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CASISTICA
1) PUER VERBERANS: ragazzo con meno di 17 anni che fustiga il parens (ma non il pater perché questi ha sul figlio lo ius vitae ac necis): il parens però deve lamentarsi (vd. terza parte)
2) NUORA CHE LITIGA CON LA SUOCERA
3) SPOSTAMENTO DELLE PIETRE DI CONFINE TRA DUE FONDI
4) SACERTA' A GIOVE PER CHI "ALIUTA FAXIT" (=tiene una condotta difforme da quella indicata)
5) LAPIS NIGER 2 sybil_vane@live.it
6) FRODE TRA PATRONUS E CLIENS (bisogna: - accusarsi a vicenda - votare in modo difforme - annoverarsi tra i rispettivi nemici)
7) ADFECTATIO REGNI
8) SACRAMENTUM (quando durante il processo il sacramentum era dichiarato iniustum)
9) TRIBUNICIA POTESTATE: collegamento con il 2° SAGGIO
Nel 449 a.c. i tribuni Potito e Barbato curano la pubblicazione delle XII tavole e di tre leggi: DE PLEBISCITIIS (per fare si che il plebiscito valga come lex) - DE PROVOCATIONE (per dare legittimazione alla provocatio ad populum) - DE TRIBUNICIA POTESTATE (sacertà a Cerere per
chi viola i tribuni della plebe in seguito alla parificazione tra patrizi e plebei anche a Giove) Ciò è testimoniato da un passo di LIVIO: egli parla della dottrina degli iures interpretes che escludevano che in forza della lex de tribunicia potestate le magistrature fossero inviolabili, ma piuttosto che diventasse sacer solo chi recava loro offesa. Questi iures interpretes erano giuriconsulti nel senso tecnico della parola, coevi a Livio, della tendenza di Cincio (unico giurista citato da Livio). GAROFALO CITA 2 ARGOMENTI A SOSTEGNO DI TALI TESI: 1) ETIMOLOGIA DELLA PAROLA: Sacro sanctus, con "sacro" ablativo (=pereffetto di un giuramento fatto dalla plebe alla loro istituzione) 2) "Tolto dalla prassi" (Mazarino): verso gli edili i magistrati maggiori usavano il "prendiet duci": da qui 2 DEDUZIONI: il prendi et duci indica una misura coercitiva (si ricollega al processo e alla in ius-vocatio). Tutelava ogni offesa con la sacertà, e siRecava offesa anche a ei qui hac lege non liceat- tutti cioè potevano metterlo a morte (es: precipitarlo dalla rupe Tarpeaanche i tribuni potevano uccidere l’homo sacer come chiunque poteva fare)
CATONE si dimostra favorevole all’inviolabilità degli edili della plebe: questa è l’unicacosa certa, tutto il resto è messo in discussione.
ESITI MATERIALI DELLA SACERTA’
La sacertà è una condizione che espone ad essere ucciso da CHIUNQUE.
L’uccisore se incolpato di omicidio si scagionava provocando la sacertà della vittima.
Di ciò si trova riscontro in 3 passi di DIONIGI D’ALICARNASSO:
- impunità all’autore dell’omicidio
- liceità dell’azione
- impunità a chi uccideva chi aveva spostato il confine
La sacertà mantiene nel tempo la sua configurazione: ciò è documentato da Festo,Cicerone e Macrobio.
