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2) IL MANUALE DELLE PROCEDURE
3) LE VERIFICHE PERIODICHE DI CONFORMITÀ
4) GLI INCONTRI PERIODICI DI AUDIT
5) I QUESTIONARI SULLA COSTUMER O PATIENT STATISFACTION
6) IL REGISTRO DEI RECLAMI: Diviso in 3 sezioni; Utenti – Lavoratori – Territorio
7) IL DOCUMENTO DI ANALISI E DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
8) IL DOCUMENTO PROGRAMMATICO SULLA SICUREZZA
9) IL SISTEMA PREMIANTE
Modelli per Analizzare la Qualità
Per effettuare un’analisi della qualità vincente, esistono 6 differenti metodi:
1) Le 6 Dimensioni della Qualità
2) Il Modello delle 6 P della Qualità
3) Il Modello a “Lisca di Pesce” di ISHIKAWA
4) Il Modello DEMING o del Miglioramento Continuo
5) Il Metodo KAIZEN delle 5 S (Produzione LEAN)
6) L’Approccio”6 Sigma”
Le 6 Dimensioni della Qualità
Quale Domanda si Pone? Quali Argomenti
Approfondisce?
Cosa Fornisco? Soddisfazione dei Bisogni
TECNICA A che Prezzo? degli Utenti
Struttura Organizzativa,
ORGANIZZATIVA Con che cosa Erogo? Strategie, Valori e Cultura:
Soddisfazione dell’Utente
Relazione LP, Incontro con
RELAZIONALE Come fornisco il Servizio? l’Utente 6
Bisogno di Appartenenza,
Bisogno di Sicurezza,
IMMAGINE Chi fornisce il servizio Bisogno di Status,
all’Utente? Prestigio, Visibilità,
Leadership
Dove (si “consuma” il Bene)? Livello di Soddisfazione
AMBIENTALE dell’Utente
ECONOMICA Quanto? Quanto spende l’Utente?
Il Modello 6P della Qualità
Il secondo metodo per classificare la Qualità è quello delle 6P, che sono:
1) Prevista: Fare analisi di base e poi fissare obbiettivi e linee generali
2) Progettata: Sistema di gestione per la Qualità
3) Promessa: Garanzia, accordo con il cliente
4) Prestata: Rilevazione dei risultati erogati
5) Paragonata: Benchmarking, ovvero una tecnica di monitoraggio continuo della dinamica
gestionale, mediante la quale mi confronto con le “Buone Prassi”, dalle quali imparare
6) Percepita: Analisi della Clientela e della Soddisfazione dei Clienti
Il Modello a “Lisca di Pesce” di Ishikawa
Il modello di Ishikawa, si compone di un diagramma causa-effetto che prende in considerazione
le cause riferibili a quattro gruppi interni all’azienda:
Macchinario: Perché si è fermato
Materiale: Perché si è rotto?
Manodopera/Lavoratore: Perché è diminuita la produttività?
Metodi/Procedure/Misure: Cosa non ha funzionato?
Oltre a questi 4 gruppi interni, diagramma causa-effetto prende in considerazione pure un
gruppo esterno, ovvero l’Ambiente.
Gli obbiettivi di questo metodo di gestione per la Qualità sono principalmente due. Il primo è
quello di generare alcuni ipotesi sulle possibili cause di un problema o del manifestarsi di un
certo fenomeno, mentre il secondo è quello di dare risposte ai reclami dei Consumatori.
Per funzionare questo metodo necessita di essere suddiviso in varie fasi:
Identificare l’Effetto/Problema da studiare
Costituire un Team di persone con esperienza sull’attività che ha generato il problema
Attuare il Brainstorming, dove tutti i membri del team sono costretti ad elencare tutte le
possibili cause del problema senza alcun limite. Questo è molto importante, perché un
Costruire il diagramma Causa-Effetto nel quale le varie cause sono organizzate in un
diagramma che riporta alla sua destra il problema
Elencare gli effetti riscontrati e le eventuali cause possibili
Successivamente occorre effettuare una focalizzazione sulle probabili cause:
Fare Indagini sulle possibili cause utilizzando ad esempio i diagrammi di correlazione
Individuare le Cause più importanti
Verificare se le cause più importanti individuate sono veramente quelle che generano
l’effetto
Individuare l’Azione Correttiva per rimuovere la causa
Verificare l’Efficacia dell’Azione Correttiva
Il diagramma a lisca di pesce di solito viene utilizzato quando è necessario fare un’analisi
approfondita per revisionare le procedure (ad esempio di produzione). Inoltre questo sistema è
molto utile quando il problema che si è venuto a creare è molto complesso, e le cause del
problema possono essere numerose.
Tuttavia questa tecnica nonostante la sua utilità a scoprire le varie cause di un problema, non
aiuta ad individuare la causa principale che genera l’effetto, limitandosi a restringerne il campo.
Inoltre un altro grande limite di questa tecnica è che non aiuta ad individuare tutte le cause
minori. 7
Metodo KAIZEN delle 5S
Questo metodo si basa sul fatto che ogni operatore per eseguire al meglio le sue mansioni deve
mantenere la propria postazione di lavoro pulita ed in ordine. A tale scopo sono state ideate le
5s, ovvero un insieme di metodologie utili a migliorare la postazione di lavoro. Queste sono 5
valori fondamentali, che in lingua originale iniziano tutti con la lettera “S”:
1) SEIRI: Ordine
2) SEITON: Buona Condotta
3) SEISO: Pulizia (anche e soprattutto morale)
4) SEIKETSU: Standardizzare
5) SHITSUKE: Disciplina Personale
Il metodo delle 5s può essere applicato a tutte le aree dell’azienda, e si rivela incredibilmente
efficace se messo in pratica da tutti i componenti dell’azienda. La pulizia e l’ordine infatti rendono
l’ambiente di lavoro più sicuro, ne aumentano l’ergonomia e le prestazioni facilitando il controllo
del processo, favorendo il miglioramento continuo.
