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C. 5 I DONI FATATI
La fiaba raggiunge la sua acme quando mette in mano all’eroe il mezzo fatato. Così l’eroe procede verso la
meta sapendo che la raggiungerà, l’aiutante è l’espressione della sua forza e della sua capacità. Lo studio
degli aiutanti è inseparabile dallo studio degli ogg fatati: l’aiutante può considerarsi la facoltà personificata
dell’eroe. I + tipici:
- (o altro uccello): la sua unica funzione è quella di trasportare l’eroe nell’altro regno. Nella
L’aquila
tradizione totemica è la compagna e aiutante immancabile dello sciamano
- il cavallo non compare in sostituzione degli animali della foresta ma in funzioni
Il cavallo alato:
economiche ≠ (sosItuisce il cervo, ma non l’uccello o l’orso). Vi è un t in cui queste nuove forme
entrano in conflitto con l’antica mentalità, una nuova forma di economia introduce immagini
nuove: il cavallo si ammanta dell’immagine dell’uccello e così nasce il destriero alato. Il cavallo
assume gli attributi e le funzioni dell’uccello. Qual è il substrato storico di questo motivo? Il cavallo
veniva seppellito insieme coi guerrieri (è compagno di viaggio). Nel racconto di fate viene descritto
con mantelli ≠, ma ne prevalgono 2, il leardo (bianco argento) e il fulvo. Il rosso rappresenta il
colore della fiamma (rappresentazione del fuoco, considerato intermediario tra mondo dei vivi e
dei morti), il bianco il colore degli esseri dell’aldilà.
Altri aiutanti: spesso si tratta di maestri insolitamente abili, che possono essere incontrati strada facendo:
(es. Grimm, il movimento del berretto che provoca gelo incredibile). Si tratta del padrone
Gelo scricchiolone
del t, del signore dell’inverno e del gelo. Riflette l’idea che i signori degli elementi possano essere
sottomessi e costretti a servire + il corridore, il fabbro, il fiuto fino,etc : sono la personificazione delle
in lontananza, in h e profondità.
facoltà di penetrazione
Quando il mito conclude la sua funzione, al fig. dell’aiutante non muore con esso, ma comincia ad evolversi
in connessione col progresso economico e sociale e arriva agli angeli custodi e ai santi della religione: uno di
questi anelli è la fiaba.
La forma + antica dell’aiutante fatato è l’animale: non è importante x la sua forza fisica ma x il suo legame e
appartenenza col regno animale (totemismo). La forma + arcaica di potere sugli aiutanti è la facoltà di
trasformarsi nel proprio totem o in quello del proprio aiutante.
tra aiutante e ogg sussiste una strettissima parentela. Qualsiasi ogg può diventare ogg fatato:
L’ogg fatato:
ogg di ornamento/vestiario, armi, recipienti, bevande, ogg d’uso comune, parti del corpo di animale (nei riti
d’iniziazione x conferire ai giovani il potere sugli animali si donava loro una parte dell’animale, o la si
mangiava o inserita nel corpo). Nella caccia, la parte + importante non era quella degli strumenti, ma la
virtù magica, la capacità di attrarre l’animale. Lo strumento opera non a seguito degli sforzi compiuti
dall’uomo, ma in virtù di qualità magiche.
Altri ogg hanno la funzione di evocare gli spiriti, qui siamo a un liv + elevato di venerazione x lo strumento:
la forza è staccata dall’ogg e ricollegata a qualsiasi cosa che non rappresenta esteriormente alcun indizio di
questa forza. Non tutti gli ogg possono essere fatati, ma solo quelli ottenuti in un certo modo; ai t
dell’iniziazione era ricevuto dagli anziani, nelle fiabe è ricevuto dalla maga, padre morto o altri aiutanti.
La bacchetta: è una rappresentazione che rimanda al rapporto uomo/terra (viene tagliata da un albero vivo
e può trasferire a colui che la tocca la virtù miracolosa della fecondità, abbondanza, vita).
Le bambole: stanno a metà tra aiutante e ogg magici. Spesso deve essere nutrita, proprio come in molte
credenze primitive, essa è ricettacolo dell’anima del defunto.
C. 6 IL TRAGETTO
Il traghetto nell’altro regno è l’asse del racconto di fate, x es. x cercare la sposa, viaggio miracoloso,etc. è il
momento dello spostarsi dell’eroe nello spazio. Tutti i tipi di traghetto rivelano un’unica provenienza, ossia
quale rappresentazione del viaggio del morto nell’altro mondo. Es. l’eroe che si infila o cuce dentro la pelle
rimanda alla modalità primitiva di seppellimento dei cadaveri dentro le pelli di animale. L’usanza
di animali
di cucire il cadavere in una pelle raggiunge il suo apogeo presso i popoli dediti alla pastorizia e allevamento
bestiame.
L’eroe può cavalcare un x spostarsi o usare una (entrambi tipici dei popoli delle coste). La
uccello barca
rappresentazione dell’anima-uccello o rapita da un uccello si è conservata presso gli egizi, antichità classica
e tutte le forme delle fiabe lo confermano. Fino agli angeli alati del cristianesimo.
Successivamente all’uccello, si diffonde il come mezzo di trasferimento dell’eroe, spesso alato. Può
cavallo
comparire anche il (rappresentazione del viaggio aereo del defunto).
vascello volante
L’altro mondo può essere raggiunto anche con la o albero che devono essere saliti (es. la pianta di
scala
pisello che raggiunge il cielo).