PROVVEDIMENTI DELLA PRIMA
REPUBBLICA SULLA SACERTA’:- Leggi che vietano privilegi e giudizi de capite civis al di fuori dei comizi centuriati (Cicerone le definisce leges sacratae)
- Nelle XII tavole si parla di sacertà quando il patrono commette frode nei confronti del cliens
- Nella lex Valeria Horatia del 449 a.C. si assicura la sacrosanctitas dei tribuni; l’homo sacer è completamente soggetto
Al dio, quest’ultimo ha completa decisione sul destino dell’homo sacer (l’esecutore infatti esprime solamente la volontà del dio di troncare la vita dell’homo sacer)
RAPPORTO TRA SACERTA’ E GIUSTIZIA - 2 TESI: - Santalucia- GarofaloPer SANTALUCIA ci vuole una SENTENZA GIUDIZIARIA. Prende ad esempio la sacertà per il puer che picchia il parens, a condizione che quest’ultimo abbia plorato (=manifestato esteriormente con lamentele) la paragona alladro diurno che si difende con le armi purché chiami i vicini a
testimoni del fatto (per potersi così discolpare) Per GAROFALO ciò non è vero: gli dimostra che: 1) l'homo sacer poteva essere eliminato senza denuncia: le XII tavole prevedono solo un'appurazione da parte del comizio centuriato ("chi uccide un uomo condannato non è omicida" bisogna vedere se era necessaria una pronuncia di condanna). Il puer non era sacer se mancava il plorare (secondo Albanese infatti non tutte le percosse domestiche erano gravi). La lamentela inizialmente era la chiamata al dio per comunicargli che il puer gli era destinato, serviva inoltre per attrarre i vicini come testimoni 2) Il verbo greco αλισχομαι (aliskomai) per Garofalo, diversamente da Santalucia, non significa "sono condannato" ma "sono preso", cioè "sono caduto in potere del dio) Ciò è confermato dal fatto che: - il patrono o il cliente che non segue lalegge è sacer - L'uccisione del sacer avviene per mano divina
Homo liber = homo non sacer (es.: è liber il figlio non sottoposto più alla potestà del padre perché venduto 3 volte di seguito)
sybil_vane@live.it
3° SAGGIO
ARISTOTELE distingue tra:
- βίος (bios), "vita che ha forma", cioè è la vita umana (quando l'uomo si dedica alla politica)
- ζωή (zoe), "nuda vita", vita biologica esclusa dal politico, simile alla vita nutritiva degli animali: anche l'uomo come l'animale si basa su lavoro/famiglia/riproduzione
BIOPOLITICA significa che tutta la vita dell'uomo è pubblica
la nuda vita è la chiave per svelare gli arcani del potere politico: solo
Per AGAMBEN sull'esclusione della nuda vita si fonda la città degli uomini
Il sovrano sta sia fuori che dentro l'ordinamento giuridico: gode del potere di sospendere la legge
ma è legalmente fuori dalla legge ("io sovrano che sono fuori legge, dichiaro che non c'è un fuori dalla legge") L'eccezione è ciò che risulta dalla sua sospensione (da ex-capere = tirare fuori) = relazione di eccezione che include qualcosa attraverso la sua esclusione (ESCL. INCLUSIVA) È paragonabile all'exceptio del diritto romano: un fatto è escluso dallo ius civile sebbene vi appartenga L'eccezione sovrana è zona d'indifferenza tra natura e diritto: il diritto è norma perché normalizza le referenze alla vita reale il diritto si riferisce alla vita e la include a sé attraverso la sua SOVRANITÀ = sospensione non è fuori dalla legge perché non si sa se ne sia dentro o fuori. 1) PRINCIPIO DELLA SOVRANITÀ DELLA LEGGE Pindaro: la sovranità della legge attraverso la giustificazione della violenza - Hobbes: il sovrano ha lo ius contra omnes (stato di- eccezione in cui confluisce quello- di natura)
- RAPPORTO TRA POTERE COSTITUENTE E COSTITUITO
Il potere sovrano è nel punto di indifferenza tra questi: basta vedere ristotele quando afferma che la potenza ha consistenza propria perché può o meno passare all'atto, se passa lo fa in relazione al suo "poter non essere" la potenza è il modo con cui l'essere superiorem non recognoscens
FORMA PURA DELLA LEGGE
Kafka, "davanti alla legge": la forma pura della legge è il puro bando- Kant-Sovrana è la sfera in cui si può uccidere senza commettere omicidio o sacrificio e sacra è questa vita: sacertà=soggezione della vita a un potere di morte
Il sovrano è colui verso cui tutti sono homo sacer e sacer è colui verso cui tutti sono sovrani