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NARRATIVE NATURALI: > STRATEGIE PER OTTENERE ADESIONE FIDUCIARIA
LETTORE:
• Racconti riferiti a eventi avvenuti in mondo reale
(es: articolo giornale)
• MASCHERAMENTO OGGETTIVANTE (Greimas):
Enunciatore: invita implicitamente lettore a
credere che ciò che gli viene narrato sia avvenuto
in mondo esperienza reale • cancellazione marche enunciazione dal testo (possono far
pensare a parzialità punto di vista proposto)
• Destinatario: usa parametri come verosimiglianza; • Autore non appare mai in 1^ persona → si nasconde
cerca riscontri veridicità dietro fatti narrati
TESTO ATTENDIBILE → Ciò che viene detto è • Uso forme impersonali
realmente accaduto
• Nota: non vuol dire che eventi narrativa naturale MASCHERAMENTO SOGGETTIVANTE
siano effettivamente «veri» → fino a prova
contraria lettore accetta come veri eventi narrativa • Autore espone sua argomentazione → pone se stesso
naturale (es: discorso storico) come garante verità affermazioni contenute nel testo
• OBIETTIVO: Ottenere fiducia lettore nei confronti
verità contenuti testo
• Lettore esigente
6.6. NARRATIVE ARTIFICIALI E SEGNALI DI FINZIONE SEGNALI DI REFERENZIALITA’
NATURALI (2) • Tratti formali narrativa artificiale • Tratti formali narrativa naturale
• Uso metafore e linguaggio • Utilizzo date (oggettivizzazione
figurato → uso «poetico» eventi)
linguaggio • Menzione personaggi storici ed
NARRATIVE ARTIFICIALI: • Assenza coordinate temporali eventi conosciuti
precise e intersoggettivamente
• • carattere informativo testo e
Lettore sa che eventi non appartengono a verificabili vocazione didattica
mondo «reale»
• Finge di credere che ciò che viene raccontato Nota: attribuzione testo a genere di discorso implica
sia vero all’interno di determinato mondo scommessa abduttiva (= margine errore possibile)!
possibile narrativo → Certezza impesi giusta:
• •
Lettore flessibile e superficiale Lettura ultimata
• Dopo aver letto titolo / riconosciuto intenzioni
comunicative autore
ROMANZI STORICI: Naturale + artificiale
• Alcune info appartengono a narrativa Narrativa artificiale può appropriarsi caratteristiche
naturale, altre a narrativa artificiale narrativa naturale (es: incipit «Nome della rosa»)
• Lettore non chiede a testo di essere vero ma
che appaia verosimile Carattere naturale/artificiale: dipende più da contesto
comunicativo ed enciclopedico in cui è inserito testo che
da caratteristiche racconto (es: gossip, leggende
metropolitane)
6.7. INTERPRETAZIONE E USO DEI TESTI
SEMIOTICA INTERPRETATIVA: USO DI UN TESTO
• Importanza lettore in costruzione significato testo • Atteggiamento non cooperativo del lettore che impone chiave lettura
estranea a intentio operis sul testo
• Ognuno dà senso diverso a unico testo in base a proprie conoscenze • Lettore tralascia segnali proposti da testo per guidare interpretazione
• Interpretazione: non è interessata a intentio auctoris • Non coopera più con testo → uso incontrollato
DECOSTRUZIONISTI • Rinuncia a interpretazione
• Ogni interpretazione vale l’altra in base a punto di vista lettore > ECO – TRE TIPI DI INTENZIONE NELL’INTERPRETAZIONE:
• Ruolo attivo lettore estremo → libertà interpretativa illimitata INTENTIO
• Interpretazione: basata su intentio lectoris → testo è solo stimolo per Quello che voleva dire l’autore empirico
AUCTORIS
deriva interpretativa/semiosi illimitata
• Testo: può essere letto solo su basi ideologiche → Non esiste vero INTENTIO Ciò che testo vuole dire in riferimento a propri sistemi
senso (= ogni interpretazione è misinterpretazione) OPERIS significazione e coerenza testuale
UMBERTO ECO INTENTIO Ciò che destinatario fa dire a testi in riferimento a propri
LECTORIS sistemi significazione e desideri
• Ribadisce importanza cooperazione tra testo e destinatario
• Testo: non può essere interpretato liberamente → è parametro
interpretazioni possibili ESISTONO GRADI DIVERSI DI USO TESTUALE!
