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REAL TIME E DMAX

Entrambe queste reti appartengono al gruppo Discovery ed entrambe hanno fatto del factual il loro

core-content, che ne hanno fatto alzare esponenzialmente gli ascolti.

Real Time in onda dal 2005 su Sky e dal 2010 in chiaro sul digitale terreste

DMAX in onda dal 2011 in chiaro.

I due canali sono stati inseriti in primis negli Stati Uniti e nel Regno Unito.

Queste reti hanno due meriti: hanno saputo reinventare il linguaggio televisivo e riavvicinare alla tv

un pubblico giovane.

Una precisa scelta di posizionamento

Real time è un canale destinato alle donne e DMAX agli uomini. Questa promessa è ben radicata

nella brand identity delle reti: il logo, l'immagine coordinata, la grafica, i jingle,i bumpers, gli

annunci, i promo. → facile per gli inserzionisti decidere dove investire.

Non esiste un filo conduttore che unisce tutti i programmi, ma hanno un'identità precisa di target e

genere (factual).

Un palinsesto low-cost basato sul magazzino internazionale

In Italia, fino a qualche anno fa, il gruppo Discovery operava esclusivamente nel mondo pay,

curando il confezionamento dei propri canali (soprattutto documentari) rivolti a una ristretta nicchia

di pubblico, ed era fornitore di contenuto per le reti generaliste gratuite (es. Bear Grylls era in

scaletta in Wild di Italia 1)

Con l'introduzione dei canali gratuiti di proprietà, Discovery ha cambiato il proprio modello di

business, cessando la fornitura di prodotto a quella che sarebbe diventata la concorrenza.

Quando sono nati, i palinsesti di Real Time e DMAX potevano contare su una larga quantità di

factual americani/britannici/australiani, dovendosi solo occupare di doppiarli o sottotitolarli.

Questo impiego di ready-made ha consentito di tenere bassi i costi al lancio (se un programma non

funziona può essere facilmente sostituito), introducendo il genere factual in Italia.

Importanza della localizzazione

Discovery ha capito subito che non avrebbe avuto successo in Italia se non avesse parlato la nostra

lingua.

Real Time si è cosi velocemente dotata di volti locali: Enzo Miccio, Carla Gozzi, Paola Marella,

Alessandro Borghese, Clio, Renato.

Quando i factual hanno iniziato a parlare la nostra lingua si è capito che Real Time faceva sul serio

e gli ascolti sono cresciuti rapidamente.

Benedetta Parodi è stato il primo tentativo di Real Time di importare un volto dalle reti generaliste.

DMAX, ancora un po' indietro su questo fronte, ha ad esempio dato visibilità a chef Rubio. Volto

nuovo, iconico, carismatico, professionista nel suo settore.

Il loro modo di condurre, diverso da ciò a cui era abituato il pubblico italiano, li ha resi subito

personaggi di culto, ispirando parodie e copiature da parte delle reti concorrenti.

Il processo di localizzazione non si è limitato ai volti di rete ma anche ai protagonisti dei

programmi: le persone comuni.

Temi al passo coi tempi e con le passioni

I programmi parlano delle necessità, degli hobby, di ciò che è importante per i telespettatori.

Real Time fa leva sui valori/sentimenti tipici dei canali a target femminile (allegria, leggerezza,look,

cucina,riscatto sociale,psicologie,lo stile). I suoi programmi sono fuori dal tempo, non esiste

cronaca, non esistono brutte notizie.

DMAX verte attorno ai valori maschili (attrazione, adrenalina, paura, esplorazione, avventura). E'

più sensibile all'attualità, proponendo documentari legati a fatti di cronaca (es. gli speciali su Costa

Concordia).

Nuove strategie di programmazione

Nella multicanalità digitale la partita si gioca soprattutto nel daytime (mattina, pomeriggio e

seconda/terza serata sono in momenti in cui si concentrano le risorse e le novità).

Gli stessi titoli vengono riproposti ciclicamente sia in prima serata che durante il giorno, in modo da

massimizzare l'esposizione al pubblico (pochi factual, ben fatti e di richiamo).

Vengono privilegiati slot a tema, accostando più titoli (es. serata matrimoni)

La durata di ciascun titolo è inferiore au 30/60 minuti (più adatta ad un pubblico giovane e sempre

di fretta).

In seconda/terza serata Real Time svela la sua anima oscura. Se durante il giorno la rete è glamour,

elegante e posata, con il calare delle tenebre emergono i lati più spregevoli dell'agire umano

(Malattie imbarazzanti, Sepolti in casa, Io e la mia ossessione) → vincente sul piano degli ascolti.

DMAX propone invece personaggi borderline: 1000 modi per morire, Io e i miei parassiti, Most

Shoking.

La stagionalità è inversa rispetto a quella delle altre reti: l'estate e il periodo natalizio diventano i

momenti in cui sperimentare e lanciare nuovi titoli.

Grande attenzione e sensibilità verso le piattaforme social (pagine Facebook, Twitter, puntate online

sui siti ufficiali), con lo scopo di aumentare la propria visibilità.

Durante la giornata vengono mandati in onda moltissimi promo, spingendo pochi titoli in modo

mirato → autopromozione.

Capacità di evolvere

Su Real Time nell'estate 2013 è andato in onda Segreti di famiglia (tentativo di esplorare il mondo

dei sentimenti). Primo esempio di emotainment.

DMAX, trasmettendo tutte le partite del Torneo 6 Nazioni di rugby, dimostra di voler proporre

anche eventi sportivi in diretta. Perfettamente in linea con il proprio target di riferimento e con la

possibilità di costruire un intero discorso attorno al rugby utilizzando volti e linguaggi già

appartenenti alla rete (es. Chef Rubio, ex giocatore)

I factual a carattere documentaristico, storico, tecnologico e scientifico, dopo un primo sfruttamento

su DMAX, stanno ora entrando a far parte di Focus, rete che dal 2013 è entrata a far parte della

scuderia di Discovery.

