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C.2 GENI, EVOLUZIONE E CULTURA
Rapporto tra processi biologici evolutivi e emergenza di una cultura come carattere esclusivo dell’uomo.
Selezione naturale: risultato della capacità dio riproduzione che permette l’acquisizione della cultura. Essa
interviene sui geni e agisce aumentando o diminuendo la frequenza delle varianti genetiche causate dalle
mutazioni. Alcune di queste varianti accrescono la capacità di adattamento, cioè il n. di discendenti in cui
una variante genetica compare nelle generazioni successive (geni portatori di capacità di adattamento, si
dicono adattivi).
Selezione naturale contro lotta x la sopravvivenza
XIX Darwinisti sociali: la selezione naturale è la lotta diretta tra singoli individui x accaparrarsi le risorse e
partners (definizione impropria). I fattori che promuovono i successi riproduttivi non sono connessi alla
capacità di distruggere altri membri del gruppo o ostacolarli. Oggi la selezione naturale favorisce la cooperai
zone e altruismo con la stessa frequenza della competizione.
Selezione naturale e comportamento
La selezione naturale modella la fisiologia degli organismi, ma anche le caratteristiche comportamentali (x
es. rituali accoppiamento).
L’evoluzione dell’apprendimento
comportamento programmato in quanto frutto dell’apprendimento con cui gli organismi si adattano e trovano
> vantaggi da una gamma di possibilità di successo + ampia di quanto sia possibile con programmazione
genetica. Migliorano le capacità di adattamento senza cambiare il genotipo: un gruppo si adatta a nuove
possibilità in una sola generazione senza dover attendere la diffusione di mutazioni genetiche (x es. gabbiani
che seguono i battelli da pesca).
Cultura non umana
La capacità di apprendimento ha una base neurologica (evoluzione di cervelli + grandi e complessi e delle
specie + intelligenti). Esempi + complessi di culture non umane: scimmie e grandi primati: maschi di alcuni
gruppi sorvegliano i piccoli mentre le madri si nutrono; scimmie che lavano le patate e il grano = il processo
con cui le innovazioni comportamentali si trasmettono da un individuo all’altro e vanno a far parte della
cultura di un branco indipendentemente dalla trasmissione genetica.
Culture rudimentali presso grandi primati
Scimmie che cacciano le termiti, scimpanzé che fabbricano spugne x attingere acqua da cavità degli alberi:
gli scimpanzé si sono spinti + in là degli altri primati x uso di armi. Non risulta che ci sia un gene specifico x
caccia termiti, hanno xò la capacità di maneggiare oggetti. È una caratteristica culturale xchè gli scimpanzé
di altri luoghi non si nutrono di termiti.
Perché la cultura è così rudimentale tra i non umani?
È necessario unire intelligenza avanzata a conformazione appropriata degli arti. I primati sono abbastanza
intelligenti, ma il loro modo di vita non li stimola nell’uso degli attrezzi.
Al principio era il piede
3 milioni di anni fa, 2 tipi di ominidi: Australopithcus ( si estingue) e Homo Habilis.
Il bipedismo (andatura eretta) determina la selezione fra gli ominidi: le mani non servono + x camminare ma
per l’uso di utensili. La selezione naturale favorisce gli individui + intelligenti e abili nel trasmettere
tradizioni comportamentali (n. > e migliore di utensili). Evoluzione culturale ed evoluzione corpo/cervello
come unico processo.
La selezione naturale e l’evoluzione organica sono alla base della cultura, ma una volta che la capacità di
acquisirla si fu sviluppata, un gran n. di differenze e somiglianze culturali si delinearono o scomparirono
indipendentemente dal cambiamento dei genotipi.
Lingua: i linguaggi umani differiscono quantitativamente da tutti gli altri sistemi di comunicazione animale.
Le caratteristiche del linguaggio umano sono nate da mutamenti genetici: universalità semantica (trasmette
info appartenenti al passato, presente, futuro sia effettivo che immaginario) + è produttivo (si può sempre
aggiungere un mess a quello inviato).
Diversi tentativi di far apprendere un linguaggio (gestuale, scritto..) ai primati, ma fattori innati e
caratteristici della specie lo impediscono.
Razziologia scientifica: le cause delle uguaglianze e differenze socioculturali devono essere ricercate nella
cultura + che nella biologia. Nel XIX si diffonde la razziologia scientifica che cerca prove scientifiche sulla
superiorità intellettuale dei bianchi (un alibi x il colonialismo).
Sociobiologia: strategia di ricerca che tende z spiegare alcune differenze e uguaglianze socioculturali in
termini di selezione naturale; si basa sul principio di capacità di adattamento complessivo secondo cui la
selezione naturale favorisce caratteristiche che diffondono i geni di un individuo aumentando non solo il n.
dei suoi discendenti, ma anche quello dei suoi parenti stretti portatori di molti degli stessi geni. L’uomo è
l’unico essere vivente il cui fondamentale modo di sviluppare nuovi metodi x affrontare la sopravvivenza
dipende dalla selezione culturale + che da quella naturale.
Creazionismo scientifico: cerca di screditare la teoria dell’evoluzione attraverso la teoria della Bibbia: non è
accettabile xchè contraddetta da numerose testimonianze (universo creato in 6 giorni, inondazione di Noè =
teorie che contrastano fortemente con le leggi fisiche).