• Nota: Differenti letture medesimo testo non sono tutte ugualmente
valide • Chi rifiuta di credere a verità della notizia sta respingendo
• Interpretazione: oscilla tra intentio operis e lectoris contratto interpretativo proposto da testo
7.1. LO SPAZIO E LA SCHEMA CORPOREO
• Rappresenta immagine che ciascuno di noi elabora della
SPAZIALITA’ propria strutturazione fisico-corporea
• Permette di segmentare nostra localizzazione, orientando
aspetti nostro sistema cognitivo che si riflettono in sistema
• Nostro linguaggio e sistema significazione è semantico (= lavoro di localizzazione)
profondamente intessuto di spazio • Schema corporeo costruisce percezione dello spazio in
• quanto sistema di polarità a cui si legano forme attribuzione
Utilizziamo figure dello spazio per esprimere: di valore
• Stati d’animo («mi sento un po’ giù») • A dimensioni fondamentali spazio si collegano valori
• Disposizioni cognitive («Risposta superficiale») semantici che rimandano a dimensione timica (es: alto
valore positivo contrapposto a basso)
↓
PIANO SENSIBILE → PIANO CONCETTUALE IPOTESI: Livello di organizzazione contenuto posto
• Figuratività spaziale linguaggio: forma del direttamente in connessione a percezione corporea
senso nasce a partire da schema corporeo In formazione senso emergono restrizioni psicofisiche
legate a percezione spazio
↓ Alto/basso; destra/sinistra; avanti dietro → opposizioni
• ANALISI TESTO DA PUNTO DI VISTA SPAZIALE: che organizzano griglie culturali a cui sono collegate
porre attenzione su spazio come veicolo di disposizioni cognitive e passionali dei soggetti
significazione testuale, come luogo che Direzione: è progetto non solo motorio, ma anche
determina o ostacola trasformazioni di soggetti
e valori in gioco narrativo («andare avanti»/ «procedere» configurati
• Spazio è supporto di un’assiologia come programmi narrativi)
•
spazio come luogo della visione e anche come Spazio e movimento nello spazio partecipano alla
specifica valorizzazione del mondo costruzione del senso
7.1.1. I livelli di analisi dello spazio (1)
• SCHEMA NARRATIVO CANONICO: Disgiunzione
SPAZIO ALLESTITO: spaziale è uno elementi principali che dà forma a
• Strutture profonde del senso sono già realizzate in oggetti racconto
→ livello spazio agito, scenario relazioni tra attori, soggetti • Spazio utopico: avviene performanza eroe
e oggetti • Spazio paratopico: avvengono acquisizione competenza
e sanzione
• Dimensione sintattica: procedure spazializzazione testuale • Spazio eterotopico: circonda azioni salienti → si
attraverso débrayage (distinzione tra «qui» e «non qui») → costituisce movimento soggetto cognitivo che costruisce
Emergono figure del mondo in grado di creare impressioni e ordina spazio stesso (delinea specifico regime di visione
referenziali e effetti di iconicità (isotopizzazione, degli oggetti)
débrayage/embrayage, anaforizzazione, forme sociolettali) • Attante osservatore: soggetto interno a discorso (si
• Dimensione semantica: importanza dei luoghi in quanto muove nel tempo e modifica spazio intorno) →
spazi d’azione degli attanti narrativi → Spazi si specificano Specie di delegato in discorso soggetto
attraverso «tematizzazione» (opposizioni figurativo- dell’enunciazione
tematiche) • Ciò che testo fa vedere è ciò che lettore può vedere
•
• Percezione e descrizione spazio riguarda realtà abitata da Osservatore può essere in sincretismo (si sovrappone a
narratore) o sovrapporsi con attore enunciato nel testo
qualcuno che in essa si muove → Dobbiamo pensare a • Osservatore è istanza sempre presupposta da
soggetto e temporalità (= livello profondo strutture organizzazione racconto
narrative)
• Spazio si anima → diventa percorso soggetto che dispiega
sua progettualità
7.1.1. I livelli di analisi dello spazio (2)
• Osservatore rende conto di punto di • INFORMATORE: ulteriore strategia che
vista sotteso a un testo in cui pertiene a oggetti/attori e interagisce con
convergono: visione del soggetto
• Dimensione percettiva (spazio visibile) • Punto di vista diviene particolare regime della
• Dimensione cognitiva (ciò che si vede) conoscenza costituito da chi osserva e chi è osservato
• Dimensione timico-assiologica (valori • Figura che narrativizza spazio discorsivo
legati a specifica rappresentazione spazio
• •
Diversi tipi osservatori = diversi tipi ALLESTIMENTO FIGURATIVO: spazio del
presa sullo spazio discorso in cui testo produce determinati
• Osservatore mostra spazio e sapere già effetti di realtà e differenti impressioni di
costituito e precedente a percezione spazio tipo referenziale (mondo si dà a veder
stesso → visione oggettivante
• Spettatore immerso e racconta sua attraverso figurativizzazione di scene e
percezione in atto → visione soggettivante oggetti)
• Luoghi testuali sono descrizioni (più o meno
realistiche)
• EFFICACIA SPAZIALE: Dipende da effetti di
senso che testo è in grado di produrre
7.1.2. Un esempio: lo spazio in pubblicità
Spazio esterno Spazio automobile in quanto volume
Automobile si muove e agisce come Spazio interno all’auto
e superficie
vettore spazio-temporale
Valorizzazione: auto come mezzo che Valorizzazione: piano estetico-erotico Valorizzazione: luogo di rifugio
può vincere spazio e dominare (automobile come «corpo») (spazio accogliente e famigliare)
agenti atmosferici
Destinatario maschile a cui - Destinatario famiglia
interessano prestazioni veicolo
Auto desiderabile per efficienza Auto desiderabile per bellezza Auto desiderabile per comodità
7.2. IL VISIVO SEMIOTICA PLASTICA
SEMIOTICA FIGURATIVA TRE CATEGORIE PLASTICHE:
• Categorie topologiche: orientano nostra percezione di
• DIFFICOLTA’ COMPRENSIONE TESTI VISIVI: qualunque immagine, opponendo punto di vista rettilineo a
• Sembra non abbiano proprietà doppia articolazione (espressione e curvilineo
contenuto)
• • Categorie cromatiche: riguardano colori (lunghezza d’onda,
Non hanno codici ma idioletti (= lingue personali usate solo una volta per
singola opera) intensità, saturazione