L’attuazione di questo metodo da parte di tutti i componenti dell’azienda ha permesso alla
TOYOTA di diventare la prima casa automobilistica a vendere oltre 10 milioni di auto in un interno
anno fiscale (01/04/2013- 31/03/2014). Nonostante questi successi è opportuno tenere a mente
che Toyota ha dovuto affrontare problemi di Qualità, ovvero il “richiamo” di auto per diversi
problemi tecnici legati alla sicurezza.
L’Approccio “Sei Sigma”:
Questo sistema è stato progettato negli anni ’80 da due manager della Motorola, e consiste in
un controllo dei processi di tipo statistico, che può essere applicato a tutti i settori di produzione
di merci, e che tende a migliorare la Qualità dell’intero processo produttivo. Questo approccio è
basato sulla misurazione ed il controllo della variabilità dei processi. In altre parole viene
misurata la capacità di un processo di non generare errori, anomalie, scarti, sprechi ecc.
Questa capacità viene valutata tramite il Sigma, ovvero un numero compreso tra 1 e 6; più alto
è il sigma e migliore è la qualità del processo, che si considera perfetto se raggiunge un Sigma
pari a 6, che corrisponde ad un’efficienza del 99,99%, ovvero di 3,4 errori ogni milione di
operazioni. Tuttavia bisogna fare attenzione ai numeri, perché i vari processi aziendali vengono
divisi in molteplici sub-processi.
La riduzione degli scarti dei processi produttivi porta a:
Riduzione dei Costi, per effetto di minori inefficienze
Riduzione dei Ritardi
Maggior Soddisfazione dei Clienti, che di riflesso consentono alle aziende “eccellenti” di
reagire tempestivamente ai mutamenti del mercato, e di difendere la posizione di mercato
acquisita grazie all’attenzione rivolta alle esigenze dei clienti
Le fasi fondamentali nell’applicazione del Sei Sigma sono in totale 8.
1) Recognize = Riconoscere
2) Define = Definire gli Obbiettivi
3) Measure = Misurare
4) Analyze = Analizzare i risultati, quindi gli scostamenti
5) Improve = Pianificare i Miglioramenti
6) Control = Controllare
7) Standardize = Standardizzare
8) Integrate = Integrare a livello di processo/di sistema
In base inoltre al livello Sigma un’Azienda può essere:
Fuori Mercato: Sigma=1
Poco Competitiva: Sigma=2
Nello Standard del Mercato: Sigma=3
Di Buon Livello: Sigma=4
Competitiva: Sigma=5
Eccellente: Sigma=6 8
Le Fasi del Benchmarking
Come già detto in precedenza, il Benchmarking, è un’osservazione generale di varie aziende che
vengono messe a confronto. Questo processo però per essere attuato necessita di varie fasi:
Misurazione della Performance della propria azienda, in termini di risorse impiegate,
personale coinvolto, tempi ecc.
Misurazione della Performance delle “Buone Prassi”
Confronto delle performance
Prendere nota delle Azioni Vincenti
Imparare dalle Buone Prassi, adattandole al caso specifico
Mettere in atto le Azioni Vincenti
Raggiugere il Miglioramento
Il Costo della Non Qualità
Secondo Crosby, il costo della Non Qualità è dato da diversi fattori:
1) Inversione del Presupposto di Partenza
2) Costo di Reputazione
3) Modello Qualità-Costo
4) Modello Processo-Costo
5) Modello “MUDA”
Inversione del Presupposto di Partenza
Mentre in passato il Costo della Qualità veniva visto come un qualcosa di addirittura superfluo,
oggi viene data una maggiore attenzione ai costi causati da carenze qualitative, che riducono la
soddisfazione dei Clienti. Quindi i costi della Qualità vengono visti come costi che l’azienda
sostiene, in termini di prevenzione, accertamento e gestione delle non conformità, per realizzare
prodotti o servizi con le caratteristiche qualitative richieste e definite. In altre parole i costi della
Non Qualità vengono visti come Investimenti, in quanto viene posta attenzione alle potenziali
perdite che gravano sul bilancio dell’azienda e che ne mettono a rischio la sopravvivenza.
Costo di Reputazione
Una volta messa in dubbio la Qualità dei prodotti/servizi di un’azienda, questa per recuperare
credibilità nei confronti della clientela deve aumentare sensibilmente le proprie performance,
prima di ottenere un riscontro positivo.
Modello Qualità-Costo
Questo modello consiste nella classificazione dei costi sostenuti per la Qualità, che sono:
Costi di Prevenzione sostenuti per pianificare ed impostare un sistema che garantisca le
conformità ai requisiti di qualità definiti
Costi di Accertamento sostenuti per individuare i difetti e filtrare la non qualità, bloccando
i prodotti difettosi
Costi degli Insuccessi sostenuti in seguito al trattamento di non conformità
Modello Processo-Costo
Si considera il costo totale del processo, costituito da:
Costi di Conformità sostenuti per produrre output conformi alle aspettative del Cliente
Costi di non Conformità sostenuti per produrre output non conformi alle aspettative del
Cliente
Modello “MUDA”
C