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PARTE 2. LO SVILUPPO COGNITIVO, AFFETTIVO E SOCIALE.
LO SVILUPPO COGNITIVO
Modo in cui il bambino conosce il mondo, prendendo in considerazione 4 aspetti dei processi cognitivi:
- Capacità di percepire
- Apprendere e memorizzare
- Organizzare la conoscenza tramite simboli
- Agire intelligentemente
I riflessi
L’essere umano fin dalla nascita sa fare molte cose: reagire con movimenti riflessi a una serie di stimoli,
percepire il mondo intorno a sé, piangere.
Riflesso di: Se un adulto Il bambino Non
oltre
Rotazione del gli tocca la guancia all’angolo della volge il capo e apre la bocca 6 mesi
capo bocca
Suzione gli mette in bocca dito/capezzolo succhia 2-3 mesi
Marcia lo regge verticalmente con i piedi alza i piedi come x camminare 4 mesi
automatica
Moro x un attimo non gli sostiene il capo inarca la schiena e apre le 6-7 mesi
braccia
Babinsky gli sfiora il piede da alluce a tallone estende e ritrae le dita 6-7 mesi
Prensione gli preme qualcosa sul palmo della afferra saldamente 3-4 mesi
mano
I riflessi sono risposte organizzate e automatiche a stimoli specifici, innati nella nostra specie, non devono
essere appresi con l’esperienza e hanno una funzione adattativa.
Quelli neonatali tendono a scomparire nell’arco dei primi mesi quando le loro funzioni sono sostituite da
azioni volontarie.
In alcuni casi si pensa che svolgano una funzione di pre-adattamento, es. quello di prensione prepara ad
afferrare; di alcuni non è del tutto nota la funzione, ma costituiscono dei segnali importanti: la
presenza/scomparsa e qualità dei riflessi sono elementi diagnostici importanti della salute del bambino. La
presenza dei riflessi è il 1° indizio del fatto che il bimbo reagisce a info dal mondo ext e non solo a
sensazioni proprio-cettive.
La percezione
Capacità di registrare info con gli organi di senso, può esser considerata la base della conoscenza umana.
Fornisce info di 1° mano sulla realtà, indispensabile x costruire forme di conoscenza + elaborata. Implica
processi cognitivi complessi xchè la nostra mente non si limita alla registrazione passiva di info sensoriali
ma lavora attivamente x selezionarle e organizzarle.
la percezione è organizzata ma non in virtù di un’azione mentale di 2° liv (lavoro del
Teoria della gestalt:
sistema cognitivo sui dati grezzi inviati al cervello dagli organi di senso), ma in virtù di un’innata
corrispondenza tra le strutture percettive/realtà. La percezione è una modalità primaria di esperienza che
consente all’essere umanio di trovarsi in sintonia immediata col mondo ext.
percepire il mondo non richiede un’attività mentale integrativa o ricostruttiva xchè le stimolazioni
Gibson:
sensoriali possiedono un ordine intrinseco che l’organismo umano è disposto a cogliere. Il compito
evolutivo del bambino non è mettere ordine nel caos di sensazioni frammentarie ma affinare strategie che
gli permettano di selezionare le info rilevanti: giunge a cogliere una realtà ext ricca di risorse percettive =
(relazione tra le proprietà degli ogg e le possibilità di azione offerte da queste proprietà).
affordance
Il preadattamento a suoni/ritmi del parlato ha un valore funzionale xchè pone immediatamente il bambino
a contatto con l’universo della comunicazione e agevola l’acquisizione del linguaggio.
Pavlov parla di fenomeno dell’abituazione (quando uno stimolo resta presente ai
La discriminazione visiva:
nostri sensi abbastanza a lungo e continuativamente ci abituiamo ad esso e non gli prestiamo + attenzione,
xciò la mente umana è attratta da novità).
Vedere le forme
La > difficoltà sta nel fatto che il lattante non può comunicarci quello che vede. Alla nascita l’apparato visivo
è funzionante e immaturo, è incapace di focalizzare entrambi gli occhi su uno stesso punto (acuità visiva
limitata), riesce a mettere a fuoco nitidamente solo le forme a breve distanza. Immediatamente dopo
nascita reagisce alle ≠ luminosità e al movimento, dopo pochi giorni riesce a seguire attivamente con lo
sguardo la traiettoria di un ogg in movimento e probabilmente distingue alcuni colori. Le caratteristiche
visive + attraenti x i bambini: complessità, simmetria, presenza di curve, mobilità e in particolare il volto
umano.
L’orientamento spaziale
Vedere il mondo non è solo riconoscere le forme degli ogg ma individuare le relazioni spaziali tra un ogg e
un altro e tra sé e gli ogg. Un fattore cruciale è la possibilità di cogliere le cioè il fatto
costanze percettive,
che gli ogg non mutano forma o dimensione se li guardiamo da angolature/distanze ≠.
Intorno ai 3 mesi il bambino inizia a cogliere la costanza di forma, mentre quella di grandezza si delinea a 4-
5 mesi. Dai 2 mesi in poi i bambini iniziano a riconoscere gli ogg come entità unitarie distinte dallo sfondo.
Un aspetto importante in questo processo è la percezione della profondità: da un’adeguata percezione di
essa dipende la nostra capacità di spostarci senza danni.
