Studi sulla sacertà, Garofalo - Appunti
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sybil_vane@live.it
1) impunità all’autore dell’omicidio
2) liceità dell’azione
3) impunità a chi uccideva chi aveva spostato il confine
La sacertà mantiene nel tempo la sua configurazione: ciò è documentato da Festo,
Cicerone e Macrobio.
PROVVEDIMENTI DELLA PRIMA REPUBBLICA SULLA SACERTA’:
1) Leggi che vietano privilegi e giudizi de capite civis al di fuori dei comizi centuriati
(Cicerone le definisce leges sacratae)
2) Nelle XII tavole si parla d sacertà quando il patrono commette frode nei confronti
del cliens
3) Nella lex Valeria Horatia del 449 a.C. si assicura la sacrosanctitas dei tribuni
l’homo sacer è completamente soggetto
RAPPORTO HOMO SACER-DIVINITA’:
al dio, quest’ultimo ha completa decisione sul destino dell’homo sacer (l’esecutore infatti
esprime solamente la volontà del dio di troncare la vita dell’homo sacer)
RAPPORTO TRA SACERTA’ E GIUSTIZIA
2 TESI: - Santalucia
- Garofalo
Per SANTALUCIA ci vuole una SENTENZA GIUDIZIARIA
Prende ad esempio la sacertà per il puer che picchia il parens, a condizione che
quest’ultimo abbia plorato (=manifestato esteriormente con lamentele) la paragona al
ladro diurno che si difende con le armi purchè chiami i vicini a testimoni del fatto (per
potersi così discolpare)
Per GAROFALO ciò non è vero: gli dimostra che:
1) l’homo sacer poteva essere eliminato senza denuncia: le XII tavole prevedono
solo un’appurazione da parte del comizio centuriato (“chi uccide un uomo condannato
non è omicida” bisogna vedere se era necessaria una pronuncia di condanna). Il
puer non era sacer se mancaca il plorare (secondo Albanese infatti non tutte le
percosse domestiche erano gravi). La lamentela inizialmente era la chiamata al dio
per comunicargli che il puer gli era destinato, serviva inolotre per attrarre i vicini
come tesimoni
2) Il verbo greco αλισχοµαι (aliskomai) per Garofalo, diversamente da Santalucia,
non significa “sono condannato” ma “sono preso”, cioè “sono caduto in potere”
del dio)
Ciò è confermato dal fatto che: - il patrono o il cliente che non segue la legge è
sacer - L’uccisione del sacer avviene per mano divina
3) Homo liber = homo non sacer (es.: è liber il figlio non sottoposto più alla potestà
del padre perché venduto 3 volte di seguito)
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3° SAGGIO
ARISTOTELE distingue tra:
- βιος (bios), “vita che ha forma”, cioè è la vita umana (quando l’uomo si dedica alla
politica)
- ζοη (zoe), “nuda vita”, vita biologica esclusa dal politico, simile alla vita nutritiva degli
animali: anche l’uomo come l’animale si basa su lavoro/famiglia/riproduzione
BIOPOLITICA significa che tutta la vita dell’uomo è pubblica
la nuda vita è la chiave per svelare gli arcani del portere politico: solo
Per AGAMBEN
sull’esclusione della nuda vita si fonda la città degli uomini
Il sovrano sta sia fuori che dentro l’ordinamento giuridico: gode del potere di sospendere
la legge, ma è legalmente fuori dalla legge (“io sovrano che sono fuori legge, dichiaro che
non c’è un fuori dalla legge”)
L’eccezione è ciò che risulta dalla sua sospensione (da ex-capere = tirare fuori) = relazione
di eccezione che include qualcosa attraverso la sua esclusione (ESCL. INCLUSIVA)
E’ paragonabile all’exceptio del diritto romano: un fatto è escluso dalloo ius civile sebbene
vi appartenga
L’eccezione sovrana è zona d’indifferenza tra natura e diritto: il diritto è norma perché
normalizza le referenze alla vita reale
il diritto si riferisce alla vita e la include a sé attraverso la sua
SOVRANITA’=
sospensione non è fuori dalla legge perché non si sa se ne sia dentro o fuori.
