisi delle funzioni è quindi il passaggio prioritario, ma in nessun caso bisogna tener conto del personaggio esecutore. L’azione deve inoltre

essere considerata in base alla collocazione nello svolgimento della narrazione.

Funzione = l’operato di un personaggio determinato dal punto di vista del suo significato x lo svolgimento della vicenda.

Gli elementi costanti/stabili della favola sono le funzioni dei personaggi, indipendentemente dell’identità dell’esecutore e dal modo di esecuzione

+ il n. delle funzioni che compaiono è limitato.

La successione delle funzioni è sempre identica; le funzioni non appaiono tutte nelle favole, ma c’è la legge di successione non muta xchè senza

alcune funzioni l’ordine delle altre non varia. Alcune funzioni si seguono necessariamente in un ordine prevedibile.

La favola di solito parte da una situazione iniziale: si enumerano i personaggi della famiglia o s’introduce il futuro eroe = alla situazione iniziale

fanno seguito le seguenti funzioni:

Funzione Definizione Caratteristiche

Uno dei membri della famiglia si Allontanamento Forme usuali di allontanamento: al lavoro, nel bosco, a commerciare, in

allontana da casa guerra, x affari, la morte dei genitori

All’eroe è imposto un divieto Divieto Es. un posto dove non guardare/andare, fare silenzio, etc. può essere

rafforzato dall’imprigionamento nella torre.

Una forma inversa del divieto è l’ordine/invito a cui è sottoposto il

protagonista

Il divieto è infranto Infrazione Corrispondono alle forme del divieto, a cui segue l’entrata in scena

dell’antagonista che ha il ruolo di turbare la pace della famiglia felice o

provocare qualche sciagura

L’antagonista tenta una ricognizione Investigazione Ha lo scopo di scoprire dove si trovino i protagonisti o ogg preziosi. In

forma inversa può essere il protagonista a interrogare l’antagonista e

attraverso altre persone

L’antagonista riceve informazioni Delazione L’antagonista riceve risposta alla sua domanda

sulla vittima

L’antagonista tenta di ingannare la Tranello L’antagonista muta aspetto, può operare con la persuasione, con mezzi

vittima x impadronirsi di lei o dei magici o altri tipi di inganno/violenza

suoi averi

La vittima cade nell’inganno Connivenza L’eroe si lascia convincere dall’antagonista o reagisce meccanicamente

all’impiego dei mezzi magici oppure si verifica il patto fraudolento

(estorsione)

L’antagonista arreca danno a uno Danneggiamento Con questa funzione ha inizio la narrazione vera e propria (tutte le

funzioni precedenti servono a prepararla, con il danneggiamento si ha

dei membri della famiglia l’esordio). Assume forme di una varietà eccezionale:

- L’antagonista rapisce qualcuno

- Trafuga/estorce il mezzo magico

- Eliminazione dell’aiutante magico

- Compie saccheggi, rapine, mutilazioni, un’improvvisa scomparsa

- Esige o attira a sé la vittima

- Scaccia qualcuno

- Affattura qualcuno/qualcosa

- Opera una sostituzione

- Commette un assassinio

- Imprigiona/rinchiude

Le favole prendono le mosse da una situazione di insufficienza/mancanza

A uno dei membri della famiglia Mancanza Mancanza di una fidanzata (amico, mezzo magico, soldi)

manca qualcosa/viene desiderio di

qualcosa

La sciagura/mancanza è resa nota; ci Mediazione Questa funzione introduce l’eroe nella favola. Gli eroi possono essere

si rivolge all’eroe cercatori (x es. di una fanciulla rapita) o vittime. La mediazione dà luogo

alla partenza da casa dell’eroe.

Il cercatore acconsente o si decide a Inizio della reazione Solo dove compare un eroe cercatore

reagire

L’eroe abbandona casa Partenza È qualcosa di ≠ dall’allontanamento temporaneo (ha come fine la

ricerca), qui si avvia una peregrinazione dove l’eroe vive + avventure. Ora

entra in scena un nuovo personaggio, il donatore, da cui l’eroe riceve un

mezzo solitamente magico che gli permette di porre rimedio alla

disgrazia, ma prima di ottenerlo è sottoposto a prove di varia natura

L’eroe è messo alla 1° funzione del donatore Possibilità: il donatore mette alla prova l’eroe; lo saluta e lo interroga; un

prova/interrogato/aggredito essere ostile tenta di annientare l’eroe o si batte con lui; viene mostrato

il mezzo magico/proposto il baratto

L’eroe reagisce all’operato del Reazione all’eroe La reazione può essere positiva/negativa

futuro donatore

Il mezzo magico perviene in Fornitura mezzo magico Possono fingere da mezzo magico: animali, oggetti con proprietà

possesso dell’eroe magiche, poteri donati direttamente. Cambiano anche le forme di

trasmissione: diretta, con ricompensa, attraverso indicazioni x

conseguirlo, venduto7acquistato, capitato casualmente, si mostra

all’improvviso di sua iniziativa, bevuto/mangiato, sottratto, personaggi ≠

si mettono di propria iniziativa a disposizione dell’eroe; il donatore

insegna la formula

L’eroe si trasferisce, è portato o Trasferimento nello Di solito l’ogg delle ricerche si trova in un altro regno. Lo spostamento

condotto sul luogo in cui si trova spazio/indicazione del può avvenire in modi ≠: volando, viaggiando x terra/acqua, lo si conduce,

l’ogg delle sue ricerche cammino gli è indicato il cammino, si avvale di mezzi di comunicazione fissi, segue

tracce

L’eroe e l’antagonista ingaggiano la Lotta Si possono battere in campo aperto, entrare in competizione. L’eroe in

lotta genere vince di astuzia

All’eroe è impresso un marchio Marchiatura Il segno è impresso sul corpo (es. ferita)

L’antagonista è vinto Vittoria

È rimossa la sciagura Rimozione sciagura/mancanza L’oggetto delle ricerche è carpito con forza/astuzia/adescamento; è

conquistato da + personaggi contemporaneamente, il mezzo magico

consente di impadronirsene all’istante, l’affatturato è liberato

Dettagli
Publisher
A.A. 2005-2006
8 pagine
2 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-DEA/01 Discipline demoetnoantropologiche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Ankh79 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Antropologia culturale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Guaraldo Alberto.