Tutti i modi di traghetto hanno un’unica origine, ossia rispecchiano la rappresentazione delle peregrinazioni
del defunto nel mondo d’oltretomba. La ≠ delle forme può essere considerata come una stratificazione di
forme + tarde su altre + primitive. Questo mutamento è originato dal mutare delle forme di produzione, la +
antica è la rappresentazione totemica della trasformazione dell’uomo nel suo animale totemico. Col
decadere del le forme cambiano, con l’apparire degli animali da sella e il perfezionarsi dei
totemismo
metodi di locomozione incominciano a mutare le forme di traghetto (appaiono cervi, cavalli). Col
sopraggiungere dell’agricoltura la guida si antropomorfizza e divinizza.
C. 7 SUL FIUME DI FUOCO è una delle fig. + complicate del folclore e della religione di tutto il mondo.
Il serpente nel racconto di fate:
Un elemento con cui è fortemente connesso è l’acqua, oltre che il fuoco (non sono elementi che si
escludono a vicenda). Il suo comportamento varia tra:
- Rapitore di donne (in genere il ratto è fulmineo e improvviso), può assediare una città e chiedere la
donna come tributo
- A guardia delle frontiere (dimora accanto a un fiume, impedendo di superare il ponte)
- Inghiottitore (vuole mangiare l’eroe)
Durante l’incontro col serpente l’eroe è insidiato da pericoli, tra cui il sonno. Il si
duello col serpente
incontra in tutte le antiche religioni statali (Egitto, Babilonia, antichità classica, Cina, India, anche nel
cristianesimo), ma non esiste tra i popoli che non hanno ancora formato uno stato. Il motivo della lotta col
serpente si è sviluppato da altri preesistenti, ossia dall’inghiottimento, il serpente inghiottitore è la forma +
arcaica: fa parte del rito d’iniziazione; una di queste forme consisteva nel far passare il giovane attraverso
un congegno a forma di animale, s’immaginava che l’iniziando venisse digerito e vomitato come uomo
nuovo. La permanenza nello stomaco della fiera rappresenta il soggiorno nel regno dei morti e conferiva a
chi ne usciva capacità magiche, in particolare il potere sulle fiere. Il reduce diventava un grande cacciatore.
La base psicologica del motivo è preistorica, è fondata sulla credenza che il cibo conferisce l’identità con la
cosa mangiata; x accomunarsi all’animale totemico e divenire lui bisogna essere mangiati da questo
ossia essere mangiati o mangiare una parte
animale. L’atto del mangiare può essere attivo o passivo,
dell’animale totemico. Tra le facoltà magiche conferite, emergono la facoltà di guarire e di comprendere il
linguaggio degli animali, spesso degli uccelli.
Le fiabe raccontano a volte che nello stomaco del serpente si trovino diamanti o pietre preziose: il cristallo
di rocca, il quarzo hanno un’importanza notevole nello sciamanesimo. In tutti questi casi il serpente è un
essere buono, donatore di scienza e potenza magica. Ma il serpente è un essere doppio (dualismo nella
è il risultato del processo evolutivo nella sua rappresentazione: non sono 2
rappresentazione del serpente),
serpenti ≠, ma 2 fasi della sua evoluzione. Il serpente, buono in origine, si trasforma poi nel suo opposto e
nasce così la rappresentazione del serpente mostro che bisogna uccidere, si forma così il motivo della lotta
col serpente: le forme psicologiche originarie stanno in contraddizione con le nuove forme sociali. Fiaba e
mito sostituiscono il rito, sfruttando i suoi elementi artistici. Se prima l’eroe era quello che veniva
Lo si uccide xchè nella vita dei popoli sono
inghiottito, ora è colui che deve annientare l’inghiottitore.
avvenuti mutamenti che hanno reso incomprensibile il vecchio sogg e l’hanno modificato in corrispondenza
con la nuova ideologia = l’evoluzione corrisponde ai gradi di civiltà dei popoli.
Il motivo del duello col serpente si è sviluppato da quello dell’inghiottimento, che era un rito celebrato
durante l’iniziazione. Esso conferiva facoltà magiche al giovane o al futuro sciamano. Queste
rappresentazioni si riflettono nelle fiabe con l’acquisto di facoltà magiche come la comprensione del
linguaggio degli animali; + tardi questi motivi si estinguono, l’inghiottimento non è + sentito come un
beneficio, ma fatto casuale. Il legame col rito si perde, si introduce un nuovo motivo, quello del trasferirsi
dell’eroe nello stomaco dell’inghiottitore, parti del suo corpo possono essere usati x cibarsene. In seguito i
miti si complicano con la fig. dell’eroe che uccide l’inghiottitore dall’ext e in modi ≠ (con le frecce, la lancia,
la sciabola). Quanto + è alta la cultura del popolo e + le forme di lotta si avvicinano a quelle rintracciabili
nella fiaba.
Il è un fenomeno + recente, questi animali fantastici sono il prodotto di una cultura tarda e urbana
drago
che aveva cominciato a perdere il legame intimo e organico con gli animali; il drago appare insieme agli dei
antropomorfi, la fig. del drago è costituita essenzialmente da serpente + uccello, ossia è costituito da 2
animali che rappresentano l’anima. Uccello e serpente sono gli animali + frequenti x la rappresentazione
dell’anima.
Il è invece una rappresentazione del rito dell’offerta delle fanciulle ai
serpente che rapisce la fanciulla
demoni dell’acqua con lo