LA MODA NEL FACTUAL

Ma come ti vesti?!, in onda su Real Time dal 2008.

I due conduttori, Enzo Miccio e Carla Gozzi, devono intervenire in qualità di esperti di stile per

salvare la situazione di una protagonista in crisi con il suo look.

Si esamina prima il guardaroba, scegliendo cosa tenere e cosa buttare, per poi passare alla fase

shopping. La protagonista cerca di seguire i consigli degli esperti per comprare capi adatti a lei,

mentre Enzo e Carla commentano le sue scelte. Segue lo shopping guidato dai due conduttori, che

scelgono le combinazioni più adeguate. La protagonista fa il suo ingresso in studio col nuovo look e

si guarda allo specchio. Così abbigliata si sottopone al giudizio di amici e parenti.

Dalla crisi iniziale la struttura narrativa conduce quindi a una risoluzione del problema raggiunta

attraverso l'operato degli esperti: il risultato è una trasformazione salutata con entusiasmo.

Guardaroba perfetto, in onda dal lunedì al venerdì nella fascia pomeridiana di Real Time, condotto

sempre da Carla Gozzi. “Cosa mi metto”? Il compito della stylist è quello di insegnare ad evitare

trappole e a riprodurre gli abbinamenti più consoni.

I nuovi outfit vengono fotografati e raccolti in un moodboard in modo che la persona possa

consultarli anche in futuro.

Fashion games: Shopping Night

Nei due esempi precedenti la struttura di base è quella del makeover, mentre in altri casi si può

avere la competizione fra concorrenti come nei game show.

Shopping Night è un programma di prime time in onda su Real Time, condotto da Enzo Miccio e

Carla Gozzi.

Le partecipanti devono trovare all'interno della Rinascente di Milano il look più adatto per

l'occasione indicata dai conduttori. Chi vincerà potrà portarsi a casa quello che indossa.

Il momento “ruba l'abito” rappresenta un ulteriore innesto riconducibile al game: ciascuna delle

ragazze può rubare un vestito tra quelli scelti dalle altre.

Di impianto analogo è Buccia di banana, in onda nel prime time di Lei, condotto dalla giornalista di

moda Giusi Ferré.

Verso una tv neo-pedagogica

Gli esempi nei paragrafi precedenti appartengono ai coaching show, programmi in cui risulta

centrale la presenza di esperti che risolvono una situazione problematica di persone comuni.

L'obiettivo è quello di conferire stile a chi ne è privo o di sfruttare al meglio le potenzialità

inespresse del proprio guardaroba. → la tv si trasforma così da mezzo che rappresenta il reale a

mezzo che fa accadere qualcosa.

Il factual quindi punto sulla messa in scena, a partire da situazioni reali, di un racconto che produce

effetti reali.

La televisione si propone come esperta che entra nella vita quotidiana delle persone non più con

l'intento di raccontare storie ma per orientarne il lifestyle. → logica neo-pedagogica.

Sono lontani i tempi della tv delle origini, che si rivolgeva ai saperi tradizionali. Ciò che è mutato è

lo spettro d'azione, ieri orientata alla cultura con la C, oggi dedicata ai consigli pratici. In comune

c'è l'intento educativo.

IL FORMAT-RICETTA: IL SUCCESSO DI MASTERCHEF

Masterchef ha vinto la sfida televisiva sotto tutti i punti di vista. Ha battuto ogni record di ascolti su

Skyuno, ha reso visibile la curva di Cielo nel marasma dei canali post-nascita del digitale terrestre,

ha acceso dibattiti sui social, ha creato 3 nuove icone dello spettacolo, lanciato mode, spinto altre

reti a copiarne gli stilemi visivi.

I suoi punti forti: è un talent show, è un game show, ha richiami al reality e altri al factual, la

modalità produttiva è molto simile a quella di una fiction.

Ha una struttura fissa: le prime puntate sono dedicate alle selezioni degli aspiranti chef, gli altri

episodi sono invece costruiti attorno a 4 prove diverse (Mystery Box, Invention Text, Prova in

Esterna, Pressure Test)

La struttura alla base è uguale in tutti i Paesi, ma alcuni elementi possono variare: in Franci c'è un

conduttore oltre ai giudici, in Australia la messa in onda è quotidiana, a volte i concorrenti possono

essere VIP o bambini.

Masterchef come talent show

Il format racconta una gara tra aspiranti chef, persone comuni che non hanno mai avuto a che fare

con la cucina in veste professionale.

Le selezioni sono molto rigorose, bisogna individuare dei veri e propri talenti.

I tre giudici: Bruno Barbieri, Carlo Cracco e Joe Bastianich esperti del settore della ristorazione e

quindi personaggi autorevoli e credibili.

Bastianich, forte dell'esperienza nella versione americana, ha sfruttato la conoscenza del format per

trasmetterne le dinamiche agli altri due giudici e aiutarli nella conduzione televisiva.

Masterchef è totalmente registrato e post-prodotto, non c'è diretta. I montatori hanno tutto il tempo

per scegliere le frasi migliori e montarle, pulendo le imperfezioni dei conduttori.

Con il tempo i 3 giudici hanno definito maggiormente le loro personalità, al punto di ispirare

parodie.

Dettagli
Publisher
A.A. 2014-2015
14 pagine
18 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/06 Cinema, fotografia e televisione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher desit di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Teorie e tecniche della fiction radiotelevisiva e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Libera Università di Lingue e Comunicazione (IULM) o del prof Cardini Daniela.