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Occorre tenere ben presente il senso della sfida che sottende a molti
comportamenti adolescenziali (ossia l’esigenza di sfidare il destino e cercare una
legittimazione esterna per poter passare ad un nuovo status sociale ed essere
riconosciuti dalla collettività come individui significativi) e il senso di onnipotenza
(l’espressione della difficoltà nel percepire e valutare obiettivamente i propri
comportamenti e del desiderio di sentirsi invincibili).
Qualunque sia la forma assunta dal comportamento a rischio, le funzioni che può
assolvere sono le seguenti:
adultità: assunzione anticipata di comportamenti che nell’adulto sono
• considerati normali (per es. fumo di sigarette), soprattutto nelle società
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caratterizzate da sospensione sociale e ingresso ritardato nel mondo adulto;
questa condizione può essere fonte di disagio e portare alcuni adolescenti
ad assumere in anticipo alcuni comportamenti esteriori e visibili ritenuti
significativi dello status adulto. La società attuale, inoltre, opera una forte
spinta all’anticipazione dei consumi adulti.
acquisizione-affermazione dell’autonomia: legato alla necessità
• dell’adolescente di superare la condizione di dipendenza, partecipare al
gruppo dei pari e accettare le sue regole. Il comportamento a rischio può
avere la funzione di dimostrare a se stessi e agli altri di possedere la
capacità di scegliere autonomamente.
affermazione – sperimentazione di sè: lo sviluppo cognitivo e sessuale
• offre nuove e diverse possibilità fisiche, psichiche, relazionali che possono
indurre alla sperimentazione di nuovi stati di coscienza, sensazioni fisiche
ed emozioni prima sconosciute.
trasgressione e superamento dei limiti: andare contro le regole e le leggi
• del mondo adulto per affermare se stessi (per es. comportamenti devianti).
La trasgressione è accentuata dalla condizione di sospensione sociale in
cui vivono oggi gli adolescenti, relegati in una dimensione per lo più ludica.
esplorazione sensazioni: indagare e sperimentare nuove possibilità che
• provengono dalla maturazione sex o altro
percezione di controllo: tentativo di superare il timore che può derivare
• dalla novità attraverso la ricerca di un controllo perosnale
coping e fuga: il comportamento a rischio è utilizzato alla stregua di
• strategia di coping (strategia sociocognitiva che consente di affrontare in
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modo attivo le difficoltà e i problemi personali); quando il soggetto non è in
grado di attivare modalità di risoluzione centrate sul compito, prevalgono
strategie di tipo emotivo.
condivisione di azioni-emozioni: servono per ottenere il riconoscimento,
• la reputazione e la popolarità, rafforzando l’identità personale
comunicazione: comportamenti che favoriscono la comunicazione
• contribuendo a creare un’atmosfera di distensione, apertura, benessere
nelle situazioni sociali
rito di legame di passaggio: per fondare il legame sociale con coetanei
• attraverso modalità ritualizzate
emulazione e superamento: necessità di agire in conformità degli altri,
• misurarsi con gli altri x affermarsi
esplorazione reazioni e lim: scopo di saggiare le reazioni degli adulti x
• capire quanto sia attento e interessato
differenziazione e opposizione: esigenza di differenziarsi in modo visibile
• compiendo azioni contrarie all’ambiente sociale
I giovani non sono ignari dei rischi a cui si espongono attraverso questi
comportamenti, ma la conoscenza corretta non costituisce un deterrente
sufficiente, poiché essi permettono di svolgere molte funzioni strettamente
connesse ai principali compiti di sviluppo adolescenziali.
L’USO DI SOSTANZE PSICOATTIVE (TABACCO, ALCOOL, MARIJUANA)
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Sostanze naturali o sintetiche capaci di incidere sul sistema nervoso alterandone
l’assetto biochimico e di provocare modificazioni dell’umore, percezione, attività
mentale e comportamentale.
Si tratta di 3 sostanze consumate per la prima volta in adolescenza da molte
persone:
fumo di sigarette: percepito come condotta meno rischiosa, socialmente
• tollerato, non danni immediati; generalmente l’accostamento avviene verso
13-15 anni, spesso come indicatori del diventare grandi
Alcolici: danno strettamente connesso alla quantità, accostamento verso
• 12-13, la precocità dell’iniziazione è spesso fattor edi rischio x
stabilizzazione
spinelli: condotta tipicamente adolescenziale, generalmente abbandonato
• con età adulta
Generalmente l’iniziazione avviene all’interno del contesto protettivo e accattivante
del gruppo; il modello di amicizie e le h trascorse con essi è un ottimo predittore di
consumo.
Funzioni delle sostanze psicoattive: adultità, trasgressione, sperimentazione
(soprattutto maschi), ritualità, fuga.
Fattori protettivi: conoscenze delle conseguenze negative (ma non sufficiente, le
azioni umane non discendono solo da valutazioni cognitive), l’esperienza
scolastica, uso del t libero.
COMPORTAMENTI RISCHIOSI E GUIDA PERICOLOSA
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Condotte che mettono a repentaglio la sicurezza di chi la compie e degli altri allo
scopo di provare eccitazione e sperimentazione di sensazioni forti.