(scuola comportamentista)
Le capacità basilari di apprendimento
Grazie agli studi sugli animali e persone è stato individuato un 1° meccanismo di apprendimento:
(esistenza di comportamenti innati che, oltre a determinarsi nelle situazioni
condizionamento classico
geneticamente pre-programmate, possono associarsi stabilmente a nuovi stimoli grazie al ripetersi
dell’esperienza. La procedura di associazione genera una risposta attesa = riflesso condizionato.
Anche i neonati possono essere sottoposti a condizionamento classico, soprattutto se la nuova associazione
è legata a qualche valore adattativo.
Il (Skinner) si fonda sulla possibilità di far acquisire/scoraggiare un
condizionamento operante
comportamento mediante rinforzi/punizioni.
L’apprendimento può avvenire anche in assenza di un immediato rinforzo (Bandura), x Essa è
imitazione.
un’attività cognitiva + complessa che richiede di prestare selettivamente attenzione allo stimolo,
individuarne le componenti essenziali ed eseguire accuratamente la stessa sequenza.
La memoria
L’essere umano è dotato di memoria fin dalle prime fasi di vita (abituarsi a uno stimolo = conservarne
qualche traccia). Anni 60 = approccio che studia la mente come strumento x elaborare info; il pc è usato
HIP
come modello o metafora del funzionamento mentale. L’essere umano recepisce le info del mondo ext
grazie all’apparato percettivo, i dati possono essere abbandonati/conservati/trasformati generando info
d’uscita. Memoria Memoria a
Input Registro a breve lungo termine
sensoriale termine
La memoria consiste in attività di grazie cui le info sono codificate e trattenute nel
immagazzinamento
sistema cognitivo e in attività di con cui possiamo accedere in modo +/- efficiente alle info
recupero
immagazzinate. Alcune info sono perse, altre passano nella memoria a breve termine e poi a quella a lungo
termine (l’info entra a far parte del sistema del conoscente). Il recupero può consistere nel riconoscimento
(quando si individua un ogg come familiare) o (si è in grado di ricostruire l’esperienza passata
rievocazione
in pensieri e parole).
Nel corso dell’età prescolare le capacità mnestiche si ampliano moltissimo; dai 5 anni cresce soprattutto la
capacità di rievocazione, grazie all’aumento di capacità strutturale (i magazzini di memoria si ampliano, con
maturazione del SNC) e miglioramento funzionale (uso + efficiente dei magazzini).
ognuno di noi immagazzina continuamente info in modo incidentale, x il semplice
Le strategie mnestiche:
fatto di aver percepito un ogg, in molti altri casi si fa attivamente attenzione. Le strategie sono
comportamenti finalizzati all’immagazzinamento e recupero intenzionali. Tra le + usate:
- ripetizione
Reiterazione:
- raggruppamento economico delle info
Organizzazione:
- costruzione di legami
Elaborazione:
Le strategie non fanno altro che potenziare un carattere naturale della memoria, ossia il suo disporsi in
modo strutturato. Il patrimonio accumulato non è mai alla rinfusa e nemmeno nell’ordine in cui è stato
acquisito: è organizzato come un insieme di pacchetti che riuniscono le conoscenze intorno a nuclei
tematici.
Distinzione tra:
Memoria semantica: contiene la rappresentazione di concetti che si formano attraverso processi di
1. astrazione; sottostà all’acquisizione e uso del linguaggio
Memoria episodica: si riferisce a fatti, ogg specifici legati all’esperienza diretta, assicura l’identità e
2. la continuità del sé, conservando la storia personale del sogg
Nello sviluppo la memoria episodica precede la semantica: i primi ricordi sono organizzati in forma
altamente idiosincratica, associativa e contestualizzata x acquisire poi l’organizzazione tipica del sistema
semantico basato su schemi/concetti (modelli int del mondo in cui le conoscenze sono collegate in una rete,
prodotta dall’attività della mente in base a somiglianze e regolarità ritrovate nel fluire dell’esperienza).
I si basano sull’astrazione di proprietà comuni a + ogg indipendentemente dalla loro collocazione
concetti
spaziotemporale; gli permettono di individuare le strutture organizzative che rintracciano un
schemi
evento.
L’elemento cerniera tra memoria episodica e semantica è lo rappresentazione di sequenze di azioni
script:
che si ripetono con regolarità, caratterizzate da ruoli e contesti socialmente condivisi.
l’efficienza mnestica decresce, mostra un peggioramento già nell’età di
La memoria in età adulta e senile:
mezzo; l’esperienza gioca comunque un ruolo positivo.
Il linguaggio
Il neonato nasce con capacità di piangere, intonazioni/intensità non consentono di decifrare con esattezza il
significato; in pochi mesi è già in possesso dei primi elementi del codice verbale; entro i 3-4 anni sarà
capace di padroneggiare i principi che lo governano = progresso rapido e sicuro tanto che dopo quest’età i
miglioramenti consistono nell’abilità d’uso contestuale e sociale del linguaggio + conoscenza regole.
Caratteristiche che deve possedere il linguaggio x essere considerato tale:
- poter rappresentare simbolicamente ogg, eventi,m stati emotivi, concetti astratti
Semanticità:
- deve potersi riferire anche a passato/futuro
Dislocazione:
- il parlante deve essere in grado di comprendere frasi nuove e produrre un n.
Produttività:
potenzialmente infinito di messaggi
È una f