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REDISTRIBUZIONE INIQUA ED INEFFICACE DELLA RICCHEZZA
e crea alcuni
La corruzione genera circuiti economici distorti rispetto ai fini dell’economia
vantaggi iniqui per alcuni soggetti
Chi trae vantaggio dalla corruzione?
Corruttore: soggetto privato disposto a dare compensi o altri benefici a:
1-persone che hanno posizioni in istituzioni pubbliche
che occupano posizioni in imprese private ad esempio l’ufficio acquisti
2-persone
Corrotto: soggetto che accetta benefici particolari per favorire un corruttore
Il corruttore e il corrotto traggono immediatamente un illecito beneficio privato
La suddivisione delle risorse/benefici sottratte alla collettività dipendono dai rapporti di
forza tra corruttore e concusso e dalla loro eventuale asimmetria informativa
La corruzione può rafforzare economicamente corrotti e corruttori, indebolendo altri
segmenti sociali, generando un circolo vizioso che aumenta la corruzione del sistema
ISTIUZIONI E SOCIETà
Delegittimazione delle istituzioni e indebolimento delle strutture organizzative delle AAPP
Clima di sfiducia dei cittadini
Iniquità e disparità di trattamento tra individui
Caduta della cultura del merito
Creazione di un circolo vizioso tra AAPP -Società-Istituzioni (fenomeno di state capture e
society capture)
Decadimento del tasso di crescita economico e di progresso sociale
POSSIBILI AZIONI PER SUPERARE LA CORRUZIONE
NON ESISTONO RISPOSTE SEMPLICI A PROBLEMI SOCIO-CULTURALI
COMPLESSI E RADICATI STORICAMENTE
-Formulazione di regole chiare e tempestive
-Applicazione non solo formale delle regole (a volte i fatti illeciti e di corruzione si sono manifestati
proprio in presenza di atti formalmente perfetti) e
-Diffusione/Rafforzamento/Rilancio di un’etica di una cultura pubblica
-Controlli sui risultati finali, confrontati con obiettivi definiti ex ante
-Sviluppo di sistemi di accountability verso gli stakeholder
e semplificazione dell’azione amministrativa
-Trasparenza
Inoltre è necessario:
Agire contestualmente su più leve
Assumere una prospettiva capace di coniugare risultati di breve e di lungo periodo
VALORI, REGOLE, COMPORTAMENTI
Oggi a tutti i livelli si discute molto sulla necessità di nuove regole. È noto che le regole politiche,
istituzionali, economiche e sociali sono definite sulla base di valori positivi o negativi dominanti
nella cultura della società. Inoltre molti studi empirici hanno dimostrato che le stesse regole
producono effetti molto differenti o addirittura contrari in Paesi o in Regioni diverse. Di
conseguenza si può sostenere che nel rapporto tra valori→regole→comportamenti è necessario
concentrare l’attenzione sul livello dei valori nella cultura sociale e della coerenza dei
comportamenti e non solo sulla qualità delle regole.
Strumenti di contrasto della corruzione
1. Piani singole amministrazioni e Piano nazionale anticorruzione (triennali) che identificano:
Livello di esposizione a fenomeni corruttivi di uffici e servizi;
Procedure per selezionare e formare i dirigenti;
2. In ogni amministrazione, individuazione di un responsabile della prevenzione della corruzione:
Predispone piano triennale;
Verifica attuazione;
Verifica rotazione incarichi.
3. In caso di ripetute violazioni del piano, il responsabile risponde con sanzioni di illecito
disciplinare (variamente graduato);
4. Definizione di livelli essenziali di trasparenza delle procedure di
Autorizzazione o concessione;
Scelta del contraente per l’affidamento di lavori, forniture e servizi;
Concessione ed erogazione di contributi, sussidi, ausili finanziari, etc.;
Concorsi e prove selettive per l’assunzione di personale e progressioni di carriera.
5. Pubblicità e trasparenza nella nomina di arbitri in controversie tra AAPP e privati;
6. Verifica dei tempi lunghi delle procedure;
7. Ogni amministrazione istituisce un indirizzo di posta elettronica per segnalare casi o indizi di
presunta corruzione;
8. Codice di comportamento dei dipendenti pubblici su qualità dei servizi, prevenzione corruzione
e rispetto dei doveri costituzionali;
9. Elenco dei fornitori con certificazione antimafia presso prefetture, amministrazioni centrali e
presidenza del consiglio;
10. Elenco delle attività con più elevato di rischio di corruzione e di criminalità organizzata;
11. Ineleggibilità di amministratori e manager condannati anche in prim grado per motivi di
corruzione.
provvedimento: “effetto annuncio”
Il
Il Piano Nazionale Anticorruzione costituirà lo “spartito” nel quale verranno disegnate le misure di
prevenzione adottate dalle diverse Amministrazioni
L’Osservatorio sulla corruzione e gli altri illeciti nella Pubblica amministrazione sarà il “faro” per
chi cerca informazioni ufficiali, complete e, quindi, corrette su questo fenomeno, evocativo ed
eclatante, spesso raccontato insieme a termini quali “allarme” ed “emergenza” che non ne aiutano la
reale comprensione.