Tali condotte sono inoltre enfatizzate dal contesto culturale attuale che propone
modelli di sfida e di esibizione di sé.
I maschi sono maggiormente coinvolti in tutti i comportamenti che implicano il
ricorso ad azioni esternalizzate e ben visibili.
In particolare, la guida pericolosa rappresenta una delle modalità più frequenti per
mettere in atto azioni rischiose; il mezzo di trasporto è un segno tangibile del
diventare grandi (rito di passaggio all’adultità) e un modo per dimostrarsi forti,
sicuri, impavidi, attraenti (fortemente legato alla desiderabilità sociale).
Funzioni: sperimentazione, identificazione a accettazione sociale (desiderabilità).
Fattori di protezione: accettazione regole e valori condivisi, impegno scolastico,
aver progetti, saper organizzare t libero, modello paterno positivo, buon
investimento scolastico.
I COMPORTAMENTI DEVIANTI
Condotte che vanno contro le norme, i principi della comunità sociale di
appartenenza, accomunati dalla valenza trasgressiva (aggressione, furto,
vandalismo)
In un primo gruppo di casi, queste condotte sono in relazione a difficoltà
relazionali precoci, presenti già nell’infanzia, e generalmente continuano nell’età
adulta; in un secondo gruppo, sembrano rispondere ad esigenze tipiche dell’età
adolescenziale.
3 atti considerati: aggressione fisica, furto, vandalismo, bugia/disobbedienza.
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Funzioni: affermazione identità (forza fisica), accettazione/desiderabilità sociale
(si ritengono interessanti x sex opposto). Il t trascorso con amici è fortemente
correlato con la pratica del furto/vandalismo (è un modo di stare insieme) +
trasgressione (esprimere la propria posizione critica verso ordinamento
istituzionale).
Fattori protettivi: famiglia (conflittualità int, carenza controllo, mancanza dialogo,
incoerenza educativa sono fattori di rischio), continuità scolastica, coetanei (i
comportamenti antisociali sono di gruppo), uso del t libero.
IL COMPORTAMENTO SESSUALE
il raggiungimento di un’adeguata maturità sessuale comporta la capacità di
instaurare rapporti di coppia in grado di coniugare affettività e sessualità, di
coinvolgersi in rapporti sessuali paritari dove l’individualità di ognuno non subisca
alcuna coercizione. È necessario saper controllare impulsi ed emozioni
integrandoli in una relazione rispettosa dell’esigenze del partner, saper
riconoscere e opporsi a tentativi di manipolazione.
Possibili rischi legati al comportamento sessuale:
malattie a trasmissione sessuale
• gravidanze precoci
• relazioni violente
•
La società attuale pone ulteriori difficoltà: prolungamento dell’adolescenza,
tendenza culturale ad enfatizzare la gratificazione immediata,
ipersessualizzazione delle società occidentali.
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Il debutto sex precoce è connotato da scarso coinvolgimento affettivo, < uso di
contraccettivi. I maschi iniziano prima e aldilà di relazioni affettive (bassa fedeltà,
discontinuità).
Funzioni: adultità (es. collezionare un alto n. di partner),
trasgressione/esplorazione, funzione rituale ed emulazione (terreno di confronto
con coetanei).
La gravidanza precoce è associata a una pessima percezione di sé, insuccesso
scolastico, altre condotte a rischio.
L’ALIMENTAZIONE DISTURBATA
la ristrutturazione corporea (compito evolutivo dell’adolescenza) è + difficoltoso
nelle femmine, che hanno in genere un’immagine + negativa di sé.
Fattori associati: > rapidità e precocità dello sviluppo puberale + norme sociali in
merito ai criteri di bellezza (magrezza). La costruzione dell’identità femminile
appare in generale + frammentaria di quella maschile (> difficoltà nella definizione
di sé, > attese di fallimento, senso di inadeguatezza).
I disturbi alimentari rappresentano una condotta a rischio internalizzata e sono
una modalità di espressione del disagio tipicamente femminile
Funzioni:
strategia emotiva per la risoluzione dei problemi
• modalità per affermare la propria autonomia e competenza
• trasgressione, sperimentazione di sé
• comunicazione
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PREVENZIONE E L’INTERVENTO
L’intervento educativo richiede di individuare le funzioni assolte dai diversi
comportamenti, i fattori di rischio che ne aumentano e stabilizzano il
coinvolgimento e soprattutto i fattori di protezione che possono limitare la
gravità: è essenziale poter offrire al giovane l’opportunità di raggiungere gli stessi
obiettivi di sviluppo senza mettere in pericolo la salute, ossia attraverso
comportamenti salutari.
L’intervento richiede di lavorare affinchè il soggetto ottenga gli stessi obiettivi
positivi attraverso azioni meno lesive per il suo benessere.
La prevenzione richiede quindi di favorire il ricorso ad altri comportamenti che
possono svolgere le stesse funzioni positive senza mettere a repentaglio la salute:
interventi diretti: informazione, riflessione, ricerca di nuove strategie per
• raggiungere gli stessi scopi in modo salutare
indiretti: valorizzazione delle risorse personali, familiari, scolastiche, di
• comunità, promozione delle life skills (competenze vitali: comunicazione
efficace, empatia