C.3 LINGUA E CULTURA
Caratteristiche essenziali della lingua umana:
1. universalità semantica (trasmette info si passato, presente, futuro, su fatti reali, astratti o
immaginari); le lingue non umane hanno capacità produttiva limitata. La produttività del linguaggio
umano è efficace: i nostri messaggi non hanno bisogno di diventare + lunghi x trasmettere info
sempre + specifiche in un particolare campo + abbiamo la possibilità di produrre un n. infinito di
mess riguardanti un n. infinito di argomenti.
2. Distanziamento: in un mess distanziato sia emittente che destinatario non hanno un diretto e
immediato contatto sensorio con le circostanze di cui parlano, ciò consente di trasmettere info
astratte o bugie
3. Arbitrarietà: la lingua umana deriva da suoni la cui grafia e significato non sono stati programmati
nei nostri geni (x es. scimpanzé: espressioni, gesti, grida costituiscono un repertorio geneticamente
controllato e condiviso da tutti)
4. N. ridotto di fonemi (suoni arbitrari): isolati sono privi di senso, ma coordinati tra loro hanno un
significato + duplicità di strutture (gli stessi suoni si ricombinano fra loro x formare mess diversi)
I fonemi devono essere nettamente distinguibili: il sistema fonemico di una lingua consiste in una serie di
suoni vocalici o consonantici arbitrariamente o inconsciamente percepiti come contrastivi da chi parla.
I morfemi sono le + piccole unità linguistiche con significato definito (x es. hello, stop..). La grammatica è
l’insieme delle regole inconsce x raggruppare i fonemi in morfemi e questi in frasi appropriate.
La sintassi è l’insieme di regole inconsce che regolano l’associazione di morfemi in frasi. L’insieme di
regole strutturali inconsce e la loro condivisione da parte dei membri di una comunità linguistica permettono
agli uomini di produrre e interpretare un num infinito di mess.
Struttura profonda
Com’è possibile produrre infiniti mess diversi e farci capire?
Teoria di Chomsky: ogni costruzione possiede una struttura superficiale e una profonda. Tutte le lingue
umane ai livelli + profondi condividono una struttura comune innata caratteristica della specie.
Acquisizione del linguaggio: procede gradualmente da fonemi, morfemi, regole grammaticali semplici x
arrivare a un lessico e regole + complesse. È necessario che i bambini possano verificare all’ext i loro
tentativi di conoscenza dei fonemi interagendo con altre persone. Anche se gli umani hanno una capacità di
acquisire il linguaggio come caratteristica unica della loro specie, non si inizia automaticamente a parlare
non appena si ascoltano gli altri parlare.
Lingue superiori e inferiori: per i linguisti del XIX sec, possibilità di classificare le lingue in ordine
gerarchico; le regole grammaticali coprono l’intera gamma che va dal semplice al complesso presso ogni
popolo con ogni livello di sviluppo (Boas, studio degli Indiani d’America).
Si osservano alcune carenze linguistiche, in base all’utilità dei termini (x.es termini che indichino num oltre
al 5).
Lingua, classe sociale, etnicità
La retrocessione dei dialetti a un liv inferiore è comprensibile solo se intesa come parte di un processo
generale con cui le lassi dominanti cercano di mantenere la loro posizione di predominio: dal punto di vista
linguistico la fonologia e grammatica delle classi povere sono efficaci quanto quelle dei ricchi.
1972 Labov studia il comportamento linguistico dei ghetti in USA: non vi è una vera lacuna nella struttura
logica/grammaticale, ma piuttosto pregiudizi; permette comunque l’espressione di concetti complessi. Le
caratteristiche grammaticali della lingua scorretta non sono variazioni casuali e arbitrarie, seguono leggi
diverse dalla grammatica corretta.
Lingua, pensiero, causalità: in che misura le diverse categorie di vocaboli e regole grammaticali producono
schemi di pensiero incompatibili tra popoli di comunità linguistiche distinte? Teoria di Whorf: se due
sistemi linguistici dispongono di un lessico e grammatica diverse, le rispettive popolazioni vivono
concezioni del mondo diverse (il sistema verbale inglese rende + facile misurare il tempo inteso come
misurabile e divisibile in unità; x indiani d’America Hopi gli avvenimenti sono in relazione all’essere).
Elitarismo e sessismo obbligatori
Le lingue si distinguono xchè hanno alcune categorie obbligatorie strutturate nelle loro regole grammaticali.
Alcune categorie morfologiche obbligatorie rispecchiano la vita sociale, x es. uso della 2° persona come
forma confidenziale, ma anche come distinzione di censo (da padrone a servitore). L’inglese ha un
orientamento e ottica maschile, anche dio è indicato al maschile.
Mutamento linguistico
La lingua è sottoposta a mutamenti, studi dei linguisti su corrispondenze fra lingue indoeuropee:
ricostruzione di sistemi fonetici della lingua madre da cui derivano tutte (proto indo europea). Le lingue
possono cambiare x separazione geografica, x prestiti da altre lingue (tutte le lingue moderne sono corruzioni
dall’antico).
Glottocronologia: x datare la separazione di una lingua dall’altra + metodo x calcolare attraverso le
variazioni linguistiche da quanto t 2 popoli si sono separati.
Lingua e coscienza
La lingua e mutamento linguistico illustrano le cospicue espressioni che possono emergere nella cultura
umana senza l’intenzione cosciente di coloro che vi partecipano; di norma il cambiamento è t