Le misure sulla trasparenza:
incidono su quattro dei settori più a rischio (appalti, contributi, assunzioni, erogazioni di servizi)
esaltano il ruolo della risorsa tecnologica, per alimentare il controllo diffuso dei cittadini
si saldano alle misure già adottate con il Dlgs 150/2009
valorizzano il ruolo dell’Autorità di vigilanza per i contratti pubblici per servizi, lavori e forniture.
12 il processo di definizione delle strategie nelle amministrazioni
pubbliche
12.1 Il posizionamento strategico
Il posizionamento strategico di una azienda può essere definito come la sua collocazione
nell’ambiente, ossia il rapporto con i mercati di sbocco a cui si rivolge e quelli di acquisizione dei
fattori produttivi. Elementi della strategia sono pertanto il portafoglio dei beni e servizi prodotti, le
formule di produzione, i sistemi di finanziamento della produzione e l’atteggiamento nei confronti
dei concorrenti, dei fornitori e del contesto sociale di riferimento. Quindi, amministrazione pubblica
assume una caratterizzazione strategica nei confronti della comunità amministrata, definita dal mix
di utenti e servizi considerati prioritari, dalle formule di produzione adottate, dai sistemi di
finanziamento adottati. In particolare, per le amministrazioni pubbliche è cruciale la scelta delle
categorie o dei gruppi di cittadini, di famiglie, di imprese, di altri soggetti economici o sociali cui
attribuire la priorità per i servizi erogati, in quanto ciò esprime i valori, gli ideali, il modello della
società e il concetto di benessere cui gli organi decisionali fanno riferimento. La scelta dei servizi e
dei destinatari esplicita la distribuzione del beneficio sociale prodotto dall’attività amministrativa.
Per le amministrazioni pubbliche è fondamentale definire le condizioni idonee a garantire la
massima accessibilità per i cittadini-utenti cui si intende dare priorità. Per le amministrazioni
pubbliche l’obiettivo è prevalentemente quello di selezionare la domanda evitando aumenti di
produzione di servizi non compatibili con la limitatezza delle risorse disponibili e con la
sostenibilità della finanza pubblica. Per le amministrazioni pubbliche l’orientamento al cittadino-
utente-cliente significa privilegiare coloro che hanno minore capacità di pagare direttamente e la cui
qualità di vita dipende dalle modalità di erogazione dei servizi e dal finanziamento della loro
produzione tramite imposte generali o tariffe inferiori ai costi di produzione.
Il posizionamento strategico di una azienda privata o di una amministrazione pubblica può essere
inconsapevole quando deriva da scelte non razionalmente organizzate, stratificate nel tempo, a volte
anche in modo contraddittorio, oppure consapevole quando si fonda su scelte esplicite e tra loro
coordinate, su dati e informazioni utili ad analizzare e comprendere la natura dei bisogni e la loro
rilevanza nel sistema di benessere economico e sociale. Il posizionamento strategico può essere
e aspettative dei diversi portatori di interesse dell’azienda,
intenzionale se risponde alle attese
oppure emergente se le dinamiche interne e delle relazioni con l’ambiente hanno determinato
situazioni di fatto, non direttamente governate o governabili dai vertici aziendali.
Ogni azienda privata o amministrazione pubblica è caratterizzata da una propria traiettoria storica di
evoluzione → path dependency theory, che le permette di accumulare competenze e saperi, nonché
di connotarsi sulla base di specifici valori e riferimenti culturali perpetuati e consolidati nel tempo e
perciò non facilmente modificabili.
La tendenza alla stabilizzazione e alla riproduzione delle decisioni e dei comportamenti da parte
delle amministrazioni pubbliche hanno creato una crescente divaricazione rispetto alle esigenze di
riposizionamento strategico determinate dalla dinamicità dell’ambiente. Perciò è crescente
l’esigenza di introdurre sistemi e processi di pianificazione strategica e controllo in grado di portare
all’attenzione degli organi politici e burocratici il posizionamento attuale derivante dall’evoluzione
storica, quello emergente da scelte non consapevoli e di favorire il riposizionamento per il futuro.
12.2 La definizione dello spazio strategico
La complessità e il fascino delle amministrazioni pubbliche sono profondamente correlati
all’ampiezza della loro mission di interesse generale, che è in continua e strutturale espansione a
seguito dell’affermarsi di diritti umani, civili, politici e sociali. Ciò accade in particolare per gli enti
territoriali che hanno la responsabilità di garantire alle comunità insediate nel territorio di
riferimento: sviluppo socio-economico, progresso civile e culturale, tutela delle tradizioni storiche,
della cultura dell’ambiente fisico, per permettere a ogni membro della società di crescere come
persona e cittadino, sia individualmente che nelle sue relazioni affettive, di amicizia, di
appartenenza a comunità variamente definite. Questa finalità non potrà mai essere pienamente
fronte al cosiddetto “paradosso del welfare” o delle
raggiunta. In un certo senso ci si trova di
democrazie evolute: più elevati sono l’efficacia di un sistema pubblico e il livello economico e
culturale della società, maggiore è la capacità di questa di segnalare i bisogni non soddisfatti dal
mercato e dalle stesse amministrazioni pubbliche che divengono meritevoli di un ulteriore
intervento di queste ultime. Pertanto accade spesso che più uno Stato è evoluta, più è acuta la
“voice