1) PRINCIPIO DELLA SOVRANITA’ DELLA LEGGE
Pindaro: la sovranità della legge attraverso la giustificazione della violenza
- Hobbes: il sovrano ha lo ius contra omnes (stato di eccezione in cui confluisce quello
- di natura)
2) RAPPORTO TRA POTERE COSTITUENTE E COSTITUITO
Il potere sovrano è nel punto di indifferenza tra questi: basta vedere ristotele quando
afferma che la potenza ha consistenza propria perché può o meno passare all’atto, se
passa lo fa in relazione al suo “poter non essere” la potenza è il modo con cui
l’essere superiorem non recognoscens
3) FORMA PURA DELLA LEGGE
Kafka, “davanti alla legge”: la forma pura della legge è il puro bando
- Kant
-
Sovrana è la sfera in cui si può uccidere senza commettere omicidio o sacrificio e sacra è
questa vita: sacertà=soggezione della vita a un potere di morte
Il sovrano è colui verso cui tutti sono homo sacer e sacer è colui verso cui tutti sono
svrani 5 sybil_vane@live.it
L’homo sacer è un morto vivente tra mondo umano e oltretomba: è legato all’imperatore
in quanto a quest’ultimo spetta un doppio funerale per l’apoteosi (uno per la sua vita
umana e uno per quella sacra).
Agamben rivede poi l’homo sacer in molte della storia umana:
FIGURE
1) BANDITO DEL MEDIOEVO (=colui che è bandito dall’umanità: non è né
uomo né belva verrà ripreso da Hobbes nella definizione homo homini lupus, e
nella Repubblica di Platone in cui il filosofo paragona il sovrano a un lupo)
2) EBREO SOTTO IL NAZISMO (che viene ucciso perché pidocchio, cioè
considerato xcome “nuda vita”). Il campo di concentramento rappresenta perciò
il luogo di eccezione. Ma allora da questo punto di vista vi si può assimilare anche
Guantanamo o lo stadio di Bari quando vi vennero reclusi i tifosi violenti
3) VITA INDEGNA DI ESSERE VISSUTA (=eutanasia)
4) CAVIA UMANA (=persona condannata a morte e sottoposta a esperimenti
senza che però venga visto come omicidio)
5) NEOMORTO (cadaveri ancora caldi e in vita)
6) FAUX VIVANT (morte cerebrale)
7) OLTRECOMATOSO (stato vegetativo ma il cuore continua a battere)
In questi ultimi 3 casi la camera di rianimazione rappresenta lo stato di eccezione
Fonti: - Dionigi d’Alicarnasso: 1- consacrazione agli dei ctoni di chi si vuole uccidere
2- chi trasgredisce i divieti divini è considerato sacer
3- spostamento pietre di confine
- Cicerone (lex sacratae)
- Livio (sacertà se c’è adfectatio regni)
- Plutarco
Per invece, diversamente da Agamben, il diritto è sempre operativo: è
GAROFALO
sacra la vita destinata alla morte perché collegata al dio
Garofalo rifiuta le figure di prima perché non entra in gioco la divinità
La vita dell’homo sacer è simile a quella del re nel senso che sfugge al potere degli
uomini ed è inviolabile: la vita sacra è quella che è sottratta alla vita umana
Anche oggi la vita è oggetto di diritto soggettivo universale, indisponibile (allo stato),
inalienabile, inviolabile, in transigibile, personale vd. Art 17 Dichiarazione 1789 (o
Art. 2 della Costituzione)
RAPPORTO HOMO SACER-DIRITTO
Quando l’homo è sacer lo dice il diritto (mores, o leggi scritte)
- Anche le conseguenze sono fissate dal diritto
- Anche il ruolo della società è descritto dal diritto
- 6
DESCRIZIONE APPUNTO
Appunti del libro Studi sulla sacertà di Garofalo, in cui vengono analizzati i seguenti argomenti: le leges regiae, l’uccisione dell’Homo sacer, gli esiti materiali della sacertà, l'impunità all’autore dell’omicidio, la liceità dell’azione, l'impunità a chi uccideva chi aveva spostato il confine.
I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Moses di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di diritto romano e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Padova - Unipd o del prof Garofalo Luigi.
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